sala

Immigrazione, Sala: accoglierò chi busserà alle porte di Milano

“Accoglierò chi busserà alle porte di Milano, ma Milano è a valle e il problema nasce più a monte“. Lo ha scritto il Sindaco Giuseppe Sala in un post pubblicato sulla sua bacheca Facebook. Il primo cittadino continua scrivendo: “L’Italia ha circa il 9% di immigrati e Milano il 19%, eppure qui le cose non vanno così male, però ora dobbiamo fronteggiare un’immigrazione nuova e cioè quella africana. Se chiedessi ai milanesi ‘Ma vi siete lamentati quando sono arrivati i filippini o i singalesi?’. La risposta sarebbe ‘No’. Ma e’ innegabile che oggi la tensione stia salendo. Chi sta arrivando negli ultimi anni ha spesso un livello di istruzione bassissimo e tanti non hanno alcuna professionalità lavorativa. Il mio amico Majorino mi dice: ‘Occhio, io lo so come la pensi, ma così rischi di gerarchizzare il tema dell’immigrazione per provenienza’. Capisco, ma in realtà io sto solo cercando di gerarchizzare per livelli di complessità“. E ancora: “Una persona che stimo e con cui discuto come Roberto Saviano sostiene che si debba accogliere tutti i rifugiati politici e che su quelli ‘economici’ bisogna avviare un’azione politica con i Paesi di provenienza e cercare di governare i flussi, per andare incontro alla domanda di lavoro che, oggettivamente, c’è in Italia. Si tratta di una posizione teorica? Forse un po’, ma ci leggo anche tanto buon senso e tanta voglia di trovare una via. Perchè la morale è questa. Sembra che tanti italiani si accontentino di slogan. Ma tanti altri no. Rimane il fatto che il fenomeno va governato e subito. Senza generalizzazioni, ma senza nemmeno farla facile. Ci sarà bisogno di percorsi di integrazione molto più strutturati e solidi rispetto a quanto fatto fino ad oggi. Per questo, come ripeto da tanto tempo, è necessario un piano nazionale. Che, diciamocelo, in questi anni è mancato. Io ci voglio lavorare”. Concludendo: “Per mia natura alle parole preferisco i fatti“.

Immigrazione, Sala: accoglierò chi busserà alle porte di Milano Leggi tutto »

Sicurezza: Sala chiede aiuto a Salvini, reazioni e commenti

Come era prevedibile, la richiesta d’aiuto in tema di sicurezza, rivolta dal Sindaco Sala al Ministro Salvini, ha causato molte e contrastanti reazioni. “E’ milanese e conosce la città, quindi conto su un aiuto” sono state le parolepronunciate ieri mattina il primo cittadino, riferendosi all’esponente leghista e prima di sera in molti hanno espresso loro opinone su questa affermazione. Riccardo De Corato, Assessore a Sicurezza di Regione Lombardia, esordisce con ironia “Ogni tanto Sala pensa di essere ancora direttore generale del centro destra” probabilmente perché la stessa “allucinazione che ha colpito Marcora ha colpito anche lui”.  Per l’ex vicesindaco è assurdo che Sala chieda aiuto al ministro degli Interni, quando lui è “il diretto responsabile della Polizia Locale, che in prima persona ne nomina il Comandante”, un atteggiamento che “sancisce il deprofundis sulla sicurezza“. L’esponente di fratelli d’Italia conclude sostenendo che oggi secondo il Sindaco la sicurezza si affronta “con 4 concerti qualche dibattito e una salamella. Probabilmente per evitare di inimicarsi sindacati amici si preferisce ignorare i propri poteri e le proprie prerogative, alzando bandiera bianca e chiedendo aiuto a Roma”. Secondo Silvia Sardone, Consigliere Regionale e Comunale del Gruppo Misto, Sala “ammette candidamente il suo fallimento sulla questione“. L’ex forzista continua spiegando che per constatarlo “basta farsi un giro nelle periferie della città che sono allo sbando per toccare con mano i problemi della gente“, per poi chiedersi come mai in passato Sala non abbia rivolto lo stesso appello a Minniti e sottolineare “in Consiglio comunale il tema sicurezza non è praticamente mai stato affrontato“. La consigliera conclude quindi dicendo: “Mi fa piacere che si svegli ora e dica apertamente di aver trascurato la sicurezza di Milano nonostante le mille promesse e i mille annunci, ossessioni per le periferie incluse“. Meno severo invece il vicecapogruppo Forza Italia a Palazzo Marino, Alessandro De Chirico, secondo cui “È apprezzabile che finalmente il sindaco di tutti i milanesi chieda un aiuto in fatto di sicurezza” riconoscendo al sindaco di mettere “in luce una questione politica che il centrodestra ripete da anni: il problema della sicurezza“. L’azzuro è invece meno generoso con gli rappresentanti della sinistra a palazzo marino, cui si rivolge domandando: “chiederanno anche al sindaco di spostarsi nei banchi dell’opposizione?” per poi concludere “Noi invitiamo il sindaco ad andare avanti, certi che Salvini recepirà la richiesta di aiuto“. Il Consigliere Comunale e Regionale del Carroccio Massimiliano Bastoni, non offre invece nessun alibi: “La sinistra milanese è in cortocircuito, prima fa danni poi chiede aiuto a Salvini“. Il leghista quindi riassume, “Prima Marcora che si appella al ministro degli Interni per sgomberare il centro sociale Leoncavallo, poi Mirabelli che chiede aiuto a Salvini per il boschetto della droga, feudo di bande di spacciatori marocchini e infine lo stesso sindaco Sala che chiede al ministro di avere più vigili per strada” concludendo con il dire che la sinistra “si è finalmente resa conto che i suoi rappresentanti hanno miseramente fallito. Meglio tardi che mai. Peccato che a farne le spese, in tutti questi anni, siano stati in cittadini”. Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale dichiara invece:  “Ammettere i propri limiti è certamente un gesto che denota maturità, tuttavia crediamo che il problema stia nell’approccio ideologico e partigiano che questa maggioranza ha sempre adottato”. Per Comazzi “se si chiude un occhio di fronte alle occupazioni abusive dei centri sociali, se si lasciano interi quartieri in balia di bivacchi e degrado e non si dà mandato alle forze dell’ordine di intervenire in maniera decisa per paura che l’ala sinistra possa storcere il nas fare appello al buon cuore del ministro dell’Interno lascia il tempo che trova” concludendo  “E’ l’approccio che deve cambiare radicalmente, se si tiene alla sicurezza e al benessere dei milanesi”. A chiudere la carrellata, l’unica esponente di sinistra che si è espressa in proposito, la Consigliera Regionale del Pd Carmela Rozza, secondo cui  “Il centrodestra è per la sicurezza solo a parole, perché gli atti concreti non si vedono”. L’esponente del PD ha quindi aggiunto  “Ci saremmo attesi che nel decreto Sicurezza ci fosse un potenziamento del piano di assunzioni per le forze dell’ordine. Di tutto questo non c’è traccia. Assistiamo però a continue promesse del Ministro Salvini di nuovo personale, una per ogni città in cui va” concludendo “nella prossima finanziaria ci attendiamo un piano che sia almeno dieci volte quello che ha approvato il Governo precedente. La sicurezza non si fa con le chiacchiere, ma con i fatti”.

Sicurezza: Sala chiede aiuto a Salvini, reazioni e commenti Leggi tutto »

Sala: sulla sicurezza conto nell’aiuto del milanese Salvini

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, mette da parte le divisioni politiche e si dice fiducioso in un aiuto sul tema sicurezza da parte del vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini. “È chiaro che con Salvini ci sono tante cose che ci separano, ma è milanese e conosce la città, quindi conto su un aiuto”, ha spiegato il Sindaco, a margine del suo intervento al convegno sul futuro delle città, organizzato dalla rivista Domus in occasione dei suoi 90 anni, in cui ha parlato – oltre che degli aspetti positivi delle realtà urbane – anche su quelli critici, su cui bisogna intervenire, come verde e sicurezza. “Quello della sicurezza è un tema su cui non si arriverà mai a un punto finale. Ovviamente c’è la sensibilità dei cittadini, ovviamente nessuno si accontenta dei dati che dicono che i crimini sono in diminuzione”, ha spiegato. A una domanda sui mancanti fondi previsti dal decreto sicurezza per nuove assunzioni nelle Forze dell’Ordine e anche nella Polizia locale, il Sindaco ha risposto sottolineando anche quelle che – a suo dire – sono le colpe delle città, osservando: “Pensate al tema dei vigili. Anche le città hanno le loro colpe, perché hanno accettato il crearsi di una situazione negli anni in cui la quota parte dei vigili che sono per strada rispetto a quelli che sono negli uffici non è certo l’ideale. Però così è e indietro è difficile tornare. È chiaro che oggi avremmo bisogno di più persone in giro ed è chiaro che è quello che poi ci chiedono i cittadini. Sarà un dibattito interessante”.

Sala: sulla sicurezza conto nell’aiuto del milanese Salvini Leggi tutto »

Olimpiadi, ufficializzata la candidatura Milano – Cortina

Il Sindaco Giuseppe Sala e il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, hanno espresso soddisfazione per l’ufficializzazione della candidatura di Milano e Cortina per le Olimpiadi invernali 2026 da parte del Cio, il Comitato Olimpico Internazionale riunito in Argentina. “Sono davvero soddisfatto. Ora al lavoro.” E’ stato il commento scritto sui social networks  dal Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, che lo ha concluso con l’invito “Uniamo le forze per centrare un obiettivo importantissimo non solo per la Lombardia e il Veneto ma per tutta Italia“. Al rappresentante leghista ha fatto immediatamente eco Giuseppe Sala scrivendo sulla sua bacheca Facebook:  “La candidatura di Milano-Cortina 2026 è stata ufficialmente accettata dal CIO. Avanti con fiducia, noi ci crediamo“.  

Olimpiadi, ufficializzata la candidatura Milano – Cortina Leggi tutto »

Brera riallestita innaugura Palazzo Citterio

Questa mattina, il occasione della presentazione della mostra il VII Dialogo “Attorno a Ingres e Hayez Sguardi diversi sulle donne di metà Ottocento” curata da Florence Viguier-Dutheil, Isabella Marelli, Fernando Mazzocca e Carlo Sisi, in presenza del Sindaco Giuseppe Sala e del Ministro dei Beni e delle Attività culturali Alberto Bonisoli, è stato celebrato il completamento del riallestimento della Pinacoteca di Brera, iniziato tre anni fa. Un progetto ambizioso, che ha coinvolto le 38 sale del museo, il restauro di due tra le più importanti opere di Francesco Hayez e di ‘Porta Gregotti’, l’ingresso principale chiuso da 100 anni, oltre all’apertura del ‘Caffè Fernanda’ e reso possibile dall’autonomia istituzionale conseguente alla riforma Franceschini. “Sono contento di essere giunto alla fine di un’importante tappa della rivisitazione della Pinacoteca di Brera: possiamo dire a questo punto di avere un museo che è pienamente all’interno di Milano e che si apre a tutta la città“, ha detto il ministro Bonisoli. “Precisamente tre anni fa, il giorno dopo il mio compleanno di 60 anni, occupai il mio posto a Brera e, in mezzo all’infuriare delle polemiche giornalistiche, confesso che anche io mi immersi nei problemi da risolvere“, ha raccontato il direttore della Pinacoteca James M. Bradburne, citando Ettore Modigliani. “Ascoltavo tutti e dopo averla concordata con gli altri direttori di Brera, ho lanciato la missione di rimettere la Pinacoteca al centro della città e il fruitore al centro di Brera”. “Sono una persona che mantiene le promesse”, ha aggiunto Bradburne, sottolineando di lavorare “nell’ombra dei grandi direttori del passato: Modigliani, Wittgens e Russoli“.  l progetto di riallestimento, in particolare, s’ispira alle idee di ‘museo vivente’ di Fernanda Wittgens, la visionaria direttrice che riaprì la Pinacoteca nel 1950, dopo i bombardamenti del ’43 e a cui è dedicata la caffetteria inaugurata oggi. “Io mi sento un umile strumento della sua missione“, ha infine spiegato Bradburne. “Quello di Brera è un gran percorso, perché rispetta le tradizioni, ma fa un grande cambio di passo nell’approccio e nella valorizzazione degli spazi“, ha commentato in conferenza stampa il Sindaco Sala, non nascondendo di avere avuto delle perplessità nel momento in cui Bradburne fu nominato direttore. “Il dubbio era se questo canadese inglese sarebbe stato in grado di interpretare lo spirito milanese e dare il suo contributo alla città” ha spiegato Sala, rilanciando il progetto “Questa è la sfida che lancio alla città: in questo momento non dobbiamo solo gestire quello che abbiamo, ma avere il coraggio di pensare in grande e con una testa internazionale, perché è questo che Milano è diventata. La Milano aperta, eclettica, che dà spazio a tutti è vincente. Viviamo in tempi in cui si passa dal successo all’insuccesso in un attimo, quindi bisogna subito rilanciare“, ha spiegato Sala, plaudendo al riallestimento della Pinacoteca, ma augurandosi che si prosegua con l’allargamento degli spazi dell’Accademia a Scalo Farini e con l’apertura di Palazzo Citterio. Negli ultimi tre anni il museo della Pinacoteca di Brera ha abbracciato un nuovo approccio qualitativo, valorizzando la collezione permanente con i Dialoghi che, sviluppandosi attorno ai dipinti della Pinacoteca e ad alcune opere in prestito, hanno stimolato confronti e approfondimenti, rappresentando l’occasione per il riallestimento di intere sezioni espositive. In occasione del nuovo allestimento delle sale dedicate all’Ottocento e del settimo Dialogo sono stati realizzati nel laboratorio di restauro della Pinacoteca vari interventi conservativi: in particolare sono state restaurate due fra le più importanti tele di Francesco Hayez l”Autoritratto’ del 1848 e il ‘Ritratto di Alessandro Mazoni’ del 1841. Le opere seguono una scansione cronologica, intrecciata a una suddivisione per scuole pittoriche regionali. L’intervento di riqualificazione ha interessato i 38 spazi espositivi della Pinacoteca, accompagnandosi al riordino della collezione con una nuova illuminazione con Led a ridotto impatto ambientale, nuove tinte alle pareti, nuove didascalie concepite per diverse tipologie di pubblico e anche d’autore, come il premio Nobel Orhan Pamuk, e nuovi servizi. Tra questi il ‘Caffè Fernanda’, che sovverte la visione pluridecennale di bookshop, caffetterie ed esposizioni museali come ‘servizi aggiuntivi’, secondo la la definizione della legge Ronchey del 1993. “Non sono servizi aggiuntivi, ma sono core business“, ha spiegato invece Bradburne. “Mi è molto piaciuto come è stato impostato il riallestimento, anche facendo scelte coraggiose, come il colore dei muri. Non è scontato“, ha commentato il ministro Bonisoli. “Secondo me il cardine di una struttura del genere è quello di essere accessibile: accessibile in termini fisici, di orario e di giornata“, ha aggiunto, sottolineando l’importanza di inserire gratuità all’interno della formula complessiva museale, concludendo “C’è una doppia logica rendere il museo interessante per chi già è appassionato e ha un gusto raffinato, ma anche rendere vicina l’arte a chi non ha ancora avuto la fortuna di conoscerla. E questa è un’opportunità che noi abbiamo, sia in termini sociali che economici”.

Brera riallestita innaugura Palazzo Citterio Leggi tutto »

Olimpiadi, ufficializzata la candidatura Milano – Cortina

Questa mattina il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana ha annunciato che “Il Coni ha ufficializzato che la candidatura italiana per i giochi olimpici invernali 2026 sarà quella di Milano – Cortina“. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, ha commentato la notizia mentre si trovava alla Pinacoteca di Brera: “È un passo necessario e tanto atteso. Ovviamente è un passo, poi è chiaro che adesso bisognerà lavorare e accelerare sulla preparazione di un ottimo dossier, perché abbiamo convinto il Coni e il governo, ora dobbiamo convincere il Cio“. Il primo cittadino è apparso visibilmente soddisfatto, giudicando la decisione “molto positiva”. Infine Sala ha parlato dei prossimi passi in programma per sostenere la candidatura: “Giovedì  avremo questo incontro a Venezia: il Coni sarà rappresentato dalla Bianchedi. Ho sentito questa mattina Malagò che parte mercoledì per Buenos Aires per comiciare a sostenere la candidatura“. Soddisfatto anche il  segretario metropolitano del PD, Pietro Bussolati. “Finalmente  dopo qualche pasticcio, si è usciti dall’impasse causata da Appendino e Cinque Stelle. Adesso c’è bisogno di lavorare insieme per portare avanti quella che rappresenta, senza alcun dubbio, un’opportunità di crescita e prestigio per la nostra città e per la Lombardia” ha commentato Bussolati, auspicando che “la maggioranza giallo-verde al governo del Paese non si tiri indietro, ma anzi si impegni a sostenere il progetto delle Olimpiadi“.

Olimpiadi, ufficializzata la candidatura Milano – Cortina Leggi tutto »