gianluca comazzi

Scivolone social dell’assessore Comazzi: like a un post pieno di insulti a Berlusconi

Scivolone social dell’assessore Comazzi: like a un post pieno di insulti a Berlusconi. Anzi, per la precisione si tratta di un cuore. Un cuoricino per un post facebook in cui Berlusconi viene ricordato così: “madonna quanta commozione, è difficile pensare di vivere senza di lui, i suoi rapporti con la mafia e la P2, le sue leggi contro i lavoratori, il l’impegno che nella vita ha messo per farsi soprattutto i fatti suoi….ci mancherà moltissimo”. E l’unico cuoricino a questo commento di chi è? Di un assessore regionale di Forza Italia, Gianluca Comazzi. Deve per forza essere uno scivolone social dell’assessore Comazzi perché è difficile pensare che approvi l’idea di un Berlusconi amico dei mafiosi, nemico dei lavoratori eccetera. Sarebbe surreale visto che proprio il partito della stessa persona ha permesso a Comazzi di diventare assessore della regione più importante d’Italia. Questo però è un esempio per perché molti politici dovrebbero pensare a far gestire i social e la propria esposizione mediatica da professionisti e non fare da soli. Perché ognuno ha il suo mestiere, altrimenti le case le costruirebbero i pizzaioli dopo averle progettate sui tovaglioli. Vedremo se l’assessore se ne accorgerà o se alla fine resterà online questa testimonianza di un assessore di Forza Italia che dà del mafioso a Berlusconi.

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Arresti Atm, un altro passo falso del Pd di governo?

Arresti Atm, un altro passo falso del Pd di governo? La mattina si è aperta con una notizia che ha scosso Milano in uno dei suoi vanti, cioè il sistema di trasporto pubblico: secondo la Guardia di Finanza tredici persone, tra cui due dirigenti dell’azienda di trasporto pubblico locale, sarebbero parte di un sistema truffaldino per lucrare illegalmente sugli appalti per la segnaletica della metro 2. Le notizie si susseguono ma gli arresti Atm si prospettano come un altro passo falso del Pd di governo? Otello Ruggeri da Fratelli d’Italia ha sollevato la questione: “Da quando la sinistra ha cominciato a chiedere le dimissioni dei vertici di Regione Lombardia continuano a succedere cose buffe. Prima è stato indagato Enrico Rossi, Governatore piddino della Toscana, poi arrestata l’ex sindaco e Consigliere Metropolitano del PD, Silvia Trezzi, oggi la Guardia di Finanza ha arrestato 13 persone, fra cui alcuni dirigenti ATM, nell’ambito di un indagine su tangenti e appalti truccati. ATM è una controllata Comune di Milano, che ne nomina i massimi dirigenti, Presidente compreso e, se non mi sbaglio, il Comune è amministrato da una maggioranza a trazione piddina. Ora, noi continuiamo a essere garantisti, di dimissioni continuiamo a non chiederne, ma almeno questi piddini si passassero una mano sulla coscienza prima di sollecitare quelle altrui”. Nel frattempo Gianluca Comazzi, capo delegazione di Forza Italia in Regione, aggiunge un altro pezzo alla questione associandola alle brusche frenate dei convogli che erano diventati un caso: “L’inchiesta della Procura sulle presunte tangenti Atm descrive un quadro allarmante. Tra le gare truccate potrebbe esserci anche quella sul sistema di segnalamento della M1, che avrebbe prodotto le ‘frenate brusche’ dei convogli causando ferite e lesioni ai passeggeri. Se i fatti venissero accertati, siamo di fronte a episodi gravissimi: dov’erano l’assessore Granelli e i vertici Atm? Perché nessuno si è accorto di nulla? Il sindaco Sala venga subito a riferire in Consiglio comunale”. Ecco dunque che il Pd di governo sembra passare uno dei peggiori quarto d’ora della sua storia: prima il consigliere metropolitano, poi uno dei vanti dell’Amministrazione che si era appena ripresa dalla questione degli alloggi popolari di Metropolitana Milanese affittati in modo secondo alcuni esposti molto discutibile. Senza dimenticare il palazzo appena evacuato pare a causa degli scavi per la M4. Insomma non proprio un bel quadro per chi si prepara ad alcune importanti prove elettorali. Nel frattempo Atm ha fornito una prima versione in cui prende le distanze dai suoi dirigenti: “In relazione all’accesso della Guardia di Finanza di Milano alle sedi di ATM a Cascina Gobba e in Viale Zara, al fine di acquisire documentazione e informazioni inerenti un’indagine in corso nei confronti, tra l’altro, di due funzionari ATM, Paolo Bellini e Stefano Crippa, l’Azienda dichiara quanto segue: ATM sin da subito ha prestato la propria fattiva collaborazione alle Autorità inquirenti anche al fine di determinare al più presto gli elementi relativi alle responsabilità dei soggetti indagati e assumere tutti i conseguenti provvedimenti a riguardo. L’Azienda è del tutto estranea ai fatti contestati, attribuiti ai singoli soggetti che, a quanto si apprende, avrebbero agito autonomamente in violazione del Codice Etico di ATM ancor prima che in violazione delle norme di legge. Di conseguenza, ATM ha già dato incarico ai propri legali al fine di tutelare l’Azienda in tutte le sedi opportune”.

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Forza Italia, i mal di pancia escono su Facebook

Forza Italia, i mal di pancia escono su Facebook. Questa volta a far parlare di sé è Alessandro De Chirico, consigliere comunale, che pubblica un post durissimo contro Gianluca Comazzi, capogruppo degli azzurri in Consiglio regionale: “Il collega Comazzi non ha fatto un solo emendamento alla delibera sull’aumento del biglietto dell’ATM. E ha pure la faccia di bronzo di prendersi meriti non di certo suoi. Davvero un personaggio squallido!”. Comazzi qualche ora prima aveva postato la foto copertina di quest’articolo con il seguente testo: “ANIMALI GRATIS SU METRO, BUS, TRAM. Manca poco amici per l’approvazione della nostra proposta in Consiglio Comunale a Milano per far viaggiare gratis sull’intera rete e senza limiti di orario i nostri animali sui mezzi pubblici. Una grande battaglia di civiltà che da tanto tempo portiamo avanti. Un impegno che mi ero preso in campagna elettorale e che tra qualche giorno sarà approvato”. Lo strappo non è passato inosservato. Giulio Gallera, assessore regionale al Welfare e uno dei pochi pezzi pesanti rimasti a Forza Italia, ha subito commentato: “Il confronto politico e la dialettica, soprattutto all’interno dello stesso partito, non può ne’ deve mai degenerare in insulti o trascendere sul piano personale PRENDO NETTAMENTE LE DISTANZE DA QUESTO POST E CENSURO IL COMPORTAMENTO DI ALESSANDRO”. Ed è solo uno dei primi commenti che si scatenano sulla pagina di De Chirico. Federico Benassati, Giampaolo Giorgio Berni Ferretti e tanti altri forzisti si impegnano in un confronto in cui si mischiano anche semplici militanti. Chi è a favore del post del consigliere e chi è contro come Gallera. Quello che è certo è che in Forza Italia le cose non stanno andando bene, la tensione per il risultato elettorale si sente ancora. Le ultime dichiarazioni sulla possibilità di fondersi con la Lega non hanno migliorato le cose. Già una parte di forzisti pare aver conservato la vecchia simpatia tra Lega e Forza Italia forse proprio in visione di un trasferimento nelle fila di Salvini. In fondo proprio Milano potrebbe essere un test visto che un sogno di Matteo Salvini è sempre stato fare il sindaco di Milano. E i voti di molti forzisti potrebbero essere utili. Altri invece piuttosto preferiscono trasferirsi nel Pd rivendicando la stessa vecchia radice socialista e moderata.  Come finirà intanto la disfida di De Chirico? Seguite la discussione cliccando QUI.

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