Cronaca

Cronaca, spaccio, omicidi, aggressioni, furti, arresti, maltrattamenti, stupri, rapine, Polizia, Carabinieri, Polfer, Polizia Locale, Milano

Dopo Sesto, anche a Milano scritte inneggianti alle Brigate Rosse

Dopo che due giorni fa su un muro di viale Marelli a Sesto San Giovanni erano comparsi dei volantini volantini  inneggianti alle Brigate Rosse, in cui si esprimeva solidarietà all’ergastolana a Nadia Desdemona Lioce, condannata per gli omicidi di Massimo D’Antona, Marco Biagi ed Emanuele Petri, ieri è successo anche a Milano. Una mano ignota le ha tracciate su un palazzo di via Pompeo Castelli, a pochi passi da dove abita Antonio Iosa, animatore dell’Associazione vittime del terrorismo, che nel 1980 insieme ad altre tre persone fu gambizzato dalle B.R. all’interno del circolo Perini di Quarto Oggiaro. Si spera che la scelta del luogo sia solo frutto di una coincidenza, ma il trauma nel vedere risvegliato il ricordo di un evento così traumatico deve essere stato importante.  Iosa, intervistato da Repubblica, analizza il fatto con lucidità, ma non nasconde l’amarezza per l’accaduto: “Questo dimostra quanto sia difficile recidere la violenza e il terrorismo in Italia ed esistono ancora giovani fiancheggiatori che inneggiano alla radicalizzazione della violenza. Non penso che la scritta, fatta a pochi metri da casa mia, sia una provocazione nei miei riguardi di vittima delle Br. Chiedo al Comune di Milano di provedere a cancellare con urgenza l’infame scritta“. Immediata la solidarietà ad Antonio Iosa da parte dalla Camera del lavoro di Milano: “Nell’esprimere solidarietà ad Antonio Iosa, la Camera del Lavoro di Milano si associa alla richiesta di cancellare le scritte comparse nel più breve tempo possibile, condannando contestualmente tali gesta nella consapevolezza che il messaggio terroristico non passerà nella coscienza delle persone poiché è stato battuto dalla storia e dalle lotte del movimento operaio“. Riccardo De Corato, Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, dichiara invece di non essere stupito dall’accaduto “visto il clima che Majorino & Compagni hanno creato dalla manifestazione del Pd in Piazza San Babila in poi“. Dello stesso tenore una nota di dal Consigliere Comunale e Regionale della Lega Massimiliano Bastoni secondo cui: “Dopo mesi e mesi che la sinistra parla di un ritorno del fascismo, quello che è tornato invece è il brigatismo rosso – concludendo – Ecco cosa succede quando continuano ad alimentare l’odio contro l’avversario politico“. Il segretario del Pd metropolitano milanese e Consigliere Regionale Pietro Bussolati invita a “tenere alta l’attenzione per evitare il ritorno della violenza politica che tanto male ha fatto in passato. Le istituzioni le forze democratiche e tutti i cittadini che credono nella democrazia devono fare fronte comune contro la follia terrorista” bacchettando chi “per mera speculazione politica divide il campo della politica democratica” perché “rischia di fare il gioco di chi incita all’odio e alla violenza”.

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Piazza Duca d’Aosta riqualificata occupata da stranieri e clochard

E’ durata poco l’aiuola davanti a Piazza Duca d’Aosta riqualificata nei giorni scorsi, secondo quanto denuncia Silvia Sardone, Consigliere Regionale e Comunale del gruppo misto: dopo pochi giorni, afferma, è tornata a essere occupata da stranieri e clochard. “Come volevasi dimostrare la riqualificazione promessa da Majorino e Maran con l’inaugurazione delle nuove aiuole in piazza Duca d’Aosta si è rivelata un flop clamoroso dopo appena una settimana. Basta passare nel vialetto a qualsiasi ora per accorgersi che la nuova area è diventata una residenza a cielo aperto per immigrati e sbandati, esattamente come succede da tempo nelle altre aiuole di fronte alla stazione Centrale”, spiega la sardone, per poi continuare accusando “Il taglio del nastro davanti a giornalisti e fotografi si è rivelata l’ennesima passerella di una giunta che procede a slogan, ma non fa fatti. Gli immigrati hanno preso possesso delle aiuole: si sdraiano sui muretti, bevono, fumano, addirittura è spuntato un banchetto dove vengono vendute sigarette”. Per poi concludere: “Oltre a questi giovani ragazzotti non mancano altri senzatetto con coperte e cartoni. Ovviamente è inutile dire che chi è diretto in stazione preferisce fare il giro largo per evitare di passare in mezzo alle decine di profughi. Non che cambi poi tanto da quello che si trova sul piazzale della stazione“.

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Rapinatore arrestato grazie al sistema di riconoscimento facciale

Software Sari: una grande fratello che certo non piacerà ai criminali italiani. Si tratta infatti di un sistema di riconoscimento facciale in grado di risalire all’identità di un malvivente anche partendo solo da pochi fotogrammi. E’ stato proprio grazie a questa applicazione che la Polizia di Stato ha eseguito il fermo di un rapinatore seriale di farmacie autore di tre rapine in farmacie di via Padova e dintorni il 2, il 3 e il 19 settembre. Dopo avere acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza, gli esperti informatici della Polizia, hanno individuato un profilo compatibile con l’autore delle rapine che è stato quindi attenzionato con metodi di indagine tradizionali e in seguito posto in stato di arresto. Si tratta di un italiano di 39 anni pluripregiudicato.

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Campo rom di via Bonfadini nuovamente in fiamme

Ancora fiamme e una colonna di fumo nero si sono alzate dal campo nomadi di via Bonfadini. Durante la notte tra martedì e mercoledì è divampato un nuovo incendio, che per essere domato ha richiesto l’intervento di due autopompe del comando provinciale dei vigili del fuoco di Milano. L’intervento, durato dalle 2 alle 5, è avvenuto nella discarica a cielo aperto dietro al campo dove i pompieri hanno trovato in fiamme diverse auto semi-smontate, biciclette del bike sharing e ogni genere di rifiuto. Non si registrano feriti o persone intossicate dal denso fumo. Si ipotizza l’origine dolosa proprio come per l’incendio scoppiato lo scorso mercoledì sempre nell’area del campo nomadi. Anche in quella circostanza erano andati a fuoco cumuli di rifiuti. Immediate le reazioni politiche al fatto.  Silvia Sardone, Consigliere Regionale e Comunale del Gruppo Misto, si chiede “cos’altro debba succedere perché il Comune si accorga di qualcosa e passi alle maniere forti”, il coordinatore di Forza Italia a Milano, Fabio Altitonante, sottolinea che “gli unici rom che il Pd ha mandato via dai campi, sono quelli a cui ha assegnato una casa popolare, fregandosene delle graduatorie“, secondo l’Assessore a Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato “la Zona 4 è come la Terra dei fuochi“, mentre il Presidente della Commissione Sicurezza del Municipio 4, Francesco Rocca accusa “Ancora una volta, grazie al lassismo del Comune, viene messa in pericolo l’incolumità dei cittadini“, il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia, Franco Lucente, aggiunge che anche  “le aziende del quartiere hanno denunciato un danno economico e di immagine notevole” e infine l’eurodeputato di Forza Italia, Stefano Maullu, sollecita il Sindaco Sala “è arrivato il momento di dar seguito alle dichiarazioni di qualche mese fa, quando si affermò la volontà di chiudere i campi rom della città. Il tempo delle promesse è finito, ora bisogna passare ai fatti”.

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Via Cozzi, un quartiere in ostaggio dell’occupazione pirata

Ieri, un gruppo di cittadini, commercianti e rappresentanti della proprietà occupata abusivamente in via Cozzi dal Collettivo I Pirati, accompagnati dal Consigliere Comunale Fabrizio De Pasquale (FI), si sono recati presso il commissariato Greco-Turro per denunciare i disagi cui sono sottoposti. Lo riferisce l’ex Coordinatore di Forza Italia nel Municipio 2, attualmente portavoce del Comitato Greco 2.0, Otello Ruggeri che continua: “L’elenco degli abusi perpetrati dagli occupanti, sottoposto all’attento Dirigente Angelo De Simone comprende, la musica tenuta alta giorno e notte che rende impossibile il riposo dei residenti, la spazzatura che si sta accumulando nel cortile e i relativi problemi igienici che ne derivano, gli schiamazzi, dovuti anche alle numerose liti che si sono verificate fra occupanti ed esterni, il pericolo di crolli che potrebbero coinvolgere gli occupanti stessi segnalato dalla proprietà, che lamenta inoltre l’impossibilità di accedere ai contatori per chiudere le utenze e di iniziare i lavori edili già approvati dal Comune, situazione che potrebbe comportare una grossa perdita economica oltre a un notevole ritardo nella prevista riqualificazione della zona”. All’incontro per sostenere le ragioni dei cittadini era presente anche Fabrizio De Pasquale, Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, cheha commentato così la vicenda, “Trovo paradossale che il Comune sia arrivato al punto di chiedere il pagamento degli oneri di urbanizzazione per un’opera che la proprietà non può realizzare, perché non è stato fatto nulla per farla tornare nelle sue disponibilità. Mentre gli occupanti abusivi sono lasciati liberi di pubblicizzare sui social eventi con tanto di spogliarello finale, nessuno a Palazzo Marino tutela chi legittimamente vorrebbe rientrare in possesso di ciò che è suo e quanti abitando nei dintorni vorrebbero potere vivere tranquilli”. Auspicando, “Mi auguro che alla prossima riunione del tavolo per la sicurezza si dia il via allo sgombero, dando alle forze dell’ordine la facoltà di eseguirlo come sono pronte a fare”.

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Superlavoro del Commissariato Comasina, già 75 arresti nel 2018

Rimane alta l’attenzione della Polizia del Commissariato Comasina nel quartiere teatro solo nell’ultima settimana di una sparatoria e di una protesta contro le forze dell’ordine, e nelle altre zone di competenze nella periferia nord della città. A tal proposito la dirigente del Commissariato Anna Laruccia dichiara: “Dall’inizio dell’anno  sono stati rivisti e ampliati i moduli operativi. I controlli d’iniziativa sono stati intensificati in totale sinergia con la squadra mobile e la Pas, la divisione che controlla gli esercizi commerciali”. Infatti, nei primi nove mesi dell’anno ci sono stati 75 arresti, 276 soggetti indagato, 4.452 persone identificate, 5.593 veicoli controllati. Inoltre sono state comminate sanzioni per violazioni amministrative agli esercizi commerciali della zona per un totale di 50 mila euro. Nell’ultima settimana, dopo i recenti fatti di cronaca, gli agenti del commissariato congiuntamente con la squadra mobile hanno condotto 14 perquisizioni, che hanno portato all’arresto di Eros Stefanini, figlio di un ex socio di Renato Vallanzasca, per la detenzione di 1,4 chilogrammi di hashish e alla denuncia di una 27enne per la coltivazione in casa di 17 piante di marijuana. Sono stati poi proposti provvedimenti per la sospensione temporanea della licenza dei bar “Girasole” e “El Tabacché”, luogo della sparatoria. Sempre nell’ultimo mese sono stati controllati 55 soggetti destinatari di misure speciali sulla novantina che risiedono nella area di giurisdizione del commissariato. e per i criminali della zona la vita continuerà a non essere facile visto che la Laruccia annuncia: “L’attività di prevenzione e controllo continuerà con la stessa intensità anche la prossima settimana”. ha annunciato Laruccia”.

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