Municipio 9

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Svaligiano agenzia assicurativa, arrestati due marocchini

Due marocchini di 28 e 18 anni sono stati arrestati ieri sera, intorno a mezzanotte e mezza, per furto aggravato in concorsoin un’agenzia assicurativa. I due, senza precedenti, sono stati notati da un passante mentre si introducevano in uno stabile in viale della Liberazione. Sul posto, i poliziotti intervenuti hanno trovato una vetrina di un’agenzia assicurativa Generali in frantumi e hanno visto i due soggetti fuggire. Dopo averli inseguiti e bloccati, i due sono stati trovati in possesso di due tablet rubati nell’agenzia. Gli uffici sono poi risultati completamente a soqquadro e ad alcuni pc sono stati tagliati i cavi dell’alimentazione.

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Arrestate due donne in possesso di 400 chili di hashish

La Polizia locale ha arrestato due donne per spaccio di sostanze stupefacenti, sequestrando circa 400 chili di hashish. Le donne, due marocchine di 23 e 37 anni, custodivano la droga sia nell’appartamento sia nel solaio, dell’appartamento di via Carlo Imbonati dove risiedevano. Dopo che i cani dell’Unità contrasto stupefacenti della polizia locale ne avevano fiutato la presenza, sono intervenuti gli agenti che hanno rinvenuto l’ingente quantitativo di droga. La più giovane delle due, incinta di 8 mesi, è risultata irregolare e con precedenti specifici. Le indagini sono partite da un pattugliamento in via Imbonati, deciso in seguito alle segnalazioni dei cittadini, che avevano più volte presentato reclami per la presenza di sospetti spacciatori. Gli agenti del nucleo Contrasto stupefacenti nel corso di un appostamento, si sono avvicinati alla donna di 37 anni che si è data alla fuga, gettando per terra un panetto di hashish di circa 80 grammi. Una volta catturata, si sono fatti accompagnare nell’appartamento della 37enne dove si trovava l’altra donna insieme allafiglia di 3 anni. Dalla successiva perquisizione sono stati rinvenuti altri 50 involucri per un totale di un chilo e 300 grammi di sostanza stupefacente. Mentre si stava svolgendo la perquisizione e l’identificazione delle due donne, gli agenti hanno sentito dei rumori che provenivano dal solaio della casa. Saliti nel sottotetto gli agenti hanno trovato circa 400 chili di hashish, accatastati divisi in diversi panetti intorno ai quali giocavano i figli della 37enne, di 12 e 11 anni. I ragazzini sono stati affidati ad una comunità protetta, mentre la madre è finita a San Vittore insieme con 23enne, irregolare in Italia. Dai successivi controlli, è emerso che il marito di quest’ultima si trova attualmente in carcere dopo essere stato arrestato per spaccio poche settimane fa.

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Insegnante aggredito dai parenti di un alunno

Un insegnante di 46 anni è stato aggredito ieri pomeriggio in una scuola in zona Comasina. E’ accaduto alla scuola Agazzi di piazza Gasparri intorno alle 17.40 durante un colloquio tra le famiglie e i docenti. Stando a quanto si apprende, tra il maestro, la mamma (25 anni) e lo zio (28 anni) del bambino c’erano già dei precedenti dissapori. Ieri pomeriggio però la situazione è degenerata: l’insegnante è stato colpito al volto, in particolare sul naso. E’ stato lui stesso poi a chiamare la polizia che è intervenuta nella scuola, quando però gli aggressori si erano già allontanati. La mamma è stata rintracciata poco dopo e rischia ora una denuncia per lesioni. Nel frattempo l’insegnante aggredito è stato trasportato in codice verde all’ospedale Niguarda per essere medicato, ha il naso gonfio ma non è stato ancora accertato se abbia fratture. La dinamica dell’aggressione risulta poco chiara anche agli agenti intervenuti su chiamata proprio della vittima. Le persone sul posto parlano genericamente di “dissapori” tra il maestro e la madre dell’alunno ma la natura di questi contrasti resta un punto interrogativo. La posizione del fratello della 25enne, colui che avrebbe materialmente colpito l’insegnante al volto, è attualmente al vaglio, l’accusa potrà cambiare anche in base alla prognosi emessa dall’ospedale.

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Polizia Locale arresta spacciatore con 67 chili di hashish

L’Unità Contrasto Stupefacenti della Polizia Locale, ha arrestato nel pomeriggio di giovedì scorso uno spacciatore e sequestrato oltre 67 chili di hashish, ritrovati nella sua abitazione nell’hinterland milanese. Gli agenti stavano pattugliando la zona nord di Milano quando, in via Pellegrino Rossi, si sono accorti della presenza di un uomo a bordo di un auto, già in passato segnalato per traffici illegali. Hanno deciso di seguirlo e poco dopo hanno assistito allo scambio con un’altra persona che era salita a bordo. Al momento dell’intervento della pattuglia però, i due uomini prima hanno tentato di fuggire in auto, poi bloccati dal traffico, il passeggero ha deciso di scappare a piedi gettando per terra alcuni panetti di hashish per un peso di circa 400 grammi di hashish, mentre il guidatore è stato bloccato dagli agenti. L’uomo fermato è stato identificato come Y.A. cittadino del Marocco di 36 anni, con precedenti specifici per spaccio di droga. Nella successiva perquisizione domiciliare, al suo indirizzo di residenza in via Derna a Paderno Dugnano, sono poi stati ritrovati e posti sotto sequestro 67 chili di hashish nascosti in un armadio in camera da letto.

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Comasina recuperati 120.000 euro di refurtiva, 5 arresti

Decine di ipad e telefoni, centinaia di computer portatili e 1.300 confezioni di profumo Chanel, refurtiva per un valore complessivo di 120mila euro: è l’ingente carico di merce rubata che gli agenti del commissariato Comasina hanno sequestrato alla fine di un’indagine che ha portato all’arresto di cinque uomini accusati a vario titolo di ricettazione e furto su auto. L’indagine, denominata “black friday”, si è concretizzata nella notte tra venerdì 23 e sabato 24 novembre, quando grazie a una segnalazione gli agenti hanno individuato e arrestato un 44enne senegalese e un 46enne nigeriano mentre cercavano di smontare la plancia di una Bmw in un parcheggio della statale Milano-Meda. Il confronto dei loro numeri di telefono con altri già sotto controllo ha permesso agli investigatori di intercettare un gruppo di cinque ucraini, tr e uomini e due donne, mentre a bordo di di due mini van percorrevano via dei Giovi a Cormano, la sera di sabato 24 novembre. I tre uomini di 44, 37 e 32 anni sono stati arrestati per ricettazione, mentre le due donne sono state indagate in libertà. Il gip ha disposto la convalida dell’arresto per concreto pericolo di fuga, visto che i cinque sono stati sorpresi mentre si accingevano a partire per l’Ucraina, da dove poi avrebbero venduto la merce rubata sul mercato dell’Europa orientale. La merce è stata trovata nascosta in sottofondi di latta dei due minivan carichi di alimenti e si trattava per lo più di parti di Bmw di alta gamma come sterzi, navigatori, fari speciali del valore di 1.300 € e intere plance. Anche nel caso dei pc e degli iPad (risultati rubati in appartamenti e nel centro assistenza Apple di Vigevano) si trattava di pezzi pregiati, in quanto modelli Apple. I tre uomini avevano una consistente quantità di contante (13.600 euro, 3.620 dollari e 2.860 grivne, la valuta ucraina), circostanza che ha indotto gli investigatori a pensare che gli arrestati non siano le menti dell’operazione ma “padroncini”, incaricati di gestire il trasporto della merce ma non il deposito, che non è stato ancora individuato dagli agenti. Due dei tre non avevano alcun precedente con la giustizia, mentre uno solo un’infrazione al codice della strada. In seguito a un confronto tra gli investigatori e i tecnici della Bmw, è emerso che gli interventi di smontaggio sulle auto sono stati compiuti da mani esperte, attente alla particolarità dei componenti. Nel solo mese di novembre 2018, gli agenti del commissariato Comasina hanno sequestrato 23 auto perché prive di assicurazione e recuperato 9 auto rubate. I soldi sequestrati sono stati versati su un libretto infruttifero giudiziario, mentre la merce è in attesa di essere restituita ai proprietari.

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Sopralluogo di Silvia Sardone nel Liceo Omero occupato

Chiuso un anno e mezzo fa, il liceo Omero di via volga al 4, è un buco nero nel centro di Bruzzano. Subito dopo la chiusura dell’istituto scolastico, causata dal calo delle iscrizioni, cittadini e istituzioni locali avevano chiesto che fosse ristrutturato e affidato al Municipio, perché lo destinasse a servizi per la zona evitando così diventasse un rifugio di senzatetto o fosse occupato. Putroppo il loro appello non è stato ascoltato e dopo essere stato a lungo in preda del degrado, nel maggio scorso è stato definitivamente sottratto alla collettività venendo occupato dagli atttivisti del collettivo re-make che erano appena stati sgomberati dall’ex sede BNL di via Astesani.  Venerdì, la consigliera Regionale e Comunale del Gruppo Misto Silvia Sardone vi ha svolto un sopralluogo. “Ho svolto un sopralluogo all’interno dell’ex liceo Omero di via del Volga 4, a Bruzzano, occupato abusivamente da fine maggio da parte del collettivo Ri-Make – riferisce la Sardone – e in seguito da una decina di rom rumeni. Le aule dell’istituto sono state trasformate dai nomadi in veri e propri mini-appartamenti con letti, tavoli da cucina, fornelli, bombole di gas, stufe, panni a stendere. Gli antagonisti di Ri-Make, prima dell’ultimo sgombero dall’ex Bnl di via Astesani avevano pure incontrato lo staff del sindaco Sala per trovare una soluzione diversa, e in effetti alla fine hanno solo spostato residenza di qualche centinaio di metri. Senza che ovviamente dal Comune nessuno alzasse un dito per ripristinare la legalità. L’ennesima dimostrazione dell’impunità dei centri sociali”. “E’ scandaloso che un edificio pubblico venga lasciato in balìa di questi personaggi” prosegue la Sardone “I rom che vivono stabilmente nell’ex scuola mi hanno spiegato che non erano soddisfatti della vita nei campi nomadi e neanche di quella nei dormitori, così hanno preferito occupare questa enorme struttura. All’interno ho potuto constatare la presenza di bambole e passeggini che lasciavano intendere anche la presenza di alcuni bambini. Ogni porta di ogni ‘casa’ è chiusa a chiave, tutto è molto organizzato. Nell’altra ala dell’edificio c’è invece il centro sociale vero e proprio, con tanto di “info point”, volantini e striscioni appesi alle finestre“. “Con la scusa della solidarietà e dell’accoglienza – accusa la Sardone – questi campioni delle occupazioni organizzano pure pranzi a 3 euro e somministrano alcolici a pagamento, oltre a incontri e mercatini. Mi piacerebbe capire perché loro possono fare quello che vogliono senza bisogno di mezzo permesso, mentre i commercianti regolari vengono multati per una fioriera fuori posto di due centimetri”. Concludendo “Mi auguro lo sgombero immediato e senza condizioni dell’immobile e tutte le necessarie verifiche sui rom abusivi. I bambini dovrebbero essere affidati ai servizi sociali anziché fatti vivere in queste condizioni. Sala, Scavuzzo e Majorino non facciano finta di non vedere”.

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