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Controlli per prevenire assembramenti e schiamazzi a San Siro

Proseguono i controlli della Polizia di Stato, predisposti dal Questore di Milano, dei motociclisti che si radunano nei pressi dello stadio Meazza e che inscenano pericolose evoluzioni lungo i viali circostanti. Ieri sera 29 luglio, tra le ore 20 e le ore 24, coordinati da un funzionario del Commissariato Bonola, i poliziotti, con il contributo dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale, hanno controllato 156 motocicli e 210 persone: sono state elevate 24 sanzioni per violazioni al Codice della Strada, 5 veicoli sono stati sospesi dalla circolazione per mancata revisione, sono stati effettuati 2 fermi amministrativi e un sequestro amministrativo. Un verbale è stato redatto per violazione al Regolamento di Polizia Urbana, due carte di circolazione sono state ritirate, una persona è stata sanzionata amministrativamente perché alla guida senza aver mai conseguito la patente. Nel corso del servizio, effettuato in Piazzale dello Sport per la terza volta nel mese di luglio, la punta massima dei motociclisti, radunatisi nei pressi di un bar vicino allo stadio, è stata di 350 persone circa con 250 motocicli.

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130 milioni per la rigenerazione di Lorenteggio-Giambellino, San Siro e Niguarda

Il Comune di Milano potrà accedere a finanziamenti fino a 130 milioni di euro nell’ambito del Bando del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del “Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PINQua) cui aveva partecipato con tre proposte per la rigenerazione dei quartieri Lorenteggio-Giambellino, San Siro e Niguarda. Tutti e tre progetti presentati sono infatti stati ammessi alla graduatoria del bando. “Sono risorse straordinarie che si concentrano in alcuni dei quartieri della città che più necessitano interventi – dichiarano gli assessori Pierfrancesco Maran (Urbanistica), Gabriele Rabaiotti (Politiche sociali e abitative) e Marco Granelli (Mobilità) -. Possiamo potenziare l’offerta per le emergenze abitative, costruire ambienti più vivibili e con maggiori opportunità, ed anche incroci più sicuri, spazi per la pedonalità e la ciclabilità. Tutti gli interventi per i quali abbiamo ottenuto le coperture ministeriali, in sinergia con gli altri progetti già finanziati dall’Amministrazione, porteranno una rinnovata qualità dell’abitare a favore dei residenti, servizi e sostenibilità ambientale e sociale per tutta la comunità milanese”. Il progetto pilota riguarda un vasto ambito che va dal centro al quartiere Lorenteggio-Giambellino ricucendo i quartieri (valore complessivo 135 milioni di euro, di cui 100 finanziati tramite il Bando), si è classificato terzo nella graduatoria e riguarda la rigenerazione del tessuto abitativo di quartieri connotati da profili di disagio abitativo e socioeconomico, la riqualificazione e la riorganizzazione del patrimonio edilizio esistente destinato all’edilizia residenziale sociale, una capillare trasformazione della rete di spazi pubblici che muove dalla prossima entrata in esercizio della nuova linea della metropolitana M4 che attraversa ed innerva l’ambito interessato, l’incremento della qualità dell’ambiente naturale. Attraverso il bando si potrà accedere ai finanziamenti per la demolizione e ricostruzione integrale degli edifici di edilizia residenziale pubblica di via dei Giaggioli 7/9/11 (con la realizzazione di 210 nuove case più efficienti, sostenibili e senza barriere architettoniche). Sempre connesse ai quartieri Giambellino Lorenteggio, le sistemazioni superficiali della nuova linea M4 tratta Ovest e tratta Centro, zona San Cristoforo; la riqualificazione di via Olona e la sistemazione dell’ingresso pedonale al Museo della Scienza e della Tecnica e la ciclabile Olona-Modestino-Solari per il collegamento della ciclabilità Cerchia dei Navigli con Solari-Giambellino; la realizzazione della preferenziale per la linea filotramviaria della circolare 90-91 da piazza Zavattari a piazza Stuparich e la connessione ciclabile e la nuova Biblioteca Lorenteggio. I progetti si integrano con altri interventi già finanziati con risorse proprie o altre fonti statali o europee: la riqualificazione ambientale del quartiere Lorenteggio con nuovo verde attrezzato in via Giambellino 129, l’itinerario ciclabile piazza Napoli-Giambellino e la ricostruzione della scuola media di via Strozzi 11. Ad accedere alla graduatoria, che permetterà finanziamenti del valore di 15 milioni ciascuno, sono stati anche i progetti ‘Move in. Muovere gli immobili, integrare i servizi’ per Niguarda e San Siro: due progetti per due quartieri che guardano oltre il centro storico in cui sperimentare un unico modello integrato di servizi abitativi, servizi di prossimità e azioni a supporto all’abitare, valorizzando le reti territoriali già attive e introducendo spazi dove promuovere progetti innovativi per lo sviluppo della comunità locale. Uno insiste nella zona di Greco-Niguarda, a nord est, l’altro riguarda quella di San Siro, a ovest. Entrambi puntano alla rigenerazione di aree e spazi già definiti e costruiti, e individuano ciascuno un immobile di proprietà pubblica da recuperare e riprogettare – in via Pianell a Niguarda e un edificio Aler in via Newton a San Siro, cui si aggiungono alcune case popolari diffuse nei quartieri da ristrutturare – destinandolo all’abitazione transitoria a canone sostenibile come fulcro di un piano più ampio di potenziamento del sistema abitativo e dei servizi di welfare urbano, che comprende anche la sistemazione delle strade limitrofe e degli spazi pubblici, oltre alla dotazione di nuovi servizi di prossimità a disposizione degli abitanti del quartiere, in particolare giovani, come laboratori, spazi dedicati alla microimpresa, alle attività culturali, al co-working e allo stare insieme. L’obiettivo è quindi duplice: aumentare sia in quantità che in qualità le possibilità residenziali transitorie per le persone in difficoltà, come anche per giovani studenti e lavoratori, e nel contempo contribuire alla costruzione di quartieri più vivibili, meglio serviti e capaci di offrire maggiori opportunità a chi li abita. Il lotto di via Pianell, un’area complessiva di circa mille metri quadrati, comprenderà un articolato edificio di cinque piani fuori terra, con una superficie utile lorda di circa 2.900 mq che diventerà un hub per la residenza temporanea con varie tipologie di stanze/posti letto (90, oltre a 5 mini alloggi). Gli spazi al piano terra verranno riservati a servizi di prossimità aperti al quartiere. Il progetto prevede anche l’avvio di servizi di accompagnamento differenziati per gli ospiti dell’hub e la creazione di una realtà di micro-imprenditoria che possa offrire anche opportunità lavorative per gli stessi utenti dell’hub. A San Siro, lo stabile di via Newton (oggi adibito a uffici che verranno trasferiti nella limitrofa via Zamagna), con una superficie lorda di 1.965 mq, verrà dato in comodato d’uso gratuito per 25 anni all’Amministrazione che lo sistemerà, anche con l’ottimizzazione degli spazi, per trasformarlo in un hub per la residenza temporanea con stanze per le permanenze brevi e alcuni mini alloggi per la locazione più lunga, per un totale di 104 posti letto. I lavori prevedono anche il completamento del primo piano e la costruzione di un secondo, e la realizzazione di spazi destinati a servizi condivisi per gli abitanti, tra cui una portineria, sale comuni, una lavanderia e una cucina. Anche per questo intervento sono previste misure di accompagnamento sociale sia per supportare nuclei in difficoltà socio-economica in uscita dal servizio abitativo temporaneo verso altre soluzioni più stabili, sia per sostenere la fase di start-up microimprenditoriale attraverso cui creare opportunità di inserimento professionale e avvio di servizi aperti al quartiere.

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Sala: pronto a riascoltare i club su San Siro

“Io sono sempre pronto al dialogo, certo è che sono stato svillaneggiato dall’Inter solo perché mi sono permesso di chiedere garanzie prima di affidare dei lavori da un miliardo e 200 milioni su terreni nostri, e forse qualche ragione ce l’avevo”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, parlando del confronto con Inter e Milan sul progetto del nuovo stadio. “La vita è fatta, a volte, di dissidi, io sono pronto a riascoltarli perché questo è il mio dovere”, ha concluso. ANSA

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Tafferugli a San Siro: perquisizioni in corso

Dopo i tafferugli avvenuti durante le riprese di un video rap, lo scorso 10 aprile, la Polizia di Stato sta eseguendo nel quartiere San Siro 13 decreti di perquisizione domiciliare. “I provvedimenti sono stati emessi dal sostituto procuratore Alberto Nobili, coordinatore del pool antiterrorismo della Procura, e da Ciro Cascone, Procuratore presso il Tribunale per i Minorenni, nei confronti di 10 maggiorenni e tre minorenni, per manifestazione non preavvisata, violenza e resistenza a pubblico ufficiale aggravate, nonché per porto d’armi per un maggiorenne”. Tra gli indagati nell’inchiesta milanese, c’è anche Zaccaria Mouhib, 19enne noto come rapper col nome di ‘Baby Gang’. Anche lui, così come il 19enne rapper milanese ‘Neima Ezza’, è accusato di violenza o minaccia e resistenza a pubblico ufficiale e manifestazione non preavvisata. Emerge dai decreti di perquisizione eseguiti dalla polizia, coordinata dal pool antiterrorismo, guidato da Alberto Nobili. Negli atti si parla di “assembramento non autorizzato” con “resistenza nei confronti delle forze dell’ordine” con lancio anche “di armi”. ANSA

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San Siro: botta e risposta Majorino – De Chirico

“Dopo le scene del quartiere San Siro, scene che mi è gia capitato di dire non vanno in alcun modo sottovalutate, vedo che la destra milanese invoca strani interventi nel quartiere delle case popolari. Tutto bene non fosse che il quartiere delle case popolari è di ALER, cioè della Regione. Ed è gestito in modo vergognoso con tante case vuote senza persone e tante persone che le case le occupano abusivamente”. Lo ha scritto sul suo profilo Facebook Pierfrancesco Majorino, ex assessore al Welfare oggi Eurodeputato Pd in merito all’apisodio di sabato, quando sono scoppiati disordini fra 300 giovani radunatisi per un video di un rapper e le le forze dell’ordine. “Fossi nel Sindaco direi a tutti loro – ha aggiunto Majorino – a quelli della destra, di tacere. Ma soprattutto costruirei una proposta perchè il Comune tolga totalmente la gestione delle case popolari alla Regione. Le sa gestire meglio (il Comune) quando è chiamato a farlo direttamente. Ci sono pure le risorse europee del Recovery che arriveranno e che potrebbero essere ben impiegate per risanare e riqualificare” ha concluso l’esponente del PD. Immediata la replica del Consigliere Comunale di Forza Italia, Alessandro De Chirico “Leggo le dure parole di condanna di Majorino, già assessore alle Politiche Sociali del Comune di Milano, contro Regione e ALER. Non una sola riga di dura condanna verso il gravissimo episodio avvenuto sabato nel quadrilatero di San Siro – scritto in una nota l’azzurro -. È stato accertato che centinaia di ragazzi venissero da fuori quartiere rispondendo all’appello del rapper Neima Ezza eppure per l’esponente del PD è più importante accusare altri per colpe piuttosto che ammettere il fallimento delle politiche di accoglienza da lui stesso portate avanti quand’era assessore. La rabbia giovanile che abbiamo visto in quei video è molto preoccupante, come l’eurodeputato ammette, ma da lui nessuna soluzione” ha concluso De Chirico.

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Perché Sala odia il futuro di San Siro?

Sarà anche una domanda dura, ma qualcuno se la deve pur fare. La polemica di Sala con l’Inter, infatti, più che lo Stadio riguarda la riqualificazione di un intero quartiere e il rilancio economico del quadrante nord ovest della città. Messo a rischio non dalle normale vicende societarie di una grande squadra di calcio, ma dall’incapacità manageriale di un sindaco che, quello stadio, non l’ha mai voluto. Ce ne parla il sempre attento consigliere di Municipio 7 Franco Vassallo. “Se qualcuno credeva che l’iscrizione di Sala ai Verdi Europei fosse una cosa indolore temo se ne dovrà ricredere. Beppe sta già passando a pagare dazio. E lo fa cercando di sabotare un progetto che non ha mai amato. Troppo proiettato nel futuro, troppo grande, troppo privato. Qualcosa su cui non ha mai potuto ingerire, che non porterà il suo distinto marchio di fabbrica: inefficienza e costi che lievitano, senza che nessuno chieda mai a fondo conto delle cifre. Così sta approfittando delle normali vicende societarie di tutti i grandi club in questi momenti tribolati, per cercare di sabotare l’intero piano. Che riguarda lo Stadio, certo. Ma che riguarda anche e soprattutto la riqualificazione dell’intera area. Gli oneri urbanistici sono il 50% del progetto. Vuol dire che Milan e Inter lo stadio lo pagheranno il doppio. Ecco, un sindaco pragmatico e avveduto non farebbe polemica sulle quote societarie. Si assicurerebbe invece che i lavori e gli oneri andassero di pari passo, che non si facesse economia su questi ultimi per favorire lo Stadio. Insomma, farebbe, in silenzio il proprio lavoro. Ma Sala è un bravo manager pubblico solo quando nessuno fa le pulci alla contabilità e tutti obbediscono senza fare domande. Non a caso l’unico grande cantiere di questi cinque anni è stato progettato, pagato e verrà realizzato da privati. Lui è stato ad osservare, come gli umarell attorno ai cantieri, criticando e cercando di rallentare ogni volta che è stato possibile. Questo atteggiamento, purtroppo, rischia di costare caro alla gente di San Siro, che potrebbe perdere centinaia di milioni di euro per vivere meglio. E tutto per evitare che si guardi al futuro. L’unica, piccola e amara consolazione è che ai Milanesi verrà mostrato in tutto il suo splendore cosa succederà se lo rieleggeranno: cinque anni di immobilismo e perdita di valore per la città. Dove l’unica cosa a crescere saranno le code davanti al Pane Quotidiano.”

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