Cronaca

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Arresti Atm, un altro passo falso del Pd di governo?

Arresti Atm, un altro passo falso del Pd di governo? La mattina si è aperta con una notizia che ha scosso Milano in uno dei suoi vanti, cioè il sistema di trasporto pubblico: secondo la Guardia di Finanza tredici persone, tra cui due dirigenti dell’azienda di trasporto pubblico locale, sarebbero parte di un sistema truffaldino per lucrare illegalmente sugli appalti per la segnaletica della metro 2. Le notizie si susseguono ma gli arresti Atm si prospettano come un altro passo falso del Pd di governo? Otello Ruggeri da Fratelli d’Italia ha sollevato la questione: “Da quando la sinistra ha cominciato a chiedere le dimissioni dei vertici di Regione Lombardia continuano a succedere cose buffe. Prima è stato indagato Enrico Rossi, Governatore piddino della Toscana, poi arrestata l’ex sindaco e Consigliere Metropolitano del PD, Silvia Trezzi, oggi la Guardia di Finanza ha arrestato 13 persone, fra cui alcuni dirigenti ATM, nell’ambito di un indagine su tangenti e appalti truccati. ATM è una controllata Comune di Milano, che ne nomina i massimi dirigenti, Presidente compreso e, se non mi sbaglio, il Comune è amministrato da una maggioranza a trazione piddina. Ora, noi continuiamo a essere garantisti, di dimissioni continuiamo a non chiederne, ma almeno questi piddini si passassero una mano sulla coscienza prima di sollecitare quelle altrui”. Nel frattempo Gianluca Comazzi, capo delegazione di Forza Italia in Regione, aggiunge un altro pezzo alla questione associandola alle brusche frenate dei convogli che erano diventati un caso: “L’inchiesta della Procura sulle presunte tangenti Atm descrive un quadro allarmante. Tra le gare truccate potrebbe esserci anche quella sul sistema di segnalamento della M1, che avrebbe prodotto le ‘frenate brusche’ dei convogli causando ferite e lesioni ai passeggeri. Se i fatti venissero accertati, siamo di fronte a episodi gravissimi: dov’erano l’assessore Granelli e i vertici Atm? Perché nessuno si è accorto di nulla? Il sindaco Sala venga subito a riferire in Consiglio comunale”. Ecco dunque che il Pd di governo sembra passare uno dei peggiori quarto d’ora della sua storia: prima il consigliere metropolitano, poi uno dei vanti dell’Amministrazione che si era appena ripresa dalla questione degli alloggi popolari di Metropolitana Milanese affittati in modo secondo alcuni esposti molto discutibile. Senza dimenticare il palazzo appena evacuato pare a causa degli scavi per la M4. Insomma non proprio un bel quadro per chi si prepara ad alcune importanti prove elettorali. Nel frattempo Atm ha fornito una prima versione in cui prende le distanze dai suoi dirigenti: “In relazione all’accesso della Guardia di Finanza di Milano alle sedi di ATM a Cascina Gobba e in Viale Zara, al fine di acquisire documentazione e informazioni inerenti un’indagine in corso nei confronti, tra l’altro, di due funzionari ATM, Paolo Bellini e Stefano Crippa, l’Azienda dichiara quanto segue: ATM sin da subito ha prestato la propria fattiva collaborazione alle Autorità inquirenti anche al fine di determinare al più presto gli elementi relativi alle responsabilità dei soggetti indagati e assumere tutti i conseguenti provvedimenti a riguardo. L’Azienda è del tutto estranea ai fatti contestati, attribuiti ai singoli soggetti che, a quanto si apprende, avrebbero agito autonomamente in violazione del Codice Etico di ATM ancor prima che in violazione delle norme di legge. Di conseguenza, ATM ha già dato incarico ai propri legali al fine di tutelare l’Azienda in tutte le sedi opportune”.

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ATM: tangenti e appalti truccati, 13 arresti

Dodici persone sono state arrestate dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano nell’ambito di un’inchiesta su presunte tangenti e appalti truccati e portate in carcere e una tredicesima ai dimiciliari. Tra gli arrestati figura Paolo Bellini, dirigente dell’Atm, responsabile degli ‘impianti di segnalamento e automazione’ delle linee metropolitane. Ci sono 8 appalti da 150 milioni di euro al centro dell’inchiesta della Procura di Milano. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione per delinquere, corruzione, turbativa d’asta, peculato, abuso d’ufficio. Trenta persone fisiche e otto società indagate. Tra gli arrestati due manager di Alstom Ferroviaria e uno di Siemens Mobility. A Bellini vengono contestate presunte tangenti per 125mila euro tra il 2018 e il 2019.

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Contestato il Lido Bam di Lady Russell Catella

Contestato il Lido Bam di Lady Russell Catella. Infatti mentre tanti cittadini del centro hanno molto apprezzato l’ultima iniziativa chic della famiglia che domina il mattone milanese, quelli fuori dalla Milano che piace alla gente coi soldi non hanno gradito sapere che per avere un posto in un parco pubblico dovranno pagare. Pochi euro per carità, ma primo anche con pochi euro si può mangiare, secondo si viola un principio. Purtroppo le critiche si scontrano contro un fatto: il parco è a uso pubblico, ma è privato. Tant’è che negli anni lo hanno aperto e chiuso a piacimento. Ed è normale che ora la famiglia di ricchissimi edificatori di quartieri voglia recuperare qualche soldo anche dal parco.  Soprattutto è possibile. Magari contestabile, ma possibile come hanno ricordato alcuni difensori dell’idea di parco a pagamento. Ma se è stato contestato il Lido Bam di Lady Russell Catella è perché ciò che è possibile non corrisponde per tutti a ciò che è giusto. Almeno non ancora. E ci sono delle basi logiche anche per chi contesta la scelta della signora a capo della Fondazione di famiglia: il parco fa parte dei contrappesi che la città ha accettato per permettere ai Catella di costruire interi quartieri di grattacieli dove c’erano aree verdi. Magari abbandonate in mezzo ai viali, ma sempre aree verdi erano. Dunque Catella non fa un regalo alla città a tenere aperto e fruibile il parco ai piedi dei suoi palazzi, sta pagando un debito con tutti i milanesi. Allo stesso tempo ci sono dei margini che potrebbero essere più stretti, magari la Fondazione potrebbe tenere il parco aperto e in ordine il minimo necessario per rispettare le regole. Invece semplicemente mettendo qualche ombrellone e un po’ di gesso per terra l’immagine di Milano come città viva e attraente è appena ripartita: la notizia dell’apertura della “spiaggia di Milano” è stata ripresa ovunque. Tanto che c’è anche chi ha contestato il Lido Bam di Lady Russell Catella. Il primo parco di Milano con accesso a pagamento.

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Confesercenti lancia “Diamo voce all’arte di strada”

Confesercenti lancia “Diamo voce all’arte di strada”. ASM Confesercenti (Associazione Artisti di Strada a Milano), nata nel 2013, é la prima associazione degli artisti di strada che operano a Milano. Nel 2019 ASM è entrata in Confesercenti per cominciare un percorso di inquadramento professionale che manca del tutto per questa categoria. Gli artisti di strada vivono oggi un momento devastante. Non hanno diritto a sussidi, aiuti statali o cassa integrazione e, da quattro mesi, non possono esibirsi, unica loro forma di sostentamento. Gli artisti di strada a Milano sono stati tra i primi a fermarsi volontariamente, prima del lockdown, per fare la propria parte nel contrastare la diffusione del Covid 19. Ma ora vogliono ripartire. Dal 15 giugno esistono protocolli di sicurezza che permettono di far ripartire lo spettacolo dal vivo. Eppure l’arte di strada a Milano non é ripartita. L’Assessora Galimberti del Comune di Milano ha ricevuto ASM Confesercenti in videoconferenza il 9 giugno. In quella occasione abbiamo spiegato che basterebbe poco per autorizzarci a ripartire. Il distanziamento tra le persone del pubblico può essere garantito con dei segnaposto, tracciabili dall’artista stesso sulla strada utilizzando dei gessetti. L’Assessora ha trovato interessanti le nostre valutazioni e ci ha proposto e garantito un secondo incontro entro il 19 giugno, per definire le linee guida per la ripartenza. Tale incontro, però, non é mai avvenuto, né ci é mai stato comunicato che non avrebbe avuto luogo. La situazione sta ora assumendo contorni paradossali, poiché a nostro avviso l’Arte di Strada, tra tutte le forme di spettacolo e intrattenimento all’aperto ormai autorizzate dalla Regione, è la meno pericolosa dal punto di vista sanitario. Per questo motivo ASM Confesercenti ha organizzato per MARTEDI 23 GIUGNO alle ORE 11 una performance artistica di protesta simbolica in Piazza Della Scala 2, davanti a Palazzo Marino. La performance alternerà silenzio (a simboleggiare il dialogo zittito) e delicato caos rigorosamente strutturato (a simboleggiare le molte anime dell’arte di strada). Sfrutteremo la risorsa principale dell’arte di strada: l’arte di strada stessa. Renderemo udibile il nostro silenzio. Renderemo musicale il caos della città. Riteniamo cruciale sprigionare la massima risonanza mediatica per chiedere al Comune di trovare il coraggio di uscire da questo immobilismo e far ripartire un settore culturale importante, che dà sostegno economico a migliaia di artisti a Milano, e che fa circolare cultura, civiltà, senso della comunità e senso della normalità. Abbiamo l’esigenza, non ulteriormente procrastinabile, di risposte. Ecco alcuni link che raccontano la vicenda. Questa è la situazione oggi: https://www.facebook.com/348604348593352/posts/3082087401911686/  Queste sono le proposte (inascoltate) fatte da ASM al Comune, a “Fase 2” inoltrata. https://milano.repubblica.it/cronaca/2020/06/15/news/milano_artisti_di_strada_ancora_stop_concerti-259276586/  Queste proposte (inascoltate) fatte da ASM al Comune, all’inizio della “Fase 2”: https://www.facebook.com/348604348593352/posts/3100053506781742/ ASM Confesercenti Artisti di Strada a Milano

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Forza Italia contro Atm per il manifesto anti Montanelli

Forza Italia contro Atm per il manifesto anti Montanelli. Il grande giornalista del Novecento oggi nell’occhio del ciclone per un pezzo del suo passato durante le guerre coloniali, subisce un altro attacco: in uno degli spazi pubblicitari dell’Azienda di trasporti milanesi è apparso un manifesto che imita le pubblicità del noto marchio di preservativi Durex, cambiato in Ducex per l’occasione con un richiamo alla preferenza per la destra politica di Montanelli. La statua oggetto di recenti di vandalismi è raffigurata avvolta in un preservativo, una esposizione che ha scatenato l’ira di Forza Italia che ha diramato un comunicato per contestarla “L’osceno manifesto affisso in una bacheca pubblicitaria di ATM è il secondo vergognoso oltraggio, in meno di una settimana, alla memoria di Indro Montanelli”. Così in una nota il Presidente del Municipio 7, Marco Bestetti (Forza Italia), e il Consigliere del Municipio 1 Federico Benassati (Forza Italia), commentano il manifesto dello street artist torinese Andrea Villa apparso a Milano. “Il fatto che il manifesto sia stato affisso in spazi pubblicitari in gestione ad ATM – spiegano – è un’aggravante che necessita di essere immediatamente chiarita. Il Comune di Milano e ATM forniscano immediate spiegazioni e rimuovano questo osceno manifesto. La memoria di Indro Montanelli merita tutela e rispetto, non certo le pagliacciate di artisti senza qualità in cerca del loro quarto d’ora di visibilità”.

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Dall’8 al 19 giugno rimosse 6mila bombe austriache dal lago di Varna

Dall’8 al 19 giugno rimosse 6mila bombe austriache dal lago di Varna. Non è un modo di dire, le Forze Armate italiane in una decina di giorni hanno rimosso la bellezza di 6.064 bombe da fucile austriache (qui la GALLERY). Riportiamo la notizia per sottolineare il consueto ottimo lavoro al servizio della popolazione dei militari e gli effetti della guerra: dopo un secolo stiamo ancora rimediando ai danni del Prima Guerra Mondiale. Migliaia di ordigni, residui bellici che hanno reso inservibili terreni per generazioni e, tema più vicino a noi, spese continue per le bonifiche. Un patrimonio immenso sottratto alle generazioni successive, un patrimonio anche di tranquillità della sicurezza a cui rinunciano donne e uomini in divisa per proseguire nel lavoro di aggiustamento generale necessario dopo i conflitti. Si è appena concluso l’intervento d’urgenza condotto dagli operatori delle Forze Armate per la bonifica del lago di Varna (BZ) dagli ordigni esplosivi. I Palombari del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) della Marina Militare distaccati presso il Nucleo SDAI di Ancona (Sminamento Difesa Anti mezzi Insidiosi), chiamati dal Commissariato del Governo di Bolzano, assieme ai colleghi dell’Esercito Italiano appartenenti al 2° Reggimento Genio Guastatori, hanno effettuato l’ennesima campagna di bonifica delle acque del lago di Varna (BZ) dall’8 al 19 giugno. Durante questa attività, pianificata accuratamente dagli Enti Locali con il Comando Truppe Alpine di Bolzano e il supporto del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare (Comsubin), sono state rimosse dagli operatori della Marina 6.064 bombe da fucile austriache della prima guerra mondiale, che vanno ad aggiungersi ai 33.862 manufatti inesplosi che sono stati tolti dal fondo del lago dal 2017 e consegnati, per la relativa distruzione in idoneo sito, agli stessi guastatori della Brigata Alpina “Julia”. La complessa attività di bonifica condotta dal Gruppo Operativo Subacquei di Comsubin nelle acque italiane, rientra tra i compiti d’istituto assegnati dal Paese alla Marina Militare per la salvaguardia della pubblica incolumità. Dall’inizio del 2020 i Palombari del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comando Subacquei e Incursori della Marina Militare (Comsubin) hanno rimosso 19.401 ordigni esplosivi residuati bellici dai mari, laghi e fiumi italiani. E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento alla locale Capitaneria di Porto o alla più vicina stazione dei Carabinieri, così da consentire l’intervento dei Palombari della Marina al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro mare e dei nostri laghi. #UnaForzaperilPaese

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