pistola

No ragazzi non si toglie la pistola a nessuno

No ragazzi non si toglie la pistola a nessuno. Primo perché non siete i Meganoidi, secondo perché adesso tutti gli errori di quel poliziotto locale passeranno in secondo piano. Così come passeranno in secondo piano i temi organizzativi sulla gestione della sicurezza. Sì perché anche un vigile in cerca di idioti che spaccano gli specchietti delle auto per divertimento è sicurezza. Oggi ragazzi magari non avete un’auto vostra, ma domani capirete che poter parcheggiare senza imbecilli e vigliacchi che ve la rompono è un diritto. Non un’esagerazione, fidatevi. E allora quel poliziotto locale dovevate sopportarlo meglio, non dico supportarlo perché forse per voi è troppo, ma almeno sopportarlo. Sarete abituati anche a gente più preoccupante, ma non per questo un poveraccio in giro in cerca di teppisti va bullizzato. Sì perché togliergli il cappellino a sfregio è bullizzare qualcuno, specialmente se quel qualcuno porta un distintivo e una pistola: No ragazzi non si toglie la pistola a nessuno. E’ un fatto, se i genitori non vi hanno spiegato il concetto, stateci sulla parola. Perché questa volta le intenzioni di evitare che qualcuno si facesse male si capivano, perché chiunque si spaventerebbe se uno si mette a sparare perché gli hai rubato il cappellino di lana. Però quel qualcuno era un poliziotto. Dunque, vi piaccia o no, ora passerete i guai, ma non di quelli divertenti. E tra l’altro avete messo a rischio un sacco di gente: ora i poliziotti saranno ancora più spaventati quando saranno soli in giro. E potrebbero non sparare più in aria. Perché di cardiopatici con la pistola in tasca ne abbiamo tanti e ormai essendo impreparati (dov’è la formazione quando serve?) c’è il rischio che sbaglino. Peggio, molto peggio di quel poveretto che avete preso a sberle. Così come un vostro coetaneo bullizzato può uccidersi o diventare un maniaco omicida, allo stesso modo avete ferito l’intero corpo della polizia locale. E sono tremila con la pistola a Milano. Più tutti quelli che dovranno mostrare il pugno duro in Darsena e nei luoghi della “movida”. Dunque No ragazzi non si toglie la pistola a nessuno, perché il colpo peggiore non è mai quello che esce dalla canna di una pistola, ma quelle che viene inferto alla comunità.

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Sull’autobus ubriache minacciano passeggero con una pistola

Ubriache sono salite con una bottiglia di amaro su un autobus della linea 95 a Milano e hanno iniziato ad attaccare briga, in particolare con un ragazzo italiano di colore di vent’anni, che all’inizio non se ne è nemmeno accorto perché stava ascoltando musica con le cuffiette. Ma loro hanno continuato, tirando anche fuori una pistola giocattolo, che hanno lasciato per terra quando lui le ha disarmate. Sono poi scappate quando l’autista, che ha dato l’allarme, ha aperto le porte. È successo nella giornata di ieri. I carabinieri procedono al momento contro ignoti per minacce aggravate.  

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Merce rubata per 130mila euro e una pistola nella cantina di un egiziano

La Polizia Locale ha recuperato, il 23 luglio scorso, un ingente quantitativo di merce di provenienza furtiva, per un valore complessivo di 130mila euro, trovato nascosto in uno scantinato in zona Maciachini. Le indagini sono scaturite da un intervento dell’Unità Contrasto Stupefacenti: alcuni elementi in possesso degli investigatori indicavano che una persona, già arrestata da loro per spaccio, fosse in possesso di un’arma detenuta illegalmente. Questa persona aveva in uso una cantina in cui si sospettava fosse nascosta l’arma. Il blitz è scattato quando l’uomo è sceso insieme ad un amico nello scantinato. Una volta entrati, gli agenti hanno effettivamente trovato un’arma, una pistola calibro 22 in una scatola di cartone. Ma nella stessa cantina era presente anche un grande quantitativo di oggetti elettronici e abiti che, dopo i primi accertamenti compiuti dall’Unità Reati Predatori della Polizia Locale, sono risultati essere di provenienza furtiva. Complessivamente sono stati recuperati 248 pezzi. Tra essi molti prodotti ancora imballati e con l’etichetta antitaccheggio. L’ipotesi è che parte di questi fosse stata sottratta a dei corrieri. In particolare sono stati recuperati 79 telefoni cellulari, 3 navigatori, 43 computer portatili e 2 fissi, 9 tablet e altri strumenti informatici, oltre a diversi capi di abbigliamenti e accessori, delle più rinomate marche sul mercato, e quattro biciclette. Tre le persone indagate per ricettazione, una di loro anche per detenzione illecita di arma da fuoco. Si tratta di due cittadini egiziani, A.A. e E.S. di 49 e 40 anni, e E.M. un 46enne algerino che aveva in uso la cantina. Gli agenti dell’Unità Reati Predatori stanno in questi giorni cercando di rintracciare i legittimi proprietari della merce rubata e hanno già provveduto a restituire 12 telefoni cellulari, un tablet ed un pc portatile.  

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