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Tavolini aperti, Sollazzo: “Una partita pericolosa di Tetris urbanistico moderno”

Tavolini aperti, Sollazzo: “Una partita pericolosa di Tetris urbanistico moderno”. L’intervento del consigliere comunale arriva dopo la decisione del Comune di mettere una pezza alle iniziative dell’assessore Cristina Tajani: “Milano deve ripartire e sappiamo bene quanto sia importante riavviare le attività produttive ormai al collasso. Eviterei pero’ di insistere sul continuo abuso del termine “distanziamento sociale” che tanto ci sta condizionando su tutti i fronti , perché nella sostanza la nostra problematica risiede sul piano del distanziamento “fisico” e non certamente sul piano sociale. Tornando alla Delibera sull’ampliamento di occupazione temporanea delle aree di suolo pubblico a fini commerciali e di somministrazione c’è un minimo dato a favore dal “tentativo”di snellimento della burocrazia con le richieste di concessione di occupazione temporanea che verranno evase in 15 giorni. Un passo in avanti rispetto al passato anche se non si sta parlando di tempistiche proprio da “fulmine di guerra” considerata l’urgenza di riapertura delle attività da parte della categoria. Certe scelte si potrebbero anche smaltire in massimo 5 giorni lavorativi. Ma soprattutto come si sposa questa nuova fase di riapertura con il Programma di Mobilità “Strade aperte” ? Nelle strade di maggiore percorrenza gli spazi sono già stati abbastanza compromessi dalla segnaletica orizzontale che abbiamo visto come nel caso di Corso Venezia ed altre realtà,  quindi l’occupazione di marciapiedi con dehors e tavoli potrebbe complicare ulteriormente la possibilità di muoversi in totale sicurezza. E ci sarà una ripartizione equa per tutti gli esercenti senza subire la pressione dei gruppi imprenditoriali più influenti? Qua le geometrie come le regole dovranno essere rigorose, tempestive  e i controlli ineccepibili.  L’Amministrazione sta lanciando una pericolosa sfida ad incastrare spazi di commercio e mobilità in una partita dove Milano diventa un “Tetris urbanistico moderno””.

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Gelmini: una targa per Craxi. Sollazzo: no al revisionismo storico

Il ricordo di bettino Craxi continua ad agitare le acque della politica milanese. A tal proposito, Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera e consigliere comunale a Milano, ha dichiarato: “E’ arrivato il momento, a vent’anni dalla sua morte, di rompere questo muro di silenzio e avviare una nuova stagione di riflessione sulla vita e sull’impegno di uno dei più grandi statisti che il nostro Paese abbia avuto: Bettino Craxi. Un’occasione preziosa per superare le ambiguità e le semplificazioni di questi anni e per colmare una lacuna politica“, aggiungendo “È doveroso proporre, come già fatto in passato dal gruppo consiliare di FI, un riconoscimento simbolico a Craxi, affinché venga dedicato alla sua memoria uno spazio di Milano. Di questo impegno chiediamo sia protagonista il Comune, per superare una volte per tutte atteggiamenti strumentali e chiusure ideologiche“. Parole che hanno ricevuto in risposta un’apertura da parte del sindaco Sala, che in merito a unana targa vicino all’abitazione dove viveva Bettino Craxi ha detto, “potrebbe essere una soluzione, ma rimango sulla mia via“, ma, “Tutto deve essere preceduto da un dibattito. Perché dobbiamo lasciare che il dibattito avvenga attraverso un film o un libro e non attraverso il protagonismo della politica?“. Di parere contrario invece il Consigliere Comunale del Movimento 5 Stelle, Simone Sollazzo, che ritiene l’iniziativa un “pessimo tentativo di revisionismo storico rispetto a una figura che ci riporta a tangenti, corruzione, finanziamento illecito. Una pagina buia della storia repubblicana che è alquanto discutibile per meritare anche una benemerenza”, concludendo, “Sala smetta di alimentare questo dibattito surreale e si concentri sulle reali priorità di Milano, dall’ambiente alla sicurezza nelle periferie passando per le numerose buche nelle strade”.  

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Sollazzo: Sala investa in sicurezza e manutenzione mezzi ATM

“Il Sindaco Beppe Sala promette che sulla linea 90/91 verrà aumentato il numero degli addetti alla sicurezza nelle ore serali. Dopo anni finalmente Sala sembra essersi svegliato dal sogno del Modello Milano e si accorge dell’emergenza sicurezza. Peccato che il M5S, insieme alle altre opposizioni, prova a farglielo capire almeno dal 2016 quando è iniziata la consiliatura“, è il commento alle di Simone Sollazzo, Consigliere Comunale di M5S in merito alle dichiarazioni del Sindaco Sala sulla sicurezza sui mezzi pubblici. “Chiedo inoltre al Sindaco – prosegue – che gli introiti derivanti dai rincari Atm vengano utilizzati per investimenti in sicurezza e manutenzione dei mezzi ATM, come il M5S aveva richiesto quest’estate con un emendamento clamorosamente bocciato dalla maggioranza. Evidentemente il Sindaco è stato folgorato sulla via di Damasco“. “Ovviamente – conclude – il M5S vigilerà e farà fiato sul collo della Giunta per vedere se effettivamente verranno mantenute le numerose promesse del Sindaco” così Simone Sollazzo, consigliere comunale M5S a Milano, commenta la promessa del Sindaco Sala di aumentare gli addetti alla sicurezza sulla linea 90/91 nelle ore serali“.  

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Piazza Duomo. Sollazzo: via i banani. De Corato: le si dia uno stile europeo

L’approssimarsi della scadenza del contratto di sponsorizzazione con Starbuck per il verde il Piazza Duomo e l’invito rivolto dal Comune di Milano a tutti i soggetti interessati, di presentare una nuova proposta che possa prevedere sia il mantenimento dell’attuale fisionomia delle aiuole, sia il loro  riassetto, con la successiva manutenzione nel tempo fino ad un massimo di tre anni, sta cominciando a generare i primi commenti da parte dei politici milanesi. “La scadenza del contratto con Starbucks può essere la buona occasione per liberare Piazza Duomo dalle palme e dai banani che nulla hanno a che fare con lo stile della piazza – è il commento di Simone Sollazzo, Consigliere Comunale M5S  – Mi auguro quindi che eventuali nuovi sponsor diano precedenza quantomeno a specie vegetali che si possano inserire con armonia e pertinenza al contesto urbanistico milanese. E che garantiscano – conclude – delle condizioni ottime sia di manutenzione ma di sorveglianza contro qualunque eventuale tentativo di danneggiamento per evitare un secondo episodio come l’incendio delle palme il cui autore non è mai stato individuato”. “Mi auguro che il nuovo sponsor, che si occuperà del verde in Duomo, eliminerà nel minor tempo possibile, sia le palme che i banani, che nulla hanno a che fare con questo luogo, perché piazza Duomo merita di ritornare ad essere quella di un tempo, con alberi che si addicano all’affascinante location quale è la suddetta piazza. – Auspica anche l’ex vice Sindaco Riccardo De Corato – Di fronte alla Cattedrale della Diocesi tra le più belle ed imponenti al mondo –prosegue De Corato -, mi sembra assurdo siano state piantate delle piante simili che, giustamente, in passato sono state oggetto di critiche da parte di associazioni e di numerosi cittadini milanesi. Confido fortemente – conclude – che nella piazza più importante di Milano, si ritorni ad uno stile ambientale europeo che ha sempre caratterizzato questo Sacro luogo, da decenni simbolo e vero punto di riferimento del capoluogo lombardo“. I proponenti avranno la possibilità di visionare sul sito del Comune di Milano la planimetria fornita da MM per le informazioni tecniche relative alla portata delle solette a alle dimensioni delle vasche/contenitori, necessarie ad una corretta valutazione della scelta di piante e materiali. Sarà possibile disporre di un file Autocad con la planimetria delle aiuole per agevolare la redazione della proposte grafiche, inoltrando specifica richiesta all’indirizzo mail urb.verdesponsorizzazioni@comune.milano.it. Le proposte potranno essere presentate nel bimestre settembre-ottobre, così da poter formalizzare il nuovo contratto di sponsorizzazione a partire dal mese di gennaio 2020. Tutti i dettagli qui.  

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Agevolazioni biglietto Atm, M5S: “C’è un errore assurdo!”

Agevolazioni biglietto Atm, M5S: “C’è un errore assurdo!”. Le critiche sono arrivate da tante parti per l’aumento del costo dei biglietti giornalieri Atm, ma quella segnalata dal Movimento Cinque Stelle potrebbe essere la situazione più assurda registrata fin’ora: non si tratta infatti di un rilievo esclusivamente politico, ma di quella che potrebbe rappresentare una buccia di banana tecnica su cui è scivolata la giunta Sala: “Tra le novità del nuovo sistema tariffario, in vigore dal 15 luglio, c’è anche la possibilità di rateizzare l’abbonamento annuale che sulla carta può sembrare qualcosa di positivo ma in realtà presenta già alcune criticità. Infatti per accedere a questa agevolazione è obbligatoria l’emissione di una nuova tessera, persino per chi ne è già in possesso con i costi aggiuntivi che ne derivano – contesta Simone Sollazzo, consigliere comunale del M5S – Inoltre l’unico strumento di pagamento accettato è il Telepass Pay che prevede un abbonamento a pagamento e deve obbligatoriamente essere associato a un numero di targa di un veicolo. In sostanza per avere un’agevolazione rispetto al trasporto pubblico bisogna avere un veicolo inquinante, assurdo! La domanda rivolta all’assessore Granelli e al Sindaco Sala, fresco di nomina alla Transizione ambientale, è: per quale motivo è stata individuata questa agevolazione che in realtà porta solo complicazioni per il cittadino? E soprattutto, perché si è scelto come unico metodo di pagamento il sistema Telepass Pay?“. Un errore in un procedimento complesso? La quantità di utilizzatori del servizio Atm e delle rimodulazioni è oggettivamente alta.  

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