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Imbrattata la statua di Montanelli, condanna unanime del centrodestra, la sinistra tace

Durante la notte, è stata di nuovamente imbrattata da ignoti la statua di Indro Montanelli nei Giardini Pubblici. Gesto immediatamente condannato dai partiti di centrodestra mentre per ora non sono note reazioni del Sindaco Sala o della maggioranza che lo appoggia in Consigli Comunale. “Il buonismo della sinistra nei confronti degli ecovandali figli di papà ha come conseguenza questi continui atti vandalici in tutta la città” scrive infatti il Consigliere Comunale della lega Samuele Piscina, sottolineando “Milano merita rispetto e chi imbratta dovrebbe pagare caro e non essere coccolato” concludendo “Chiediamo, ancora una volta, al Sindaco Sala di porre fine al suo mutismo di fronte a questi continui soprusi. Milano merita un Sindaco che non lasci passare impunite questo tipo di azioni”. “Non mi aspetto la condanna dell’atto vigliacco da parte del PD” scrive invece il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, auspicando “Confido invece che gli uomini della Questura stiano già visionando le riprese effettuate dalla telecamera installata qualche mese fa nei paraggi della statua dell’illustre giornalista per individuare i responsabili del gesto di cui manca la rivendicazione. Ho saputo che è stato firmato un ordine di ripulitura urgente. Mi auguro che ai responsabili dell’azione ne siano addebitati i costi” conclude De chirico. “Montanelli è stata una penna illustre del giornalismo italiano, fondamentale per la storia recente della nostra Nazione” sottolineano infine il Parlamentare Europeo, Carlo Fidanza e il Consigliere Comunale di FdI a Milano, Francesco Rocca, entrambi di Fratelli d’Italia, aggiungendo “la Giunta condanni il gesto, basta tollerare coloro che vandalizzano i monumenti in città” per poi concludere “Siamo nel centro di Milano e questo lassismo da parte del Comune è intollerabile!”. 

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Imbrattata la sede di Fratelli d’Italia in Corso Buenos Aires

Durante la notte fra venerdì e sabato, ignoti hanno tracciato delle scritte contro il Governo e Giorgia Meloni sulle pareti del palazzo in Corso Buenos Aires dove ha sede Fratelli d’Italia. La Digos intervenuta sul posto per i rilievi del caso non ha riscontrato altri danneggiamenti oltre all’imbrattamento. “Purtroppo, queste, non sono le prime ma si aggiungono ad una innumerevole serie che avviene puntualmente durante i cortei dei sabati pomeriggio organizzati dai sostenitori di Hamas e pro-Palestina in giro per la città” commenta il Senatore di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato, chiedendosi . “E’ possibile che nel polo commerciale più frequentato della città, in pieno centro, dove ci sono le telecamere di videosorveglianza e c’è un continuo passaggio di Polizia e Carabinieri anche di notte, nessuno abbia visto nulla?”. “Per questi motivi, – annuncia De Corato – presenterò un’interrogazione Parlamentare alla Camera al fine di capire se le immagini acquisite dalle telecamere hanno ripreso qualcosa e che cosa eventualmente e se, le Forze dell’Ordine che sono passate durante la notte, abbiano visto qualcosa. Mi auguro vivamente – conclude – vengano fatte delle indagini e vengano rintracciati i responsabili anche con l’ausilio della videosorveglianza”.

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Ferrarese (FdI): imbrattata la targa in memoria di Sergio Ramelli

“Apprendo oggi della comparsa di nuove scritte sulla targa dedicata a Sergio Ramelli, presso l’ingresso ai giardini omonimi, dal lato di Via Bronzino” lo comunica in una nota, Mattia Ferrarese, Consigliere nel Municipio 3 per Fratelli d’Italia. “Ho domandato prontamente l’opera di pulizia al Municipio 3 – continua Ferrarese – con la speranza che si adoperi maggiore tutela per le targhe di intitolazione degli spazi verdi compresi tra Via Pinturicchio e Via Bronzino, proprio nei giorni successivi al 49º anniversario dell’aggressione subita sotto casa propria, per mano di alcuni militanti di estrema sinistra, che condussero alla morte il Ramelli dopo oltre 40 giorni di agonia”. “Negli ultimi anni – ricorda il meloniano – abbiamo dovuto domandare il ripristino di uno dei due segnali presenti sulle cancellate per la rimozione da parte di ignoti ed ora, per l’ennesima volta, il Comune di Milano deve adoperarsi per rimuovere scritte e tag: la situazione non è più sostenibile e sarebbe bene valutare maggiori tutele o sistemi di deterrenza, per rendere il giusto omaggio alla memoria di un giovane ragazzo scomparso durante i difficili anni di piombo e simbolo di un’intera generazione” conclude Ferrarese.

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Rider: imbrattata sede UGL. Solidarietà da Lega e Fratelli d’Italia

‘L’accordo lo avete firmato con il sangue dei/delle rider’ è la scritta contro il contratto firmato dall’Unione generale del lavoro con cui la sede dell’Ugl di Milano è stata imbrattata stamani. “L’attacco alla sede dell’UGL di Milano è un barbaro atto di vandalismo, che segue quelli già subiti alle sedi UGL di Torino, Genova e Bologna – scrivono in una nota congiunta Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, e Riccardo Uberti, segretario Ugl di Milano -. Il nostro sindacato esprime ferma condanna verso qualsiasi gesto di violenza o tentativo di intimidazione. Danneggiare le mura di un sindacato con calunnie e offese che istigano all’odio, significa minare la libertà sindacale in spregio agli interessi dei lavoratori, pertanto ci auguriamo che le forze dell’ordine individuino presto i responsabili”. “I risultati raggiunti con il Ccnl Rider sono evidenti: per la prima volta ai ciclofattorini vengono riconosciute tutele e diritti esigibili. L’Ugl, quindi, continuerà il suo impegno in difesa di tutti i lavoratori”, conclude il sindacato che ha incassato la solidarietà fra gli altri del consigliere regionale leghista Ginmarco Senna, del parlamentare Fdi Marco Osnato e dell’eurodeputato Carlo Fidanza, di Fratelli d’Italia. ANSA

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Imbrattate sedi Ugl contro il contratto dei riders

Protesta vandalica contro il contratto nazionale sui riders, la scorsa notte, a Milano, dove la sede del sindacato Ugl è stata imbrattata con frasi offensive. Sui muri degli uffici, in via Annibale Butti, sono apparse le scritte ‘venduti’, ‘Ccnl truffa’ e altre offese. Un episodio che segue altri due avvenuti a Torino e a Bologna. “E’ il terzo attacco che il nostro sindacato riceve in poco più di un mese da quando è stato sottoscritto il CCNL Rider per garantire diritti e tutele ai lavoratori del settore – affermano Paolo Capone, Segretario generale dell’Ugl e Riccardo Uberti, Segretario Ugl di Milano – Purtroppo, l’attuale clima ostile è il frutto dei messaggi negativi, come quello di stamane ad Agorà da parte di Debora Serracchiani, volti a creare solo tensioni fomentando questo genere di reazioni pericolose e violente”. Il contratto nazionale entrerà in vigore il 3 novembre prossimo. ANSA

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Imbrattata la statua di Montanelli, non era stata prevista nessuna sorveglianza

Nonostante fosse facilmente prevedibile potesse subire dei vandalismi, da Prefetto, Questore e Sindaco non era stata prevista nessuna sorveglianza per la statua dedicata a Indro Montanelli, così ieri è stata imbrattata con della vernice rossa e con la scritta nera: “Razzista, stupratore“. Sulla statua di Indro Montanelli sono stati versati almeno quattro barattoli di vernice rossa, lasciati poi sul posto da ignoti insieme ad alcuni sacchetti di carta. In particolare, la vernice è stata versata sul viso ed è poi colata a ricoprire gran parte del monumento. La statua era già stata imbrattata con vernice rosa durante il corteo dell’8 marzo 2019 e nei giorni scorsi l’associazione di Sentinelli, ne aveva chiesto la rimozione con una lettera indirizzata al sindaco di Milano Giuseppe Sala, sull’onda delle manifestazioni antirazziste scoppiate in tutto il mondo in seguito all’uccisione di George Floyd a Minneapolis.  

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