esplosione

Esplosione in via Quarti – video

Questa mattina nel parcheggio delle case Aler di via Quarti l’incendio di una roulotte ha portato al levarsi di un’alta colonna di fumo. I testimoni riferiscono di un forte boato. Si teme tutta via che l’episodio non sia stato ancora del tutto circoscritto. Sul posto sono intervenuti tempestivamente i Vigili del Fuoco, con grande sollievo dei residenti. Ci fa un commento al volo il Consigliere di Municipio 7 delegato alla Casa Franco Vassallo: “Nonostante l’impegno di Aler per la sicurezza degli inquilini, la Regione nulla può di fronte all’immobilismo di Sala. Queste case, in particolare, sono sotto assedio. Ho denunciato più volte che se non si risolve il problema sicurezza, in primo luogo chiudendo il campo Rom che di fatto si è creato in questi parcheggi, mai la situazione si sistemerà. Ma per il sindaco la sicurezza, la dignità, la tranquillità dei residenti, soprattutto anziani, vale meno dell’ideologia. L’ideologia di chi parla di accoglienza e poi costringe i disperati a rischiare la vita, in una guerra tra poveri che non avrà né vincitori, né vinti. Solo un eterno degrado. Che Sala è pronto ad accettare finché a rischiare la vita in questi episodi saranno solo gli anziani, i poveri e gli emarginati delle periferie”.

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Esplosione in piazzale Libia: tre piani distrutti

Esplosione in piazzale Libia: tre piani distrutti. La dinamica è ancora da chiarire, ma alle 7.17 del mattino in piazzale Libia si è udito un forte scoppio, si trattava di un’esplosione che ha causato 8 feriti di cui uno in codice rosso. Ancora da chiarire le cause e soprattutto i Vigili del Fuoco stanno cercando di capire se la stabilità del palazzo di dieci piani. Per adesso pare si tratti di una fuga di gas. La forza dell’esplosione ha anche scaraventato all’esterno della palazzina una persona poi soccorsa dal Vigili del Fuoco e 118. Per ora le notizie si rincorrono senza certezze definitive, intanto si constatano i danni: i muri all’interno, anche se pare non quelli portanti, sono stati distrutti. E si lavora sulla collocazione delle 50 persone residenti al civico 20, mentre è stato attivato il piano della Protezione civile per queste situazioni.

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Arrivata a Beirut la spedizione umanitaria italiana

Arrivata a Beirut la spedizione umanitaria italiana. L’Italia ha infatti proseguito nel suo impegno pluridecennale in Libano con una spedizione di aiuti dopo la tremenda esplosione che ha devastato la città. A darne notizia è stato Angelo Tofalo, sottogretario di Stato alla Difesa.  “Ieri sera nave San Giusto, partita 5 giorni fa da Brindisi, è arrivata al porto di #Beirut con a bordo assetti della Marina Militare e dell’Esercito Italiano. Inizia così l’operazione interforze “Emergenza Cedri” nell’ambito dell’impegno umanitario nazionale che, in un momento così difficile, esprime ulteriormente la vicinanza dell’Italia alla popolazione libanese. Oltre 500 militari, 2 navi con elicotteri imbarcati, un ospedale da campo con personale specializzato dell’Esercito, della stessa tipologia di quello impiegato in Italia durante l’emergenza Covid, assetti per la rimozione delle macerie, nuclei CBRN, un assetto per trasporto in biocontenimento anche in elicottero, un team del Gruppo Operativo Subacquei del Comsubin con capacità EOD e CIED, supporto idrografico per i rilievi nel porto a seguito dell’esplosione, un velivolo C-130 dell’Aeronautica Militare, sono gli assetti messi in campo dalla Difesa in #Libano a seguito dell’esplosione del 4 agosto e della grave emergenza Covid che sta colpendo la popolazione libanese. I nostri militari sono presenti in Libano ininterrottamente da 38 anni, mettendo la propria professionalità al servizio della stabilità e del rafforzamento della sicurezza, garantendo costantemente la necessaria assistenza”. Adesso che è arrivata a Beirut la spedizione umanitaria italiana, l’Italia torna in prima linea e può dimenticare gli stafalcioni di rappresentanti governativi che avevano confuso libici e libanesi per la fretta di pubblicare post sui social network. Deputati e senatori del Movimento 5 Stelle che non avevano nemmeno avuto la decenza di chiedere e scusa e basta, ma anzi avevano ripreso chi li aveva criticati come se il problema fossero le critiche e non che qualcuno con alte responsabilità scrive e parla prima di pensare alle conseguenze.  

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Ai domiciliari minaccia di fare saltare il palazzo e finisce in psichiatria

E’ successo alle 12.30 di martedì, dove in un palazzo di largo Rio de Janeiro vive un 39enne sottoposto agli arresti domiciliari. Durante una lite con i genitori ha impugnato un coltello da cucina e li ha costretti a fuggire dall’appartamento. Poi ha minacciato di aprire il gas e “far saltare tutto il palazzo“, infine di gettarsi dal terzo piano chiedendo infine di parlare con i suoi avvocati. Quando i legali sono giunti sul posto, e sono entrati in casa sua, approfittando del colloquio e della sua distrazione i Carabinieri lo hanno bloccato e consegnato al 118, che lo ha trasportato al reparto di  psichiatria dell’ospedale Niguarda. ANSA  

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