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Museo Novecento: al via concorso internazionale

È online da ieri il bando per il Concorso Internazionale di Progettazione, dal titolo “Novecentopiùcento”, che ha l’obiettivo di ampliare gli spazi espositivi del Museo del Novecento e sviluppare servizi aggiuntivi come un auditorium, un laboratorio di conservazione, una caffetteria e un bookshop. Il concorso è stato presentato durante una conferenza stampa online.  “E’ un progetto molto importante, uno dei più significativi in ambito culturale a Milano degli ultimi anni e di quelli a venire – ha commentato il sindaco Giuseppe Sala -. Lo presentiamo nel periodo natalizio perché tutti noi dobbiamo essere portatori di un regalo ai milanesi per creare una città migliore nel futuro, ancora più verde e più giusta e la cultura ha una sua centralità”. Con il raddoppio nel secondo Arengario, il museo del Novecento potrà ospitare 100 opere in più frutto anche di nuove acquisizioni e donazioni in via di perfezionamento. Cento opere che consentiranno di completare la narrazione del secolo a cui è dedicato il museo e che lancia un’apertura verso le esperienze artistiche anche di questo nuovo millennio. I progettisti che partecipano al concorso internazionale dovranno immaginare un passaggio aereo tra i due edifici, come una passerella. Inoltre nascerà una sorta di piazza affacciata su piazza Duomo, un agorà fisica. La progettazione dovrà tenere conto anche dei costi economici previsti per l’intervento, stimati in 18,7 milioni di euro. Al vincitore del concorso verrà riconosciuto un premio di 60.000 euro e il progetto di fattibilità tecnico-economica verrà acquisito dall’amministrazione. L’obiettivo è procedere alla proclamazione del vincitore entro maggio del 2021. ANSA

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Aperto il bando per la locazione di Cascina Corte San Giacomo

Continuare a garantire un presidio sul territorio, nel complesso contesto dell’area di Porto di mare, attraverso attività di natura sociale e interventi di valorizzazione ambientale. È l’obiettivo del bando per l’affidamento di Cascina Corte San Giacomo, l’immobile di proprietà comunale dal 2013 e da anni affidato in locazione all’Associazione Nocetum che ha provveduto alla ristrutturazione dell’antica cascina e alla realizzazione delle strutture accessorie, nonché alla loro gestione e manutenzione. L’associazione avrà diritto di prelazione nell’ambito del bando che mette in locazione per 30 anni (con canone annuale pari a 7.605 euro) il complesso rurale, costituito da un’antica cascina e da due fabbricati più recenti, comprensivo delle aree pertinenziali (tra cui la Chiesetta dei santi Filippo e Giacomo, sottoposta a vincolo di interesse storico e artistico) e da un frutteto di 11.000 metri quadrati. La proposta potrà prevedere l’insediamento di funzioni di interesse pubblico o generale che rivestano carattere sociale sia in termini di domiciliarità e residenzialità (come alloggi temporanei per soggetti fragili) che di sostegno alla territorialità attraverso l’analisi e la conoscenza delle problematiche relative alla specifica situazione sociale dell’ambito in cui è inserito l’immobile, anche attraverso la dimostrazione di pregresse attività in loco. È possibile prevedere una minore parte di funzioni private purché qualificanti e si dimostrino capaci di generare la redditività necessaria alla sostenibilità economica della gestione dei servizi per tutta la durata della concessione. In riferimento alla Chiesetta dei santi Filippo e Giacomo, le funzioni insediabili dovranno essere compatibili anche con quanto stabilito dal Decreto del Ministero per i beni e le attività culturali del 15/12/2009. Le proposte dovranno essere presentate entro il 20 gennaio 2020. Concessione in uso per la durata di trent’anni del complesso immobiliare comunale denominato Cascina San Giacomo, sito in Milano, via San Dionigi, 77

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In arrivo nuove risorse e un altro bando per i buoni spesa

In arrivo nuove risorse statali da destinare a misure di aiuto alimentare per le persone in difficoltà a causa dell’emergenza Covid-19. L’ammontare della quota attribuita al Comune di Milano è di 7,279 milioni di euro, come disposto dal decreto legge del 23 novembre scorso che ha istituito un fondo nazionale per l’adozione di misure urgenti di solidarietà alimentare. Di queste risorse, 700mila euro sono destinati al nuovo Dispositivo di Aiuto Alimentare, già approvato con una delibera del mese scorso, basato sull’erogazione di contributi ad enti del Terzo settore per l’acquisto e la distribuzione di generi alimentari alle fasce più deboli della popolazione. Altri 700mila euro restano a disposizione per incrementare questa misura, in caso si rendesse necessario. Con i restanti 5,879 milioni, invece, verrà finanziata una nuova tranche di buoni spesa da assegnare attraverso un secondo bando che verrà predisposto dall’Amministrazione nelle prossime settimane, dopo quello dell’aprile scorso i cui termini erano stati riaperti a giugno grazie all’arrivo di nuove risorse. In totale, finora sono stati erogati 21.200 buoni spesa. “Per l’utilizzo di queste risorse abbiamo definito due linee di intervento, in modo da raggiungere il maggior numero di persone – spiega l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti –. Una, la più diretta, ripropone il modello del buono spesa con alcune correzioni: con il nuovo bando daremo priorità a chi finora non ha avuto accesso né a questo contributo né ad altre tipologie di sostegno al reddito e stiamo anche immaginando formule meno articolate per fare domanda, semplificando il modello di accesso. Con la seconda linea di intervento, potenziamo le risorse a disposizione del sistema territoriale di distribuzione degli alimenti. Un meccanismo che, appoggiato sul volontariato e sulla cooperazione, non si è mai fermato, garantendo una forma di vicinanza alle famiglie più in difficoltà, e ha combinato le segnalazioni dei Servizi sociali con la conoscenza dei quartieri caratteristica del Terzo e del Quarto settore”. Quanto all’Avviso pubblico rivolto al Terzo settore per l’acquisto e la distribuzione di alimenti nell’ambito del nuovo Dispositivo di Aiuto Alimentare, il bando è già online sul sito del Comune al seguente link e resterà aperto fino al 15 dicembre. Per favorire un’equa distribuzione in tutta Milano verranno concessi contributi ad un massimo di nove soggetti equamente distribuiti in città. Le proposte potranno essere presentate da associazioni, enti e istituzioni del Terzo settore, anche in partenariato tra loro, che già svolgano attività sociali a vario titolo nel contesto cittadino a favore delle fasce deboli della popolazione da non meno di tre anni. I contributi che verranno erogati dovranno essere utilizzati per almeno il 90% per l’acquisto diretto di derrate alimentari. Le famiglie beneficiarie saranno composte sia dai nuclei già in carico all’ente del Terzo settore sia da ulteriori beneficiari segnalati dal COC della Protezione Civile – Milano Aiuta.

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Pubblicato bando per un nuovo dispositivo di aiuto alimentare

Sono state approvate dalla Giunta le linee guida per la pubblicazione di un avviso pubblico per la realizzazione di un nuovo Dispositivo di aiuto alimentare, che sarà basato sull’erogazione di contributi, fino a 700mila euro, in favore di enti del Terzo settore attivi a Milano per l’acquisto e la distribuzione di derrate alimentari alle fasce deboli della popolazione. Il primo Dispositivo di aiuto alimentare avviato lo scorso 16 marzo, e rimasto operativo fino al 29 giugno, ha consentito di distribuire complessivamente 616 tonnellate di cibo, equivalenti a 1.600.000 pasti: sono state oltre 45.100 le consegne di pacchi effettuate, per un peso medio di 13 chili, che hanno raggiunto settimanalmente più di 6.300 famiglie (oltre 20.700 persone). Il Comune di Milano intende proseguire l’impegno per contrastare gli effetti della pandemia da Covid-19 e in attuazione della Food policy riattiva il meccanismo di supporto alimentare che ha mostrato la sua efficacia nella scorsa primavera, adattandolo al periodo attuale e rafforzando dunque direttamente l’azione degli enti del Terzo settore che, a differenza di marzo, non hanno dovuto sospendere le attività. “Nelle scorse settimane abbiamo valutato i bisogni della città, delle famiglie, delle persone sole in questo momento di lockdown – commentano la vicesindaco con delega alla Food policy Anna Scavuzzo e l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti – e quale fosse la forma più efficace per raggiungere le persone che questa seconda ondata sta mettendo più in difficoltà. Quelli che stiamo mettendo in campo non sono servizi ordinari e, nonostante comportino uno sforzo non indifferente da parte dell’Amministrazione pubblica, abbiamo ritenuto giusto e utile riproporli. La straordinaria risposta di marzo trova oggi una nuova modalità di distribuzione, in grado di rispondere alle nuove esigenze e di tener vivo il grande lavoro di collaborazione e il know-how acquisito in relazione alle necessità e ai bisogni che le persone stanno esprimendo”. L’avviso pubblico è finalizzato all’individuazione delle progettualità in essere a livello cittadino, secondo l’ottica del potenziamento delle pratiche esistenti, e i contributi che verranno erogati dovranno essere utilizzati per almeno il 90% per l’acquisto diretto di derrate alimentari. Le famiglie beneficiarie degli aiuti alimentari acquistati saranno composte sia dai nuclei già in carico all’ente del Terzo settore sia da ulteriori beneficiari segnalati dal COC della Protezione civile – Milano aiuta. Per favorire un’equa distribuzione in tutta Milano verranno concessi contributi ad un massimo di 9 soggetti equamente distribuiti in città. Le proposte potranno essere presentate da associazioni, enti ed istituzioni del Terzo settore, anche in partenariato tra loro, che già svolgano attività sociali a vario titolo nel contesto cittadino a favore delle fasce deboli della popolazione da non meno di 3 anni. È ripartita intanto l’attività di Milano aiuta, la rete di associazioni, imprese, cooperative che, sotto la regia del Comune di Milano, si sono rese disponibili ad aiutare gli anziani, le persone più fragili, quelle in isolamento obbligatorio o fiduciario, in questo periodo di emergenza sanitaria. Chiamando lo 020202, il contact center del Comune (in funzione dal lunedì al sabato in orario 8÷20), si potranno ottenere informazioni generali relative all’emergenza e puntuali sulle offerte messe in campo: in particolare, si può fare richiesta di spesa e farmaci a domicilio, di assistenza domiciliare, di accompagnamento e trasporto per visite e commissioni urgenti. Nel caso, quando il servizio verrà avviato, si potrà anche segnalare il bisogno di un pasto gratuito che verrà distribuito attraverso il nuovo Dispositivo di aiuto alimentare. L’informazione sull’offerta disponibile in città verrà man mano implementata: sono diverse, infatti, le opportunità messe a disposizione dai privati già attivi durante lo scorso lockdown e che si sono resi disponibili anche in questo periodo, mentre l’indirizzo milanoaiuta@comune.milano.it, riattivato da poco, raccoglie le nuove adesioni. Le richieste verranno gestite, in collaborazione con la Protezione civile, dagli uffici appositi dell’Assessorato alle Politiche sociali in modo collegato al territorio dei nove municipi in modo da poter garantire una risposta al bisogno il più precisa possibile, che contempli anche i servizi di prossimità, il lavoro dei servizi sociali territoriali, della rete WeMi e l’attività dei custodi sociali. Per informazioni è possibile consultare il sito del Comune di Milano alla pagina dedicata Milano aiuta https://www.comune.milano.it/web/milanoaiuta.

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Bando per sostenere l’impegno di enti e associazioni

Sessantamila euro di contributi a sostegno della memoria. Con un bando appena pubblicato sul sito del Comune, l’Amministrazione ha deciso di aiutare le associazioni cittadine che quest’anno si sono impegnate nella trasmissione del valore e del significato della memoria attraverso progetti e iniziative. Un obiettivo fondamentale nell’azione del Comune di Milano, che a questo fine dal 2017 ha costituito la piattaforma Milano è Memoria, riunendo così “gli appuntamenti e le iniziative che contribuiscono a coltivare la memoria storica e critica, organizzati sia dalle molte associazioni e dalle Istituzioni culturali, sia dai Municipi e dall’Amministrazione comunale”. In particolare, potranno fare richiesta dei contributi Enti e Associazioni senza scopo di lucro che nel 2020 hanno svolto attività continuativa sul tema attraverso progetti e iniziative sul territorio cittadino o che hanno sostenuto delle spese, entro dicembre 2020, per progetti che si realizzeranno entro marzo 2021. I contributi non potranno essere superiori ai 5 mila euro, per le attività continuative delle associazioni, e 8 mila euro per chi presenta progetti da realizzarsi entro il 21 marzo 2021. Saranno assegnati entro dicembre di quest’anno ai richiedenti le cui domande saranno ritenute ammissibili dal Comitato di Coordinamento “Milano è Memoria”, fino ad esaurimento del budget disponibile, sulla scorta di criteri di valutazione che vanno dalla coerenza delle attività istituzionali o del progetto con le linee di indirizzo di “Milano è Memoria” alla attivazione, in ragione dell’emergenza epidemiologica, di specifiche modalità di produzione, divulgazione e condivisione dei contenuti delle attività o del progetto con sistemi multimediali e/o web-based.

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Nuovo bando per l’assegnazione di contributi al settore educativo privato

Pubblicato sul sito del Comune di Milano il nuovo bando per l’assegnazione di contributi ai soggetti operanti in città nel settore socio-educativo che hanno dovuto interrompere l’attività a causa del Covid-19 e hanno quindi subìto gravi conseguenze economiche. L’Amministrazione aveva già destinato 2,5 milioni di euro provenienti dal Fondo di Mutuo Soccorso per questo tipo di aiuti. Un primo avviso era stato pubblicato nel mese di giugno e la relativa graduatoria è online sul sito del Comune ed è consultabile al link. Sono 163 le richieste ammesse a seguito delle verifiche sulla documentazione presentata. Al nuovo bando potranno partecipare i gestori di Sezioni Primavera in possesso di parere favorevole al funzionamento rilasciato dal Comune, come pure le medie imprese che gestiscono delle unità di offerta socio-educativa per bambini di età compresa tra 0 e 3 anni (Centri Prima Infanzia, Micronidi, Nidi d’Infanzia, Nidi Famiglia in possesso di regolare CPE o autorizzazione al funzionamento) e le medie imprese che gestiscono scuole paritarie private in possesso del relativo riconoscimento ministeriale. Sarà possibile fare domanda a partire dalle ore 12 di martedì 27 ottobre e fino alle ore 12 del 10 novembre. Verrà riconosciuto un contributo massimo di 150 euro a bambino frequentante alla data del lockdown per le sezioni primavera e un contributo massimo di 300 euro a bambino ai gestori di servizi e attività dedicate ai bimbi di età compresa tra 0 e 3 anni. Per le scuole dell’Infanzia paritarie il contributo massimo sarà di 50 euro per ogni bambino frequentante alla data del lockdown.

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