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Cercano rapper ma vengono rapinati a San Siro. Poi rivolta contro la Polizia

Due fratelli, un loro cugino e un amico, tutti giovanissimi e in visita a Milano dalla loro cittadina in provincia di Verona, e che volevano andare in cerca di alcuni rapper loro idoli, sono invece stati rapinati prima da un gruppo di minorenni e poi, uno di loro, da un uomo a cui aveva chiesto aiuto in un bar. Alla fine è intervenuta la Polizia, che ha denunciato quattro persone, tutte di origine nordafricana, in difesa delle quali sono poi scese in strada decine di amici e connazionali. E’ accaduto nella parte multietnica del quartiere San Siro, in zona Segesta. Alla fine, grazie alla freddezza degli agenti e al numero di pattuglie giunte sul posto, tutto si è svolto senza incidenti e tre ragazzi arabi presunti responsabili della rapina, oltre a un loro parente che aveva aizzato i residenti contro le pattuglie, sono stati portati in questura per essere identificati e indagati. I quattro turisti, due fratelli di 19 e 17 anni, un cugino di 17 e un amico di 19 ad un certo punto della loro visita a Milano, intorno alle 16 di ieri, hanno deciso di recarsi in via Zamagna, strada più volte al centro di fatti di cronaca e nota per lo spaccio, oltre che per alcuni filmati di rapper poi postati sui social. Giunti in via Corno di Cavento sono stati accerchiati da una decina di minorenni nordafricani, che hanno intimato loro di consegnare quello che avevano. Uno dei quattro, scappato subito, si è rifugiato in una bar poco distante, raccontando l’accaduto. Un uomo di circa 50 anni lo ha tranquillizzato e si è offerto di accompagnarlo a vedere cosa era successo ai suoi parenti, ma lungo il tragitto, in via Gigante, lo ha spinto in un anfratto e lo ha rapinato della felpa e delle scarpe di marca. A quel punto il ragazzo, scalzo, ha incontrato un passante, un 35enne, che ha chiamato la Polizia. ANSA

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Da oggi la Polizia è dotata di taser

Da oggi la Polizia di Stato a Milano utilizzerà la pistola ad impulsi elettrici, il cosiddetto taser, nei servizi di controllo del territorio. Secondo le disposizioni del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, infatti, il capoluogo lombardo, con Bari, Bologna, Brindisi, Firenze, Reggio Calabria e Roma, vedrà l’avvio di una progressiva operatività dell’arma che, a partire dalle volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale, sarà utilizzata poi anche dalle articolazioni distaccate della Questura nella graduale estensione del progetto. Gli agenti della Polizia di Stato cui viene assegnato il taser, al termine di un corso di formazione svolto da istruttori specializzati, conseguono l’abilitazione all’uso di questo strumento “non letale ma determinante – si legge in una nota della polizia – per la risoluzione di interventi ad alto rischio per gli operatori di polizia, con una maggiore tutela per i poliziotti stessi e per i cittadini”. ANSA

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A Milano arriva il taser per la Polizia

A Milano arriva il taser per la Polizia. A riferirlo è un comunicato del sindacato Sap: Dal 14 marzo nelle 14 città metropolitane e nelle province di Caserta, Padova, Brindisi e Reggio Emilia comincerà ad essere utilizzato il Taser. Un’importante iniziativa che dopo la fase di addestramento inizia a vedere la sua concretizzazione. Anche nelle altre città d’Italia la fase di training volge al termine. L’inizio dell’utilizzo del Taser, avrà dunque i suoi natali nelle 14 città metropolitane e nella 4 province già citate. Un importante strumento che potrà fare la differenza sulle strade del nostro Paese. Dice Stefano Paoloni: “Uno strumento che il SAP ha sempre definito di non violenza, poiché la sua prima caratteristica è quella di provocare la desistenza della persona violenta, che per legge dobbiamo fermare anche con l’uso della forza prima di questo passaggio” – continua – “Un importantissimo risultato che il Sindacato Autonomo di Polizia persegue da molti anni e che ha trovato grande riscontro, grazie all’ex Ministro degli Interni Matteo Salvini e successivamente rilanciata e conclusa con l’attuale Sottosegretario agli Interni Molteni. Da entrambi fortemente voluta”. Questo importante strumento che garantisce ulteriormente gli interventi di polizia, è una garanzia ulteriore anche per gli operatori, perché evita che vi sia colluttazione e garantisce anche la persona da fermare. Proprio perché è uno strumento non letale. A tal proposito, i dati sono assolutamente straordinari. Durante la fase di sperimentazione abbiamo potuto verificare che su circa 15 interventi con l’uso del Taser in ben 14 casi vi è mediamente desistenza. Questo è un importante risultato. Possiamo affermare che con il suo utilizzo i rischi sono minimali e agli scettici rivolgiamo l’invito di verificare i dati, prima di manifestare una pregiudizievole contrarietà. Pertanto auspichiamo che, al più presto, possano arrivare anche in tutte le altre città d’Italia. L’utilizzo del Taser sarà una svolta per il comparto sicurezza.

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Gettano un mitra mentre fuggono dalla polizia. Cinque arresti

Un poliziotto ha esploso due colpi di pistola in aria nel tentativo di bloccare un’auto che si era rifiutata di fermarsi all’alt e dalla quale, dopo alcuni minuti di inseguimento nel quartiere San Siro di Milano, è stata gettata una mitragliatrice Uzi. E’ accaduto ieri sera. Cinque persone sono state fermate dalla polizia e accompagnate in questura. Secondo quanto ricostruito finora, due agenti hanno notato la vettura con cinque persone a bordo mentre si dirigeva verso l’autostrada dei Laghi e ha intimato all’autista di fermarsi. Quando l’uomo ha accelerato è iniziato un inseguimento durato alcuni minuti, durante i quali un poliziotto ha esploso i colpi di pistola in aria. Lungo la strada, all’altezza di via Paravia, qualcuno ha lanciato dal finestrino il mitra, risultato funzionante e carico. I poliziotti, con l’aiuto di altre volanti a supporto, sono riusciti a bloccare i fuggitivi. ANSA

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Tre marocchini fuggono dalla Polizia e si schiantano in via Natta

Ieri pomeriggio i poliziotti del commissariato Bonola hanno arrestato tre marocchini di 21, 28 e 31 anni che, dopo non essersi fermati all’alt intimato dagli agenti nei pressi di piazzale Lotto, sono fuggiti per poi schiantarsi con l’auto contro un new jersey all’angolo tra via Sant’Elia e via Natta. Lo ha riferito la questura, spiegando che per i tre sono scattate le manette per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e per detenzione di stupefacenti, dato che sull’auto sono stati trovati oltre 200 grammi di eroina e circa 50 grammi di hashish. Fuggiti a folle velocità su un’auto di grossa cilindrata, gli uomini a bordo dell’auto di grossa cilindrata, dopo aver urtato alcune auto in transito, ha impattato contro la barriera di sicurezza nella strada in zona Lampugnano. I quattro uomini che erano a bordo hanno provato a fuggire a piedi all’interno del parco Monte Stella, dove i poliziotti sono riusciti a bloccarne tre: uno dei quali ha anche colpito con una pietra un poliziotto, procurandogli lesioni guaribili in 15 giorni. Le ricerche proseguono per individuare e catturare il quarto uomo.    

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Corteo studenti: scontri con la Polizia

Ci sono stati momenti di tensione e una carica di alleggerimento da parte delle forze dell’ordine questo pomeriggio poco prima delle 17 a Milano quando il corteo ‘Questa scuola ci sta uccidendo. In piazza per Lorenzo’ partito da piazza Missori è arrivato vicino alla sede di Assolombarda. Alcuni, degli oltre 300 partecipanti (fra cui molti studenti ma anche esponenti dei centri sociali ed anarchici), hanno infatti iniziato a gettare a terra le transenne che impedivano loro l’accesso. Le forze dell’ordine in tenuta antisommossa sono allora intervenute per allontanarli. Al momento i manifestanti si trovano ancora nelle vicinanze della sede degli industriali. ANSA

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