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La Prefettura schiera 114 militari, ma a Fontana non bastano

Nel corso del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, che si è tenuto ieri mattina in Prefettura alla presenza presenza degli assessori regionali Riccardo De Corato e Pietro Foroni, è stata decisa la rimodulazione dei servizi secondo le indicazioni del Ministro dell’Interno e da ora in poi 114 unità di militari dell’Esercito di Strade Sicure verranno impiegate direttamente nel controllo delle misure di contenimento della diffusione del virus COVID-19. Una decisione che il Presidente di regione Lombardia Attilio Fontana ha commentato dichiarando: “Una delle richieste che ho fatto ieri, cioè quella legata all’uso dell’esercito, è stata accolta, anche se in maniera sicuramente limitativa: si parla di 114 militari in tutta la Lombardia, il che vuole dire praticamente niente. Bisogna aggiungere almeno uno zero a quella cifra per discutere seriamente del problema, ma è positivo che la mia richiesta è stata accolta“.    

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Due arresti e tre segnalazioni alla Prefettura per spaccio

Intorno alle ore 17 di venerdì, gli agenti della VI sezione della Squadra Mobile hanno individuato in via Cenisio un uomo dagli atteggiamenti sospetti. Il 52enne italiano, già noto ai poliziotti, in due momenti diversi ha incontrato per pochi frangenti due diversi uomini per poi allontanarvisi in direzione di uno stabile ubicato lì vicino. I poliziotti, in entrambi i casi hanno fermato i due soggetti: il primo, 45enne italiano, è stato trovato in possesso di circa 1,5 grammi di hashish; il secondo, 42enne italiano, a seguito della perquisizione, è stato trovato in possesso di hashish dal peso simile a quello precedente. Per ambedue è stata inoltrata la segnalazione per uso di droga alle competenti Prefetture. Gli agenti hanno quindi raggiunto il 52enne estendendo la perquisizione all’interno della sua abitazione, all’interno della quale hanno rinvenuto e sequestrato un totale di 60,3 grammi di cocaina, 29,9 grammi di marijuana, 20,4 di hashish e la somma di 400 euro contanti oltre al materiale per il confezionamento e la pesatura della droga e avendo già con precedenti specifici, è stato arrestato. Alle 23.30 circa di venerdì , in via Vittor Pisani, gli agenti della Squadra Mobile hanno arrestato un 24enne cittadino nigeriano, già noto ai poliziotti per averlo arrestato lo scorso 20.12.19, anche in quel caso per detenzione e spaccio di stupefacenti. I poliziotti hanno notato avvicinarsi a lui un uomo, 31enne afgano. Il 24enne si è avvicinato ad un’aiuola prelevando qualcosa, che era nascosta sotto una buccia d’arancia, e l’ha poi consegnata al 31enne. Fermato quest’ultimo, è stato trovato in possesso due dosi di hashish. E’ stato quindi segnalato alla Prefettura. Il 24enne invece è stato trovato in possesso di 3 grammi di hashish e 35euro contanti e arrestato per detenzione e spaccio di stupefacenti.  

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Protocollo fra Prefettura e ospedali per fronteggiare l’emergenza droga fra i giovani

Sono sempre più giovani i ragazzi che scivolano nel tunnel della droga, un’emergenza di ritorno che interessa ormai anche adolescenti a partire dai 13-14 anni. Realizzare interventi specifici rivolti ai minori segnalati per possesso di sostanze stupefacenti e ai loro genitori è l’obiettivo del protocollo sperimentale sottoscritto oggi dal prefetto di Milano, Renato Saccone, con il direttore generale dell’Asst Santi Paolo e Carlo, Matteo Stocco, alla presenza dell’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. “Il fenomeno delle dipendenze da sostanze è recentemente riesploso. I nostri sforzi sono orientati a recuperare coloro che ormai sono entrati nel tunnel, ma anche e soprattutto lavorare sulla prevenzione“, spiega l’assessore ricordando che “poche settimane fa Regione Lombardia ha stanziato 4,4 milioni di euro a sostegno delle strutture che operano nel settore delle dipendenze, aumentando il numero dei posti accreditati a contratto“. Con il nuovo protocollo scendono in campo, attraverso interventi integrati e coordinati, gli assistenti sociali del Nucleo operativo tossicodipendenze (Not) della Prefettura e il team multidisciplinare di specialisti (educatore professionale, psicologo, criminologo) di ‘Spazio Blu’, servizio dell’azienda socio-sanitaria territoriale Santi Paolo e Carlo dedicato alla diagnosi e alla cura di minori e giovani assuntori di sostanze stupefacenti, segnalati dall’autorità giudiziaria. L’accordo prevede in particolare interventi psico-educativi di gruppo chiamati ‘Insieme per capire’, volti a verificare se esistono cause di disagio nei minori, a capire se i genitori ne sono consapevoli e se danno risposte adeguate alle difficoltà dei figli, e a stimolare “posizioni proattive” consolidando “i legami e le progettualità evolutive, con successivo orientamento ai servizi territoriali di cura“. Avverte Gallera: “I giovani sono il nostro futuro e noi ci stiamo impegnando per recuperare coloro che sono incappati in problemi mettendoli nelle condizioni, insieme alle famiglie, di tornare a una vita normale“. “Il protocollo operativo costituisce un altro importante tassello dell’attività di sistema avviata con tutti gli enti istituzionali per prevenire in modo strategico e integrato il fenomeno delle dipendenze giovanili da sostanze stupefacenti – dichiara il prefetto Saccone – L’accordo tende a responsabilizzare maggiormente i minori segnalati alla Prefettura, attraverso il coinvolgimento dei genitori che saranno supportati da esperti altamente qualificati“. Osserva il Dg Stocco: “Quando sei giovane alla salute non ci pensi, ti senti invincibile. L’intervento degli operatori sanitari e sociosanitari darà la possibilità di trasformare la sanzione giudiziaria in un’occasione di recupero e di educazione alla tutela della propria salute“. Nel corso del 2018 – ricordano i promotori dell’intesa – sono pervenute all’ufficio Not della Prefettura di Milano 247 segnalazioni, di cui 24 provenienti dal contesto scolastico, di minorenni con illecita detenzione di sostanze stupefacenti destinate all’uso personale. Mentre dal 1 gennaio 2019 a oggi sono state 153 le segnalazioni a carico di minori, di cui 8 provenienti dal contesto scolastico. Dal canto suo la Procura per i minorenni riceve circa 400 segnalazioni all’anno per sospetta o conclamata cessione e spaccio di stupefacenti. Ma qual è l’identikit? Si tratta di giovani di famiglie definite “normali“, in genere maschi, anche se il numero delle ragazze è in aumento. Italiani nell’80% dei casi, non presentano particolari problemi di disagio economico o sociale, se non la voglia impellente, spesso per noia, di “sballare”. Iniziano in genere col provare sostanze considerate “leggere“, ma non disdegnano alcol, gioco d’azzardo, bullismo e cyberbullismo. E per pagarsi la droga la vendono agli amici, a scuola o nel tempo libero. Recuperarli è la missione del protocollo, “un importante e ambizioso progetto che vede coinvolti attivamente il Dipartimento di Salute mentale dell’Asst Santi Paolo e Carlo diretto da Giuseppe Biffi, il Dipartimento interaziendale Area dipendenze guidato da Riccardo Gatti, il Serd Area penale penitenziaria diretto Francesco Scopelliti e lo Spazio Blu sotto la responsabilità di Mara Gonevi“.  

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Rogoredo al centro dell’incontro fra Sala e Fontana in Prefettura

Il contrasto allo spaccio nel boschetto di Rogoredo, interventi di recupero degli alloggi popolari sfitti e il rilancio del progetto Giambellino e Lorenteggio: sono i temi al centro dell’incontro che si è tenuto questa mattina in Prefettura tra il sindaco Giuseppe Sala, il governatore Attilio Fontana e il Prefetto Renato Saccone. Su Rogoredo, in particolare, è stato spiegato al termine dell’incontro durato poco più di un’ora, verrà a breve attivato un tavolo tra Prefettura, Regione e Comune “con lo scopo primario di recuperare la criticità relativa al boschetto della droga’ di operare sul tema della tossicodipendenza che sta assumendo dimensioni allarmanti“. Durante l’incontro, ha riferito il Prefetto, è stato sottolineato inoltre che “Rogoredo è però anche altro” e cioè “un quartiere con grandi sviluppi urbanistici, una società in trasformazione e sede del nuovo palazzo dello Sport, auspicabilmete in ottica olimpica”. Il prefetto Renato Saccone conferma che contro lo spaccio nel boschetto di Rogoredo saranno messi in campo più uomini delle forze dell’ordine e che si andrà nella direzione di un presidio costante sul territorio. “Sicuramente” ci saranno più Forze dell’Ordine, ha infatti affermato al termine dell’incontro in Prefettura con il sindaco Giuseppe Sala e il presidente della Regione Attilio Fontana. “Già sono in corso operazioni. Le incrementeremo, un’attenzione particolare ci sarà per la stazione, sempre nell’idea di recuperare territorio” e con “non occasionali operazioni, ma continuità della presenza e della visibilità“, ha spiegato. Oltre che sul contrasto allo spaccio, la volontà è quella di “lavorare anche sulle tossicodipendenze e sul recupero della socialità” per il quartiere di Rogoredo. Lo ha sottolineato il Sindaco Giuseppe Sala al termine dell’incontro. “Sta obiettivamente venendo fuori la disponibilità di avere più persone“, ha confermato in merito alla presenza di forze dell’ordine. Ma “c’è anche da lavorare come stiamo facendo, per lo sviluppo urbanistico e speriamo di portare lì il Palazzetto dello Sport per le Olimpiadi“. In altre parole, ha ribadito “bisogna lavorare in maniera larga, quindi è molto importante anche il coordinamento del Prefetto“. “Rogoredo è un segnale che vogliamo lanciare ma guardiamo a questo problema in tutta la nostra Regione. È un problema che dobbiamo affrontare tutti assieme“,  ha invece affermato il Presidente Fontana. “Presenteremo presto un’idea di come vogliamo impegnarci”, ha continuato osservando anche che “Rogoredo ha riportato all’attenzione un grave problema che sta tornando a diffondersi”. “Dobbiamo riportare il problema del consumo di droga al centro delle politiche – ha esortato-. Forse c’è stata disattenzione, si pensava che il problema fosse ormai limitato, ma purtroppo le nuove droghe, i costi bassi e la mancanza di attenzione di tutte le istituzioni” lo hanno fatto riemergere.

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Prefettura blindata per Salvini, Sala infastidito

Si è riunito questa mattina in Prefettura il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza, cui partecipano tutti i prefetti lombartdi su invito del Ministro Salvini. Tema della riunione il censimento degli occupanti abusivi e conseguente recupero dei relativi appartamenti e immobili di edilizia pubblica, in base alle direttive della circolare che porta il nome del ministro stesso. In occasione dell’arrivo del titolare del Viminale la Prefettura è stata “blindata” chiudendo corso Monforte e tutte le strade che portano al palazzo del governo con un forte dispiegamento di forze dell’ordine. Una situazione sgradita al Sindaco Sala che se ne è immediatamente lamentato: “Vedere Milano e le sue strade bloccate è qualcosa che mi dà molto fastidio, non ho mai visto una situazione del genere“.  Per poi chiosare stupito, “Addirittura il divieto di transito perché viene un ministro Se questa è la situazione attuale ce ne faremo una ragione” e concludere “Non è certo questo il modello di Milano che voglio io“.

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