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Fingono malore per rapinare anziana, arrestati

Il 29 giugno, la Polizia di Stato ha arrestato in flagranza di reato tre cittadini italiani pluripregiudicati per furto aggravato in concorso ai danni di una signora di 78 anni posto in essere con la tecnica del “filo di banca”. Poco prima di mezzogiorno, gli agenti della Squadra Mobile della Questura, impegnati nel contrasto dei reati predatori, hanno notato in Corso Sempione un’autovettura con a bordo tre uomini già noti a loro perché più volte arrestati nel corso degli ultimi anni. Intuendo che la loro presenza non fosse casuale, i poliziotti hanno deciso di monitorarne i movimenti e, mentre uno dei tre è rimasto nei pressi dell’auto pronto per un’eventuale fuga, gli altri due, alternandosi, sono entrati in diversi Istituti di Credito presenti nella zona. Lo scopo era individuare la preda, ovvero qualcuno che prelevasse ingenti somme di denaro agli sportelli bancari. Dopo alcuni tentativi andati a vuoto, costantemente tenuti a vista dai poliziotti appostati a distanza, i malviventi si sono accodati ad un’anziana signora uscita dalla banca con in tasca 3 mila euro appena prelevati. Improvvisamente uno dei malviventi, dopo essersi scambiato cenni d’intesa con i complici, si è accasciato ai piedi della vittima fingendo un malore. La donna si è subito prodigata per soccorrerlo, porgendogli un braccio per aiutarlo a rialzarsi. Immediatamente dopo è giunto il secondo uomo che, fingendo di non conoscere il complice e di essere giunto per coadiuvare gli aiuti, ha abbracciato la vittima: mentre con un braccio fingeva di aiutare il complice a rialzarsi, con l’altra ha aperto la borsa dell’anziana donna e ha preso la busta con i contanti. Subito i malviventi, compreso il palo rimasto a distanza, sono stati fermati dagli agenti in borghese. La donna, che fortunatamente non ha riportato conseguenze, è rientrata in possesso dei suoi risparmi. Gli arrestati sono tre pregiudicati originari del sud Italia ma da anni trapiantati a Milano: C.C. 62enne di Trani, A.M. di anni 60 originario di Gioia del Colle in provincia di Bari e F.S. 63enne di Pachino in provincia di Siracusa. Il loro curriculum criminale presenta numerosi precedenti penali: in particolare furti e rapine, specialisti della tecnica del “filo di banca” che permette di “agganciare” una vittima sicura per ottenere un risultato certo e redditizio

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Latitante bosniaca arrestata in Stazione Centrale

La Polizia Ferroviaria ha arrestato una donna di 40 anni, cittadina bosniaca: fermata in Stazione Centrale per un controllo dagli agenti, è risultata destinataria di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma per una serie di reati, tra cui rapina furto e ricettazione, per i quali dovrà scontare la pena complessiva della reclusione di poco meno di 24 anni. L’arrestata è stata condotta presso il carcere di Bollate.

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Arrestato rumeno con coltelli e minilanciafiamme

E’ stato bloccato mentre girava in strada con due grossi coltelli e utilizzava una bomboletta spray come un lanciafiamme servendosi di un accendino. L’uomo, un pregiudicato romeno di 49 anni in evidente stato di agitazione, non ha provocato feriti. I militari del nucleo Radiomobile sono intervenuti alle 22.40 di ieri in via Bovisasca, dove alcuni residenti avevano segnalato la presenza di un uomo delirante e minaccioso. Oltre alle due grosse lame da cucina, una delle quali seghettata, il romeno teneva lontani i carabinieri usando il lanciafiamme improvvisato. Ha anche tentato di colpirli con i coltelli. I militari hanno dovuto usare un taser per disarmarlo. Le scosse elettriche lo hanno immobilizzato senza causargli lesioni, come accertato dai paramedici del 118. Il romeno è stato arrestato per resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale. E’ stato trasportato in ospedale e trattenuto in osservazione in psichiatria. ANSA

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Ripartono in tribunale le udienze in presenza

Ripartono oggi, dopo mesi in parte di blocco e in parte di attività principalmente da remoto, ossia in videoconferenza, le udienze con le modalità “ordinarie” al Tribunale di Milano, anche se i giudici per la presenza in aula delle parti e dei testimoni dovranno garantire le regole di sicurezza “anticontagio Covid-19”, come l’utilizzo dei dispositivi di protezione e il distanziamento “di almeno un metro tra i presenti”. Lo ha stabilito, in linea con le recenti normative nazionali, il presidente del Tribunale di Milano Roberto Bichi. Le varie sezioni dei giudici dovranno fare in modo, come si legge nel provvedimento, di non ‘ingolfare’ di processi le giornate di udienza e stabilire semmai “criteri di priorità” di trattazione dei procedimenti. Restano salve le “modalità da remoto” per le udienze dei processi già fissati con provvedimenti prima del 30 giugno. Gli arrestati torneranno ad essere presenti nelle aule nelle convalide per direttissima, con una serie di regole per evitare assembramenti agli stessi orari. Udienze “in presenza” delle parti anche davanti a gip e gup, un ufficio quello dei gip dove si sta cercando di tornare alla normalità anche dopo le conseguenze dell’incendio di marzo, che ha causato anche problemi per molti fascicoli. Bichi, comunque, spiega che “l’osservanza delle disposizioni” anti Covid resta la “condizione per lo svolgimento dell’attività di udienza”. Gli avvocati nelle scorse settimane si erano lamentati a più riprese per la stasi delle attività. Intanto, al Palagiustizia in questi giorni c’è più presenza di persone, anche perché diverse cancellerie hanno riaperto al pubblico. E per domani anche i cronisti sono stati ammessi all’aula bunker davanti a San Vittore per assistere alla requisitoria nel processo sul caso Eni-Nigeria. ANSA

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Gallera: esenzione per esami e visite a chi ha avuto Covid

“Tutti i cittadini che hanno avuto il Covid faranno gratis tutti gli esami e le visite con prescrizione medica, beneficiando di una esenzione regionale in attesa che il Governo la introduca a livello nazionale”. Lo annuncia l’assessore al Welfare, Giulio Gallera, illustrando le misure contenute nel ‘pacchetto sanità’ approvato dalla Giunta regionale. “Le esenzioni per le attività di follow up post covid – spiega l’assessore Gallera – avranno il codice regionale di esenzione D97. E riguardano in particolare le visite infettivologiche, pneumologiche, cardiologiche, neurologiche, fisiatrica ed ematologica con gli esami diagnostici ad esse collegate”. “Sono inclusi – aggiunge – anche i colloqui psicologici/clinici particolarmente importanti per molte persone colpite da coronavirus. Le misure adottate, inoltre, rendono totalmente rimborsabile il tampone eseguito a seguito di positività anche a test sierologico privato (quelli a seguito di attività di screening regionali sono sempre a carico del fondo sanitario). Qualunque sia l’esito del tampone stesso”. Il rimborso del costo del tampone avverrà direttamente alla struttura che effettua il test. “Si tratta di misure di sostegno importanti – prosegue Gallera – in considerazione della gravità della pandemia e delle sue delicate conseguenze”. “Abbiamo messo a disposizione delle Ats – sottolinea l’assessore Gallera – 15 milioni di euro per assumere fino a 892 persone che saranno destinate al ‘tracciamento’ dei soggetti positivi ovvero alla definizione dei loro contatti, e a effettuare tempestivamente i tamponi in questa fase di particolare attenzione alle attività territoriali”. “Ogni Ats – spiega Gallera – nel momento in cui identifica un focolaio Covid in una comunità chiusa (ambiente di lavoro, quartiere, condominio ecc… ) a fronte dell’evidenza di trasmissione del virus, provvederà all’esecuzione dei test diagnostici molecolari a tutta la collettività. Valutando altresì l’utilizzo contestuale dell’indagine a supporto dei conseguenti provvedimenti di controllo”. “Ma faremo anche di più – ribadisce l’assessore Gallera – andando a monitorare a fondo la diffusione del virus. Ora che fortunatamente l’emergenza Covid negli ospedali ha superato la fase acuta e, di conseguenza, abbiamo la possibilità di eseguire un numero maggiore di tamponi sul territorio, ogni Ats attiverà settimanalmente approfondimenti epidemiologici. Individuando l’ambito territoriale che ha avuto il maggior numero di casi positivi nella settimana precedente e disponendo, nelle zone dove risiedono i casi risultati positivi (a esempio le sezioni di censimento), fino a 150 tamponi. Nonchè valutando anche l’esecuzione del test sierologico“.  

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Sgomberi a San Siro. De Chirico (FI): bene ma serve un piano straordinario

“Questa mattina la Polizia di Stato ha sventato tre occupazioni abusive, di cui due nel quartiere di San Siro”. Lo rende noto  il Consigliere Comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico. “Agli agenti va il ringraziamento di tutti i cittadini perbene – continua l’azzurro – che purtroppo sono costantemente in scacco da delinquenza e dal racket delle occupazioni. La prepotenza di questo tipo di criminalità organizzata è sempre più sfacciata. Oltre ai barbecue e alle piscine installate negli spazi comuni, rimosse dalla sicurezza interna di ALER grazie alle mie segnalazioni , ci sono veri e propri fortini dello spaccio e della prostituzione”. “Mi auguro che venga quanto prima ripreso il programma del prefetto Saccone per dare un po’ di serenità ai quartieri popolari – aggiunge il forzista – Auspico che quanto prima le Istituzioni e i gestori del patrimonio immobiliare pubblico si siedano a un tavolo e, con il sostegno di fondi privati, elaborino un grande piano di recupero dell’ERP che da, un lato, possa riqualificare interi quartieri progettati negli anni ’30 del Novecento e, dall’altro lato, consenta di riportare ordine nei quartieri periferici della città”. Concludendo, “Deve essere questa la vera sfida del prossimo sindaco di Milano”.

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