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Cadavere nel boschetto della droga, probabile overdose

E’ di un trentatreenne italiano pregiudicato ma non per droga il corpo trovato questa mattina verso le 9 all’interno del boschetto della droga di Rogoredo, nell’area recintata accanto a via Sant’Arialdo. Proprio dalla strada una donna ha notato il corpo e ha chiamato la Polfer. L’ipotesi e’ che si sia trattato di un overdose, anche perchè l’uomo aveva a fianco una siringa. Si attendono comunque i risultati dell’autopsia. Il boschetto accanto alla stazione ferroviaria di Rogoredo è da tempo al centro delle polemiche per la situazione di degrado e la presenza massiccia di spacciatori e drogati e di una particolare attenzione da parte di forze dell’ordine, Prefettura e Comune che hanno attivato una serie di servizi ad hoc. ANSA  

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Rinvenuto un cadavere nel Lambro

Un cadavere è stato trovato nel fiume Lambro, all’altezza di via Caduti di Marcinelle, a Milano, Secondo quanto riferito da fonti investigative, si tratterebbe di Edgar Luis Calderon Gonzalez, il peruviano di 32 anni che domenica sera sarebbe stato picchiato e spinto nel fiume all’interno del parco Lambro. Il corpo è stato individuato da un passante poco prima delle 14. I vigili del fuoco sono ancora impegnati nel recupero. Adesso gli investigatori dovranno trovare riscontri all’ipotesi della morte violenta riferita da un sudamericano che si trovava nel parco domenica 2 giugno. ANSA  

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Via Ripamonti, rinvenuto cadavere in cantina

Erano le 10.30 di questa mattina quando un idraulico, contattato per un intervento di manutenzione dalla proprietaria di uno stabile in via Ripamonti 240, ha rinvenuto all’interno della cantina il cadavere di un uomo identificato poi come un senzatetto 63enne. Sul corpo non erano presenti segni di violenza e l’ipotesi dei Carabinieri della stazione Vigentino, che indagano sulla vicenda, è che l’uomo avesse cercato lì riparo nei giorno precedenti e possa essersi trattato di un malore. In seguito però i Carabinieri hanno comunicato che l’uomo deceduto non era un senzatetto, come era emerso dalle prime informazioni, ma un residente dello stabile, a quanto risulta affetto da patologie cardiache che probabilmente ha avuto un malore ed è deceduto sul posto.

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Cadavere carbonizzato, preso in Francia il terzo sospettato

In Francia a Rungis a sud di Parigi vicino all’aeroporto di Orly, la Polizia Criminale francese ha individuato ed arrestato, in esecuzione di un mandato d’arresto europeo emesso dal gip di Milano su richiesta del PM Storari, un cittadino colombiano nato nel 1998. Si tratta del secondo autore dell’omicidio compiuti il 30 marzo Milano ai danni di un uomo il cui corpo è stato rinvenuto bruciato e fatto a pezzi in via Cascina dei Prati, zona Bovisasca. I capi di imputazione sono: omicidio, vilipendio, distruzione e soppressione di cadavere. L’arresto si aggiunge ai due fermi già compiuti dai poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Milano.

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Cadavere carbonizzato, fermati due colombiani

Due colombiani di 38 e 21 anni: sono questi i fermati dalla Polizia per l’omicidio avvenuto in zona Bovisasca scoperto lo scorso sabato. I due uomini avrebbero cercato poi di sbarazzarsi del corpo mutilandolo e nascondendolo all’interno di una valigia poi data alle fiamme i cui resti sono stati ritrovati in via Cascina dei Prati. Dalla primissima ricostruzione, all’origine del gesto ci sarebbe una lite per futili motivi avvenuta durante una festa, cui avrebbero partecipato anche altre persone, in un’abitazione poco distante dal luogo dove è stato rinvenuto il corpo. Su uno dei due indagati, il più vecchio, penderebbe l’accusa di omicidio, mentre per il più giovane, fermato ieri a Malpensa poco prima di salire su un volo per il Sud America, quella di villipendio e occultamento di cadavere. Molti lati della vicenda sono ancora poco chiari e oggetto di indagine. Sebbene il fermo dei due individui non sia ancora stato convalidato, numerose sono le prove che li collegano all’omicidio e al macabro rinvenimento dello scorso sabato sera in zona Bovisasca. Gli agenti della Polizia hanno, infatti, rinvenuto all’interno dell’abitazione dove si è tenuta la festa, abitazione dove vive il colombiano 38enne, un’accetta ancora sporca di sangue, forse utilizzata per fare a pezzi il corpo, e un carrello a ruote servito per trasportare la valigia con i resti umani in via Cascina dei Prati dove poi è stata data alle fiamme con della benzina. L’incendio divampato ha reso il corpo irriconoscibile, ma dal pollice di una delle mani gli agenti pensano di poter ricavare l’impronta digitale per darà un’ identità alla vittima.

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Trovato cadavere carbonizzato alla Bovisasca

Potrebbe essere di un uomo, secondo le prime ipotesi degli inquirenti, il cadavere carbonizzato e fatto a pezzi trovato sabato sera dai vigili del fuoco al termine dello spegnimento di un incendio doloso in via Cascina dei prati, alla periferia nord di Milano, nel quartiere della Bovisasca. Inquirenti e investigatori sono al lavoro per identificare la vittima. Un lavoro non semplice, a partire dall’accertamento del sesso, visto che il corpo è carbonizzato. Al momento del ritrovamento al cadavere mancavano la testa, parte delle braccia e delle gambe, amputate all’altezza delle ginocchia. Le parti mancanti sono state trovate a poca distanza dal corpo, che giaceva a lato di un gabbiotto usato per la raccolta dei rifiuti condominiali e che solitamente è chiuso a chiave. Sul posto sono stati trovati anche una tanica nera e una bombola di gas, che non è esplosa e che i pompieri hanno spostato per precauzione. Sulla vicenda indaga il pm Paolo Storari.

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