de corato

Commissione Urbanistica. De Corato: avremo un un Maran di lotta o di Governo?

“Oggi in Commissione Urbanistica di Palazzo Marino andrà in onda la seconda puntata del punto all’ordine del giorno: Disposizioni relative al patrimonio edilizio dismesso con criticità ai sensi dell’art. 40 bis della Legge Regionale 11 marzo 2005 n. 12 e s.m.i. e disposizioni relative al recupero dei piani terra esistenti ai sensi dell’art. 8 della Legge Regionale 26 novembre 2019, n. 18”, lo ha scritto in una nota il Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato. L’assessore all’urbanistica del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran, e tutta la sua Giunta hanno sempre avuto parole di biasimo rispetto alla legge regionale sulla rigenerazione urbana al punto da proporre un ricorso alla Corte Costituzionale per il suo annullamento affermando che era “Lesiva delle prerogative dei comuni lombardi”. “Del tutto contrario il suo compagno di partito, l’assessore ai lavori Pubblici e Vice Sindaco (Pd) di Cremona, Leonardo Virgilio, che l’ha definita un’opportunità. Sono curioso, il prossimo 3 febbraio, di sentire cosa dirà in commissione l’Assessore Maran anche su via Pirelli 38, lo stabile del Comune venduto a un privato e ricadente nel piano di Rigenerazione Urbana. Mentre l’assessore comunale conduce le sue battaglie di principio, Palazzo Marino riesce a mandare deserta, per la seconda volta, l’asta per lo stabile di sua proprietà di via Zama diventato ormai un dormitorio. Magari, se lo avesse inserito in quelli da rigenerare attribuendogli delle premialità volumetriche, sarebbe risultato più appetibile. Ormai è chiaro: il centrosinistra cittadino più che pensare a quanto potrebbe fare per una città futura, pensa solo a contestare Regione Lombardia. Evidentemente – conclude De Corato – la campagna elettorale alle porte sta scaldando gli animi”.  

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De Corato (FdI): terzo clochard morto in un mese

“Ancora un clochard deceduto, probabilmente, per il freddo ieri pomeriggio nella stazione di Porta Garibaldi a Milano. È il terzo senzatetto trovato privo di vita in un mese in città: il 28 dicembre un 76enne è stato trovato esanime in via Fratelli Zoia, in zona Quinto Cagnino, mentre il 2 gennaio un altro uomo, è stato trovato morto nel sottopassaggio ferroviario di via Ferri- viale Don Sturzo, sempre in zona Garibaldi. Dal Comune solo silenzio sul perchè queste persone preferiscano dormire all’addiaccio, nonostante le rigide temperature, piuttosto che nei centri predisposti da Palazzo Marino, nei quali rischiano di essere vittime di rapine e di violenze. Mi domando ancora una volta: quanti altri decessi dobbiamo aspettare prima che il sindaco Giuseppe Sala si decida a mettere in sicurezza i dormitori con Polizia Locale e Vigilantes?” Lo scrive in una nota il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato,  in merito al decesso avvenuto nel pomeriggio di ieri di un altro senzatetto nella Stazione di Porta Garibaldi. “Intanto, la 90/91 si è trasformata in un ricovero per senzatetto, immigrati e sbandati. Forse rientra nel “Piano freddo” del Comune di Milano? Ho infatti ricevuto una foto-segnalazione nella quale sono ritratti ben sei clochard accampati stanotte, con tanto di sacco a pelo, sui sedili di una delle linee più pericolose della città. Di conseguenza gli autisti devono fare da buttafuori. Come accaduto il 10 novembre u.s. quando il conducente della 91, arrivato al capolinea di via Isonzo, ha dovuto far scendere dal mezzo un immigrato che dormiva sdraiato a terra e che quando, finalmente, si è svegliato anziché scendere subito si è prima messo a mangiare. Non sempre però fila tutto liscio: il 30 ottobre scorso soccorritori e carabinieri intervenuti in via Isonzo per far scendere dalla 90 un rom che si era addormentato per terra a bordo del mezzo e non voleva essere disturbato, sono stati aggrediti”. “Dov’è Security Atm? Ripeto da tempo, e continuerò a farlo, che sulle linee più rischiose come la 90/91, specialmente negli orari serali/notturni, è necessario che Comune e Atm mettano subito un presidio fisso della Security o di Polizia Locale a tutela dei passeggeri e del personale dell’azienda”, conclude De Corato.

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De Corato (FdI) Arrestato per rapina uno dei 2460 tunisini da espellere

“L’autore della violenta rapina avvenuta ieri ai danni di una 57enne in via Mesolcina, al Corvetto, arrestato subito dopo dalla Polizia, alla quale esprimo la mia gratitudine, è risultato essere un tunisino di 32 anni, irregolarmente presente in Italia e con diversi precedenti. Niente di sorprendente o di nuovo!”. Afferma così l’ex vice Sindaco di Milano ed assessore regionale alla sicurezza, Riccardo De Corato, in merito all’arresto di un tunisino per rapina da parte della Polizia in zona Corvetto a Milano verso le 13 di ieri. “Non si contano più gli arresti di persone che nonostante siano clandestine – continua De Corato –  (ricordo che in Lombardia secondo i dati di Orim e Polis gli irregolari sono 112 mila, 51.400 dei quali solo a Milano) e nonostante abbiano già diversi precedenti, continuano a vivere nell’illegalità consapevoli del fatto che tanto, nel giro di poche ore o giorni possono tornare liberi di continuare a delinquere. Bene il processo per direttissima al 32enne. Venga però poi accompagnato nel Cpr di via Corelli e rimpatriato!”. “Come ripeto da tempo: non deve esserci posto qui per chi vive nell’illegalità. Nel 2020 sulle coste italiane sono sbarcati ben 12.883 tunisini, mentre quest’anno, per ora, 61 secondo i dati del Ministero dell’Interno. È naturale chiedersi dove siano adesso tutti questi immigrati, cosa facciano e perchè vengano in Italia, anche se, a giudicare dal numero di fatti delittuosi di cui si rendono responsabili, la risposta sembra scontata. A questi, poi, possiamo aggiungere coloro che si vedono respingere le richieste d’asilo e che, sicuramente, non tornano autonomamente nel loro Paese di origine. Nel 2019, per esempio, la commissione territoriale di “Milano Monza” ha respinto ben l’86,2% delle richieste ricevute. Ma dove sono finiti coloro che si sono visti rifiutare la domanda? In Lombardia ci sono altri 2.460 clandestini tunisini da espellere, secondo dati Orim e Polis. Di fronte a questi dati e di fronte all’ennesimo arresto di un delinquente irregolare e con precedenti si riconferma di fondamentale importanza la presenza del Cpr di via Corelli per allontanare dal nostro territorio soggetti pericolosi o clandestini. Infine – conclude l’Assessore – questa concentrazione di criminalità in zone come il Corvetto o, ad esempio, San Siro, è il risultato di anni di abbandono delle periferie da parte del centrosinistra”.

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De Corato (FdI): respinto aumento costi per accoglienza

In conferenza Stato-Regioni “ho espresso parere contrario sul punto all’ordine del giorno che prevedeva l’aumento dei costi pro die per l’accoglienza degli immigrati: da un costo minimo giornaliero di 21,35 euro a 28,74 e da un costo massimo di 41,83 a 46,43 euro. La maggioranza delle Regioni presenti, 8 su 12, ha espresso parere contrario all’aumento dei costi per la gestione degli immigrati”. Lo ha sottolineato in una nota l’assessore regionale alla Sicurezza, Riccardo De Corato, che ha preso parte in videoconferenza alla Commissione Immigrazione e italiani all’estero della Conferenza Stato-Regioni. “Abbiamo sottolineato – ha aggiunto De Corato – l’incongruenza tra un capitolato che prevede l’aumento dei costi dell’accoglienza e l’invarianza di spesa rispetto all’anno precedente. Abbiamo anche ribadito che con la riforma del sistema di accoglienza è stata ripristinata la possibilità di ospitare anche richiedenti asilo che prima non avrebbero avuto alcun requisito per poter soggiornare in Italia”, ha aggiunto De Corato. Secondo l’assessore lombardo “quasi tutte le Regioni hanno espresso forte preoccupazione per la volontà del Governo di aumentare il numero degli ospiti nei centri di accoglienza da un minimo di 50 a oltre 600. È del tutto evidente che ci si sta apprestando ad una nuova stagione di accoglienza che, come già accaduto, vedrà la Lombardia pagare il prezzo più alto. Fino allo scorso anno più dell’80% delle domande è stato respinto dalle commissioni territoriali lombarde. C’è il rischio concreto – ha concluso De Corato – che con la nuova legge si andrà verso l’apertura di nuove strutture sul nostro territorio”.

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De Corato (FdI): i nomadi abbattono palizzate per accendere la stufa

“Mentre il Comune di Milano riunisce la Commissione Sicurezza per parlare di discariche abusive, in particolar modo di quella di Vaiano Valle, i nomadi passano da “riciclatori” abusivi a taglialegna”, lo afferma Afferma così il Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato, in merito alla situazione di degrado di via Vaiano Valle, dove i nomadi hanno iniziato ad abbattere piante e palizzate per accendere fuochi per scaldarsi. “Nessuno vigila l’area – spiega De Corato – e per questo gli occupanti abusivi si sentono liberi di segare alberi e persino recinzioni per procurarsi legna da ardere. Il centrosinistra, come emerso in Commissione, pensa più all’aspetto dell’integrazione che allo sgombero dell’area. Non mi stupirei che, visto il freddo, qualcuno comprendesse il gesto. Ormai l’assenza delle istituzioni su quell’area è conclamata: non ci si può trincerare dietro alla giustificazione “c’è un’indagine in corso” e non intervenire sui reati che continuano a compiersi. Quella cascina ormai è il fortino dell’illegalità e non sono io a dirlo, ma la serie di reati che negli anni si sono verificati lì. Non solo reati ambientali, ma anche costruzioni abusive, ricettazione di merce rubata e falsa intestazione di veicoli usati poi per commettere crimini. Anche se il centrosinistra cerca di incolpare la proprietà per quanto accade, gli unici veri responsabili sono la Giunta Comunale e il Sindaco Sala che in cinque anni sono stati alla finestra a guardare pensando di cavarsela, come al solito, anche per Vaiano con una bella pista ciclabile”. “Chi doveva intervenire non è intervenuto. Perciò – conclude De Corato – presenterò un dossier in Procura per relazionare su quanto avviene in quell’area e su chi sarebbe dovuto intervenire in relazione alla casa abusiva, allo sversamento di rifiuti in tutta l’area e all’abbattimento di alberi non autorizzato, sempre da parte dei nomadi, per accendere fuochi per riscaldarsi”.

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De Corato (FDI): farsa in Commissione Sicurezza

“Si è svolta la Commissione Affari Istituzionali del Comune di Milano con all’ordine del giorno l’audizione di alcuni esperti del Sole 24 ore che hanno illustrato la ricerca sulla qualità della vita nelle città italiane”, spiega il Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia, Riccardo De Corato, aggiungendo,“Per l’ennesima volta mi è sembrato di assistere a un copione studiato bene e interpretato alla perfezione dai Consiglieri di maggioranza”. “Mi sarei aspettato che -aggiunge l’ex vice-sindaco – visti i risultati che vedono Milano prima come tasso di delittuosità, ci si focalizzasse sul problema endemico dell’insicurezza nella città Metropolitana, invece l’argomento è passato sottotraccia. Qualche timido accenno dalla ricercatrice che ha liquidato il dato come consolidato nel tempo, sostenendo che più denunce rappresentano un miglior rapporto con le istituzioni. Il Consigliere Giunti è arrivato a dire che c’è chi specula su questo dato e che la città di Milano ha fiducia nelle sue forze dell’ordine e per questo denuncia. Come a dire che, al contrario, in tutte le altre città non denunciano perché manca la fiducia. L’argomento insicurezza è stato liquidato in 2 minuti di interventi“. “Quindi – conclude De Corato – il centrosinistra è riuscito a trasformare un dato negativo in, almeno per loro, positivo, trattando questi dati come un fiore all’occhiello”.

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