Silvia Sardone

Sardone (Lega): da Corvetto a via Padova rivolte come nelle banelieu

“In via Padova ormai siamo arrivati alle sommosse di strada per impedire alle forze dell’ordine di fare il proprio lavoro. In 30 tra arabi e antagonisti del centro sociale T28 hanno accerchiato una volante per cercare di evitare l’arresto di un algerino ladro di orologi; e un paio di giorni fa una vergognosa scena identica era capitata al Corvetto” lo riferisce l’eurodeputata della Lega Silvia Sardone. “Due periferie milanesi in cui il fallimento del multiculturalismo è evidente a chiunque tranne che ai buonisti di sinistra. – attacca la Sardone –  Sala e la sua maggioranza sono i veri assenti giustificati e questi assalti sono il frutto avvelenato della campagna anti-polizia che sta montando nelle ultime settimane. Vi siete rifiutati di esprimere solidarietà agli agenti e condannare le violenze dei centri sociali, bocciando in serie le mozioni della Lega, dimostrando di stare sempre dalla parte sbagliata”. “La mia solidarietà massima va alla Polizia e ai cittadini perbene di via Padova, costretti a vivere nell’insicurezza a causa del lassismo di Pd e compagni” conclude la Sardone. L’episodio, avvenuto in via Padova all’esterno del ristorante Casablanca quando un diciassettenne algerino riconosciuto da due agenti come autore di uno scippo ha cercato di opporsi all’arresto spintonandoli. I due poliziotti sono riusciti a immobilizzarlo e ammanettalo, ma sono stati accerchiati da diversi extracomunitari che hanno cominciato a lanciargli contro oggetti e ad aggredirli nel tentativo di liberarlo. Fortunatamente sono sopraggiunti dei rinforzi che ha fatica sono riusciti a contenere la folla di rivoltosi che non hanno esitato a circondare le volanti, che però sono partite rompendo l’accerchiamento. L’arrestato è stato stato portato al Beccaria dove si trova in attesa di convalida dell’arresto.

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Piazzale Cuoco: dopo gli interventi spot torna il mercato abusivo

“In piazzale Cuoco, attorno all’area del parco Alessandrini, commercio abusivo e degrado sono già tornati padroni dopo gli estemporanei blitz di cui tanto si è vantato l’assessore Granelli: tutto ciò non ci stupisce affatto, perché servono soluzioni strutturali” lo denunciano in una nota i leghisti Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale, e Davide Ferrari Bardile, consigliere municipale di Zona 4. “Perché non usare l’efficace e incisivo strumento dei daspo urbani, in modo da scoraggiare questi gruppi di venditori senza alcuna licenza che oltre a operare nell’illegalità portano insicurezza e sporcizia nel quartiere?  – si chiedono Sardone e Bardile – Amsa non può fare gli straordinari ogni domenica per ripulire chili e chili di rifiuti abbandonati sui marciapiedi che finiscono per pesare sulle tasche dei cittadini. Granelli perché non ci dice quanti daspo sono stati effettuati per contrastare l’ormai famoso “mercato del rubato? I residenti meritano decoro e legalità, non operazioni spot guarda caso a ridosso di un Consiglio municipale a tema sicurezza” concludono i due esponenti leghisti. Dello stesso tenore l’intervento del Francesco Rocca, Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia, che scrive “Come già annunciavamo, i blitz a favore di telecamera non risolvono il problema del mercato abusivo in piazzale Cuoco e al parco Alessandrini. Ieri, con la scusa della Stramilano, non era presente neanche una volante della Polizia Locale a garantire un minimo freno ai venditori abusivi di merce rubata che tutte le domeniche, da oltre 10 anni, occupano abusivamente i marciapiedi di via Monte Cimone, piazzale Cuoco e del parco Alessandrini”. “Una situazione tragicomica che evidenzia l’incapacità dell’Amministrazione comunale di risolvere questo problema – commenta il meloniano – Come già è accaduto in passato, occorre sequestrare la merce rubata e presidiare l’area con pattuglie miste, composte dalla Polizia Locale e dalle Forze dell’Ordine. Ad oggi – conclude Rocca – manca la sinergia tra Istituzioni cittadine e anche la volontà politica da parte della Giunta Sala di affrontare concretamente questa situazione che esaspera i residenti”.

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Sala: non è il Caso di sostituire Milano Ristorazione. Sardone: Sala non ha capito la gravità di quanto è successo

Il Sindaco Sala, interrogato dai giornalisti, ha dato la sua opinione in merito all’indagine aperta dalla Procura sui pasti contaminati serviti  nelle mense scolastiche, ammettendo “Questi fatti non sono all’altezza della città”, invitando però alla prudenza e ha non prendere decisioni prima di avere capito bene le cose. Sala si è detto anche contrario a sostituire Milano Ristorazione come fornitore perché “Non c’è garanzia che, attraverso una gara, la situazione possa migliorare. Credo che non si possa suddividere il servizio in tanti fornitori, perché diventa anche peggio”,  aggiungendo “non posso sapere se è proprio responsabilità di Milano Ristorazione o dei fornitori, ci sono indagini in corso” per poi concludere  “Poi, se si cambia, bisogna essere sicuri che si cambi per il meglio”. Parole accolte con sdegno dalla Leghista Silvia Sardone che ha commentato “Le parole di oggi del sindaco Sala dimostrano quanto poco abbia capito della gravità della situazione circa i pezzi di vetro trovati nei panini serviti ai bambini delle scuole primarie: solo per una buona dose di fortuna nessuno si è fatto male e il sindaco dice che cambiare fornitore non è la soluzione? Dopo bulloni, insetti e vetro cos’altro devono servire ai piccoli alunni prima che la sinistra si accorga che il problema è reale?”. “Ci illumini il sindaco…”  ha aggiunto ironicamente  Sardone, concludendo “Le oltre tremila firme di genitori giustamente arrabbiati e preoccupati non possono essere carta straccia Il Comune a parte minimizzare o addirittura censurare la situazione d’emergenza cosa intende fare?. Sala la smetta con questo atteggiamento menefreghista”.

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Vigili Urbani: neo assunti in fuga e carenza di personale

Su impulso del Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale, Riccardo Truppo, fra i capigruppo degli altri gruppi politici presenti a Palazzo Marino e le sigle sindacali della Polizia Locale, dal quale è emersa la volontà di collaborare dei Vigili, spunti interessanti che, ha sottolineato Truppo “l’attuale maggioranza, non ci ha mai condiviso”. Fra le altre cose “Però, a detta loro, è emerso che spesso gli stessi agenti sono costretti a pagarsi di tasca propria il vestiario, a lavorare con numerosi veicoli non funzionanti” ha spiegato il meloniano, aggiungendo  “gli agenti in servizio sono circa 2.650 compresi i 500 neo assunti, ma, questi ultimi,  dopo essere stati formati e inglobati nel corpo, se ne sono già andati” quindi “Siamo  ben lontani dai 3.200 annunciati a “pompa magna” da Granelli e Sala”. Per quanto riguarda i “turni serali” il Capogruppo di Fretelli d’Italia ha riportato la volontà dei vigili di avere “un confronto dati alla mano perché ci sono parti intere del Corpo di Polizia Locale che non vengono impiegate nelle ore serali” costringendo altri a turni massacranti. Infine Truppo ha annunciato “Tornerò ad organizzare il tavolo di dialogo lunedì prossimo, come quello odierno, aperto ai vigili e a tutti i politici che vorranno partecipare al fine di contribuire a risolvere una situazione, creata dal Centrosinistra, annodata da diversi mesi”. Presente all’incontro anche l’Europarlamentare e Consigliere Comunale della Lega, Silvia Sardone, che ha commentato “è emersa una situazione drammatica del corpo dei ghisa. La Polizia Locale di Milano, corpo storico di cui la città può vantarsi a livello nazionale, è ora svilita dalla mala amministrazione della sinistra, allergica alla sicurezza e alle divise” per poi  aggiungere “Siamo arrivati al punto più basso dei rapporti tra amministrazione comunale e Polizia Locale  la città di Milano non può permettersi di finire allo sbando sul lato sicurezza, soprattutto perché è capitale italiana del crimine, a causa della miopia e dell’incapacità della giunta Sala” ha concluso la leghiasta.

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Sardone: la consigliera Vasile mi diede della “stronza” ma non fu istituita una Commissione contro il linguaggio d’odio

“Esprimo solidarietà alla Consigliera Arienta” ha iniziato così il suo intervento la Consigliera Sardone, subito dopo che la stessa Arienta aveva parlato in aula, per poi però aggiungere “…nonostante, la consigliera Arienta, come nessuna donna in quest’aula, nello scorso mandato abbia detto nulla quando una consigliera che siede ancora oggi in quest’aula (Angelica Vasile del PD ndr) mi diede della stronza proprio in commissione” ha aggiunto infatti la Sardone, chiedendosi se esistono diversi gradi di gravità a secondo da chi provengono e dal tipo di offese. Sardone ha poi sottolineato che quando fu lei a essere offesa nessuno pensò di istituire una “Commissione contro il linguaggio d’odio” chiedendo alla Presidentessa Buscemi come “le viene in mente di istituirla solo oggi” e non in altre occasioni? La leghista ha quindi parlato di doppiopesismo sottolineando “ho ricevuto minacce di morte al punto di essere sotto scorta e nessuna donna presente in quest’aula mi ha dato una sola parola di solidarietà” ribadendo “nessuna parola di solidarietà da parte di uomini e donne di sinistra”. “Per questa ragione, io convintamente alla manifestazione delle cinque e mezza non parteciperò, perché a me fa schifo il doppiopesismo e l’incoerenza. Se linguaggio d’odio c’è, c’è sempre e non solo quando vengono attaccate donne di sinistra” ha concluso la consigliera della Lega.

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Sardone (Lega): un evento per difendere la Polizia dalla sinistra

“Nelle ultime settimane l’odio anti-divise tipico della sinistra si è riversato con ancora più decisione sulle nostre forze dell’ordine, riconosciute tra le migliori al mondo a livello di preparazione e dedizione, con l’obiettivo di screditare il loro lavoro e attaccare il Governo” lo scrive in una nota Silvia Sardone, Eurodeputata della Lega. “Dopo i fatti di Pisa – spiega la Sardone – quando il solito corteo non autorizzato antagonista ha tentato di sfondare un cordone di sicurezza tra calci, pugni e sputi, la Polizia è stata riempita di fango e qualcuno è arrivato a proporre addirittura di disarmare gli agenti solamente perché ‘colpevoli’ di aver fatto il proprio lavoro, ovvero garantire il rispetto delle leggi. Pd e compagni, però, sono spesso allergici ai temi della sicurezza, ordine e legalità e nel dubbio stanno sempre dalla parte di chi non rispetta le regole”. “Non più tardi di due settimane fa – continua la leghista –  i soliti ‘bravi ragazzi democratici’ dei centri sociali, sempre coccolati dalla sinistra, si sono scagliati contro polizia e carabinieri, prendendoli a bastonate a Milano per impedire la presentazione del mio libro sull’islamizzazione: nessuno ha ancora espresso solidarietà agli agenti. La verità è che ogni tre ore una divisa viene aggredita fisicamente da balordi e violenti, di cui oltre un terzo è immigrato. Chi attacca un uomo o una donna in divisa sta attaccando lo Stato ed è compito nostro, della politica, difendere senza esitazioni chi lavora h24 per garantire la nostra sicurezza, anche mettendo a rischio la propria vita. “Noi sappiamo da che parte stare, a differenza della sinistra. Per questo voglio esprimere il nostro sostegno agli uomini della Polizia, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale con un confronto con i loro rappresentanti” conclude la Sardone.

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