sala

Scritta nel Municipio 8: De Corato e Sardone attaccano Sala

“A giugno le sardine non avevano trovato un punto d’incontro con il Comune sul murales orizzontale da fare nella Biblioteca degli alberi. Due parole di troppo nel progetto dei pesciolini, ‘human’ e ‘migrant’, che avevano fatto tirare indietro Palazzo Marino. Ora, a distanza di nemmeno tre settimane, piazza Gramsci viene imbrattata proprio con la stessa scritta che non aveva ottenuto il consenso della Giunta meneghina”, lo afferma l’Assessore regionale alla sicurezza Riccardo De Corato, in merito alla scritta ‘human black migrant lives matter’ apparsa in una piazza del municipio 8 di Milano. “E dire che il Municipio in questione è della stessa maggioranza che governa la città, anche se dai fatti sembra quasi non si parlino – accusa De Corato – Oppure non vorremmo che fossero stati consigliati da qualche esponente del centrosinistra a Palazzo Marino. Gli insulti rivolti alla vicepresidente e assessore alla Cultura, Educazione e Sport del Municipio 8, Giulia Pelucchi, sono da condannare. Ma vorremmo anche da parte del Comune un chiarimento su una autorizzazione negata a giugno da Sala e concessa oggi da un suo Municipio. In cinque anni – conclude De Corato – zero deleghe, ma tante tolle di vernice!”. “Il Pd quando comincerà a pensare agli italiani? Quando si fermerà ad ascoltare le reali esigenze dei milanesi?”. Si chiede invece Silvia Sardone, Europarlamentare e Consigliere Comunale della Lega. “Basta con queste opere politiche chiaramente a senso unico verso sinistra – continua la Sardone –  il Comune di Milano e il sindaco Sala devono rappresentare tutti i cittadini, non solo i loro amici amanti delle ong, dei clandestini e del business dell’accoglienza indiscriminata. Sono risorte pure le Sardine a supportare l’iniziativa del Municipio 8, che chiedono l’abrogazione dei decreti sicurezza: in pratica vogliono il caos, l’illegalità, per loro contano solo i diritti degli extracomunitari”. “Tra l’altro – conclude la Sardone – è abbastanza curioso che le scritte anti-razziste siano state promosse nel Municipio 8, una delle zone di Milano che più risente dei problemi legati all’immigrazione, tra il campo rom di via Negrotto, le baraccopoli a Musocco, i minimarket etnici di viale Certosa”. 

Scritta nel Municipio 8: De Corato e Sardone attaccano Sala Leggi tutto »

Sala preoccupato per il futuro di Milano

“Su Milano sono molto preoccupato per il medio e il breve termine, i prossimi due anni saranno molto difficili ma sono molto positivo per il lungo termine”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha parlato del futuro della città dopo l’emergenza Covid intervenendo alla presentazione dell’Esg City Impact Fund di Coima. “E’ chiaro che qui bisogna ripensarsi, riformulare la visione del futuro e, se c’è una realtà in Italia e in Europa che può farlo, è Milano perché è adatta a interpretare il cambiamento – ha aggiunto -. Sono molto positivo per il futuro e ci credo tantissimo“. Gli sviluppi urbanistici “sono importanti, ma non è che chi fa questo tipo di mestiere deve occuparsi solo di costruire, deve essere in grado di dare anche un’idea di città”, ha concluso parlando del nuovo fondo. ANSA

Sala preoccupato per il futuro di Milano Leggi tutto »

Sala: non temo nessuno

“Se potrò farlo io perché ho le motivazioni, la forza, la salute per farlo credo che, con un po’ di arroganza, nessuno come me può farlo ma devo sentirmi in condizione per prendere questa sfida”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha parlato della decisione se correre per un secondo mandato nel corso della trasmissione radiofonica ‘Non Stop News’ su Rtl 102.5. “Io voglio essere sicuro di essere carico, pieno di energia, convinto, di essere la persona migliore, non mi preoccuperei proprio per niente di chi mi mettono contro – ha aggiunto – Se io sono convinto vado avanti a testa bassa, ma voglio sentirmelo dentro. Anche perché non ho un piano B, non mi vedo in altri ruoli, il mio piano rimane ed è stato fare bene il sindaco di Milano”. “Sono innamorato di Milano e dell’Italia e a volte ho i miei dubbi e alcuni giorni fa ho detto che non so se mi ricandiderò, ma questa è dichiarazione d’amore per Milano perché voglio il meglio”, ha concluso. ANSA

Sala: non temo nessuno Leggi tutto »

La Lega inchioda Sala e Granelli alle rotaie

La Lega inchioda Sala e Granelli alle rotaie. I salviniani hanno infatti deciso di organizzare una manifestazione davanti alla sede dell’azienda di trasporti milanese per inchiodare alle proprie responsabilità politiche il sindaco e l’assessore competente sull’argomento: nei mesi scorsi continuavano a registrarsi incidenti sulle metropolitane, brusche frenate improvvise che causavano decine di feriti. In quei momenti però l’Amministrazione insisteva nel tranquillizzare tutti con frasi di circostanza, dichiarazioni a cui la Lega inchioda Sala e Granelli sulle rotaie: “Questa mattina come Lega Milano abbiamo manifestato fuori dalla sede di ATM per chiedere chiarezza. Mentre sulle metropolitane le persone si infortunavano a causa dei continui guasti e Sala e Granelli negavano problemi sulle linee, nell’azienda comunale venivano assegnati illecitamente appalti da parte di dirigenti (mai fatti ruotare negli incarichi come consuetamente dovrebbe avvenire) che permettevano la manomissione delle linee. Penso sia a dir poco allucinante e criminale! E prese di posizione serie da parte della sinistra milanese non sono pervenute…”. Come usciranno da questa sitazione gli attuali amministratori milanesi? Perché per prima cosa dovrebbero assicurare a tutti che l’inchiesta non sarà l’inizio di una nuova Tangentopoli. Secondo, devono spiegare come mai nessuno si sia accorto delle presunte ruberie all’interno di una delle eccellenze milanesi. Questioni che sono aperte oggi e che continueranno ad esserlo anche nelle prossime settimane.

La Lega inchioda Sala e Granelli alle rotaie Leggi tutto »

Fratelli d’Italia: Sala chiarisca opacità sull’appalto Calore

Dopo l’ultimo caso corruttivo che ha portato ai recenti arresti in ATM spa del Comune di Milano, ora emerge una nuova patata bollente per l’Amministrazione Sala. Il TAR ha bocciato il mega “appalto del calore” da 40 milioni l’anno, per la fornitura di gas e manutenzione ad A Energie e lo ha girato alla Corte dei conti per valutare l’eventuale danno erariale. Un fatto di cui stranamente la Procura di Milano non si è ancora occupata, ma che ha attirato critiche e accuse da Fratelli d’Italia. “Appalto calore incredibilmente prorogato senza gara per un valore vicino ai 40 milioni di euro. L’inerzia o l’inefficienza del Comune è evidente, ed è proprio in situazioni come queste che si annidano rischi corruttivi e potenziali danni per il patrimonio dei cittadini Milanesi. La domanda è la seguente: quando si fa un appalto è fissata la durata e conseguentemente la scadenza –dunque c’è tutto il tempo e il dovere di procedere per gara – allora quali motivi hanno spinto l’Amministrazione a tardare per poi assegnare una cospicua proroga? Infatti, la Corte dei Conti indaga su un possibile danno erariale del quale l’Amministrazione potrebbe dover rispondere” spiega il Capogruppo di FdI a Palazzo Marino Andrea Mascaretti, concludendo “ho dato avvio alla richiesta di una commissione anti-corruzione per analizzare la situazione dell’appalto calore e i motivi della mancanza della gara”. “il Sindaco Sala e la sua maggioranza, dopo aver sbandierato a destra e a manca, trasparenza e onestà oggi cominciano ad essere un po’ troppo in difficoltà sul tema degli appalti…come sono lontani i tempi dei facili moralismi” dichiara in proposito l’Onorevole Marco Osnato della VI Commissione Finanze della Camera.  

Fratelli d’Italia: Sala chiarisca opacità sull’appalto Calore Leggi tutto »

La difficile situazione politica di Sala

La difficile situazione politica di Sala. Il sindaco di Milano si trova alla prese con un altro problema di legalità e correttezza all’interno degli organi amministrativi cittadini, questa volta è infatti il turno di un’ondata di manette piombata su Atm. Tangenti e il classico gioco sporco sugli appalti pubblici, dice la Guardia di Finanza. Ma la difficile situazione politica di Sala è tutt’altro argomento: con una condanna alle spalle per aver truccato le carte legate a Expo 2015 è possibile pretendere correttezza e legalità dagli altri? Perché lui lo ha fatto, come ci si aspetta da un sindaco, specialmente se il Comune è proprietario dell’azienda in cui sono stati scoperti i presunti tangentari. Però davvero non c’è niente di strano in un condannato che dà direttive sulla legalità? Chi è garantista fino al midollo non ha problemi per questo genere di vicende politiche perché può distinguere caso per caso, valutando e soppesando senza pregiudizi. Ma in questi tempi in cui si chiede la galera a vita o pene durissime ed esemplari per chiunque sono pronti per avere tanta pazienza? O forse nel primo cittadino milanese vedono una contraddizione pesante, tanto pesante da ridiscutere la prossima candidatura? Sicuramente per la sinistra sarà un bagno di realtà consistente se dovesse essere ancora “Beppe” l’aspirante sindaco: dopo aver parlato di condannati in politica, a volte solo indagati, ora hanno un condannato che parla di legalità e correttezza.

La difficile situazione politica di Sala Leggi tutto »