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De Chirico (FI): milanesi affamati ancora aspettano i buoni spesa da Sala

“Era la sera del 28 marzo quando Conte andò in TV a dire che anticipava 400 milioni di € da destinare al fondo solidarietà dei Comuni italiani“, ricorda Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia,  aggiungendo, “Circa 7,3 milioni a Milano, sicuramente pochi“, ma “Ad oggi in migliaia di milanesi mangiano grazie alle associazioni di volontariato, alle parrocchie e al buon cuore dei vicini di casa o di ristoranti di quartiere“. “Sono quotidianamente contattato da persone che aspettano. – spiega De Chirico –  Aspettano di ricevere il PIN o il bonifico per l’APP. Ad altri, dopo aver già consegnato la tessera, il Comune ha inviato una mail per chiedere l’aggiornamento della posizione economica. Il caos totale e scarsissima chiarezza nella comunicazione”. “Bene che Sala abbia annunciato che i fondi per i buoni spesa verranno rimpinguati di 2 milioni – conclude l’azzurro – Intanto, a una signora, sola, con due figli minori a carico prima hanno concesso i buoni spesa per poi revocarglieli. Il sindaco con una mano dà e con l’altra toglie“.  

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Scavuzzo: troppa gente nelle aree gioco. De Chirico: le faccia sorvegliare dalle associazioni d’arma

“Sono molti, troppi, gli interventi che gli agenti della Polizia locale di Milano devono effettuare nelle aree attrezzate e nelle aree gioco: sappiamo che è un divieto antipatico, ma va rispettato“. Lo ha dichiarato la vice sindaco e assessore alla Sicurezza del Comune di Milano, Anna Scavuzzo, parlando del divieto di utilizzare nella fase 2 le aree attrezzate e le aree gioco nei parchi della città. “I bambini non possono usare i giochi, gli scivoli e le altalene, i ragazzi non possono giocare a basket usando campetti e canestri, gli sportivi devono evitare di usare gli attrezzi – ha aggiunto -. Capiamo tutti molto bene la voglia di tornare alla normalità, ma non è ancora il momento di fare ognuno come gli pare. Siamo ancora in una fase in cui la responsabilità di tutti e di ciascuno è fondamentale per non tornare indietro, per non dover di nuovo precludere l’utilizzo delle aree verdi e dei parchi. Le norme vanno sempre rispettate: lo fa la stragrande maggioranza dei milanesi, dobbiamo farlo tutti“, A proporre una soluzione per il problema dell’affollamento delle aree giochi e più in generale dei parchi cittadini ci ha pensato il Consigliere Comunale di Forza Italia, Alessandro De Chirico, che ha sottolineato, “i parchi sono stati presi letteralmente d’assalto e quindi serve maggior presidio del territorio“, annunciando, “Ho protocollato una proposta per coinvolgere le associazioni benemerite di Poliziotti e Carabinieri in congedo che, insieme alla Polizia Locale, potrebbero svolgere un ruolo importante nell’educazione alla legalità e alle misure anticontagio“. Estratto della Mozione presentata da De Chirico:  

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De Chirico: buoni spesa sospesi per un errore del Comune

“Ci sono migliaia di milanesi che non hanno soldi per andare al supermercato. Mangiano grazie alle associazioni di volontariato, alle parrocchie e al buon cuore dei privati”, ricorda Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia, per poi denunciare, “Dal 28 marzo aspettano con ansia i buoni spesa promessi dal Governo. Ad oggi il Comune non ne ha erogato uno solo perché è stata sbagliata una domanda per presentare richiesta da parte degli interessati“. “Questa conteneva una preposizione negativa vera a cui rispondere in maniera affermativa. – spiega – In migliaia hanno affermato erroneamente di avere sul conto corrente più di 5.000€. Una domanda trabocchetto valida per i concorsi pubblici, non per chiedere aiuti economici. Un errore davvero imperdonabile, non tanto perché è stato commesso – sbagliare è umano -, ma perché non si è ammessa la colpa. Non basta pubblicare sul sito internet una banale comunicazione di servizio“: L’Amministrazione, vista l’elevata percentuale di esclusioni dalla graduatoria, ritiene di fare un’ulteriore valutazione rispetto a un particolare requisito d’accesso che, nella compilazione della domanda, potrebbe essere stato causa di fraintendimento. “Occorrono le scuse formali del Sindaco, – conclude l’azzurro – sempre pronto ad accusare gli altri, e l’ammissione dell’errore da parte dell’Ente. Perché mentre aspettiamo lo sblocco del fondo di mutuo soccorso là fuori c’è gente che non ce la fa più e ha bisogno di aiuto“.  

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De Chirico: Sala ignora le soluzioni per riaprire

“Che emozione rivivere i ricordi di un successo planetario, Expo 2015, mentre intere categorie imprenditoriali vivono, qui e ora, un vero e proprio dramma“, sottolinea critico il Consigliere Comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico, aggiungendo, “Nello stesso istante in cui il sindaco si trovava a Mind per autocelebrarsi i ristoratori milanesi marciavano verso Palazzo Marino per consegnare al primo cittadino le chiavi dei propri locali. Una protesta annunciata perché sono migliaia le imprese che rischiano di chiudere, tra paludi burocratiche e regole del distanziamento“. “I virologi affermano che in locali chiusi il distanziamento di un metro non è sufficiente – spiega De Chirico –  soprattutto perché con l’arrivo del caldo e l’utilizzo di condizionatori e ventilatori rischia di riesplodere l’epidemia. – annunciando –  Chiederò oggi stesso la convocazione di una commissione urgente per ascoltare alcuni tecnici che hanno elaborato un progetto per far riaprire in sicurezza tutte le attività commerciali dove c’è vicinanza. Plexiglass o rimedi improvvisati fai da te servono a poco“. “Attraverso un sistema di lampade e di luce UVC si può sanificare ogni ambiente e oggetto. – aggiunge De Chirico – La tecnologia, basata sulla emissione di onde elettromagnetiche particolari, c’è già e funziona, bisogna solo contestualizzarla a livello locale. Consigliamo all’assessore Tajani di smetterla di puntare il dito contro le altre Istituzioni e di darsi da fare perché non possiamo pensare che la soluzione sia rendere Milano una città senza auto lo stesso giorno in cui il DG di ATM, Arrigo Giana, dichiara di non poter garantire le distanze di sicurezza all’interno dei mezzi pubblici”. “Al sindaco, invece – conclude l’azzurro – suggeriamo di abbandonare la narrazione da superuomo e le chiacchiere da happyhour per affrontare concretamente i problemi di bar, ristoranti, negozi e parrucchieri“.  

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Se sei nero ti tirano le multe

Se sei rosso invece no. O almeno così sembrerebbe, visto che non è giunta notizia di sanzioni comminate ai militanti di sinistra che il 25 aprile, in via Torricelli e nei pressi di viale Padova, si sono  radunati per ricordare i loro caduti. Verificheremo. Diversa sorte è invece toccata ai tre rappresentanti di CasaPound, Forza Nuova e Lealtà Azione che ieri, rispettando tutte le prescrizioni di sicurezza richieste dall’emergenza coronavirus, si sono recati in via Paladini per deporre una corona sotto il murales dedicato alla Memoria di Sergio Ramelli. Ad attenderli c’erano alcuni funzionari de la DIGOS che li hanno denunciati, multandoli di 400 euro a testa (280 se pagati subito) per per aver contravvenuto alle disposizioni per il contenimento del contagio del covid19. Multato anche il fotografo che li aveva accompagnati per fare qualche scatto della cerimonia. Unanime la condanna di quanto avvenuto da parte di tutte le forze del centrodestra milanese. L’europarlamentare di Fdi, Carlo Fidanza, ha infatti definito l’azione, “Un’applicazione ottusa delle normative anti-Covid che evidentemente valgono a senso unico, poiché non ci risulta che lo stesso zelo sia stato applicato a chi ha celebrato il 25 aprile, in qualche caso con violenza”. Alessandro De Chirico, consigliere Comunale di Forza Italia, ha invece sottolineato, “Le prescrizioni governative vanno rispettate sempre: il 25, come il 29 o il primo maggio. Mi auguro che da domani ci siano rigidi controlli anche nelle vie di quartieri dimenticati dalle Istituzioni dove quotidianamente ci sono scorribande di gruppi rom e di varie etnie, per non parlare di spaccio e di assembramenti incontrollati. Questo per dire che ci sono cose ben più gravi della deposizione di una corona in memoria di un ragazzo barbaramente massacrato“. Per la Lega si è invece espresso il Consigliere Comunale e Regionale Max Bastoni, dichiarando, “Se tre persone che portano una corona di fiori alla lapide di Sergio Ramelli vengono sanzionati dalla Digos, appostata dietro l’angolo, vuol dire che Milano ha raggiunto livelli persecutori inimmaginabili verso la memoria di questo ragazzo che a distanza di decenni fa ancora paura“. Anche Casa Pound Milano, Forza Nuova Milano e Lealtà Azione Milano hanno in seguito emesso una nota dichiarando: “Nonostante i nostri militanti abbiano rispettato a pieno le indicazioni per il contenimento dell’epidemia da coronavirus, con distanziamento sociale e mascherina, i 3 delegati e il fotografo sono stati multati per violazione delle prescrizioni atte al contenimento del rischio epidemiologico. Il giusto rispetto per le tante vittime del virus in Lombardia e in tutta Italia non può far passare sotto silenzio che, ancora una volta, in Italia esistono morti di serie A, per i quali è lecito svolgere cortei in tutta Italia in spregio a qualsiasi normativa, e morti di serie B, per i quali non è consentita nemmeno la posa di una corona“. Le tre formazioni politiche hanno quindi annunciato che presenteranno ricorso contro le sanzioni elevate ai loro militanti.  

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De Chirico (FI): il comune condanna a morte gli asili convenzionati

“Ho raccolto le firme di tutta l’opposizione di Palazzo Marino per chiedere la convocazione urgente delle commissioni congiunte Educazione e Periferie per capire la situazione nidi d’infanzia convenzionati a seguito dell’emergenza COVID-19 e il loro coinvolgimento nel progetto summer school proposto dal sindaco sui social network. Abbiamo chiesto la presenza di una rappresentanza degli asili nidi convenzionati di modo che possano esporre le loro preoccupazioni“, lo rende noto Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia. “Non si capisce – prosegue De Chirico – come mai il Comune di Milano non riconosca il 100% dei contributi previsti da convenzione nonostante la circolare di Regione Lombardia, rivolta a tutti i Comuni, spieghi di attingere a parte delle risorse destinate in via esclusiva alla promozione ed alla gestione del sistema integrato di educazione e di istruzione per l’anno 2019 (D.G.R. n. 2108/2019 e Decreto DG Istruzione, Formazione e Lavoro n. 2405/2020) vengano utilizzate per poter sostenere economicamente i gestori dei servizi privati. All’Ente sono stati riconosciuti 7 milioni e 600 mila dalla cosiddetta legge “Buona Scuola“. “Il Comune di Milano – spiega – senza alcun confronto, ha comunicato ai 108 gestori degli asili nido convenzionati che non riceveranno alcuna prestazione per il mese di marzo e che, per i mesi successivi, riconoscerà solo il 55% del dovuto, previa accettazione di attività concordate e rinunciando alla cassa integrazione per gli operatori. L’assessore Galimberti, con la sua mail, disconosce la funzione pedagogica attribuita agli educatori nel percorso di formazione di un piccolo individuo che dai 3 a 36 mesi si affaccia alla società. Si chiede di realizzare un percorso di didattica a distanza che snatura ancora di più il senso di percorso educativo. Inoltre, il rischio è di causare seri danni al cervello infantile per il prolungato utilizzo di supporto tecnologici, sconsigliati da qualsiasi neuropsichiatra“. “Il sindaco – conclude quindi l’Azzurro – nei suoi sermoni social, dovrebbe smetterla con la sua retorica per pensare concretamente ai bambini milanesi, non solo raccontandogli la sua versione della storia partigiana. Con la riapertura degli uffici e la realizzazione dei campus estivi nei parchi cittadini, il Comune ha il dovere di coinvolgere il più possibile il personale scolastico, di qualsiasi ordine e grado. Se il Comune non tornerà sui suoi passi condannerà a morte tutte queste attività che svolgono un servizio pubblico essenziale e che a settembre rischiano di non riaprire“.  

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