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Polizia, 220 controlli in Stazione Centrale

La Polizia di Stato ieri mattina ha svolto un servizio di controllo straordinario del territorio presso la Stazione Centrale. Gli agenti della Polizia Ferroviaria hanno identificato 220 persone e arrestato due cittadini polacchi responsabili di aver rubato i bagagli di un passeggero a bordo di un treno. Inoltre, i poliziotti hanno denunciato sei persone a piede libero: due per immigrazione clandestina, una per rifiuto di fornire le proprie generalità a pubblico ufficiale, una per resistenza a pubblico ufficiale e una per oltraggio a pubblico ufficiale. Una donna, infine, è stata denunciata per mancato rispetto del provvedimento di foglio di via obbligatorio.  

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Due auto sfuggono a inseguimento della Polizia

E’ durato 45 minuti l’inseguimento della polizia a una Panda con due persone a bordo rimaste ignote perché sono riuscite a fuggire dopo essersi schiantate con la vettura contro il cancello d’ingresso del campo nomadi di via Monte Bisbino. La folle corsa è iniziata attorno alle 23.40 di ieri, quando una volante ha notato in corso Buenos Aires una Mercedes che si sospettava potesse essere stata utilizzata per una serie di furti in casa. Alla vista del lampeggiante la vettura è partita velocemente e subito dopo una Panda si è frapposta per impedire alla polizia di raggiungere la Mercedes. I fuggitivi hanno percorso viale Regina Giovanna contromano e, infine, sono riusciti a seminare la polizia. A quel punto l’inseguimento è proseguito con la Panda fino quando i due uomini alla guida si sono schiantati contro il cancello del campo rom e hanno proseguito a piedi sparendo nel nulla. E’ stato accertato che la vettura è intestata a un prestanome. ANSA  

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Anniversario della Polizia con Questore e Sindaco

Si sono svolte anche a Milano le celebrazioni per il 167esimo anniversario della Polizia. La cerimonia stamane al Teatro Strelher dove è intervenuto il neo Questore Sergio Bracco. Presenti tra gli altri anche il sindaco Giuseppe Sala e l’assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato. Bracco ha confermato il calo dei reati sul territorio: “io non c’entro perché sono qui da poco – ha precisato – ma è un risultato positivo non solo per la Questura, ma per l’intera città” e ha citato alcuni fronti che vedono costantemente impegnata la Questura, come il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti e la lotta alle infiltrazioni mafiose. Un riferimento particolare poi, da parte del Questore alla necessità di porre attenzione anche “a chi subisce i reati“, pensando a modalità per un maggiore supporto alle vittime: “Qualcosa che le possa aiutare – ha affermato – ad esempio dedicare qualche risorsa per seguire le vittime di reato, dare loro un punto di riferimento a cui rivolgersi“. Nel corso della mattinata si è svolta anche la premiazione degli agenti che si sono distinti in particolari operazioni.  

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Polizia interviene per incidente e arresta omicida

Quando gli agenti della Polizia sono intervenuti ieri, alle 15.15, in viale Monte Ceneri per prestare soccorso a due donne rimaste coinvolte in un incidente stradale, hanno scoperto che su una di loro pendeva un mandato di cattura internazionale per omicidio. La donna, fermata dagli agenti senza documenti, si era dichiarata inizialmente una cubana di 26 anni. Condotta alla centrale di polizia per ulteriori accertamenti, è emerso un mandato di cattura, emesso dalle autorità peruviane, per l’omicidio di un uomo con arma da fuoco nel 2006. I controlli hanno inoltre permesso di individuare uno dei numerosi alias della donna, nota come Maria C. di 51 anni.

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Prima della Scala, pochi antagonisti con gilet gialli tirano ortaggi alla Polizia

Ieri, a contestare la prima della Scala era presente solo uno sparuto gruppo di autonomi in buona parte appartenenti al centro sociale il cantiere. Gli antagonisti, scesi in strada indossando dei gilet gialli, nel malriuscito tentativo di emulare quanto sta accadendo in Francia, hanno contestato in particolare il leader della Lega e ministro, Matteo Salvini, rappresentato da un pupazzo di gommapiuma e descritto negli striscioni come rappresentante della “casta globale al pari di Trump, Macron e Bolsonaro“. Gli autonomi hanno speigato la loro protesta su Facebook scrivendo: “A Milano siamo scesi in piazza con i gilets gialli della moltitudine francese insorta, contro la kermesse della casta: finanzieri globali e ministri nazionalisti, politici corrotti e padroni della citta. Il fascismo, l’autoritarismo, il razzismo non e’ l’alternativa al neoliberismo, ma il suo volto di ricambio“. L’imponente apparato di sicurezza messo giustamente in campo dalla Prefettura non è stato fortunatamente impegnato ad affrontare i disordini che si temeva potessero verificarsi e il culmine delle proteste si è avuto davanti alla Società del Giardino, dove al termine della prima si è tenuta la cena di gala, lì un corteo composto da alcuni attivisti ha lanciato contro polizia e vetrate uova e verdura. Un’azione così descritta pagina Facebook del cantiere: “Abbiamo sanzionato la Società del Giardino, che ospiterà la cena di lusso di questa sera, abbiamo contestato la passerella e il gala della Prima“.

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Polizia in tenuta antisommossa controlla il corteo contro i CPR

Si sono radunati in Piazzale Piola i partecipanti alla manifestazione  “Mai più lager – No Cpr”, organizzato per dire no all’apertura del CPR (Centro per il rimpatrio) di via Corelli, come disposto della Legge Minniti Orlando del 2017 che ha previsto l’istituzione di un Cpr per ogni regione. In piazza ci sono la Rete studenti di Milano, Rifondazione Comunista, Arci, Possibile, Camera del lavoro di Milano, Naga e altre associazioni minori. Il corteo, spiegano gli organizzatori, è anche l’occasione per manifestare dissenso contro il Decreto Salvini (ormai legge) soprattutto nelle parti dedicate al controllo dell’immigrazione. Tra striscioni e bandiere ci sono anche molti giovani africani, richiedenti asilo o già in possesso dello status di rifugiato o del permesso di soggiorno. Il centro di via Corelli, dopo essere stato un CIE (Centro di identificazione ed espulsione) fino al 2014, è stato fino ad oggi sede di un CAS (Centro di accoglienza straordinaria). Il corteo composto da circa 2.500 persone, si è snodato lungo piazza Piola, viale Romagna, viale Beato Angelico, via Amadeo, via Ajaccio, via Marescalchi, via Buccari, viale Tucidide e infine via Corelli, davanti all’attuale CAS, dove si è conclusa la manifestazione e un gruppo di circa 100 manifestanti si è avvicinato al blocco delle forze dell’ordine, all’imbocco di via Corelli e ha iniziato a urlare slogan contro i Cpr la Polizia e i Carabinieri. Gli agenti in tenuta antisommossa hanno controllato che i manifestanti non superassero le transenne dopo che un paio di loro avevano tagliato i fissaggi che le tenevano unite.

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