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De Corato (FdI): appoggio il ricorso di Fontana

“La Lombardia, nonostante i grandi sforzi fatti da tutti i lombardi, probabilmente tornerà in zona rossa e lo farà in base a dati vecchi di una settimana: è vergognoso! Condivido pienamente le dichiarazioni del Presidente Fontana che ha annunciato che, qualora dovesse arrivare questa ordinanza, proporremo ricorso”. Queste le parole dell’ex vice Sindaco di Milano ed Assessore regionale alla sicurezza, immigrazione e polizia locale, Riccardo De Corato, in merito alla possibilità paventata oggi dal ministro Speranza di una zona rossa nella nostra regione e alle dichiarazioni del presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana. “Ha detto bene Fontana: qualcosa non funziona nel sistema utilizzato per la definizione delle zone! Se venisse utilizzato il tasso di incidenza dei positivi su 100 mila abitanti, infatti, oggi la Lombardia non diventerebbe zona rossa. Ancora una volta la nostra regione, quella col residuo fiscale più alto d’Italia, pari a 54 miliardi di euro e che, da sola, produce il 22% del Pil Nazionale, viene pesantemente penalizzata da un Governo che non sta nemmeno tenendo conto del Rt di ospedalizzazione della Lombardia che, al momento, è inferiore a 1. Come evidenziato dal sondaggio di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza con Epam, nel dicembre 2020 il fatturato è sceso del 71% in tutte le attività rispetto allo stesso mese del 2019. Le perdite maggiori le hanno indicate i bar-locali più attivi la sera e i ristoranti: -77 e -76%. Nei pubblici esercizi si è alzata notevolmente, dal 67 all’86%, la quota di operatori che ritiene la propria attività a rischio chiusura. Insomma, i lombardi non hanno bisogno di questa punizione. Mi auguro- conclude De Corato- che la possibilità della zona rossa non si concretizzi”.

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De Corato: sottopasso Boccioni occupato da extracomunitari e balordi

“L’uscita di sicurezza del sottopassaggio dello svincolo autostradale di Viale Certosa in via Mambretti-Stephenson e il sottopasso pedonale di via Boccioni sono, ancora una volta, occupati da extracomunitari e balordi”. A denunciarlo è il consigliere comunale di Milano di Fratelli d’Italia, Riccardo De Corato, già vice Sindaco della città e Assessore regionale. “Si tratta di una situazione ciclica, alla quale il Comune di Milano, come dimostrano anche i fatti, non sa dare una risposta esaustiva. Le immagini, che il Comitato Milano Sicura ha girato, parlano chiaro: un degrado diffuso, che ha trasformato i sottopassi in un dormitorio e in una cloaca a cielo aperto. Mi chiedo se anche questo faccia parte del “piano freddo” del Comune di Milano: gli ospiti che ARCA non accoglie in via Aldini possono occupare indisturbati i sottopassi? Ogni sera potrebbe accadere una tragedia visto che per scaldarsi, gli occupanti accendono fuochi, come testimonia il materiale infiammabile depositato negli anfratti. In via Stephenson sbandati e balordi hanno occupato anche un deposito di A2A. Il silenzio ed il voltar la testa di Sala & co. sono intollerabili! Questa situazione non è altro che la cartina tornasole che certifica il disinteresse di questa Giunta di centrosinistra e del primo cittadino di Milano alle problematiche legate al decoro e alla sicurezza delle periferie della città. Presenterò a Palazzo Marino – conclude De Corato – un’interrogazione per sapere quanto sia stato fatto in passato in merito alla situazione e quanto la Giunta intenda fare nei prossimi giorni per far sì che i cittadini possano transitare nel sottopasso senza correre il rischio di essere importunati come, tra l’altro, è già successo e senza dover soprassedere a ciò che di disgustoso giace a terra!”

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De Corato torna in Consiglio Comunale promettendo battaglia

“Oggi sono tornato a far parte del Consiglio Comunale di Milano come consigliere di Fratelli d’Italia”, commenta l’Assessore Regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato, promettendo battaglia: “Certamente, soprattutto in vista delle elezioni, farò le pulci al Sindaco della città, Giuseppe Sala, su precise tematiche come le moschee, la sicurezza, le periferie, la mobilità e l’ambiente. Tutti questi temi, molto delicati, nel capoluogo lombardo hanno registrato il fallimento delle politiche del centrosinistra, prima con Pisapia e poi con Sala. Altrettanto certamente – sottolinea – darò il mio contributo alla Città mettendo a disposizione tutta la mia esperienza. “Già nel corso del Consiglio Comunale odierno – annuncia – ho posto una problematica che i residenti mi segnalano da tempo: il campo nomadi abusivo di via Vaiano Valle ed ho richiesto il suo sgombero. Si tratta di una zona ormai lasciata alla mercè di delinquenti, ladri, ricettatori. Il Comune – conclude – l’unico intervento che ha fatto, è stato quello di realizzare una pista ciclabile, incurante di tutto quello che la circondasse: discariche abusive e carcasse di macchine rubate”.

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Domani De Corato torna in Consiglio Comunale

Torna in Consiglio comunale di Milano uno dei decani dell’aula, Riccardo De Corato, assessore regionale alla Sicurezza ed esponente di Fdi, e soprattutto consigliere comunale ininterrottamente dal 1985 al 2016. Aveva dovuto dire addio a Palazzo Marino, alle scorse elezioni, non sufficienti le 2.362 preferenze raccolte. Ma ora che Stefano Parisi – all’epoca candidato sindaco per il centrodestra – ha rinunciato al posto, tocca a lui subentrargli. La surroga avverrà durante la seduta in videoconferenza in programma domani. “Metterò a disposizione della città, come ho sempre fatto – ha assicurato l’ex vicesindaco -, la mia esperienza trentennale di consigliere comunale nelle fila della maggioranza e dell’opposizione in vista della prossima scadenza elettorale. Le priorità per le quali mi batterò sono le periferie, che versano in condizioni disastrose, la sicurezza, la mobilità e l’ambiente sulle quali Milano ha registrato il fallimento delle politiche del centrosinistra”. Unico consigliere con una carriera in Comune più lunga della sua è Basilio Rizzo, entrato nel 1983 e da allora sempre riconfermato in Consiglio, alle scorse elezioni con Milano in Comune. ANSA

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De Corato commemora la strage di via Schievano

“Il mio rammarico e la rabbia in queste ricorrenze, è sapere che gli assassini siano già a piede libero, e magari partecipino in locali pubblici a presentazioni di libri con l’intento di contestualizzare la barbarie di quegli omicidi e magari fare anche una lezione sul ’68”. Lo afferma l’assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato nel del 41/o anniversario della strage di via Schievano a Milano. Furono uccisi il vicebrigadiere Rocco Santoro, l’appuntato Antonio Cestari e la guardia Michele Tatulli, in servizio al commissariato di Porta Ticinese della Questura del capoluogo lombardo. L’attentato rivendicato delle Brigate Rosse colonna Walter Alasia, doveva essere un avvertimento al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa da 3 settimane a Milano. “L’8 novembre, dello scorso anno, ho voluto rendere omaggio a questi servitori dello Stato inaugurando la targa, di Regione Lombardia posizionata all’interno di Polis Lombardia, dedicata a loro – ha spiegato De Corato -. Oggi come 3 mesi fa voglio ribadire alle famiglie delle vittime la mia vicinanza e quella di Regione Lombardia”.

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De Corato: senza la Moratti non esisterebbe Sala

“Oggi anche lo statista Majorino ha voluto dire la sua su Letizia Moratti, provando a demolire, come è solita fare la sinistra, la sua figura. Meno male che ha usato toni meno accesi del suo amico Monguzzi, che è arrivato addirittura a chiamare il popolo alle armi”, lo scrive in una nota l’ex Vice Sindaco assessore alla sicurezza di Regione Lombardia Riccardo De Corato, le affermazioni riguardo Letizia Moratti dell’Euro Parlamentare Pierfrancesco Majorino. “ Sulla questione Expo l’Europarlamentare glissa affermando che i meriti vanno ripartiti, dimenticandosi però del fatto che se non ci fosse stata Letizia Moratti l’esposizione mondiale non ci sarebbe svolta a Milano, e oggi, il nostro beneamato Sindaco, sarebbe ricordato come uno dei tanti direttori del Comune, e molto probabilmente non esisterebbe come personaggio pubblico. Per quanto riguarda il buco di bilancio – aggiunge ancora De Corato – Majorino dovrebbe avere l’onestà intellettuale di ricordare che nel quinquennio Moratti lo Stato, per non rischiare di fare la fine della Grecia, tagliò drasticamente i trasferimenti ai comuni e impose loro, allo stesso tempo, il rispetto di rigidi patti di stabilità che ne hanno fortemente vincolato l’operatività”. “Majorino inoltre – conclude l’Assessore Regionale lombardo – dimentica anche che quella Giunta, della quale facevo parte in qualità di Vice Sindaco, fece causa alle banche per la questione derivati e che proprio grazie a questa nostra iniziativa Pisapia poté poi sedersi intorno ad un tavolo per negoziare e far rientrare nelle casse del Comune ben 455 milioni di euro”. Le parole di De Corato seguono un post in cui l’Europarlamentare del PD Pierfrancesco Majorino, riferendosi a Letizia Moratti, aveva scritto: “Massimo rispetto personale ma mi auguro, da lombardo, che non si comporti come a Milano. Ricordo che la sua esperienza politica disastrosa si è conclusa con una condanna per le cosiddette Consulenze d’oro e un buco di Bilancio abnorme lasciato in eredità . E che la sua sindacatura è stata segnata da scandali e scandaletti . Sinceramente credo ci voglia ben altro (anche perchè la situazione della sanità lombarda è davvero drammatica). (E non rispondetemi sull’Expo perché in quel caso i meriti sono quantomeno abbondantemente ripartiti)”.

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