Municipio 7

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La lotta infinita agli abusivi in via Quarti

In via Quarti è in corso una lotta senza quartiere tra Aler e abusivi. Ma chi sta vincendo? Ce ne parla Franco Vassallo, Responsabile per le politiche abitative e decentramento del coordinamento cittadino di Milano di NOI MODERATI: “Al momento non è dato sapere chi vincerà, ma sono ben note le vittime collaterali: i cittadini onesti. Partiamo dall’inizio: i numerosissimi abusivi di via Quarti sono collegati, senza sorpresa di nessuno, abusivamente ai contatori dell’Enel. E a questo si aggiunge il problema delle canne fumarie. Che, da normativa vigente vanno sostituite. E questo ha generato numerosi problemi. Cogliendo la palla al balzo, sapendo dei rischi di canne fumarie non a norma, Aler ha deciso di sostituire gli scaldabagni a gas, passando all’elettrico, di tutti i condomini legalmente residenti. Questa decisione, però, causerà agli inquilini molti disagi. Innanzitutto un aumento di costi, che per chi vive nelle case popolari è sempre un tema sensibile. E poi i lavori e la preoccupazione per cosa faranno gli abusivi senza più gli scaldabagni a gas. Passeranno all’elettrico? Cosa succederà alla bolletta condominiale a quel punto? Ovviamente un discreto numero di abusivi non cambierà lo scaldabagno. Continuando a usare la canna fumaria non a norma, con tutti i rischi di cui sappiamo. A proposito di elettricità. Aler è intervenuta tagliando tutti i collegamenti elettrici abusivi. Operazione meritevole che dimostra che ci tengono davvero alla legalità. Ed è stata una vittoria per gli onesti. Durata un intero pomeriggio. La sera i collegamenti abusivi erano tornati. Non ci sono alternative: è inutile rimuovere i cavi elettrici, con gli abusivi ancora dentro. O si passa a un piano di sfratti colossale oppure via Quarti resterà un ferita aperta nel tessuto urbano. Spero, insieme ai cittadini onesti, che la situazione si possa risolvere. Altrimenti toccherà tagliare i cavi ogni giorno. E, devo dire, mi pare davvero scomodo…”.

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De Chirico (FI): abusivismo a San Siro ignorato da Granelli

“Il lunedì mattina in via Paravia viene organizzato il mercato rionale scoperto. Da diversi mesi, però, ce n’è anche uno parallelo con merce di dubbia provenienza” lo denuncia in una nota il Capogruppo di Forza Italia in consiglio Comunale, Alessandro De Chirico. “Inizialmente c’erano due o tre persone che improvvisavano altrettante bancarelle. – spiega l’azzurro – A mano a mano il mercato dell’illegalità è cresciuto. Abbiamo segnalato alla Polizia Locale cosa avveniva e i controlli hanno fatto spostare gli abusivi in piazzale Selinunte, sotto al porticato del mercato coperto ormai abbandonato. Abbiamo chiesto altri interventi della Polizia Locale e la cosa sembrava migliorata, ma di merce sequestrata ce n’è stata ben poca. Stamattina un ambulante regolare del mercato di via Paravia mi ha mandato alcune foto in cui si vede chiaramente una situazione fuori controllo”. “Granelli, l’impavido assessore alla Sicurezza, a chi darà la colpa questa volta? È questo il modello di presidio del territorio che ha in mente il super consulente Gabrielli? Tutti sanno e nessuno vuole intervenire. Di certo i residenti perbene di San Siro non vogliono un duplicato del mercatino dell’illegalita di piazzale Cuoco” conclude De Chirico.

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Salinari (FdI): scuole allagate nel Municipio 7

“A seguito dell’incessante pioggia di questi giorni alcune scuole del nostro territorio si sono allagate come la scuola primaria Einaudi di Via Val d’Intelvi a Baggio dove erano in corso dei lavori mai terminati e questa mattina si è allagata la mensa della scuola mentre lunedì scorso la palestra” dichiara Antonio Salinari Consigliere di Fratelli d’Italia del Municipio 7 – “Gli insegnanti si sono dovuti arrangiare con dei catini improvvisati” – continua Salinari – “assurdo che il Comune non si interessi della sicurezza dei nostri bambini” – conclude Salinari – “è necessario che il Sindaco investa di più sulla manutenzione delle scuole anziché sprecare fondi su piste inutili e piazza colorate”

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Pedonalizzazione via Marghera. De Corato (FdI): il commercio locale va tutelato non affondato

Il Municipio 7 ha recentemente chiesto uno studio di fattibilità al Comune di Milano per valutare la possibilità di rendere via Marghera parzialmente o totalmente pedonale. Una  proposta accolta con favore dall’Assessore alla Mobilità Arianna Censi, che in passato aveva già valutato una soluzione del genere. Via Marghera è però ricca di negozi, locali e ristoranti e questa possibilità preoccupa i commerciati, che temono di essere costretti a chiudere, come accaduto ai loro colleghi  che avevano attività in vie desertificate dalle pedonalizzazioni. A dar loro man forte il Senatore di Fratelli d’Italia Riccardo de Corato, che ha sottolineato “via Marghera attualmente percorribile dalle auto e anche una via strategica per il raggiungimento dell’importante piazza De Angeli” augurandosi “che non sia un’altra assurda idea dell’Assessore Censi che, già in Buenos Aires, ha completamente colpito e ammazzato il commercio locale, con la ideologica e pericolosa pista ciclabile e con l’eliminazione di tutti i parcheggi a disposizione per i clienti”. “Se così fosse – continua De Corato – ovvero via Marghera trasformata in pedonale o ciclopedonale, sarebbe un altro colpo duro da Palazzo Marino nei confronti dei commercianti milanesi in una delle vie dello shopping più frequentate, importanti ed esclusive della città, peraltro fuori dall’Area C, quindi alla portata di tutti senza costi per accedervi”. Il Senatore conclude infine sentenziando “Il commercio locale va tutelato non affondato”.

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Padalino (Noi Moderati). Aggressione al Parco delle Cave: serve un presidio fisico della Polizia Locale

“Ieri sera alle 20 un uomo che faceva jogging nel Parco delle Cave all’altezza di Via Quarti è stato aggredito da tre giovani armati, picchiato e rapinato” lo comunica in una nota Mariangela Padalino, capogruppo di Noi Moderati ain Consiglio Comunale. “È il secondo in meno di un mese – spiga la Padalino –  e l’ultimo di una lunga serie che dimostra come la situazione sicurezza sia così compromessa da rendere inutili anche le telecamere: i cittadini chiedono da anni, e il Comune dovrebbe concedere, un presidio fisso delle forze dell’ordine nei territori più sensibili della città e l’area del parco delle cave è uno di questi in quanto viene lambito da quartieri considerati a rischio come quello di Via Quarti che è noto a tutti non essere la Svizzera in ambito di sicurezza e degrado”. “Con il traffico causato dalle improvvide scelte di questa giunta di sinistra,– sottolinea la Padalino –  è matematicamente impossibile che le Forze dell’Ordine possano arrivare tempestivamente partendo dai pochi presidi tutt’ora in funzione. Ci vuole un controllo fisico e capillare del territorio per una prevenzione efficace del degrado e della delinquenza. Altrimenti – conclude – tutto quello che rimarrà della periferia della città è un far west in mano alle bande”.

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Centrodestra “quasi” d’accordo sulla ristrutturazione del Meazza

E’ stato presentato ieri a Palazzo Marino il progetto di riqualificazione dello stadio Meazza che prevede l’inserimento di un quarto anello destinato a ospitare ristoranti, bar e sale eventi e un nuovo edificio perimetrale dedicato  ad accoglienza, vendita merchandising e servizi vari. Un progetto che, secondo il Sindaco Sala, dovrebbe mettere Inter e Milan in condizione “di comunicare le loro decisioni sulla proposta del 2019” o se è loro intenzione rinunciare a utilizzare l’impianto di San Siro. L’iniziativa non è stata accolta in modo totalmente sfavorevole dagli esponenti del centrodestra milanese, che ne hanno però aspramente criticato la tempistica. Il “progetto presentato dal centrosinistra ci fa fare un salto indietro nel passato di diversi anni” commenta infatti Riccardo Truppo, Capogruppo di fratelli d’Italia in Consiglio Comunale, sottolineando “altro non è, che quanto noi di Fratelli d’Italia avevamo sempre detto, forse unici, e proposto, ovvero il fatto di valorizzare l’attuale struttura esistente senza abbatterla“. “A distanza di 8 anni…  sembra che in molti, anche i più insospettabili, si siano finalmente convinti della bontà di questa soluzione, della quale sono da sempre orgoglioso sostenitore” gli fa eco il collega Marco Bestetti, Consigliere regionale e comunale di Fratelli d’Italia, che da Presidente del Municipio 7 fu il primo a presentare pubblicamente il primo progetto di ammodernamento. Anche se dispiaciuto che siano passati tanti anni per essere ancora al punto di partenza, si dice  però ottimista e auspica che se il progetto vedrà la luce sia riservata la massima attenzione alla “realizzazione delle necessarie funzioni a supporto dello stadio, riservando grande attenzione al quartiere circostante e al minor impatto ambientale possibile degli interventi“. “Ho raccolto il guanto di sfida lanciato dal sindaco circa un anno fa, quando chiese a tutti i consiglieri di farsi avanti e proporre una soluzione per riqualificare lo stadio San Siro. Ed eccoci qua. Oggi abbiamo presentato uno studio realizzato da un pool di professionisti, capitanati dall’arch. Giulio Fenyves di Arco Associati“commenta soddisfatto Alessandro De Chirico, Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, uno dei principali fautori del progetto di ristrutturazione. “Siamo giunti a un documento che è la base di partenza per un nuovo dialogo con Milan e Inter, un progetto che si spera possa coniugare gli interessi di Milano e delle società di calcio” aggiunge l’azzurro, sottolineando “i milanesi non necessitano di un mausoleo da mantenere con le proprie tasse, ma hanno bisogno di sicurezza, di servizi, di più verde e di una riqualificazione delle aree in declino del quartiere” e annunciando di aver pronto un ordine del giorno che prevede le ipotesi avanzate da Sala e che potrà essere votato dall’aula consiliare di Palazzo Marino già in questi giorni. Non è dello stesso parere Samuele Piscina, segretario della Lega Milano e consigliere comunale secondo cui “Quanto proposto è un progetto incompleto e senza futuro che non risolve il problema della fuga di Milan e Inter dalla città”. “Da novembre l’aula attende la convocazione delle squadre” rimarca Piscina e ora “il Comune tira fuori un progetto solo ora quando la partita è già persa a tavolino”. Secondo il segretario leghista il Milan ha già deciso di realizzare uno stadio a San Donato “per evidenti questioni economiche derivanti dalle maggiori entrate che ne derivano” mentre l’Inter sembra oramai orientata verso il trasferimento a Rozzano. Piscina evidenzia inoltre alcune criticità, “il progetto, non condiviso con le squadre, sembra fine a se stesso e senza una logica viabilistica” inoltre “spariscono tutti i parcheggi di superficie e non vengono neanche progettati i parcheggi sotterranei” e ancora “non garantendo l’accesso attraverso un tunnel al di fuori dell’area stadio, come peraltro stavano studiando le squadre, non si riuscirà ad alleggerire la viabilità” tutte questioni che avrebbero un notevole impatto sul benessere dei residenti. Infine, dopo aver fatto anche presente che mancando  “la copertura totale con l’impianto di riscaldamento” non sarà possibile utilizzare lo stadio tutto l’anno, Piscina conclude invitando il Sindaco a “pensare a un progetto serio per il futuro del Meazza”.

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