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Degli Angeli e Fiasconaro (M5S Lombardia): “Preoccupati per l’autostrada Cremona/Mantova”

Degli Angeli e Fiasconaro (M5S Lombardia): “Preoccupati per l’autostrada Cremona/Mantova”. Dopo l’intervento del Ministro Paola De Micheli, che ha definito il tratto autostradale Cremona-Mantova “un’opera non ancora cantierabile” i consiglieri pentastellati di regione Lombardia, Marco Degli Angeli e Andrea Fiasconaro dichiarano: “Siamo preoccupati perché non si capisce cosa il Ministero, assieme a Regione, voglia fare in merito all’autostrada Cremona – Mantova e alle altre opere del nostro territorio”. “Il ministro ai Trasporti Paola De Micheli – aggiungono – ha recentemente esposto delle dichiarazioni enigmatiche. Ed è proprio questo il motivo che ci anima ad andare a fondo della questione: l’ipotesi di mettere soldi pubblici su un’autostrada regionale privata, la cui progettualità è tutt’altro che sostenibili nonché impantanata da anni, ci convince poco e vogliamo vederci chiaro”. I due consiglieri regionali, supportati dal deputato Zolezzi e dai colleghi emiliani spiegano: “Cosa ha in mente la De Micheli? Nel bel mezzo di una pandemia c’è ancora chi programma di spendere miliardi in autostrade anziché investire sulla riqualificazione di opere esistenti e implementare il trasporto pubblico locale: si investe solo nelle autostrade o si chiedono fondi statali per altri progetti scellerati come il Tibre autostradale, l’autostrada Mantova- Cremona o la Cispadana, che costano più del potenziamento ferroviario. Qui si fa fantapolitica e si gioca ad un Risiko finanziario quando la situazione di ponti, strade e ferrovie – puntualizza Degli Angeli – è particolarmente precaria, soprattutto nel Sud della Lombardia. E se i molti ponti sofferenti stanno mettendo in crisi la viabilità, mi chiedo se non sia opportuno concentrarsi su queste infrastrutture, che sono una reale ed immediata necessità dei cittadini, anziché sognare tratti autostradali costosi e, ad oggi, nemmeno cantierabili”. I due consigliere del M5S Lombardia preparano una mozione al Pirellone con l’obiettivo impegnare la Regione verso il Governo, nel mettere a disposizione fondi per la riqualificazione di strutture già esistenti, come ad esempio la ben nota SS 10, l’elettrificazione della Brescia/Parma e del completo raddoppio della Codogno Cremona Mantova, e non ultimo il prolungamento della metropolitana fino a Paullo per dar respiro al cremasco. “Questo momento di dibattito – precisano i due consiglieri pentastellati- può rappresentare per Regione un’opportunità per comprendere come mettere in campo i soldi del Ricovery Fund”. Conclude il consigliere Degli Angeli: “ deve essere chiaro il futuro che la giunta Fontana vuole dare al Sud della Lombardia. Se i piani della De Micheli e di alcuni poteri locali sono quelli di procedere verso una cementificazione folle senza visione e lontano dagli obiettivi di riduzione delle emissioni e, dove il privato prende i soldi grazie agli sforzi messi dal pubblico, questa rotta va fermata e cambiata”.

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M5S Lombardia: “Regione finanzia progetti fallimentari e non aziende per lo sviluppo”

M5S Lombardia: “Regione finanzia progetti fallimentari e non aziende per lo sviluppo”. Ieri la presidenza di AREXPO è stata audita dalla Commissione regionale Bilancio della Lombardia. “La società, a fronte di un fatturato di quasi 26 milioni euro, ha avuto una perdita di quasi 14 milioni di euro. La perdita è ascrivibile in modo pressoché totale al carico di interessi che ha inciso per oltre 12 milioni di euro. La società si è però fatta parte diligente per cercare di ristrutturare il debito di 210 milioni di euro mediante gara pubblica. Intesa San Paolo si è aggiudicato il finanziamento per un tasso del 3,4 per cento”, così Marco Fumagalli, consigliere regionale del M5S Lombardia. “Quello che più mi lascia allibito”, aggiunge il consigliere, “è che la Regione a differenza di quanto avvenuto con Pedemontana non ha prestato nessuna garanzia ad AREXPO per contenere i tassi e per rendere l’attività della partecipata più attrattiva per gli investitori. Non capisco perché non si debba garantire anche AREXPO in una misura corrispondente in modo che il debito possa avere un carico di interessi di molto inferiore. La Regione ha attenzioni solo per un progetto fallimentare come Pedemontana e ignora le altre società partecipate e progetti di sviluppo che possono avere anche un riscontro da parte del mercato come quelli di AREXPO. Bel modo di spendere i soldi dei lombardi. E in tutto questo ad essere contente sono soprattutto le banche. Bravo Fontana continua a fare gli interessi del partito del cemento e delle banche”.

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Fumagalli (M5S Lombardia). Sostituire i vertici di ARIA per ridare credibilità alle istituzioni

Fumagalli (M5S Lombardia). Sostituire i vertici di ARIA per ridare credibilità alle istituzioni. L’attacco del Movimento 5 Stelle arriva dopo l’ennesimo tentativo di ottenere più informazioni su quanto accaduto nei mesi della quarantena. Settimane in cui si sono mossi tutti tanto e in modo confuso in Lombardia: oggi l’Amministrazione sta pagando proprio questo attivismo con una serie di indagini tanto ampie che prevedibilmente finiranno tra dieci anni e magari in una bolla di sapone. Intanto però le opposizioni hanno rilanciano chiedendo la sostituzione di Ferri, fino a ieri uno dei leghisti che sembravano più lanciati verso una grande carriera politica. “Ieri il Presidente di ARIA Francesco Ferri non ha riferito in Commissione circa le inchieste in corso per non interferire sul segreto istruttorio. Riferirà forse in Commissione di inchiesta Covid a porte chiuse. Come possiamo pensare che la più grande centrale di acquisti italiana sia nelle condizioni di poter operare correttamente quanto le informazioni che la riguardano sono pubbliche solo grazie alle fonti di stampa e investigative? I condizionamenti e le deviazioni di cui abbiamo appreso sono tali per cui una discontinuità di gestione è quanto meno opportuna”, così Marco Fumagalli, consigliere regionale del M5S Lombardia. “Occorre sostituire i vertici di ARIA per ridare credibilità alle istituzioni. Non possiamo aspettare che provveda la magistratura a commissariare ARIA. Deve intervenire la politica per evitare un’ulteriore perdita di credibilità”, conclude Fumagalli. Mentre i 5 Stelle puntano a Aria, Pierfrancesco Majorino ha rilanciato invece avvertendo il suo partito che è il momento di una proposta forte perché Fontana difficilmente arriverà al 2023. Il primo nome “forte” emerso è quello di Maurizio Martina, senza dubbio un nome conosciuto a Milano perché è stato uno dei principali organizzatori dell’Expo 2015.

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Soppresso lo storico treno Venezia-Milano-Parigi

Soppresso lo storico treno Venezia-Milano-Parigi. Un’annuncio delle aziende di trasporto ferroviario che ha lasciato di stucco migliaia di italiani tra cui molti milanesi: il collegamento notturno con Parigi era un classico per tantissimi. Centinaia di migliaia di persone hanno preso almeno una volta quel convoglio per arrivare nella capitale francese. Era un po’ sulla scia del mito dell’Orient Express. Un treno, ma anche un viaggio particolare. Ma anche questa storia è finita, segno che i tempi sono cambiati davvero. Mentre si consegna alla storia il treno notturno per Parigi, scoppia la polemica politica in Lombardia contro un assessore Terzi sempre più in bilico. “Oggi in Commissione regionale attività produttive sono state audite, anche su richiesta del M5S, le rappresentanze sindacali dei lavoratori che operano sui servizi offerti da Thello, il treno notte che fino al 10 marzo scorso ha collegato Venezia-Milano-Parigi. Thello e Gruppo FS non si sono presentate in audizione e hanno comunicato, con una nota, la rescissione del contratto per un servizio che al momento non riprenderà. Nicola Di Marco, consigliere regionale del M5S Lombardia, dichiara: “È un atteggiamento vergognoso, così non si ha nessun rispetto per il territorio lombardo e per i lavoratori. La nostra regione merita un servizio di lunga percorrenza verso destinazioni europee e non soppressioni che ci isolano. Queste scelte sono in controtendenza con il resto d’Europa dove vengono potenziate le offerte ai viaggiatori. Ho chiesto con un’interrogazione il 25 giugno scorso, purtroppo senza grossi risultati, all’Assessore Terzi di farsi portavoce di questo problema presso i soggetti competenti e, a luglio, ho chiesto l’audizione che si è tenuta solo oggi”. “Ora è necessario garantire ai lavoratori del subappalto Gate Gourmet/Chefs en voyage, che assistevano i passeggeri sulla tratta, di essere riassorbiti presso altri appalti ferroviari del gruppo FS o Trenord e lavorare per ripristinare le corse cancellate e rilanciare i treni a lunga percorrenza verso altri Stati”, conclude Di Marco. .

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Cessione quote FNM a Serravalle. Fumagalli (M5S): “Si vuole sottrarre FNM al controllo pubblico”  

Cessione quote FNM a Serravalle. Fumagalli (M5S): “Si vuole sottrarre FNM al controllo pubblico”. “L’audizione di FNM e Serravalle conferma che l’operazione è stata effettuata senza una valutazione economico-finanziaria e un piano industriale che potesse confermare la solidità dell’operazione. Ho chiesto di poter avere il piano industriale redatto da una primaria società di consulenza che sulla base di un’analisi costi benefici evidenzi i vantaggi dell’operazione. Questo documento che è alla base di una qualsiasi operazione di acquisizione non è disponibile”, così Marco Fumagalli, consigliere regionale del M5S Lombardia, commenta l’audizione che si è tenuta questa mattina in Consiglio regionale con il Presidente di Ferrovie Nord Milano e di Milano Serravalle. “Ma non è l’unico documento a mancare all’appello”, denuncia Fumagalli: “non è stata nemmeno consegnata una perizia circa il valore di acquisto delle azioni che tra l’altro riguardano anche la liquidazione di una società del Gruppo Gavio. Non c’è traccia di una due diligence su società come Serravalle e Pedemontana che nulla hanno da invidiare ad altre discusse società di Regione Lombardia come ARIA e Lombardia Film Commission”. “Dall’audizione emerge che l’operazione non ha una base industriale e nemmeno di prospettiva finanziaria ma solo quello di affrancare un’importante area di intervento di Regione Lombardia al controllo pubblico per le finalità esclusivamente politiche e finanziaria dei poteri vicini alla Lega. Tra l’altro oltre alla carenza di trasparenza che continuerà a caratterizzare l’azione di FNM, in totale contrasto con la normativa e lo statuto regionale, per sostenere finanziariamente l’operazione, la promessa di Fontana di togliere il pedaggio dal casello di Agrate e Monza rimarrà l’ennesima bugia di una classe politica senza credibilità. La notizia poi che Regione Lombardia diventerà socio di maggioranza di Pedemontana conferma come l’operazione di switch tra Serravalle e Pedemontana è definibile con il termine tecnico di “fregatura””, conclude il Consigliere regionale del M5S Lombardia.

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Dark Web, Forte (M5S Lombardia): “Prevenzione deve stare al passo della velocità del web”.

Dark Web,  Forte (M5S Lombardia): “Prevenzione deve stare al passo della velocità del web”. Oggi la Commissione regionale Antimafia, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul “Traffico di stupefacenti e sostanze psicotrope sul territorio lombardo legato anche al riciclo dei proventi in denaro da parte della criminalità organizzata” udirà un rappresentante della Squadra Mobile di Lecco per approfondire i temi legati al rapporto tra Dark web e narcotraffico. Monica Forte, Presidente della Commissione regionale Antimafia e consigliera regionale del M5S Lombardia, spiega: “Proseguono celermente i lavori dell’indagine conoscitiva sul traffico di stupefacenti in Lombardia. Sono  propedeutici a valutare strumenti regionali di prevenzione e contrasto al traffico e allo spaccio di stupefacenti. Purtroppo deteniamo il primato di uno tra gli enti territoriali più infiltrati del Paese e dobbiamo mantenere alta l’attenzione su questi temi”. “L’audizione di domani”, aggiunge Forte, “è particolarmente importante perché tratta un fenomeno nuovo per l’Istituzione regionale, e sul quale il confronto perdurerà anche per prevenire emergenze future. Dobbiamo stare al passo della velocità del web anche nella prevenzione della criminalità. All’interno del Deep Web, il Dark Web consente di avere contatti diretti, anonimi e senza intermediari con spacciatori di droghe, così come per qualsiasi altra merce illegale, e gli acquisti vengono effettuati utilizzando la valuta digitale nota come Bitcoin. È un mondo che i criminali in generale e naturalmente le mafie che gestiscono il traffico internazionale di stupefacenti conoscono molto bene, mentre le istituzioni peccano di poca informazione. L’audizione ha lo scopo di introdurci nella comprensione di questo mondo, capire soprattutto come le nuove droghe sintetiche quali il fentanyl si diffondano anche grazie a questa nuova piazza di spaccio, quanto i giovani nativi digitali conoscano il dark web e potrebbero qui trovare una facile modalità di approvvigionamento di droghe e soprattutto cosa possiamo fare in qualità di istituzioni in termini di prevenzione ”.

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