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De Chirico (FI): 60% dei buoni spesa a stranieri

“Al via un nuovo bando per erogare nuovi buoni spesa a chi, durante il lockdown, non ha visto il minimo aiuto da parte del Comune di Milano” annuncia polemicamente il Consigliere Comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico. “Fui il primo a denunciare che una domanda per accedere al primo bando era stata posta in maniera sbagliata da un burocrate che forse pensava di star preparando un test di ammissione alla ricerca di personale – ricorda l’azzurro –  Poi seguirono altri pasticci su tessere consegnate e per cui non arrivò mai il PIN. Domande accolte in un primo momento per poi essere depennate dalla lista degli aventi diritto. Tanti furbetti esclusi, ma anche milanesi che non avevano alcuna colpa. Ritengo sbagliato che il reddito complessivo familiare sia da riferire al 2018 e non al 2019 perché abbiamo visto che in pochi giorni può succedere di tutto, figuriamoci cosa può accadere in un anno e mezzo“. “Ieri – aggiunge – ho ricevuto risposta a un’interrogazione presentata a fine aprile per sapere chi fossero i beneficiari dei buoni spesa. I dati sono ovviamente coperti da privacy, ma a scorrere la lista di 733 pagine evidenzio che il 60% circa dei codici fiscali sono attribuibili a persone di origine straniera. Ben lungi da me essere razzista, ma evidenzio che molti italiani sono stati tagliati fuori dalla graduatoria per gli stessi requisiti per cui oggi Rabaiotti presenta un nuovo bando”. “Sarebbe opportuno rivedere il bando – sottolinea – Alcune categorie di persone sono state tagliate fuori dalla graduatoria e rischiano di esserlo anche in questa tornata. Penso alle scodellatrici o agli artisti di strada, le prime messe in cassa integrazione con stipendi che già normalmente non arrivano ai mille euro e i secondi che non sono riconosciuti fiscalmente. Per non parlare dei tanti autonomi e giovani professionisti che in questi quattro mesi hanno incassato poco o nulla. Per le categorie dimenticate da tutti il Comune di Milano pensa di attivarsi?” conclude De Chirico.

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De Chirico (FI): ci sono figli e figliastri della Milano da bere

“La notizia della pedonalizzazione in orario serale di alcune vie ha suscitato qualche mal di pancia. Sono stato contattato da alcuni ristoratori che si sentono abbandonati dall’amministrazione comunale e dai rappresentanti delle associazioni di via”, lo dichiara in una nota Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia. “Può sembrare assurdo, ma nessuno si è preoccupato di venire incontro alle esigenze per la ripartenza del Quadrilatero della moda – spiega l’azzurro – Un tempo fiore all’occhiello della città, oggi non sembra nemmeno di passeggiare nelle vie delle boutique alla moda note in tutto il mondo. Con l’assenza di turismo bisogna inventarsi qualcosa e la pedonalizzazione serale potrebbe essere una buona soluzione. Invece, altri ristoratori di via Vigevano hanno provato a contattare il sindaco attraverso uno dei suoi social preferiti, Instagram, invitandolo a pranzo, ma senza ricevere in cambio neanche una risposta evasiva. Fortemente penalizzati da marciapiedi stretti e dal passaggio del tram chiedono di poter istituire una ZTL serale per poter tirare a campare”. “È andata meglio nella vicina via Bobbio – aggiunge il forzista – dove a un noto ristorante è stato concesso di sistemare tavolini al posto dei parcheggi in una via dove i residenti delle case popolari fanno fatica già oggi a trovare un buco per la propria auto. Figli e figliastri della Milano da bere post-covid. Quando il Consiglio comunale approvò la delibera avevo sollevato la questione della parità di trattamento – conclude De Chirico – ma evidentemente Sala e la sua giunta troppo presi dalle ciclabili hanno altro a cui pensare.  

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De Chirico (FI): occorre un tournover ai vertici di ATM

“Ancora tangenti a Milano”, attacca Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia, riassumendo, “Turbativa d’asta, corruzione, peculato, abuso d’ufficio. Appalti truccati per oltre 100 milioni di Euro e 125.000 Euro di mazzette ad un dirigente ATM per le concessioni dei lavori ai sistemi di automazione della metropolitana milanese. Tredici arresti (di cui uno ai domiciliari) e perquisizioni in aziende sparse su tutto il territorio italiano. Le accuse presentate sono anche di associazione a delinquere. Dopo la doppia vicenda della bigliettazione parallela con truffe milionarie – sottolinea –  per cui sono stati licenziati diversi dipendenti dell’azienda di trasporti, un’altra inchiesta getta fango su ATM”. “In attesa che la magistratura faccia luce sui fatti – aggiunge – sperando che la mala politica non sia coinvolta, finalmente possiamo iniziare a capire quali erano i problemi legati al sistema frenante della M2, a causa dei quali l’anno scorso ci furono così tanti incidenti con numerosi feriti. Per garantire un servizio migliore – conclude il forzista – è necessaria una nuova suddivisione dei ruoli e dei compiti fra i dirigenti apicali della nostra azienda dei trasporti, come ho proposto a dicembre 2019, i controllori non possono essere i controllati”.  

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20 giugno, De Chirico (FI): il Lambretta usa il database di ignari volontari per fare una chiamata alle armi

“Ho appreso dai social che alcuni volontari delle Brigate ‘spontanee’, impegnate durante il lockdown per la distribuzione dei pacchi alimentari, denunciano che i propri recapiti lasciati per essere contattati in caso di bisogno sono stati utilizzati per la chiamata alle “armi” in vista delle manifestazioni in programma sabato prossimo a Milano“. Lo rende noto Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia. “Sono stati gli stessi volontari a denunciare l’uso politico di dati sensibili con il chiaro intento di andare contro l’Istituzione regionale. – spiega l’azzurro – Nulla di nuovo da chi si nasconde dietro opere di bene per i propri fini. È bene ricordare che dietro la Brigata Lena Modotti si nasconde il centro sociale Lambretta e che il Comune ha autorizzato a muoversi per l’operazione simpatia durante la pandemia. Non sorprende nemmeno questa volta che Sala non dica nulla contro queste persone che con la loro manifestazione non faranno altro che alimentare lo scontro istituzionale”. “E meno male che sono gli esposti contro di lui a inasprire i rapporti. Mi auguro – conclude il forzista – che sabato non succedano disordini e che tutti i manifestanti si comportino in maniera civile. Sicuramente non spieremo da dietro alla finestra come fece Majorino in occasione della manifestazione pacifica del 2 giugno scorso organizzata dal centrodestra unito”.  

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Assalto alla sede di FdI, De Chirico (FI): da sinistra un silenzio complice

“Fa impressione l’indifferenza con cui il sindaco Sala, la sinistra in generale e in particolare l’ex Assessore Majorino (sempre pronto a puntare il dito contro gli altri) hanno trattato le violazioni e i danneggiamenti avvenuti durante il corteo per George Floyd di domenica scorsa”, accusa il Consigliere Comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico. “Immagino gli sia difficile contestare la loro base elettorale – continua l’azzurro – anche se mentre manifesta contro la violenza altrui praticano la propria, ma sull’assalto alla sede di Fratelli d’Italia, almeno per decenza, un paio di parole di condanna le avrebbero potute dire. Magari non l’on. Majorino – sottolinea De Chirico –  sulla cui bacheca si può tranquillamente scrivere che quelli di FDI non si devono lamentare perché un tempo le sedi dei fascisti le bruciavano, ma dal sindaco Sala in quanto responsabile della sicurezza della nostra città almeno un commento me lo sarei aspettato”. “La sicurezza“, attacca l’azzurro, “anche in questa occasione è stata gestita in modo assai lacunoso e non è dato sapere chi ne fosse responsabile e se nell’apparato di sicurezza fosse prevista la presenza della Polizia Locale. Non è stato inoltre reso noto se i manifestanti fossero autorizzati a muovere in corteo lungo via Melchiorre Gioia e a formare un secondo presidio in via Zuretti o se si sia trattato di un’iniziativa estemporanea che nessuno ha impedito si realizzasse”. “Non mi risulta che l’on. Majorino abbia chiesto di denunciare gli organizzatori di quella manifestazione. Insomma ci sono tanti lati oscuri di questa vicenda che è meglio siano chiariti per togliere ogni sospetto che qualcuno ne sia stato complice”, conclude De Chirico, annunciando di avere protocollato un’interrogazione per avere ragguagli sulle questioni che ha posto.  

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De Chirico (FI): donate il 5×1000 al comune

“Una delle maggiori difficoltà a cui deve far fronte il Comune di Milano è quella dei mancati ricavi per circa 500 milioni di euro“, spiega Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia, chiedendo, “Un piccolo gesto che può arrivare da tutti i milanesi deve essere il sostegno ai servizi erogati dal Comune attraverso la devoluzione del 5X1000 della propria dichiarazione dei redditi“. “Anche se non capisco perché il Governo faccia devolvere l’8X1000 allo Stato e non agli, Enti Locali, nell’aula virtuale del Consiglio comunale ho suggerito all’assessore Tasca di promuovera una campagna pubblicitaria per informare di questa opportunità, magari – conclude De Chirico – coinvolgendo l’influencer Sala e i tanti personaggi noti che risiedono nella nostra amata Milano”.  

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