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La Giunta approva cinque nuove aree pedonali

Largo Treves, via delle Forze Armate, piazza Giovine Italia, piazza San Materno e via Santa Tecla. Sono cinque le nuove aree pedonali approvate dalla Giunta nell’ambito del piano di allargamento degli spazi pubblici destinati alle attività commerciali che porterà nei quartieri nuovi luoghi da vivere in sicurezza e nel rispetto delle norme sul distanziamento sociale, tassello della strategia Strade aperte e più in generale del piano Milano 2020. Le località dei diversi interventi sono state individuate in base alle richieste arrivate in queste settimane dai commercianti nell’ambito delle nuove procedure semplificate per l’occupazione suolo pubblico, che prevedono la possibilità di posizionare tavolini, sedie, ombrelloni su strade, marciapiedi, aree verdi. In base alle richieste pervenute, nelle prossime settimane potranno essere individuate ulteriori località dove applicare analoghi provvedimenti, ad esempio in via Ascanio Sforza, o istituire zone 30 o strade residenziali con limite di velocità a 10 km/h. “Questi interventi rientrano nel progetto ‘Strade Aperte’ che ridisegna gli spazi pubblici a partire dalla mobilità dolce – dichiarano gli assessori Pierfrancesco Maran (Urbanistica) e Marco Granelli (Mobilità) -. Se da un lato consentiamo ai commercianti di recuperare aree preziose in prossimità della propria attività anche laddove la larghezza dei marciapiedi non lo consente, dall’altro liberiamo spazio pubblico importante, offrendo ai cittadini nuove opportunità di vivere all’aperto nel proprio quartiere, riscoprire strade, piazze e giardini entro 15 minuti a piedi da casa”.  La Giunta ha quindi approvato la pedonalizzazione temporanea di largo Treves (nel tratto tra via Solferino e via Palermo), via delle Forze Armate (nel tratto compreso tra via Cerani, via Giannella e via Dalmine ), piazza Giovane Italia, piazza San Materno (nel tratto tra via Accademia e la chiesa di S. Maria al Casoretto) e via Santa Tecla. Le nuove aree pedonali istituite saranno in vigore n 24 ore su 24 e 7 giorni su 7,  fino al termine del periodo emergenziale, oggi definito al 31 ottobre 2020. Sarà comunque garantito il transito e la sosta di mezzi di soccorso, di emergenza e di polizia, di veicoli in supporto ad eventi e quelli adibiti alla pulizia e manutenzione stradale. I lavori per la posa di pedane o altre modalità di protezione, nonchè per la modifica della segnaletica stradale orizzontale e verticale saranno a carico degli esercenti, che potranno in larga parte dedurne le spese attraverso i contributi messi a disposizione dal bando “Safe Working” della Regione Lombardia. In città sono quasi 700 le attività commerciali che hanno già ottenuto la concessione per l’occupazione del suolo pubblico attraverso la nuova procedura semplificata che prevede la gratuità della COSAP fino al 31 ottobre, per un totale di oltre 21.000 mq di aree concesse, soprattutto in Municipio 1 e Municipio 3. Circa 1.900 le istanze protocollate ad oggi: le richieste sono arrivate da bar, ristoranti e pizzerie, ma c’è anche il caso di una farmacia e di una libreria, di un fruttivendolo.

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Mascaretti (FdI): la Giunta ha perso il controllo della città

Secondo Andrea Mascaretti, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale, “dal punto di vista della sicurezza, nonostante i quasi 3.000 agenti di polizia locale e tutto il sistema di telecamere, la Giunta di Milano sembra aver perso ogni controllo sulla Città“. “Brumotti, con il servizio andato in onda ieri sera su Striscia la Notizia ha dimostrato che gli spacciatori agiscono impuniti alla luce del sole in alcune vie della Città. Il coraggioso inviato di Striscia” prosegue Mascaretti ”è già stato aggredito già molte volte a Milano mentre mostrava a milioni di italiani come alcune zone della Città siano rischiose per i cittadini per bene e siano sotto il controllo degli spacciatori“. “Presenterò oggi stesso un’interrogazione al Sindaco Sala per sapere perché in questi anni l’Amministrazione non abbia fatto nulla di adeguato per garantire la sicurezza dei suoi cittadini e in particolare – conclude – perché non sia intervenuta dopo le ultime aggressioni documentate in tv dai servizi di Brumotti”.

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La Giunta approva il bilancio consuntivo 2019

Un risultato positivo per il Consuntivo del 2019, approvato in Giunta e atteso alla discussione in Consiglio comunale. Il bilancio attesta l’ammontare delle spese correnti a 2.7 miliardi, al netto di un contributo FCDE (Fondo crediti dubbia esigibilità) per 323 milioni e rimborso di quote capitale dei mutui per 198 milioni. Rispettato il pareggio di bilancio. Una situazione che consente a Palazzo Marino di accantonare una cifra netta di 162 milioni di euro come avanzo di amministrazione, disponibile per le spese correnti. Un segnale positivo visto il momento difficile per via della flessione delle entrate del bilancio 2020 a causa dell’emergenza coronavirus. “Il Comune di Milano si conferma virtuoso e capace di programmare con meticolosa attenzione la gestione delle risorse. Ma in questa situazione i nostri sforzi non sono sufficienti e resta alto l’allarme sui conti – afferma l’assessore al Bilancio, Roberto Tasca -. Solo grazie al lavoro attento della Giunta e delle direzioni siamo riusciti ad ottenere la stabilizzazione delle spese correnti, fatto che è diventato una costante dell’Amministrazione Sala da quando si è insediata”. “Allo stesso tempo – continua Tasca – possiamo contare su preziosi risparmi di spesa nel 2019, anno in cui non era prevista la ricaduta negativa dell’emergenza CoViD-19 sulle entrate del 2020-2022. Questi risparmi ci consentono di alleviare, solo in parte, il peso sulla spesa corrente delle mancate entrate, che stimiamo ormai oltre i 400 milioni di euro. Per Milano serve una cura particolare da parte di Regione e Governo, perché l’onere di cui si fa carico la città, nella gestione di servizi complessi, è enorme. Il consuntivo 2019 segnala anche, per il secondo anno di fila, l’ottima capacità dell’Ente di provvedere a irrobustire gli investimenti. Se Milano ha risorse, sa come impiegarle”. Si attesta infatti sugli 806 milioni di euro, nel 2019, la voce relativa alle spese in conto capitale. Sono stati effettuati maggiori investimenti soprattutto nel settore dei trasporti e della viabilità.  

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Rimpasto in vista per la Giunta comunale

Il Sindaco  Giuseppe Sala, sta pensando di fare un rimpasto nella sua giunta all’inizio del 2020. “È possibile, perché l’ultimo anno bisognerà fare ancora meglio e ancora di più, quindi adesso riflettiamo – ha detto rispondendo ai giornalisti a margine di un appuntamento alla Camera di Commercio -. Prima di Natale lo escludo, vediamo se si può fare qualcosa a gennaio“. In giunta “c’è un posto disponibile, perché di fatto non avendo mai sostituito Pierfrancesco Majorino ed essendomi preso le deleghe, un posto c’è“, ha concluso.  

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Galimberti nel mirino: si apre l’ipotesi Limonta

Galimberti nel mirino: si apre l’ipotesi Limonta. Troppi i problemi, poche le soluzioni da parte dell’assessore che dovrebbe occuparsi dell’edilizia scolastica milanese. Se l’opposizione non aveva fatto mancare le sue critiche per le scuole comunali chiuse per pioggia (situazioni molto imbarazzanti per una città come Milano) ancora non si sentivano reazioni nella maggioranza. Eppure qualcosa si muove: anche dalle stanze del Potere di Palazzo Marino filtra una certa insoddisfazione. A maggior ragione visto che ci sarebbe un candidato ideale: Paolo Limonta. Già sostenitore dei comitati pro Pisapia, insegnante tra una pausa e l’altra dall’attività politica e perfetto per rappresentare il popolo delle sardine appena manifestatosi. A parlarne apertamente è Alessandro De Chirico, consigliere battitore libero di Forza Italia: “Apprendo da fonti interne alla maggioranza di Palazzo Marino che non sono il solo a pensare che l’assessore Galimberti sia inadeguata nell’affrontare l’emergenza dell’edilizia scolastica. Che la giunta Sala l’abbia lasciata sola non spetta a me dirlo, ma è evidente che non può più restare dov’è visto che, nella riunione odierna di maggioranza tenutasi in Sala Marra, sono emersi molti mal di pancia sulle risposte tentennanti provenienti dall’assessorato. È evidente la grande incapacità di far fronte al problema infrastrutturale da parte del Comune, nonostante la mia proposta – approvata con un ODG durante l’approvazione dell’ultimo bilancio – di conferire a MM l’incarico progettuale degli interventi da eseguire. Qui c’è però di mezzo l’incolumità di bimbi e ragazzi che frequentano le scuole cittadine. Nella commissione di mercoledì ribadirò che da parte del sindaco è necessario intervenire in maniera chiara e forte. Se il sindaco Sala ha veramente a cuore Milano e i tanti giovani, di cui ha dichiarato di essere lo zio di tutti, sarebbe il caso di sostituire in giunta l’assessore Galimberti magari con il presidente della commissione Scuola, Paolo Limonta, che sicuramente ne capisce di più“. Per il sindaco Giuseppe Sala potrebbe essere una buona idea: i disservizi ci sono, chiunque può notarlo, dunque una scusa per liberare la casella per Limonta ci sarebbe. Tra l’altro, ora che Majorino almeno formalmente si è piazzato a Bruxelles a Sala potrebbe servire una nuova pedina rossa sulla scacchiera. In fondo la corsa per le prossime comunali è iniziata. E visto che il centrodestra è nel pallone, tanto vale sfruttare questo periodo per posizionare meglio i pezzi sulla scacchiera.  

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La giunta stanzia quattro milioni per la ciclabile Eurovelo 5

E’ stato approvato dalla Giunta comunale di Milano il progetto definitivo dell’itinerario ciclabile Eurovelo 5 – Naviglio Pavese, Duomo Sempione, Molino Dorino, Percorso Nord. L’investimento è di quattro milioni di euro e la redazione del progetto e’ stata affidata a MM. Il progetto e’ inserito e finanziato nell’ambito del programma europeo Pon Metro sulla mobilità sostenibile che individua itinerari a lunga percorrenza che abbracciano tutto il continente realizzando una rete di percorsi. Il percorso Eurovelo milanese – informa una nota – ha l’obiettivo di rendere attrattivo e sicuro l’asse stradale che attraversa la città dal centro verso nord, dal Municipio 1 al Municipio 8; la sua realizzazione contribuisce alla riqualificazione di questo asse e di corso Sempione sotto il profilo paesaggistico e ambientale. L’arteria passerà da essere un grande viale urbano a quattro corsie per senso di marcia, a viale alberato dotato di un controviale per ogni direzione, due parterre verdi alberati con una corsia interna da due metri riservata alle biciclette e ai pedoni, due corsie per senso di marcia per i veicoli. Un sistema che riequilibrerà completamente gli spazi, riordinando le aree libere e verdi, oggi spesso utilizzate per la sosta selvaggia. La riqualificazione consentirà di ridisegnare gli spazi della sosta regolare destinata soprattutto ai residenti, che passeranno da circa 700 a 966 posti. “Si tratta di un intervento importante e qualificante – dichiara Marco Granelli assessore alla Mobilità e Lavori pubblici – non solo per il peso dell’investimento che si inserisce con coerenza nel Piano della mobilità sostenibile di Milano. L’impatto darà benefici a tutta la città ma soprattutto al quartiere, riequilibrando a favore della mobilità sostenibile l’attuale situazione che invece privilegia eccessivamente i veicoli a motore e presenta forti problemi di sosta selvaggia e degrado di tutta l’area verde, benché si tratti di uno dei più begli accessi alla città, a carattere fortemente residenziale. Il progetto valorizza le caratteristiche del corso e disegna un nuovo asse ciclo-pedonale in direzione centro-nord che collegherà l’Arco della Pace, piazza Firenze, Cascina Merlata e il distretto Mind“. Il percorso ciclo-pedonale di corso Sempione si inserisce e si completa con un sistema di progetti diversi: la riqualificazione di piazza Firenze, la moderazione di velocita’ (Zona 30) dei controviali di viale Certosa e il collegamento con il piazzale del Cimitero Maggiore. Sempre con interventi di moderazione della velocità. Questa ciclabile sarà collegata attraverso la Zona 30 di via Domodossola alle ciclabili di City Life. Il progetto disegnato dal Comune e da MM ha avuto l’approvazione del Municipio 1 e del Municipio 8 dopo avere raccolto le osservazioni insieme a quelle dei comitati di quartiere che da tempo chiedevano questo intervento. AGI  

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