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De Corato (FdI): un disastro causato dalla mancata manutenzione del verde

Terminata l’allerta l’assessore comunale alla mobilità e lavori pubblici del comune di Milano, Marco Granelli, ha affermato che la caduta di 200 alberi avvenuta ieri in città a causa della neve, alcuni dei quali hanno addirittura tranciato i cavi dei tram, ha creato qualche problema. Un disastro, sarebbe meglio dire!”, lo afferma l’Assessore regionale alla sicurezza, Riccardo De Corato, in merito alle dichiarazioni di Granelli ad Agorà su Rai3. “La catastrofica situazione in cui è piombata ieri la città per 20 centimetri di neve, in particolare la caduta di rami e piante, evidenzia come ci sia un grosso problema legato alla manutenzione del verde a Milano – spiega De Corato – La potatura di alberi e rami, che dovrebbe essere fatta periodicamente, probabilmente non è stata fatta, o quantomeno, non in maniera adeguata. Per questo servirebbero anche controlli su quando e come vengono effettuati gli interventi di manutenzione“. “Oltre a ciò, la neve ha amplificato anche la problematica legata alla viabilità che questa Giunta “Green” si è impegnata a stravolgere negli scorsi mesi posizionando a destra e a manca le piste ciclabili più insicure d’Italia. Stravolgimento arrivato dall’alto che ha ristretto le carreggiate, aumentando, di conseguenza, l’ingorgo del traffico come abbiamo visto accadere a settembre e ottobre scorsi in corso Buenos Aires, in viale Monza ed in Piazzale Loreto. Questo problema, con la ripresa delle attività, – conclude De Corato – il prossimo anno sarà ancora più evidente e creerà non pochi disagi agli automobilisti e lavoratori”.

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Tutta FdI attacca il Sindaco: meno Sala più sale

Lo slogan della “campagna” lanciata ieri da FdI contro il Sindaco Sala lo ha coniato l’Onorevole Marco Osnato scrivendo “meno Sala più sale” in un post sulla sua bacheca Facebook. A metterci il carico ci hanno pensato gli altri esponenti milanesi di Fratelli d’Italia con le loro dichiarazioni nell’arco di tutta la giornata. L’eurodeputato Carlo Fidanza lo ha fatto partendo da un da un episodio del passato: “Era il 7 gennaio 2009 quando, alla ripresa lavorativa e scolastica dopo le Feste, senza smart-working e Dad, Milano venne sommersa da 40cm di neve (il doppio del previsto) e il Comune aveva ceduto il proprio sale a Torino. La sinistra chiese le dimissioni di Letizia Moratti” ha infatti scritto, aggiungendo, “Cosa dovremmo dire oggi con la città bloccata per una nevicata di portata inferiore e prevista da giorni?” per poi concludere, “Sala si dia una mossa e chieda scusa ai milanesi!”. “La nevicata di oggi era ampiamente prevista” ha invece commentato l’Assessore regionale alla sicurezza stradale, Riccardo De Corato, “eppure il Comune di Milano e in particolare l’Assessore Granelli non sono stati in grado di organizzare un piano neve adeguato e tempestivo e nelle periferie restano solo i portinai degli edifici a spargere sale fuori dai portoni. Infatti i 200 mezzi messi in campo dal Comune di Milano solo nella tarda mattina di oggi hanno fatto sì che stamattina la circolazione veicolare è risultata praticamente bloccata e avventurarsi a piedi è pericoloso perché i marciapiedi non sono stati spalati”. “Oggi è il primo giorno di zona arancione ma di fatto il lockdown continua per maltempo e incapacità di questa amministrazione comunale di rendere agibili le strade di Milano – ha quindi concluso De Corato – ritengo che tutta la nostra città meriti attenzione e cura e non solo nei luoghi più rappresentativi”. Il Capogruppo FDI Palazzo Marino Andrea Mascaretti  dopo avere annunciato: “oggi presenterò una interrogazione al Sindaco Sala poiché la nevicata era stata annunciata da giorni, ma il servizio di pulizia delle strade e dei marciapiedi non ha funzionato creando gravi disagi, con attraversamenti pedonali ostruiti e strade pericolose” ha ricordato, “nel 2009, per una nevicata di 40 cm, il doppio di quella attuale, l’europarlamentare ed ex assessore della giunta Sala, Pierfrancesco Majorino, aveva accusato il Sindaco di grave sottovalutazione di un’emergenza peraltro ampiamente annunciata. affermando che lo stesso Sindaco avrebbe dovuto chiedere scusa ai milanesi e ricordando che si sarebbero potute tranquillamente tenere chiusi gli uffici pubblici se non si era in grado di organizzare la vita nella città – concludendo – A questo punto, per coerenza, aspettiamo le scuse o del Sindaco o dell’On. Majorino”.

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L’Assessore De Corato ha incontrato il sindacato di Polizia SAP

La sicurezza a Milano, la dotazione dei taser agli agenti e la situazione al Cpr (Centro di permanenza per il rimpatrio) di via Corelli nel capoluogo lombardo, sono stati al centro dell’incontro di questa mattina a Palazzo Lombardia tra l’assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale, Riccardo De Corato, il segretario nazionale del Sap (Sindacato Autonomo di Polizia) Gianpiero Timpano e quello regionale, Aldo Marcinnò. “E’ emersa l’esigenza degli agenti – ha spiegato l’assessore – di essere dotati del taser, che, dopo la positiva sperimentazione dei mesi scorsi, è sparito da ogni futura dotazione. Si è parlato anche della sicurezza in Lombardia ed in particolare a Milano, soprattutto nell’area della Stazione Centrale”. De Corato e Sap hanno concordato nel ritenere il controllo capillare del territorio e una maggiore presenza di agenti l’unica via al contrasto della criminalità. “I segretari del Sap – ha sottolineato l’assessore – hanno espresso rammarico per la decisione del Comune di Milano di ridurre dal 10% al 3% la percentuale di appartamenti di edilizia residenziale pubblica da riservare alle Forze dell’ordine”. “Il sindacato ha lamentato la situazione del Cpr di via Corelli, indicando come soluzione alle continue sommosse una riorganizzazione interna ed una divisione dei settori. Il fatto che siano tutti comunicanti facilita pertanto il propagarsi delle rivolte – ha evidenziato l’assessore. Ad oggi solo due settori sono agibili limitando così il numero di ospiti da espellere”. De Corato ha concluso evidenziando che è fondamentale “ascoltare i bisogni di chi quotidianamente vive la strada, mi farò portavoce delle loro richieste in tutte le sedi istituzionali. A cominciare proprio dalla dotazione di taser, nato per ridurre i rischi per l’incolumità degli agenti ma ad oggi una lontana chimera. “Ho espresso – ha concluso l’assessore – a nome di Regione Lombardia il ringraziamento a tutti gli agenti per quanto fatto durante l’emergenza Coronavirus. La pandemia li ha visti impegnati costantemente con importanti risultati”.

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Via Mauro Macchi: il centrodestra punta il dito contro Sala

L’efferato omicidio avvenuto sabato sera in via Mauro Macchi, ha scatenato una pioggia di critiche e accuse da parte del centrodestra nei confronti del Sindaco Sala. Un episodio che “evidenzia ancora una volta l’emergenza sicurezza che sta vivendo la città di Milano“, ha infatti commentato il Consigliere Regionale e Comunale di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato, che ha aggiunto: “le vie limitrofe alla Stazione Centrale restano completamente sguarnite e prive di controlli“. Secondo l’ex vice-sindaco, “Servono dei presidi mobili di polizia di Stato e carabinieri, in sinergia con le pattuglie della polizia locale“, concludendo, “Il sindaco Sala ha a disposizione oltre 3 mila agenti, li impieghi anche per la sicurezza della città”. “Mentre il sindaco Sala annuncia la sua visione rivoluzionaria per amministrare Milano, un uomo di 65 anni viene barbaramente ucciso vicino alla stazione Centrale”, sottolinea invece l’Eurodeputato di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza,  aggiungendo, “per l’ennesima volta che in città c’è un allarme sicurezza inascoltato dal centrosinistra”. Una situazione che secondo Fidanza è dovuta al “senso di impunità diffuso veicolato anche dalla retorica della metropoli patinata esempio di virtù per tutta l’Italia“.”Sala prenda atto del fallimento della sua amministrazione” ha quindi concluso l’Europarlamentare. Anche secondo Silvia Sardone, Eurodeputata e Consigliere Comunale della Lega, l’episodio “riapre il sempre più evidente problema di sicurezza a Milano“. “D’altronde che Milano sia capitale del crimine – sottolinea la Sardone – lo dicono tutte le classifiche. E’ ultima su 107 province per quanto riguarda la sicurezza secondo la recente classifica del Sole24Ore sulla qualità della vita ed è penultima, sempre sul versante criminalità, nella classifica annuale di ItaliaOggi e Università La Sapienza di Roma”. “E’ evidente che l’immigrazione senza freni stia amplificando questo problema”, aggiunge la leghista, concludendo, “Il Sindaco Sala si svegli e apra gli occhi!”.

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Si dimette Parisi: De Corato (FdI) entra in Consiglio Comunale

“Torno al mio lavoro. Il mio impegno nella politica attiva si conclude qui”, con queste parole, scritte come incipit di un post su Facebook, Stefano Parisi, ex sindaco per il centrodestra, ha annunciato le sue dimissioni dalla carica di Consigliere Comunale. Gli subentrerà Riccardo De Corato (FdI. “Il mio ritorno a Palazzo Marino è di buon auspicio per il 2021”, ha commentato De Corato, guardando alle elezioni in agenda in primavera quando il centrodestra proverà a battere Giuseppe Sala. “Non so se mi ricandiderò consigliere comunale – ha aggiunto – Ne parlerò con Giorgia Meloni e con i vertici milanesi di Fratelli d’Italia, non dipende solo da me anche se il desiderio c’è”.

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De Corato (FdI): Sala dimentica le 12 moschee abusive presenti in città

“Quale occasione migliore dell’evento online Direzione Nord ‘What comes next. Spunti di futuro dalla trincea per il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, per parlare del Piano moschee in città? Un Piano che come centrodestra, una volta a Palazzo Marino, rivedremo totalmente”, è il commento dell’ Assessore regionale alla sicurezza, Riccardo De Corato, alle dichiarazioni fatte da Sala in merito alle moschee a Milano. “Il Comune con il Piano delle Attrezzature Religiose ha sanato quelle abusive di via Padova, via Gonin, via Quaranta e via Maderna e ha identificato nuove aree dove realizzarne altre in via Esterle, via Novara e via Marignano.Ma le almeno altre 12 abusive sparse per la città che continuano ad operare indisturbate? Il sindaco Sala deve avere il paraocchi per non accorgersi della loro esistenza. Come ripeto da tempo sono: Istituto Culturale Islamico Onlus Viale Edoardo Jenner, 50 DITIB Moschea Via Vincenzo Toffetti, 27 Mosque Muslim Viale Marche, 40 COREIS (Comunità Religiosa Islamica) Italiana  Via Giuseppe Meda, 9 Casa della Cultura Islamica Onlus Via Padova, 144 Associazione Culturale Al Nur Italia Via Giacomo Carissimi, 19 Centro Islamico Dar al Quran Via Stadera, 18 Shahjalal Jame Mosjid Via Privata Giovanni Zambelli, 15 Corvetto MOSQUE Via Privata Passo Pordoi, 5 Bangladesh Islamic Centre- Culturale Centro Islamico Via Sibari, 11 مسجد Mosque Via Sabatino Lopez Associazione culturale della fratellanza Gratosoglio Via Costantino Baroni Milano Ma Sala continua a fare il furbo, non ne parla, non le chiude, le lascia aperte e frequentate. Il primo cittadino può anche andare a cena con il Monsignor Delpini e parlare di libertà di culto, ma non deve dimenticarsi che deve anche garantire la legalità, specialmente in quei luoghi dove ogni giorno in barba al PAR e ad ogni legge, si continua a pregare senza possedere alcun requisito urbanistico“. “Per di più, si tratta di luoghi nei quali, come abbiamo visto anche in altre città europee, si potrebbe predicare l’odio e potrebbe avvenire la radicalizzazione o addirittura essere rifugio di possibili attentatori. Il sindaco – conclude De Corato – dovrebbe chiedere ai milanesi se sono d’accordo su questa sua visione della città aperta all’Islam e non ricordarci cosa stabilisce la Costituzione, perché all’interno di essa ci sono alcuni principi fondamentali come l’eguaglianza dei sessi che ancora stenta a decollare nella comunità islamica”.

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