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Smog. De Corato (FdI): piano aria del comune del tutto inutile

“Il Piano aria del Comune di Milano è inutile! A Sala, come a Pisapia: solo la pioggia può venire in aiuto per combattere lo smog!”, commenta così i dati di Pm10 oltre la soglia rilevati ieri dalle centraline di Arpa a Milano il consigliere comunale di FDI a Milano, Riccardo De Corato. “Questo è del tutto evidente dopo che ieri, nonostante alcune scuole chiuse, le centraline hanno segnato ancora una volta livelli record in città con valori pari a 92 mg/mc in viale Marche, 87 a Città Studi, 100 in via Senato, 77 al Verziere. Bisogna comprendere che la risoluzione del problema smog a Milano può avvenire solo con misure che vedano coinvolti tutti i comuni di fascia e non solo il capoluogo. Monopattini e corsie ciclabili non potranno mai essere risolutive per la questione. “È necessario anche capire che le metropolitane dovranno spostarsi sempre più verso i comuni limitrofi alla città. Tempo fa, avevo proposto, in qualità di consigliere Regionale, che la nuova M4 arrivasse sino a Buccinasco, dove già arriverà come deposito vetture, ma per ora non è stato fatto alcun progetto in questa direzione. Nei giorni scorsi il Sindaco Sala sul problema inquinamento ha detto che dovremo aspettare il 2021 per avere dei risultati. Fino a che Milano viaggerà da sola – conclude De Corato-, pensando di costruirsi una campana di vetro che la isoli dal resto della pianura Padana, come in un film di fantascienza, non ci saranno risultati”.

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Approvato Piano Aria. Sardone (Lega): manca il buon senso. Mascaretti (FdI): pessimo percorso

Dopo una lunga discussione il Consiglio Comunale ha approvato l’adozione del Piano Aria Clima. Ora partirà la raccolta delle osservazioni per poi tornare in Consiglio per l’approvazione finale con il contributo della città. Secondo Silvia Sardone, Eurodeputata e Consigliere Comunale della Lega, è stato pensato, “scegliendo la strada dell’ideologia e bocciando molte proposte di buon senso“,  ad esempio “sono stati bocciati emendamenti che prevedevano di arrivare entro il 2025 alla decarbonizzazione completa degli edifici comunali e di non istituire nuove zone 30 in città” e anche “un emendamento che puntava a cancellare Area B, un sistema di fatto inutile e che penalizza pesantemente le fasce meno abbienti della popolazione milanese“. “Lo spirito green di questa giunta è solo propaganda – continua la Sardone – perchè si poggia esclusivamente su una lotta alle auto senza intervenire sulle caldaie, a partire dagli edifici comunali. Inoltre ed è sotto gli occhi di tutti, aver istituito piste ciclabili dipinte sulle arterie più trafficate ha aumentato le code e quindi l’inquinamento. Una scelta controproducente e che fa crollare completamente la strategia ecologista che Sala e Granelli vogliono diffondere – concludendo – Questa giunta penalizza i milanesi, rende difficile la mobilità e non fa assolutamente nulla contro lo smog”. “Abbiamo sostenuto gli obiettivi che condividiamo come quelli della riduzione degli inquinanti e dello spreco alimentare o il sostegno all’economia circolare. Obiettivi per i quali mi batto da sempre” dichiara invece Andrea Mascaretti Capogruppo FdI Palazzo Marino “la vediamo diversamente dal Sindaco Sala invece sui percorsi per raggiungere questi obiettivi – continua Mascaretti – Noi crediamo si debba procedere per incentivi e non per divieti, riteniamo che la salute dei cittadini vada difeso sempre e che le polveri sottili siano pericolose in metropolitana che sulla strada all’aria aperta. Ci battiamo perché non si realizzi una città iniqua – conclude – dove a spostarsi in macchina siano solo i ricchi e tutti gli altri siano obbligati a spostarsi a piedi, in monopattino o in bicicletta oppure su mezzi pubblici troppo affollati con un biglietto ATM destinato ad aumentare”.  

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Piano Aria. Sala e Granelli: primo passo di un lungo percorso

Secondo il Sindaco Sala, il Piano Aria approvato in consigli ocomunale è “Il primo passo di un percorso che porterà Milano ad essere la prima città in Italia a dotarsi di uno strumento di programmazione per raggiungere l’obiettivo della neutralità carbonica”. Concetto condiviso dall’assessore Granelli che ne è stato il principale sostenitore. “Un piano con le strategie e le sfide per una Milano, per ridurre l’inquinamento dell’aria e le emissioni di CO2 con scadenze precise al 2025, 2030 e 2050“, è l’incipit del lungo pst con cui Granelli ne ha spiegato i contenuti sulla sua pagina Facebook: “Un cambiamento con una visione, ma concreto, articolato in 49 azioni specifiche, e frutto del lavoro già iniziato, un lavoro che ha permesso a Milano di essere la prima città d’Italia in Ambiente e Servizi per l’indagine del Sole 24 ore. Ecco le scelte fondamentali. Dimezzamento al 2030 del traffico delle automobili, non delle moto e del trasporto merci, realizzato con azioni di mobilità simile alle grandi città: 55% in più di km di metropolitana e metrotranvie passando da 127 a 195 km al 2030 e altri 60km nei 15 anni successivi; nuovi percorsi ciclabili di cui 100 in 12 mesi tra 2020 e 2021, più che raddoppio delle zone 30 in un anno; piano parcheggi per residenti in struttura verticale sotto o sopra terra; potenziamento dei parcheggi di interscambio, un piano per la logistica. Rifiuti: 75% al 2028 di rifiuti in raccolta differenziata e il resto produzione di calore per le abitazioni, zero discarica; e un piano contro lo spreco di cibo. Efficentamento energetico edifici a partire da quelli del Comune: case popolari con un piano di manutenzione per dimezzamento dei consumi di combustibile: meno spese e meno inquinamento; tetti verdi da 1.000 a 10.000mq sugli edifici comunali. Efficentamento energetico degli edifici privati: incentivi equi per fasce di popolazione fragile economicamente per cambio caldaie e coibentazione degli edifici Energetica sostenibile: nuovi pannelli solari per 60.000mq e svolta ambientale di A2A con accelerazione della produzione di energia pulita, il più in fretta possibile verso la neutralità dal carbonio. Nuovi 220.000 alberi, passando da 480.000 a 700.000 al 2030. Una grande sfida, che renderà la nostra città leader del cambiamento, un cambiamento per la nostra salute,, e giustamente proprio ora quando stiamo capendo quanto sia importante rinforzare la nostra salute, per una crescita sostenibile, per creare lavoro in nuovi ambiti, ma soprattutto che permetterà a tutti di partecipare a questa sfida a partire da chi ha meno risorse. Grazie a tutti quelli che vi hanno lavorato, ci lavoreranno e che faranno proposte per migliorarlo, e che vorranno con il loro lavoro, la loro passione, la loro corresponsabilità, esserne i protagonisti: c’è spazio per tutti, basta volerlo”.

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Mascaretti (FdI): gravi contraddizioni nel piano aria

“Il piano Aria e Clima voluto dal Sindaco Sala presenta quattro di gravi contraddizioni” dichiara Andrea Mascaretti Capogruppo FdI Palazzo Marino “la prima riguarda l’insostenibilità economica (la riduzione drastica delle auto circolanti richiederebbe nuove tasse e tagli ai servizi per i milanesi); la seconda: il piano si basa su dati superati e concetti errati (lo ha appena dichiarato il presidente di Toyota, le auto elettriche sono troppo inquinanti); la terza è che il piano prevede strumenti che rendono Milano una Città vivibile solo per i ricchi (solo chi ha un reddito elevato potrà circolare in auto e parcheggiare, gli altri a piedi o in bicicletta/monopattino); la quarta è che il piano aumenta il rischio per la salute dei cittadini (senza auto i cittadini dovranno andare in metropolitana dove le polveri sottili sono maggiori che in strada e dove è maggiore il rischio di trasmissione di contagi di virus)“. “Come rappresentante di FdI a Palazzo Marino – continua Mascaretti – lavoro per una Milano più sostenibile, dove l’aria sia più respirabile, siano ridotti gli inquinanti, l’economia possa svilupparsi creando posti di lavoro e tutti i cittadini, anche quelli a reddito più basso, possano scegliere liberamente come muoversi e vedano la loro salute protetta. Ho personalmente scritto oltre 3.000 emendamenti alla delibera – conclude – poiché auspico che  il mio contributo per migliorare il piano, possa essere preso in seria considerazione dalla maggioranza”.

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Mascaretti (FdI): piano aria poco green e insicuro per la salute

“In Consiglio Comunale il Piano Aria e Clima. Buone le intenzioni pessimo piano. La Giunta Sala predica bene e razzola malissimo” denuncia Andrea Mascaretti Capogruppo FDI Palazzo Marino .“Questa delibera distrugge in pochi anni migliaia di posti di lavoro nel comparto auto, penalizza i commercianti e gli artigiani favorendo l’espansione dei colossi del web, definisce una mobilità che mette in difficoltà anziani e disabili, produce un buco di bilancio e quindi nuove tasse per i milanesi, non è attenta nei fatti alla salute e all’inquinamento”. “Come rappresentante di FDI a Palazzo Marino – annuncia Mascaretti – darò battaglia in consiglio perché vogliamo una Città più inclusiva, più green, più sicura, più vivibile e capace di generare nuovi posti di lavoro e nuove opportunità, dove l’amministrazione sia al servizio dei cittadini e non il contrario – concludendo – Il contrario di quanto previsto in gran parte di questa delibera”.

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Lombardia: smartworking tra le misure del piano Aria

Ci sarà anche “un invito a potenziare lo smartworking” tra le misure temporanee antismog di primo e secondo livello che potranno essere attivate dal primo ottobre in Lombardia. Lo ha messo nero su bianco la Regione, nella delibera che attua le previsioni del Piano Aria (Pria) e che in attuazione dell’Accordo di bacino padano 2017 introduce ulteriori limitazioni per i veicoli più inquinanti. Il provvedimento, approvato oggi in giunta su proposta dell’Assessore all’Ambiente clima Raffaele Cattaneo, conferma il rinvio del blocco dei veicoli Diesel Euro 4 dall’11 gennaio 2021, in relazione all’emergenza Covid. “Questa decisione è il frutto di un accordo assunto dalle Regioni del Bacino Padano a luglio in seguito alle valutazioni emerse dagli effetti causati dall’emergenza sanitaria: la riduzione delle emissioni complessive rispetto all’ordinario dovuta al lockdown, il persistere dello stato di emergenza fino al 15 ottobre, l’incertezza economica, i vincoli legati all’uso del trasporto locale e la persistenza dello smartworking. Inoltre, a favore di questo rinvio si era espresso il Consiglio Regionale con la delibera 1022 del 21 aprile 2020“, spiega l’assessore in una nota. “Abbiamo cercato di trovare un punto di sintesi tra la situazione di particolare crisi economica-sociale nella quale ci troviamo a causa dell’emergenza Covid – prosegue l’assessore – e la necessità di tutela dell’ambiente e della salute proseguendo il percorso di miglioramento della qualità dell’aria. Il rinvio di alcuni mesi delle limitazioni, così come il loro affiancamento con il progetto ‘Move-in’ e con alcune misure relative ad esigenze particolari, come quelle per gli addetti al commercio ambulante, dimostrano la volontà di Regione Lombardia di conciliare il diritto all’aria pulita con il diritto alla mobilità”. ANSA

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