simone sollazzo

Coronavirus, Sollazzo (M5S): ritirati i nostri emendamenti al bilancio

Coronavirus, Sollazzo (M5S): ritirati i nostri emendamenti al bilancio. “Ora la maggioranza accolga le nostre proposte nel maxi emendamento” chiede il portavoce grillino. Il M5S Milano ha deciso di ritirare tutti gli emendamenti presentati al bilancio comunale, come da accordo tra la maggior parte dei gruppi consiliari. Simone Sollazzo, consigliere comunale M5S a Milano, spiega così la decisione: “Come M5S, abbiamo deciso di prendere una decisione sofferta ma responsabile. In un momento di emergenza dato dal Coronavirus è importante mettere da parte le divisioni politiche e unirsi per salvaguardare la salute dei cittadini. Siamo pronti a votare a favore del maxi emendamento che la maggioranza in Consiglio Comunale presenterà, a patto però che vengano inserite le nostre proposte. Chiediamo un sostegno economico per le attività economiche e produttive che hanno subito danni, la riapertura delle attività culturali, la sospensione dei pagamenti tributari per le aziende colpite e il continuo coinvolgimento dell’aula nelle decisioni da prendere” conclude Sollazzo.

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Favoritismi MM, Sollazzo (M5S): caso inquietante. Giunta riferisca in aula

Favoritismi MM, Sollazzo (M5S): caso inquietante. Giunta riferisca in aula e risponda alle domande dell’opposizione. L’opposizione insomma ha deciso di battere un colpo sul tema case popolari, tornato alla ribalta grazie a un discutibile articolo del Corriere della Sera che ha avuto almeno il merito di tornare a parlare di un tema che in molti conoscono: la gestione degli immobili erp. Il consigliere del M5S Simone Sollazzo ha presentato un’interrogazione alla Giunta rispetto ai casi di favoritismi nell’assegnazione di alloggi popolari MM, denunciati dal Corriere della Sera. Simone Sollazzo spiega: “il quadro disegnato dal Corriere è inquietante e vergognoso, tanto più che a Milano abbiamo ancora 20.000 domande inevase. Per questo motivo chiedo alla Giunta di fornire un aggiornamento sull’indagine avviata dalla stessa azienda MM soprattutto quali saranno le azioni che l’Amministrazione comunale ha intenzione di intraprendere e contemporaneamente rendere note le modalità con le quali vengono effettuati i controlli sulla gestione delle graduatorie e relativa assegnazione degli immobili del patrimonio gestito da MM. È necessario inoltre che il Sindaco Sala e l’assessore Rabaiotti vengano in aula a riferire sulla vicenda” Dal fascicolo di cui si parla, quello consegnato alla Guardia di Finanza (che ci risulta provenire dagli stessi che MM ha cacciato negli ultimi anni), l’azienda stessa ha dovuto far partire una indagine interna. I risultati interni saranno probabilmente nulli o si cercherà di scaricare tutto su Aler, mentre quelli della Guardia di Finanza probabilmente no. E non è detto che il sistema riesca a controllare anche i militari come controlla bene altri pezzi della Cosa Pubblica. Partecipa al sondaggio Per quale partito voterai alle elezioni amministrative di Milano  VOTA

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Comunali 2021, M5S: “No a alleanze di convenienza”

Comunali 2021, M5S: “No a alleanze di convenienza”. Milanese. Laureato DAMS e portavoce del Movimento Cinque Stelle a Palazzo Marino, Simone Sollazzo è parte di quegli eletti grillini in territorio meneghino che si stanno riunendo intorno al progetto Carta di Firenze per superare inciampi e quello che sembra il cambio di pelle del Movimento degli ultimi anni. Con lui abbiamo parlato di presente e di futuro. Sollazzo cos’è e cosa rappresenta la carta di Firenze? La Carta di Firenze è un documento propositivo che composto da una prima parte dove si fa una analisi dello stato d’animo di tutto il nostro gruppo politico dopo dieci anni di speranze ed entusiasmo che sembrano essersi indeboliti e nella seconda parte cercano una ripartenza grazie a cinque punti programmatici dove le parole chiave sono: “democrazia dal basso”, “centralità dei territori” e ridimensionamento nel rapporto fra base ed eletti. Perché avete avvertito l’esigenza di rilanciarla? Dopo dieci anni di storia abbiamo sentito proprio l’esigenza di rifarci ai valori identitari che diedero origine alla prima Carta di Firenze come embrione del Movimento 5 stelle. Questa nuova versione guarda al passato dal punto di vista dell’etica e dei valori che non vogliamo mettere da parte a prescindere da ogni riorganizzazione futura. È un salto di maturità senza mettere da parte l’onestà e quella intransigenza sulla quale abbiamo costruito la nostra credibilità. Vi state preparando a una “via lombarda” del movimento, magari con una scissione? Escludiamo totalmente qualunque concetto di scissione sia a livello lombardo che nazionale. Le nostre motivazioni come il nostro spirito è coeso per fortuna e nella frase di apertura del documento lo si dichiara apertamente che “il nostro cuore batte ancora per il Movimento 5 stelle”. La storia recente non deve farci dimenticare chi siamo e da dove ci siamo originati. In Lombardia vedete come possibile un’alleanza con il pd? Alle prossime comunali e regionali chi appoggerete? Appoggereste Sala? Su questo tema penso che non sia assolutamente il caso di parlare di alleanze o arrivare a conclusioni da bookmaker. proprio in virtù dei nostri valori il nostro atteggiamento politico non può cambiare . Si può parlare di collaborazione su singoli temi con qualunque forza politica che condivida la nostra stessa sensibilità. Ma un’alleanza vissuta come un matrimonio di convenienza non rientra minimamente nel nostro orizzonte di ideali.  

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I grillini milanesi eletti: “Basta patti in segrete stanze”

I grillini milanesi eletti: “Basta patti in segrete stanze”. Con un comunicato congiunto i rappresentanti Cinque Stelle hanno espresso il loro disappunto per la deriva palazzara del Movimento. Di Maio dovrebbe smetterla di sottoscrivere patti nelle stanze del Potere di cui il Movimento si proponeva di essere alternativa. Bisogna ripartire dalle basi che hanno creato il primo partito italiano in men che non si dica. Ecco le parole del comunicato sottoscritto dagli eletti: Siamo in un momento piuttosto critico per la storia del Movimento ma non ci diamo per vinti. Niente piagnistei. Niente correnti interne o legittima dissidenza. La Carta di Firenze 2019 che abbiamo deciso di sottoscrivere è una seria presa di coscienza. È un rimboccarsi le maniche, guardando al futuro, partendo dai valori fondativi delle origini, quando le nostre parole chiave erano “democrazia dal basso” , “condivisione” e nessun verticismo, per noi cittadini attivi che dovevamo semplicememte farci guidare dalle cinque stelle. La Carta di Firenze 2019 ( CdF19 ) è un urlo di coerenza per recuperare la credibilità appannata da malintese responsabilità di governo. Siamo qui per ribadire semplicemente che non saremo mai cavie di esperimenti politici o di Frankenstein costruiti nelle segrete stanze. La nostra forza risiede nella nostra identità, nel non scendere a compromessi con l’establishment e refrattari a tutti i giochi di potere della vecchia politica. Per chi crede nella rivoluzione culturale che ha aggregato milioni di persone , per chi ha nel cuore il MoVimento 5 Stelle, desideriamo fermamente suscitare un serio dibattito interno per costruire il nostro futuro a cinque stelle. Ripartiamo insieme dalla Carta di Firenze 2019 (sottoscrivibile su www.cartadifirenze2019.it). Cristina Russo – Portavoce M5S Milano Municipio 6 Giuseppe Ventura – Portavoce M5S Milano Municipio 1 Simone Sollazzo – Portavoce M5S Comune di Milano  

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Nuovo stadio: i dubbi sull’operazione del M5S

Nuovo stadio: i dubbi sull’operazione del M5S. Mentre mezza città è in brodo di giuggiole per il nuovo stadio Meazza, il Movimento 5 Stelle solleva sui dubbi su cui tutti si stanno concentrando e dividendo. “Ieri una presentazione in pompa magna nel Quartiere Bovisa ed oggi una nuova conferenza stampa/commissione a Palazzo Marino ma al di là delle solite slides e narrazioni patinate da brochure non si ha ancora contezza del reale impatto dei due progetti sul quartiere e sull’incremento di presenze e introiti che al momento restano solo previsioni” attaccano i grillini per bocca di Simone Sollazzo, consigliere comunale M5S a Milano e membro della commissione consiliare sport. “Inoltre dov’è la trasparenza tanto sbandierata se non si conosce uno dei progetti esclusi e tanto meno le motivazioni dell’esclusione? – prosegue Sollazzo – Allo stesso modo non esistono reali motivazioni per l’abbattimento del Meazza e la costruzione di un nuovo Stadio e l’operazione di marketing che Milan e Inter hanno messo in piedi non mi convince affatto. Infine né i residenti di San Siro né il Consiglio Comunale sono stati adeguatamente coinvolti permettendo loro di incidere seriamente nel dibattito”. Critiche decise che schierano il Movimento decisamente verso la parte del no che in molti vedono come un tentativo di cancellare il passato. Per i milanisti inoltre tornare a essere una squadra popolare da casciavit senza ambizioni di scudetti e coppe se non ogni tanto piace. Un ritorno all’anima popolare sacrificata allo sbarco del milionario di Arcore che ha reso il Milan (per un periodo) la squadra più titolata al mondo. Da qui ai prossimi mesi però la discussione sarà ancora  molto lunga: in ballo oltre ai soldi ci sono in palio centinaia di milioni da spendere per l’operazione.

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