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Gallera di nuovo nel mirino del rimpasto

Gallera di nuovo nel mirino del rimpasto. Il nome dell’assessore regionale al Welfare è infatti nuovamente sul tavolo del possibile rimpasto di giunta in Lombardia. A volerne politicamente la testa sarebbe soprattutto la Lega che ha intenzione di sostituirlo. O perlmeno di affiancarlo, non per forza con un leghista hanno fatto sapere i salviniani. Ma passata la grande bufera della primavera-estate, quando il rimpasto era stato sospeso proprio per l’emergenza, oggi Gallera è di nuovo nel mirino del rimpasto. La porta lasciata aperta dalla Lega apre uno scenario interessante per gli alleati di governo come Fratelli d’Italia: Forza Italia infatti ha il problema che in parlamento si discute un emendamento molto utile a Mediaset e inoltre Gallera non è più molto amato dopo il quasi passaggio a Cambiamo di Giovanni Toti. Sono i meloniani allora che potrebbero conquistare una casella politica molto importante, anche come test sulle proprie capacità: oggi la sanità lombarda è in ginocchio, tanto che si è dovuto schierare di nuovo l’Esercito insieme alla protezione civile per mettere una pezza al disastro organizzativo di questi mesi. Se Fratelli d’Italia vuole vincere oltre che nei sondaggi, deve dimostrare di avere la capacità di gestire una macchina poderosa come un sistema sanitario per cui si spendono 25 miliardi di euro all’anno. Se vincesse questa sfida, avrebbe una carta molto pesante da giocarsi alle prossime tornate elettorali.

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Gallera: numeri cresceranno. ma non siamo a marzo

In Lombardia negli ospedali “la situazione non è in alcun modo paragonabile, per ora, a quella che abbiamo vissuto a marzo. Noi avevamo 12 mila posti letto (occupati, ndr) nelle pneumologie, oggi siamo a 2.300, 1.800 posti letto nelle terapie intensive, oggi siamo a 231. Però sta crescendo ed evidente che qualunque azione mettiamo in campo oggi i risultati li vedremo tra 15 giorni”. Lo ha spiegato l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, in collegamento con Mattino 5. “Ci stiamo preparando – ha spiegato Gallera – al fatto che questi numeri continueranno a crescere in maniera significativa per i prossimi 15 giorni, quindi abbiamo sospeso le attività procrastinabili e non urgenti nei presidi territoriali, lasciando invece negli hub sia la cura dei pazienti Covid più complessi sia le patologie tempodipendenti e oncologiche. Teniamo per ora aperte le attività ambulatoriali, quindi siamo ancora in una fase in cui ci stiamo occupando del Covid ma cerchiamo di tenere aperto anche il resto della sanità”. ANSA

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Gallera (FI): “Infondato l’allarme sul vaccino anti-pneumococcico”

Gallera (FI): “Infondato l’allarme sul vaccino anti-pneumococcico”. “L’allarme lanciato oggi dal consigliere Astuti sulla carenza di vaccino anti-pneumococcico è del tutto infondato. Basta con il gioco delle tre carte finalizzato a seminare disinformazione”. L’intervento dell’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Galleraè una risposta al consigliere regionale del Pd Samuele Astuti. “Astuti – spiega Gallera – probabilmente confonde il vaccino 13 valente utilizzato sia per i bambini (3 dosi nel primo anno di vita) sia per le categorie a rischio sia per i 65 enni con il vaccino 23 valente. Per il vaccino 13 valente in Regione Lombardia, solo per i bambini sono erogate indicativamente 240.000 dosi l’anno a cui si sommano quelle per i pazienti a rischio, vaccinati in particolare durante la campagna antinfluenzale: l’anno scorso i Medici di Medicina Generale hanno vaccinato circa 60.000 adulti fragili. Quest’anno sono state fornite oltre 118.000 dosi di vaccino monodose con ago ai medici di medicina generale che le ritireranno in farmacia. A queste dosi si aggiungono quelle che le Asst stanno già fornendo alle Rsa (in particolare ATS Milano) per la vaccinazione dei fragili loro ospiti”. L’allarme dunque, che si sommava alle decine lanciate sulla situazione sanitaria in Lombardia, parrebbe infondato. Sicuramente quella che era stata definita “infodemia” per i primi mesi del Covid19, smebra ora essersi spostata sui vaccini disponibili in Lombardia, perché Regione continua a diffondere tranquillità, mentre le opposizioni e i giornali mettono in luce alcune carenze che paiono gravi.

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Gallera: con 3 mln di vaccini siamo super capienti

Per la campagna contro l’influenza, che partirà “subito dopo la prima metà di ottobre” la Regione Lombardia potrà contare su circa 3 milioni di vaccini. Lo ha assicurato l’assessore al Welfare Giulio Gallera, spiegando che la Lombardia ha già acquistato 2,5 milioni di anti-influenzali mentre è in fase di aggiudicazione una ulteriore gara da 500 mila dosi. “Regione Lombardia ha fatto le gare. Siamo con 3 milioni di vaccini ‘super capienti’” ha detto Gallera a margine dei lavori del Consiglio regionale. “Dovete spiegarmi – ha aggiunto Gallera rispondendo a i cronisti – come mai avete portato il Veneto e l’Emilia Romagna come degli esempi fulgidi: il Veneto ha 5 milioni di abitanti e ha acquistato 1,2 milioni vaccini, come l’Emilia Romagna, noi abbiamo 10 milioni di abitanti e ne abbiamo acquistati 2,5 milioni e mettete in dubbio che questi siano sufficienti. O non sono sufficienti per nessuno o sono sufficienti, come sarà, per tutti. Non ci sarà nessun problema”. ANSA

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Continua lo scambio di accuse fra Sala e Gallera

Continua fra Regione Lombardia e Comune di Milano lo scambio di accuse sui vaccini antinfluenzali (che non esula da riferimenti alla campagna elettorale). “Da Gallera non mi sento tutelato come cittadino lombardo nel suo ruolo” ha detto oggi il sindaco di Milano Giuseppe Sala. “Le affermazioni di Gallera sfiorano il ridicolo anzi sono ridicole – ha rincarato – . Le fa uno che ha fatto politica senza che nessuno se ne accorgesse per un sacco di anni, nel momento in cui ha avuto visibilità mediatica ha pensato di candidarsi per fare il sindaco nel mezzo di una pandemia”. Sul tema dei vaccini anti influenzali “andiamo alla sostanza, e vorrei che confutassero la mia affermazione, cioè che in questo momento la sanità lombarda sta dicendo ai medici del privato convenzionato che si devono arrangiare”. “Prego di confutare questa mia affermazione, perché se così è ricorderei loro che li abbiamo chiamati eroi solo pochi mesi fa e adesso gli diciamo arrangiatevi con i vaccini. Poi andiamo a vedere come hanno fatto le gare, andiamo a vedere le gare deserte per i vaccini, che qualcosa non va assolutamente è certo – ha aggiunto Sala -. Per cui noi non è che stiamo facendo politica, se volessi fare campagna elettorale mi sarei già ricandidato. Il tema è che stiamo pensando alla salute dei lombardi e la situazione deve rimanere sotto controllo”. “Ritengo una vergogna assoluta fare campagna elettorale sulla salute dei più fragili” ha replicato su Facebook Gallera. L’assessore ha parlato di una cosa “agghiacciante” di una “mossa elettorale” ovvero quella di “dare i vaccini ai dipendenti comunali sani sottraendoli agli anziani, ai malati di tumore e alle donne incinte e tutto questo per ottenere il loro consenso alle elezioni comunali dell’anno prossimo”. “L’operato mio e di Regione Lombardia nella più grande pandemia dal dopoguerra che ha travolto la nostra regione quale prima area del mondo occidentale – ha aggiunto – verrà giudicato dalla storia e dagli elettori quello che è certo è che questo momento drammatico ha fatto emergere l’assoluta evanescenza e inconsistenza del Sindaco Sala che verrà ricordato per le magliette ‘Milano non si ferma’, per gli aperitivi sui Navigli mentre si riempivano le terapie intensive e per aver mandato in ferie i vigli urbani durante il lockdown”. “Capisco che vedere crollare la propria immagine di uomo del fare e di successo sia molto doloroso, al punto di decidere di non ricandidarsi per paura di perdere le elezioni – è la sua conclusione -, ma in momento ancora critico e delicato per la salute dei nostri concittadini sarebbe necessario una costruttiva collaborazione istituzionale tuttavia non la si può pretendere da chi nella vita non ha mai agito con ‘spirito di servizio’ ma solo per vanita’ e ambizione personale”.

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Gallera: “Creata rete punti tampone per gli studenti”

Gallera: “Creata rete punti tampone per gli studenti”. Un segno di come la Lombardia si sia messa al lavoro per cercare di essere preparata alla prevedibile ondata di ritorno del virus. Durante le vacanze estive in tanti si sono mossi, pur se con più prudenza. Quindi il ritorno a scuola è stato messo sotto la lente perché potenzialmente potrebbe essere il fulcro di focolai futuri. “Le nostre Ats in stretto raccordo con le Asst hanno definito una rete capillare di punti d’accesso diretto dove verranno effettuati tempestivamente i tamponi agli studenti muniti di autocertificazione validata dalla scuola o segnalati dal medico di base e dal pediatra di libera scelta”. Lo rende noto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia. “Si tratta di un impegno straordinario, senza precedenti, che si pone l’obiettivo di garantire lo svolgimento dell’anno scolastico rispettando l’equilibrio fra l’attività didattica e la sicurezza sanitaria. Per le altre fasce della popolazione – conclude l’assessore – i tamponi continueranno a essere eseguiti su prenotazione negli orari e nei luoghi definiti dalle Ats”. L’elenco dei punti tampone dedicati agli studenti con gli orari e gli indirizzi è disponibile su www.lombardianotizie.online/punti-tampone.

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