occupazione

FDI: al Bottoni si identifichino gli occupanti e seguano le indicazioni di Valditara

“Per gli amici dei centri sociali ogni scusa è buona per evitare di fare lezione. E poco importa se a causa delle loro azioni ci vanno di mezzo anche gli altri, quelli che a scuola vorrebbero poterci andare per studiare” Lo scrive in una nota Francesco Rocca, Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia, aggiungendo  “Dopo le occupazioni di altre due scuole a Milano delle scorse settimane, stamattina anche i portoni del liceo P. Bottoni sono stati sbarrati dagli occupanti”. “Ovviamente l’augurio è che la situazione ritorni alla normalità il prima possibile. Bene le identificazioni della Polizia, così se dovessero verificarsi nella struttura gli stessi danni causati al Severi Correnti, reso inagibile, si saprà subito a chi rivolgersi” Conclude Rocca. Gli fa eco il collega di partito Senatore Riccardo De Corato  “L’intervento della Polizia di Stato questa mattina, che ha identificato gli studenti, è stato indubbiamente indispensabile perché, un’altra situazione come quella del Liceo Severi-Correnti, non deve più accadere. Ora l’Autorità scolastica faccia il proprio dovere e si attenga alle indicazioni diramate dal Ministero della Pubblica Istruzione e del Merito date nelle ultime settimane dal Ministro Valditara”- “Non si possono più tollerare occupazioni abusive di edifici scolastici con conseguenti devastazioni per motivazioni, peraltro, legate all’autogestione totale degli studenti e anche al conflitto a Gaza. Il Governo Meloni non arretrerà di un passo dal contrasto ad ogni azione di illegalità e delinquenza in tutta la nazione” conclude De Corato.

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Liceo Severi: gli occupanti fanno migliaia di euro di danni, dura condanna di Rocca e Fidanza di FdI

Imbrattamenti, sporcizia, vetrate sfondate, pc portatili nella spazzatura, sono alcuni dei segni della devastazione avvenuta all’interno del liceo Severi Correnti di via Alcuino nel corso dei soli tre giorni dell’occupazione che ha avuto termine ieri. Migliaia di euro di danni che hanno reso la scuola inagibile fino a data da destinarsi. Una situazione, ha indotto la dirigente a convocare  i membri del consiglio d’istituto, il responsabile della sicurezza e le forze dell’ordine per valutare i danni rilevati e decidere eventuali provvedimenti da prendere nei confronti degli occupanti. A nulla sono valse le scuse del collettivo studentesco che ha organizzato l’occupazione attribuendo la colpa dei danneggiamenti a soggetti esterni che li hanno costretti ad abbandonare l’edificio,  poiché, secondo l’Istituto, l’accaduto è “il frutto dell’incapacità di prendere coscienza da parte dei singoli del proprio agire“. Dirigente e professori sottolineano inoltre che “chi occupa si assume la responsabilità di tutto ciò che accade” e non dovrebbe “abbandonare la scuola al controllo di altri” ma “chiamare le forze dell’ordine” in caso di necessità. Sulla questione sono intervenuti il Consigliere Comunale di FdI, Francesco Rocca e il suo collega di partito l’Europarlamentare Carlo Fidanza, che in una nota hanno scritto: “Le occupazioni degli istituti scolastici per mano di individui che ruotano attorno alla sinistra radicale, ai collettivi e ai centri sociali, contribuiscono a degradare il patrimonio pubblico – sottolineando – un comportamento vergognoso, intollerabile e ipocrita, se si considera che chi ha danneggiato la struttura e la strumentazione, spesso scende in piazza a manifestare con l’obiettivo presunto di migliorare la scuola pubblica. Esprimiamo la nostra solidarietà – hanno concluso i meloniani – al personale scolastico, ai docenti ed agli studenti che nei giorni scorsi, dimostrandosi contrari all’occupazione, hanno continuato a fare lezione sui marciapiedi dinnanzi all’istituto e che oggi si sono trovati davanti a una simile devastazione”.

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Sgomberati e denunciati studenti che occupavano aule alla Statale

Sono stati sgomberati questa mattina e denunciati 28 ragazzi che si trovavano nelle quattro aule occupate lo scorso 19 ottobre nell’ex dipartimento di storia nel chiostro Legnaia dell’Università Statale di Milano per aprire uno spazio autogestito. Per loro l’accusa è di invasione di terreni ed edifici. Sono stati gli stessi studenti di ‘Cambiare rotta’ a spiegare che “dopo due settimane di occupazione e autogestione delle 4 aule studio, attorno alle 6:15 di stamattina sono entrati in Università polizia, carabinieri e digos con uno stuolo di agenti a sgomberare”. “La scelta di aprire un nuovo spazio per studiare e confrontarsi all’interno dell’università – hanno spiegato – era nata dalle necessità materiali di studentesse e studenti, di fronte all’insufficienza di posti in aule e biblioteche aperte per studiare, rispetto al numero di persone che quotidianamente attraversano l’università”. “Alle richieste degli studenti di maggiori spazi di studio e di confronto e di vedere messe al centro le necessità di chi studia, invece della continua svendita dell’università ai privati, il rettore Franzini ha prima negato l’incontro che come C.R.I.C Collettivo Rottura In Corso avevamo chiesto, per poi rispondere con la repressione” hanno aggiunto annunciando una assemblea pubblica alle 14 nel chiostro centrale della Statale “per dare una risposta organizzata alla repressione che abbiamo subito da parte del rettore Franzini e dell’università”. ANSA

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L’occupazione dei mezzi pubblici passa all’80%

Con il passaggio alla zona bianca, anche la Lombardia si è adeguata alla normativa nazionale che prevede l’innalzamento del limite dei posti occupabili sui mezzi pubblici. A bordo di treni, autobus, tram e metropolitane quindi, dal limite del 50% si passa a quello dell’80%. A dare l’ok ai gestori del servizio è stata una nota inviata ieri alle Agenzie di Trasporto Pubblico e ai Comuni dall’assessore lombardo alle Infrastrutture e Trasporti, Claudia Maria Terzi. La nota dell’assessore Terzi fa riferimento alla lettura data lo scorso 17 giugno dalla Conferenza delle Regioni della Legge 29/2021 e del decreto legge 65/2021, interpretazione condivisa anche con il Gruppo Prevenzione della Commissione Salute e con i ministeri competenti, che col passaggio da zona gialla a zona bianca, cade il limite di riempimento dei mezzi al 50%, anche se, per il momento, non si torna alla capienza completa. In zona bianca si applica invece un’altra norma (l’articolo 54 dello stesso Dpcm), che alza la soglia di occupazione fino all’80% dei posti disponibili in base alla carta di circolazione dei mezzi, con particolare riguardo ad una maggior riduzione dei posti in piedi rispetto a quelli seduti. Ci vorrà comunque qualche giorno perché le aziende di trasporto, come la milanese Atm, si adeguino. Occorre infatti sistemare la segnaletica, rimodulare il servizio e fornire le informazioni ai viaggiatori. ANSA

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De Corato (FdI): nuova occupazione dei centri sociali in Mecenate

“Nuova occupazione da parte dei centri sociali a Milano in zona Mecenate, in Via Malipiero 4, di una palazzina di 2 piani con annesso cortile. Così si legge nel cartello esposto all’ingresso sul portone”. Afferma così il Consigliere Comunale di FdI a Milano, Riccardo De Corato, già vice Sindaco del capoluogo lombardo ed Assessore regionale in merito alla nuova occupazione da parte dei centri sociali in via Malipiero 4. “Il Covid non ha minimamente fermato i professionisti dell’esproprio proletario a fini, poi, del business. Anche se nella rivendicazione farneticante voglio opporsi alle ingiustizie e vogliono vivere intrecciando relazioni che siano avulse dalle logiche di potere e di profitto. Sono certo che nei prossimi giorni assisteremo, come da prassi, ad aperitivi, musica e tutto quello che poco c’entra con la giustizia e il non profitto. Parrebbe che ad occupare siano gli stessi no-global del centro sociale che già occupano in zona Corvetto. Dopo questa occupazione, proprio a pochi metri dal centro di produzione Rai, magari, nella loro eresia, saranno tentati di chiedere spazio anche alla televisione di Stato! Questa è la Milano di Sala, Sindaco che ormai ha solo in mente una cosa: le liste che lo appoggeranno alle prossime elezioni comunali. Milano ormai per 4 mesi sarà in balia degli eventi con un primo cittadino interessato solo alla campagna elettorale. Il Comune, ancora una volta, come le tre scimmiette, non vede, non sente e non parla. Non sia mai che gli occupanti siano loro elettori!”, conclude De Corato.

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Studenti occupano liceo Manzoni contro la dad

Circa 40 studenti hanno occupato questa mattina il liceo classico Manzoni di Milano per protestare contro il continuo rinvio delle aperture delle scuole e contro la dad. I ragazzi sono entrati nell’istituto di via Orazio alle 10, approfittando delle porte aperte per i docenti per il cambio dell’ora, arrivando di corsa dalla vicina via Camminadella con zaini, tende e sacchi a pelo. Poi si sono diretti nel cortile principale dell’edificio, dove si sono sistemati mantenendo le distanze. “Manzoniani e manzoniane, oggi ci siamo ripresi/e la nostra scuola!”: inizia così il post pubblicato sui canali social del Collettivo Politico Manzoni (Cpm), composto dagli studenti che hanno occupato il liceo “per ribadire il nostro dissenso contro le continue decisioni e promesse fasulle che vengono fatte ogni giorno nei nostri confronti”. La preside Milena Mammani ha incontrato con gli agenti della questura sia i ragazzi che i loro genitori, spiegando che la protesta dovrà concludersi nel pomeriggio quando la scuola chiuderà. “Come studenti e studentesse – si legge nel post del Cpm – è ormai da fin troppo tempo che veniamo trascurati/e, poichè in Italia la scuola non è assolutamente al primo posto tra le priorità. Chiediamo protocolli univoci e chiari che propongano soluzioni reali per migliorare la situazione in cui ci ritroviamo da quasi un anno”. “Non ci fermeremo finchè la scuola non sarà resa un posto migliore – conclude il post – e finchè non verrà riaperta in sicurezza. Voi ce le togliete, noi ce le riprendiamo: il Manzoni c’è!”. ANSA

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