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Gallera: forte crescita, forse causata dall’aumento dei tamponi fatti

Oggi, l’Assessore Gallera, ha svolto la le sue comunicazioni giornaliere in compagnia dei professori Carlo Fderico Perno, direttore del Reparto Medicina di Laboratorio dell’Ospedale di Niguarda e  Fausto Baldanti, direttore dell’Unità di Virologia Molecolare del San Matteo. Presenze probabilmente ritenute necessarie per tranquillizzare i cittadini con le loro spiegazioni, visto l’aumento dei contagi riscontrato ieri. “I dati di oggi purtroppo segnano una crescita anche significativa” ha infatti esordito Gallera, aggiungendo, “poi il professor Perna vi spiegherà perché vanno visti in modo meno negativo di come sembrano“. Sono 34.889 i positivi al coronavirus in Lombarda, con un aumento di 2.543 casi in un giorno, mentre i decessi sono arrivati a 4.861, con un aumento di 387 vittime, ha quindi riferito Gallera, precisando che sono state 655 le persone in più quelle ricoverate, mentre i guariti sono saliti a 7.839 (+1.501). La provincia di Milano è la zona che ha fatto registrare il maggior numero di nuovi positivi in Lombardia: sono infatti 848 i nuovi casi che portano il totale a 6.922. “E’ un dato molto forte” ma “potrebbero essere i molti tamponi in più che sono stati fatti“, ha detto Gallera. Dopo aver letto “il dato così grosso” della provincia di Milano, Gallera ha spiegato di aver telefonato ai direttori degli ospedali cittadini “i quali non hanno evidenziato una crescita cosi importante ai pronto soccorso, una pressione più che doppia, ma è addirittura stabile rispetto ai giorni precedenti quindi potrebbero essere i molti più tamponi che sono stati fatti e non ricoveri aumentati“ I due professori hanno poi sostanzialmente confermato quanto detto da Gallera in merito all’aumento dei tamponi processati: “Abbiamo cominciato a misurare chi si è infettato tra 7 e 14 giorni fa e che comincia ad avere sintomi Nel momento in cui aumentiamo la tamponatura, inevitabilmente assistiamo ad un aumento dei casi positivi, che altro non sono che nuove diagnosi. I dati dunque vanno visti con cauto ottimismo” ha detto infatti Perna“. Spiegazione che comunque non basterà a tranquillizzare i cittadini, che dopo questa giornata “negativa” sono chiamati a rispettare con ancora maggior impegno l’indicazione di mettere in atto il più rigoroso isolamento sociale. Dati Lombardia: positivi, 34.889 (+2.543), ricoverati, 10.681(+655), in terapia intensiva, 1.263 (+27), dimessi e in isolamento domiciliare, 18.111, deceduti, 4.861 (+387). Tamponi effettuati: (+ 6.047). Milano e provincia 6.922 (+848) di cui 2.748 in città (+330).   

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Gallera: sceso un gradino importante, aggrappiamoci al risultato e continuiamo su questa strada

L’Assessore Gallera ha iniziato la conferenza stampa giornaliera ribadendo che, “Regione Lombardia ha scelto fin da subito di adottare un metodo di trasparenza assoluta” senza la presenza della stampa, che ha altre occasioni per “confrontarsi con noi“, perché, “abbiamo scelto di comunicare i dati, belli o brutti che fossero, stabilendo una linea diretta con i cittadini“, che hanno dimostrato di avere fortemente apprezzato il nostro metodo. Gallera è quindi passato ai dati, “oggi abbiamo 36.346 positivi, con una crescita di 1.643, che è inferiore rispetto a ieri, le persone ricoverate sono 10.026, 315 in più, ma ieri erano stati 445, le persone in terapia intensiva sono 1.236, sono cresciute di 42, i decessi sono arrivati 4.474, con un aumento di 296, notevolmente inferiore a quello di ieri, anche se sempre troppo grande rispetto a quello che vorremmo“. Calano o rimangono costanti anche i dati delle singole per province, con il bel caso di Codogno, dove era scoppiato il primo focolaio, per il secondo giorno consecutivo senza nuovi casi. Nella provincia di Milano 373 nuovi casi, mentre ieri erano stati ieri 375, 141 quelli riscontrati in città contro i 121 di ieri “quindi a Milano il grande sforzo dei milanesi sta impedendo che il virus abbia una crescita esponenziale“. Dati positivi che trovano conferma “nella voce della trincea, quella dei pronto soccorsi che confermano la riduzione della pressione cui erano sottoposti“. “In questi giorni – ha aggiunto Gallera – abbiamo fatto uno scalino verso il basso, i numeri sono tutti in riduzione rispetto a settimana scorsa, un dato consolidato che ci deve portare a intensificare i nostri sforzi e abbiamo un motivo in piu’ per restare a casa. Aggrappiamoci a questi risultati e continuiamo su questa strada”. Gallera ha poi ringraziato le Ong (Emergency, Fondazione Rava) che “stanno dando una mano importante nella bergamasca”. A Brescia, invece, “altra area profondamente ferita”, si continua a “lavorare con una grande sinergia fra pubblico e privato che ha consentito di non ricorrere a ospedali da campo“. Grazie alla direzione strategica degli Spedali Civili sono stati recuperati 150 posti all’interno dell’ospedale. Grazie alla sinergia con il privato sono state coinvolte la Poliambulanza e le strutture del Gruppo San donato collocate sul territorio, all”Istituto clinico città di Brescia, gli ospedali di Ome, realtà che ci hanno consentito di non usare strutture provvisorie e precarie. Una risposta importante del sistema bresciano di fare sinergia”. Da domani, inoltre, ed entro 4 giorni verranno aperti altri 123 posti letto (53 alla Domus salutis, 30 alla Don Gnocchi e 40 alla Maugeri). Più del 20% del personale recuperato è stato inviato sul territorio bresciano. Su 700 totali, infatti, 150 sono andati in provincia di Brescia. Tra questi, 14 specializzandi in rianimazione e 50 infermieri agli Spedali Civili, 16 al Garda e 42 alla Franciacorta. Gallera ha infine ringraziato “l’ambasciata e il consolato americano che ci hanno donato sette bilici di materiali sanitario”. I dati della Lombardia: casi positivi 32.346 (+1.643), ricoverati non in terapia intensiva: 10.026 (+315), in terapia intensiva 1.236 (+42), dimessi e in isolamento domiciliare 16.610, deceduti 4.474 (+296). Tamponi effettuati: 81.666. Milano e provincia 6.074 (+373) di cui 2.438 in citta’ (+141).  

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Gallera accetta di sfidare “Peppe Spritz”

Tutto ha preso il via un paio di giorni fa quando il Sindaco Beppe Sala, nel corso di uno dei suoi video giornalieri, si è rivolto al pubblico chiedendo di proporre dei candidati per l’Ambrogino d’oro, scegliendoli fra quanti si stanno impegnando nell’emergenza coronavirus. Una proposta fatta probabilmente in buona fede, che a molti però è sembrata l’ennesima dimostrazione dell’incapacità del primo cittadino di affrontare la crisi, essendo più propenso a pensare come riprendere in mano le redini della città quando sarà tornata la “locomotiva” d’Italia di cui gli è sempre piaciuto farsi vanto. Fra quelli che hanno gradito meno l’iniziativa del Sindaco c’è stato il Consigliere Comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico, che l’ha commentata con sarcasmo, “Peppe Spritz, sindaco di Aperitivopoli, oggi chiede di indicargli chi merita l’Ambrogino d’oro”, ricordando che le candidature sono “una delle poche competenze ancora in capo al Consiglio Comunale”.  Poi però un paio di proposte l’azzurro le ha comunque fatte: “Ho due nomi da proporre. Il primo: l’anonima (per il momento) ausiliaria del traffico che si è rifiutata di fare multe durante lo scoppio della pandemia in città. Il secondo: l’assessore Gallera che da un mese, ininterrottamente, ogni giorno va in TV a rassicurare tutti i milanesi e i lombardi, mentre altri pensavano a organizzare aperitivi sui Navigli“. Gallera che è persona seria e concentrata sul compito che gli è capitato in sorte nella questione ha ovviamente evitato di metterci becco, ma in tempi di notizie cupe e monotematiche, alla stampa locale (noi compresi) non è sembrato vero potere tornare ad occuparsi di politica, mettendo da parte anche solo per qualche ora lutti e malattie. Così oggi quelli di Repubblica nell’intervistare l’Assessore hanno fatto il salto logico che in molti avevano in mente, e invece di chiedergli se era contento di essere candidato all’Ambrogino, gli hanno domandato se fosse disposto a candidarsi come sindaco del centrodestra. “Se servirà candidarmi non mi tirerò indietro“, è stata la risposta. Apriti cielo, la sinistra milanese ha subito alzato gli scudi. L’ex assessore Majorino e quello ancora in carica Granelli lo hanno subito accusato di approfittare del suo ruolo nell’emergenza per fare campagna elettorale, quasi fosse stato lui a candidarsi e non il loro giornale di riferimento a chiederglielo. Al contrario di loro però sembra che a molti milanesi piaccia, cosa che traspare anche dai molti commenti critici ai post che i due hanno scritto contro di lui. Se le cose andranno come sembra probabile in questo momento, come avevamo previsto quando lo inserimmo nella lista dei possibili candidati del centrodestra (molto prima che di coronavirus se ne parlasse anche in Cina), a sfidare “Peppe Spritz”, sarà proprio Giulio Gallera.  

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Gallera: i milanesi stanno contenendo il virus, chi fa polemiche si qualifica da se

Oggi l’Assessore Gallera ha iniziato la conferenza stampa commentando lo scontro che lo ha visto contrapposto all’Europarlamentare del PD, Pierfrancesco Majorino,  dicendo, “noi raccontiamo lo sforzo che Regione Lombardia sta mettendo in campo, siamo molto contenti che in tanti ci seguano, alcuni apprezzano, altri evidenziano cose che potrebbero essere fatte ed è per noi uno stimolo“, poi, “c’è chi travisa quanto diciamo per attaccarci” sottolineando quindi che, chi “in questo momento vuole fare polemica su quello che facciamo evidenzia la misura del proprio essere“, aggiungendo, “ognuno di noi lavora dando il massimo, facciamo sicuramente degli errori, ma ogni nostra azione è volta ad arginare quello che ci è venuto addosso e di dare il meglio delle cure possibili” a tutti, quindi quelli che provano a manipolare le nostre parole “li lascio giudicare a voi“. “La Regione Lombardia è riuscita ad aumentare del 110% i posto in terapia intensiva portandoli da 724 a 1500“, ha quindi sottolineato l’Assessore e, ha aggiunto “non è finita perché volgiamo continuare a garantire un’assistenza adeguata e ricoverare chi ne ha più bisogno. Domani ne apriamo altri 5 a Legnano e, 5 al San Carlo e giovedì 16 al Policlinico e 10 al Niguarda”. Continua anche il lavoro serrato per alleggerire gli ospedali pi§ in difficoltà. Domani, infatti, sarà operativo l’ospedale da campo di Crema dove lavoreranno 52 fra medici e infermieri cubani. Andranno invece al Papa Giovanni di Bergamo 30 medici russi inizialmente destinati a Sondalo. Sempre a Bergamo, in fiera, è in fase di allestimento un ospedale da campo realizzato dall’associazione nazionale Alpini della Lombardia. “Stiamo lavorando anche su area di Brescia – ha aggiunto – e a tutto il personale va il nostro grazie. Qui sono 90 i posti letto ricavati, segno della grande capacità gestionale ed operativa, visto che anche l’ospedale di Orzinuovi è stato riadattato”. Gallera, prima di illustrare i dati della giornata ha sottolineato che “a Codogno, comune del lodigiano dove, un mese fa, ci sono stati i primi casi di coronavirus in Italia, oggi le persone positive sono 268, con zero contagi in piu’ rispetto a ieri”.  In linea generale, anche a fronte di un generalizzato aumento rispetto a ieri, Gallera non vi ha letto nulla di negativo, poiché dopo che la crescita si è quasi dimezzata in due giorni, ora fra alti e bassi si dovrebbe stabilizzare per poi “ci si augura” ricominciare a scendere se continueremo tutti a comportarci in modo virtuoso. I dati della Lombardia: positivi 30.703 (+1.942), ricoverati non in terapia intensiva, 9.711 (+445), in terapia intensiva, 1.194 (+11), dimessi e in isolamento domiciliare, 15.620, deceduti, 4.178 (+402). Tamponi effettuati: 76695. Milano e provincia 5.701 (+375) di cui 2297 in città (+121). “Possiamo quindi dire – ha concluso Gallera – che a Milano, dove si temeva potesse esplodere l’epidemia, grazie ai milanesi che si stanno comportando in maniera molto rigida e molto responsabile, stiamo riuscendo a contenere l’espansione del virus“.  

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Gallera: il trend in calo si conferma, ma non dobbiamo mollare la presa

Ieri eravamo stati moderatamente ottimisti perché c’era un trend in calo, bene, oggi posso dire che il trend si conferma“, ha iniziato così la sua conferenza stampa l’Assessore Giulio Gallera. “Oggi è la prima giornata positiva – ha aggiunto – di questo mese durissimo, ma non è il momento di cantare vittoria, ne di rilassarci, anzi è quello in cui è necessari essere ancora più concentrati“. “I dati“, 28.761 positivi + +1.555, un incremento inferiore a ieri quando si era già dimezzato rispetto al giorno precedente, “e poi il dato più bello, il numero dei ricoverati: sono 9.266, 173 meno di ieri, il primo dato negativo, che è estremamente positivo. Cresce di 41 il numero di ricoverati in terapia intensiva, ma il numero di posti è cresciuto enormemente, siamo a 1.350 posti di terapia intensiva“. A Milano e provincia i ricoveri sono stati 230 contro i 424 di ieri, mentre in città sono scesi da 210 a 137, “quindi anche lo sforzo dei milanesi sta producendo dei risultati”. “Questa è forse la giornata che vede maturare i grandi sforzi che abbiamo fatto da lunedì 10″ si è augurato quindi Gallera, ribadendo, che “occorrerà ancora qualche giornata positiva per confermare il trend“. Altro dato positivo è che “molti presidi mi dicono che c’è una riduzione della pressione” a volte lieve a volte più marcata anche negli accessi ai pronto soccorso,”però attenzione, tutti i direttori degli ospedali mi hanno detto che è già successo“, che dopo la prima settimana di chiusure ci fu un calo dei ricoveri, che si sono poi impennati a causa dell’allentamento alle restrizioni conseguente alle pressioni subite da associazioni di commercianti e governo. “Quindi, non è sufficiente qualche giorno positivo per poterci rilassare, anzi questo è il momento in cui dobbiamo intensificare lo sforzo, perché lo sforzo sta producendo risultati“. L’assessore ha anche risposto alle domande che arrivavano in diretta sui tamponi. “Noi vogliamo farli – ha spiegato – a tutti coloro che ne hanno bisogno. Ai medici di medicina generale e ai pediatri li facciamo, così come da oggi misuriamo la temperatura al nostro personale sanitario. Se è a 37.5, li mandiamo a fare i tamponi, perché noi ci teniamo. Il nostro lavoro non è fare i tamponi random fuori dal supermercato, facciamo un lavoro condiviso. Vi chiediamo di stare a casa, chi ha l’influenza, chi ha un raffreddore stia a casa, anche solo con un raffreddore rafforzato. Poi vi teniamo monitorati, e se peggiorate è il medico di medicina generale che vi manda a fare il tampone”. Continua anche la grande collaborazione fra pubblico e privato. Le strutture private lombarde continueranno infatti a mettere a disposizione dei cittadini tutti i posti letto che posseggono. “Al San Raffaele di Milano – ha continuato Gallera – stiamo allestendo i 10 posti letto di terapia intensiva nel campo da calcetto. Intanto sono già arrivati i primi 4 pazienti. Questi posti, con i 16 del San Carlo, portano a 1.350 il numero dei letti di terapia intensiva. A Monza ne apriremo altri 16, e al Policlinico altri 15. Da mercoledì, se troviamo il personale, ne apriremo altri 10 a Niguarda. E siamo pronti ad aprirne 20 alla Asst Rhodense e altre 9 alla Asst Nord Milano”. I dati della Lombardia: casi positivi 28.761 (+1.555, ieri + 1.691), ricoverati 9.266 (-173 ieri +1.181), in terapia intensiva: 1.183 (+ 41 ieri + 49), dimessi e in isolamento domiciliare, 14.536, deceduti, 3.776 (+320 ieri +361). Tamponi effettuati: 73.242. Milano e provincia: 5.326 (+230 ieri +424) di cui 2.176 in città (+137 ieri +210).  

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Gallera: una giornata positiva sotto tanti punti di vista

La conferenza stampa giornaliera di Giulio Gallera è iniziata in leggero ritardo, appena l’Assessore è rientrato dal sopralluogo svolto oggi pomeriggio, insieme a Guido Bertolaso, presso il cantiere dell’ospedale in allestimento a Fiera Milano City.  Dopo essersi detto soddisfatto di come stanno procedendo i lavori nella struttura che “oggi servirà alla Lombardia e  magari in futuro a tutto il paese“, ha aggiunto di essere contento per la risposta “alla chiamata per creare una brigata di medici che potesse essere a disposizione per affrontare questa gigantesca sfida“, poiché molte delle persone che si sono offerte hanno competenze che gli permetteranno di andare a rinforzare immediatamente il personale medico attualmente impegnato sul campo. “La situazione è molto complicata e difficile, ma il sistema riesce a dare una risposta“, ha aggiunto, sottolineando “è una giornata positiva sotto tanti punti di vista“, sia per il procedere dei lavori in fiera, sia per l’arrivo di 53 fra medici e infermieri cubani, sia per il prossimo arrivo di personale medico russo, sia per l’arrivo di nuove apparecchiature e, infine, ma non ultimo, peri dati in cui oggi sono “più i chiari che gli scuri“, non per questo “possiamo cantare vittoria“, perché vanno valutati in un arco temporale più ampio, “oggi i positivi sono saliti a 27.206, con un incremento di 1.691 contro i 3.200 circa di ieri“, “il dato negativo invece è quello degli ospedalizzati che crescono a 9.439, dei quali 1.142 in terapia intensiva, con solo più 49 rispetto a ieri e siamo gia arrivati a 1.300 posti disponibili in terapia intensiva“, mantenendo intatto il margine di sicurezza e “nonostante i molti ricoverati, sono sempre più quelli che vengono dimessi“.I defunti sono stati “361, un numero significativo, ma quasi dimezzato rispetto a ieri“. Anche il dato delle province “è in riduzione significativa rispetto a ieri“, in particolare a Bergamo dove la crescita si è dimezzata, mentre Milano dove ieri “avevamo il dato di una crescita enorme di 868 nuovi casi, oggi ha una crescita che è la metà rispetto a ieri con un più 424, 210 dei quali in città“. Dati che danno speranza, ma da prendere con le pinze, perché “il momento in cui si potrà dire che i sistemi di contenimento stanno funzionando sarà martedì“, quando saranno passati 14 giorni da quello in cui sono entrate in vigore le limitazioni. Gallera ha quindi concluso dicendo, “oggi ho visto la grande determinazione di tutti voi nel voler vincere  questa battaglia quindi, rimaniamo in casa, perché sono sicuro che di qui a breve la nostra determinazione sarà ripagata“. Dati Lombardia: casi positivi sono: 27.206 (+1.691), ricoverati non in terapia intensiva: 9.439 (+1.181), in terapia intensiva: 1.142 (+49), persone uscite e guarite 5.800, dimessi in isolamento domiciliare 13.169, deceduti: 3.456 (+361). Tamponi effettuati: 70.598. Provincia di Milano 5.096 (+424) di cui 2.039 in città (+210).    

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