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Sala scopre i problemi di Benedetto Marcello

Sala scopre i problemi di Benedetto Marcello. Il primo cittadino si è finalmente occupato di cosa sta succedendo in via Benedetto Marcello, una via sottoposta a vincolo architettonico su cui però si tiene da anni un mercato bisettimanale grazie alla potente influenza della lobby dei commercianti. Nelle ultime settimane però due donne hanno cercato di rompere il muro di silenzio e con una costante campagna di informazione corretta che ha spinto il sindaco a incontrarle: “Come anticipato nella riunione di mercoledì sera abbiamo avuto l’occasione di incontrare il Sindaco Beppe Sala, sabato mattina – hanno annunciato Mara e Zoe – Ci abbiamo ragionato un po’ ed abbiamo quindi preparato un piccolo dossier in cui spiegavamo in maniera sintetica cosa ci attendavamo per ottenere una reale riqualificazione della nostra via. Tra lavoro, famiglia, imprevisti, tante persone che ci hanno aiutato e supportato in vari modi oltre a meteoriti vari speriamo di aver fatto del nostro meglio!“. Un buon primo passo visto che per ora l’unico intervento del Comune pare sia stato una colata di cemento fresco per rendere ancora più definitivo il passaggio da area verde a area commerciale. Erano stati inutili anche gli appelli giunti a mezzo stampa per smuovere il sindaco “onesto”, invece Mara e Zoe sono riuscite dove altri hanno fallito. Dalle prime informazioni sembra che qualcosa il Comune voglia fare per risolvere il problema, ma non è ancora chiaro cosa perché la nuova spazzolata di cemento ha reso ancora più difficili le eventuali bonifiche. Su quel mercato però si incrociano tante storie. Ora che Sala scopre i problemi di Benedetto Marcello potrebbe essere il momento in cui si sbloccherà la situazione: come dimostrano le inchieste su Expo il sindaco sa come arrivare al risultato, anche se si tratta di truccare le carte. Per lui dunque dovrebbe essere semplice attivarsi, a maggior ragione ora che ha annunciato la voglia di rimanere primo cittadino della capitale economica italiana (si capisce, arriva un altro evento internazionale come Expo, perché perdersi le Olimpiadi invernali?).  

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Ex Marchiondi, Sala e Bestetti sulla stessa linea

“Il vincolo monumentale sul Qt8 è un errore madornale, una decisione disgraziata. Ne parlerò col ministro dei Beni Culturali, Alberto Bonisoli, in settimana”. Lo ha dichiarato il Sindaco Giuseppe Sala aggiungendo “è chiaro che bisogna esaminare queste aree anche dal punto di vista della sicurezza. Se un vincolo eccessivamente rigido porta al fatto che quelle aree non verranno mai recuperate, diventano un problema, sono soggette a occupazioni abusive“. “Ho chiesto al Prefetto – prosegue Sala – di riflettere se esistono misure per chiedere indirizzi della Soprintendenza che favoriscano la rioccupazione virtuosa. Saccone ha detto che ci sta lavorando e che ci convocherà insieme alla soprintendente, che è persona di buon senso. – concludendo – L’esempio del Marchiondi è il più significativo: se manteniamo gli attuali vincoli, posso garantire che rimarrà così per altri vent’anni“. Sulla stessa linea il Presidente del Municipio 7 Marco Bestetti, “Con il passare degli anni, lo stretto vincolo imposto dalla Soprintendenza sull’ex Istituto Marchiondi, invece di tutelare l’edificio, ne sta tutelando solo il crescente degrado“. “Nei diversi sopralluoghi che ho effettuato – prosegue – ho verificato di persona come la situazione sia ormai irrecuperabile. Dell’originale gioiello architettonico non è rimasto più nulla, solo un rudere senz’anima che non rende onore alla sua storia e al progetto di Vittoriano Viganò“. “Per evitare il rischio di altre occupazioni, – spiega Bestetti – ho già sollecitato il Comune di intervenire con urgenza per chiudere i grossi varchi nel muro perimetrale. Ma è evidente che serva un passo in più. La Soprintendenza ha due possibilità: o mette a disposizione le ingenti risorse necessarie per il suo recupero o rimuove il vincolo e consente finalmente la riqualificazione dell’area, che il quartiere aspetta da troppo tempo”.

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Bestetti (FI): vincolo blocca riqualificazione ex Istituto Marchiondi

Togliere il vincolo monumentale per l’ex Istituto Marchiondi “per consentire finalmente la riqualificazione dell’area“. Lo chiede il presidente del Municipio 7, Marco Bestetti tornando a sollevare la lunga questione relativa all’edificio di via Noale, a Baggio, abbandonato da anni, in condizioni di degrado e su cui le giunte milanesi hanno più volte dichiarato di voler intervenire. “L’edificio – continua Bestetti – è un esempio di architettura brutalista, progettato dall’architetto Vittoriano Viganò e per questo è stato ‘vincolato’ dalla Soprintendenza come bene monumentale. Anche il sindaco Sala, nelle scorse settimane, commentando il vincolo posto dal Mibac sul quartiere QT8 aveva citato proprio l’ex Marchiondi come un ‘caso’ in cui il vincolo bloccherebbe le possibilita’ di intervenire. Bestetti, dopo un sopralluogo, ricorda che “da decenni l’ex Istituto Marchiondi è uno scheletro di cemento abbandonato alla periferia di Baggio. Una grande struttura impossibile da riqualificare per un assurdo vincolo imposto dalla Soprintendenza, che ne vuole tutelare l’arte brutalista. Questo vincolo, però, invece di tutelare l’edificio, ne sta tutelando il perenne degrado – sottolinea il presidente di Municipio che spiega di aver svolto un sopralluogo “per verificare le pessime condizioni della struttura e per chiedere al Comune di murare i varchi aperti lungo il suo perimetro, per evitare future occupazioni. Ma serve un passo in più. La Soprintendenza deve rimuovere il suo vincolo per consentire finalmente la riqualificazione dell’area, che il quartiere aspetta da troppo tempo. La burocrazia ha già fatto troppi danni. Tiriamo una linea e ripartiamo da zero. Sbagliare è umano, ma perseverare sarebbe diabolico”.

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