beppe sala

Sala: concluso il mandato mi piacerebbe continuare a fare politica

Il Sindaco Bepper Sala, al termine dell’evento “L’Europa che vogliamo” promosso da Energia Popolare, si è fermato a parlare del suo futuro con i giornalisti presenti in sala. Premesso un “non so cosa farò” ha sottolineato “il mondo delle aziende e della finanza è un capitolo chiuso della mia vita”. Evidentemente, al termine del mandato da Sindaco che scadrà nel 2027, è sua intenzione restare nel mondo della politica, cosa di cui non fa mistero “Mi piacerebbe sicuramente continuare in politica” ha infatti detto “O comunque vorrei impegnarmi nel sociale – ha aggiunto, spiegando –  certo poi è anche una questione di finestre e opportunità, per cui manca ancora troppo tempo, tre anni sono lunghissimi. Rimane il fatto che ormai ho capito che se dovessi e potessi continuare a lavorare sarebbe sul fronte politico e sociale”. Per quanto riguarda un suo futuro collocamento nel PD ha precisato “Questo lo vedremo, ne parlo spesso anche coi vertici del PD, credo che il fatto che io sia sempre stato indipendente sia stato un vantaggio per tutti. Per me perché mi ha garantito una autonomia decisionale e operativa che è stata utile, ma anche per il Pd“. Sala ha comunque lasciato aperto uno spiraglio per il partito della Schlein  “il Partito Democratico si è sempre comportato in maniera leale con me, è inutile negarlo: è il mio partito di riferimento, il mio azionista di maggioranza in consiglio e in giunta rapporti sono sempre stati buoni” concludendo però con il ribadire “Detto ciò, credo che sia giusto e utile continuare da indipendente”.

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La büsa növa

“In de la mia strada gh’è ona busa noeuva, ona busa noeuva che jer la gh’era nò”.  Per molti dei nostri lettori sarà difficile comprendere questo testo, quanto ricordare Walter Valdi che lo Cantava. Vi autiamo: “Nella mia strada c’è una buca nuova, una nuova buca che ieri non c’era”. Ricordarla, ci è sembrato il modo migliore per introdurre in modo leggero il tema che in questi giorni sembra andare per la maggiore: lo scontro fra il leghista Samuele Piscina e il Sindaco Sala su una buca in via Lancetti. La questione nata in seguito a un sopralluogo effettuato insieme ad alcuni colleghi di partito dal leghista Samuele Piscina al termine del quale aveva dichiarato “Il fallimento dell’amministrazione comunale in materia di manutenzione stradale è evidente. L’asfalto milanese a ogni pioggia diventa un colabrodo con buche profonde e pericolose. Vogliamo sapere come mai vengano spesi solo 10 milioni dei 150 delle multe che dovrebbero essere destinati alla manutenzione stradale” accompagnando le sue parole con una foto che lo ritraeva mentre misurava con un metro di legno la profondità di una grossa buca al lato della quale si vedevano due copri cerchi che avrebbero perso delle auto finendoci dentro (permetteteci di sospettare siano stati messi li di proposito, non fosse altro perché la buca si trova all’interno di una corsia riservata ai tram). Nemmeno il tempo di godersi il clamore mediatico seguito al suo comunicato che a Piscina è piovuta in testa la replica del Sindaco Sala, secondo cui la buca è stata scavata apposta dagli operai all’interno di cantiere chiuso, a seguito di un intervento di manutenzione predisposto dal Comune di Milano sul percorso del tram in zona Lancetti. “Le foto pubblicate sono state fatte in un cantiere chiuso, quindi già sono entrati in un cantiere chiuso, hanno preso una buca fatta da Atm per verificare le condizioni delle traversine” ha infatti spiegato Sala, aggiungendo “però se questa è l’opposizione mi fanno un favore perché fanno piccole polemiche e non riescono a proporre niente” accompagnando a sua volta la dichiarazione con un video degli operai al lavoro. Samuele piscina però non si è dato per vinto e ha controreplicato “La querelle su via Lancetti rilanciata dal sindaco è surreale. Sono due anni e mezzo che segnalo la situazione disastrosa del manto in quella strada e il Comune non fa niente.” precisando “la buca oggetto del cantiere non è evidentemente neanche la stessa della foto che abbiamo scattato pochi giorni fa e lo si nota dalla conformazione dell’albero. Sono lì vicine, ma sono buche differenti”. Accompagnando anche questa volta la sua dichiarazione con la stessa foto della volta precedente messa a confronta con una degli operai al lavoro, come accade nel giochino “Trova le differenze” della Settimana Enigmistica. Per ora noi ne abbiamo trovata una sola, quella che c’è fra fare politica seriamente e perdere tempo in sterili polemiche.

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Sala annuncia una rubrica su Instagram. Verri (Lega): lo si vede più sui social che in città

Il sindaco Sala ha annunciato il lancio di una rubrica di dirette settimanali su Instagram, seguirà nel tempo “Buongiorno Milano” andata in “onda” nel periodo del Covid fatti durante il periodo del Covid e si chiamerà “Cose in Comune”. Tramite una email  chiunque potrà scrivere per segnalare problemi e dare suggerimenti,che saranno selezionati dal Sindaco pper discuterne nelle dirette Instagram. “Non lo faccio per calcolo politico – ha spiegato il Sindaco –  anche perché in Italia si possono fare al massimo due mandati da sindaco, quindi il mio lavoro finirà nella primavera 2027. Cercherò di rispondervi e di ascoltarvi così da portare queste tematiche nelle dirette. Nutro per Milano quasi un senso paterno e quindi credo che ascoltarvi sia il modo migliore per concludere questo mandato” ha concluso Sala. “Dopo il fallimento del suo podcast e l’assenza dai social da tempo, il Sindaco ci riprova” è stato il commentato alla notizia di Alessandro Verri Capogruppo della Lega in Consiglio Comunale, che ha poi aggiunto  “invece di stare sui social sarebbe più utile che il sindaco si facesse vedere in città, in Consiglio comunale e nelle nostre periferie”. “Ancora una volta si preferisce il personalismo e l’apparenza per distrarre l’attenzione dai problemi e dalla loro risoluzione. – sottolinea Verri, per poi concludere “il Sindaco lasci perdere i social e torni al più presto ad occuparsi della città perché una città così tanto abbandonata non si era mai vista”.

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Parini. Sala dalla parte degli occupanti critica il Preside. Piscina (Lega): ritratti e chieda scusa

“Ho trovato fuori luogo le dichiarazioni del Preside!” lo ha detto il Sindaco Sala ai giornalisti al termine dell’inaugurazione dell’anno accademico dello Iulm. , spiegando che “definirsi prigioniero politico e dare dei fascisti ai ragazzi mi sembrano dichiarazioni fuori luogo se vogliamo definirle in maniera benevola, ma sono proprio cose da evitare”. “Non ho approfondito i motivi dell’occupazione al liceo Parini, le occupazioni ci sono sempre state e sempre ci saranno” ha aggiunto Sala, per poi rivolgersi ai ragazzi invitandoli a “fare attenzione a riconsegnare la scuola come l’hanno trovata o anche meglio”. Il problema forse sta proprio nella mancanza di approfondimento, da parte di un Sindaco che sembra stare sempre più dalla parte di chi occupa rispetto a quella di quanti vogliono fare rispettare le regole, sia per esercitare il proprio diritto allo studio, sia per non dovere pagare con le proprie tasse danni provocati da altri, sia per potere godere degli spazi di tutti attualmente in uso a pochi prepotenti. Rilievi espressi anche dal Consigliere Comunale della Lega Samuele Piscina che ritiene “assolutamente intollerabili le parole pronunciate dal Sindaco Sala” perché “Per il Sindaco, il problema non è chi occupa una scuola distruggendola, ma chi l’ha subita evidenziando cosa ha vissuto, come fatto dal Preside”. “Siamo davvero all’assurdo!” sbotta il leghista, aggiungendo, Sala “dovrebbe dare il buon esempio ai ragazzi e condannare ogni atto contrario alla legge. Invece, il Sindaco e l’intera sinistra sembra proprio fomentino le occupazioni abusive”. “È davvero questa l’educazione che vogliamo dare ai nostri giovani?” si chiede quindi Piscina, concludendo “Consiglio a Sala di chiedere scusa e riformulare la frase infelice che ha pronunciato e alle forze politiche che sostengono la maggioranza di dissociarsi dal Primo cittadino”.

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Sala fa il meteorologo: c’è clima da repressione

Il Sindaco Giuseppe Sala, intervistato dai giornalisti al termine dell’inaugurazione dell’anno accademico di Humanitas University ha dichiarato “Questo clima da repressione che un po’ si respira oggettivamente non va bene” poi commentando l’intervento della polizia a Pisa ha detto “Oggettivamente mi sembrava una manifestazione molto tranquilla, molto pacifica”. Effettivamente, confrontando la Manifestazione di Pisa, dove la Polizia è stata solo spintonata e insultata dai manifestanti, con quella di Milano dove una agente è stata ferita e le vetrine da alcuni esercizi commerciali sono state danneggiate dai sassi lanciati dai manifestanti, la prima potrebbe sembrare più tranquilla della seconda. Parole che non sono sfuggite al Senatore di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato che ha ribattuto: “Ma dopo 20 sabati di cortei, da ottobre fino a due giorni fa, in cui i promotori sono stati no global, Centri Sociali, Antagonisti, collettivi studenteschi di sinistra e sostenitori di Hamas, che hanno in alcuni casi creato tafferugli con le Forze dell’Ordine e preso a sassate vetrine di esercizi commerciali mentre, ripetutamente, hanno imbrattato le stesse oltre ai muri della città con scritte di odio verso Israele, Istituzioni e Governo, hanno a più riprese urlato e inveito contro il popolo israeliano e, nell’ultimo corteo, ferito anche una vigilessa, il Sindaco ha ancora il coraggio di affermare che “il clima di repressione che si respira oggettivamente non va bene?” concludendo “Cos’altro deve succedere, dopo tutti questi atti vandalici che si sono verificati negli ultimi 5 mesi, prima che Sala e il Centrosinistra condannino fermamente queste continue manifestazioni di violenza e di odio?”.

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Nessuno ha chiesto la lista dei 150 progetti di Sala

Nessuno ha chiesto la lista dei 150 progetti di Sala. Perché? Forse perché si ha paura di inimicarsi i costruttori milanesi che hanno un ruolo simile a quello dei Caltagirone a Roma? Sono cioè i veri possessori dei palazzi del potere. Oppure è perché in quei 150 progetti oltre le leggi nazionali ci hanno messo le mani in tanti? Vorremmo capire come mai di fronte a un sindaco che ammette che buona parte delle opere edilizie in programma siano illegali o quanto meno oltre le normative nazionali, nessuno dell’opposizione chieda conto delle 150 opere da lui citate. Qui si parla di scali ferroviari, reinventing cities e molti altri nomi che significano semplicemente una marea di cantieri per tutta la città e che cambieranno il volto della città. Perché qui si parla di milioni di metri cubi che andranno per alto a occupare buona parte delle zone rimaste libere in città. Come è possibile che nessun consigliere di opposizione abbia intenzione di chiarire un punto importante per la città come la quantità immane di operazioni immobiliari che stando alle leggi nazionali sono fuori legge? L’opposizione potrebbe alzare il tiro per una volta e chiedere davvero conto a Sala di cosa sta facendo, perché sotto la Madonnina lui e “i suoi” (cit.) sembrano aver deciso di non chiarire mai il proprio operato. E quando qualcuno gliene chiede conto, reagiscono stizziti. Anzi, incazzati proprio. Come se chiedere a un sindaco e “ai suoi” di che marmellate stanno cucinando fosse un crimine di lesa maestà. Surreale? No. Nella MIlano degli anni Venti è tutto normale. E infatti nessuno ha chiesto la lista dei 150 progetti di Sala, perché cosa vuoi che interessi a 1,4 milioni di cittadini di cosa si sta facendo nei loro quartieri. Cosa volete che sia. E infatti ai sit in promossi da cittadini non viene né Sala né l’assessore Tancredi (ma viene Mattia Ferrarese), forse perché sono impegnati a cercare di capire come non finire in manette continuando a stressare i magistrati che finalmente hanno aperto una finestra sull’edilizia milanese. Peccato che nessun consigliere comunale se ne stia occupando.

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