omicidio

Accoltellamento mortale fra vicini in via Trilussa

Un uomo di 46 anni, è stato arrestato dalla polizia per l’omicidio di un vicino di casa di 68 anni, accoltellato al culmine di una lite in un palazzo di Milano, in via Trilussa. E’ accaduto attorno alle 2.45, quando il 46enne è salito al piano superiore rispetto al proprio appartamento per affrontare il vicino. Secondo quanto ricostruito finora, c’erano già stati altri scontri e tensioni. La scorsa notte, però, il 46enne si è presentato armato di un coltello da cucina con cui ha colpito l’anziano che vive con la moglie coetanea. Trasportato all’ospedale Niguarda, l’anziano è morto pochi minuti dopo l’arrivo. L’aggressore è stato arrestato dalla polizia che lo ha trovato nel cortile dell’edificio. ANSA  

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Rissa fra stranieri, un morto accoltellato sulla 90

E’ morto in ospedale il marocchino di 29 anni accoltellato ieri pomeriggio durante una lite scoppiata a bordo di un autobus. L’uomo, identificato grazie alla tessera di accesso a una mensa per i poveri, è stato soccorso attorno alle 19.45 all’angolo tra via Nazario Sauro e via Oldofredi. Secondo quanto riferito da alcuni testimoni alla polizia, sul mezzo della linea 91 sarebbe scoppiata una lite tra 4 stranieri per motivi ancora da chiarire. La discussione sul bus, sempre secondo quanto riferito dai testimoni, è degenerata in pochi minuti e qualcuno ha estratto un coltello con cui ha colpito il 29enne all’addome. Al caso lavorano gli investigatori della Squadra mobile diretti da Marco Calì, che stanno verificando se ci siano immagini utili registrate dalle telecamere installate a bordo del bus. ANSA  

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Omicidio in via San Giacomo, probabile si tratti di un uxoricidio

Ha i contorni di una tragedia maturata in famiglia l’omicidio, probabilmente un uxoricidio, di una donna di 59 anni trovata uccisa a colpi di arma da taglio in un appartamento di via san Giacomo. Al valgio la posizione del marito che è stato arrestato per tentato omicidio ai danni degli agenti della Volante che ha cercato di investire con l’auto. L’uomo, che non viveva con la vittima, quando è arrivato sotto casa a bordo di una Citroen C3, alla vista dei poliziotti ha cercato di investirli. Gli agenti sono riusciti a schivare l’auto e l’hanno arrestato Ad essere fermato è stato Aurelio G., di 65 anni, marito della vittima, Adriana Signorelli. Il fermo non è stato ancora convalidato, ma i sospetti che l’uomo sia l’autore dell’omicidio sono forti, visti anche i precedenti per maltrattamenti nei confronti della vittima. Diverse le denunce che lei aveva presentato, il 18 novembredel 2018 una perché il marito le aveva bruciato la porta dell’appartamento con del liquido infiammabile, ma molti anche i riavvicinamenti tra i due coniugi, almeno secondo quanto ricostruito fino a questo momento dagli investigatori della squadra mobile. La donna tuttavia non era stata l’unica vittima della sua violenza: nella passato del 65enne ci sono infatti altri reati contro patrimonio e persona, per i quali era anche stato in carcere. Secondo i primi rilievi del medico legale sul corpo della donna c’erano piu’ di 5 coltellate inferte alle spalle, nell’arco delle 12 ore precedenti all’intervento dei soccorsi, all’1 e mezza di questa notte. A chiamare il 112 e’ stata la figlia della vittima, nata da una precedente relazione: la 40enne non riusciva ad avere contatti con la madre dalle due del pomeriggio di ieri, ma non era riuscita ad entrare nell’appartamento, non avendo le chiavi. Quindi ha chiamato i vigili del fuoco, che hanno sfondato la porta è trovato il cadavere della vittima riverso in una pozza di sangue in cucina. All’arrivo della polizia il pregiudicato ha tentato di investire con la sua Citroen C3 due agenti e la stessa figlia della vittima, che si trovava in strada insieme agli operanti. Tuttavia è finito su un’aiuola. I poliziotti lo hanno immediatamente bloccato e arrestato per tentato omicidio. Con tutta probabilità l’uomo era in stato di alterazione, tanto che è stato portato in ospedale al San Paolo, dove e’ tuttora piantonato. Il caso è coordinato dalla pm Monia Di Marco.  

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Omicidio suicidio a Baggio

Due stranieri, Uddine Zamir, 38 anni e Abbdul Hai, 41, fratelli originari del Bangladesh, sono stati trovati morti ieri mattina in quello che si configura come un omicidio suicidio accaduto in via Valle Anzasca a Baggio. L’ipotesi degli agenti della Questura è che uno dei due abbia accoltellato a morte l’altro e poi si sia impiccato al balcone di casa con delle lenzuola. E’ stato un residente in zona a dare l’allarme dopo aver visto l’uomo impiccato. Nella casa sono intervenuti gli agenti della Scientifica per il rilievi. L’ipotesi più accreditata è che Uddine, al culmine di una lite, abbia aggredito il fratello, colpendolo con il coltello fino a ucciderlo. Poi, per via del rimorso, che abbia preso delle lenzuola, facendone una corda e impiccandosi. Uddine sembra che avesse problemi di alcol di cui abusava e il fratello maggiore cercava di riportarlo sulla retta via, riprendendolo spesso. Talvolta li si sentiva urlare nel bilocale quando il minore si ubriacava. Forse non era la priva volta che i due venivano alle mani ma Abdul, probabilmente, non lo aveva mai denunciato per proteggerlo. ANSA  

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Egiziano accoltellato a morte in viale Monza

Un egiziano di 30 anni è stato ucciso a coltellate nella notte di ieri. Il cadavere è stato rinvenuto sul pianerottolo di un palazzo di viale Monza 101 e sembra sia giunto li trascinandosi fuori da un appartamento. Sul posto, alle 4.30, sono intervenuti i sanitari del 118, che hanno potuto solo constatare il decesso e gli agenti della Polizia di Stato che ora conducono le indagini. Sono in corso i rilievi della Polizia Scientifica e degli investigatori della Omicidi. Secondo quanto trapelato l’umo, accoltellato a morte, sarebbe stato colpito da più fendenti, uno dei quali fatale. L’ipotesi più accreditata – sembra inutile scriverlo – è quella dell’omicidio. Si chiamava Milad Sheker Camel Gerges, l’egiziano ucciso ed era in regola con il permesso di soggiorno e incensurato I poliziotti stanno cercando di accertare se l’omicida si una delle persone (tutte straniere) che vivevano nello stesso appartamento. Alla base dell’aggressione c’è stata una lite scoppiata in piena notte, con forti rumori e urla, che ha spinto i vicini a chiamare le forze dell’ordine. Sul corpo dell’uomo erano presenti i segni di tre fendenti inferti nella parte alta del torace, intorno al collo con un coltello presumibilmente trovato in casa. ANSA  

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Sesto San Giovanni, anziano uccide la moglie

Ha staccato il poggiapiedi dalla sua sedia a rotelle e ha colpito la moglie fino a ucciderla: è accaduto questo pomeriggio all’interno dell’appartamento della coppia a Sesto San Giovanni e l’uomo di 93 anni è stato arrestato dai Carabinieri. Secondo una prima ricostruzione, l’anziano sarebbe stato colto da un raptus violento e ha più volte colpito la moglie al volto e su tutto il corpo con l’oggetto di metallo preso dalla sua sedia a rotelle. A trovare il corpo senza vita della donna e il padre completamente intriso di sangue è stato il figlio che ha fatto la consueta visita quotidiana agli anziani genitori e ha subito chiamato i soccorsi. Sul posto sono arrivati i sanitari del 118 che non hanno potuto far altro che constatare il decesso della donna, e i Carabinieri che hanno arrestato l’uomo. ANSA  

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