rasia dal polo

Piscina (Lega): Forza Italia è morta, Berlusconi un vecchietto e Rasia già in campagna elettorale

A dirlo non è stato qualche leghista di periferia, davanti a un bianchino in un bar, ma uno dei principali esponenti della Lega a Milano: Samuele Piscina, Presidente del Municipio 2, membro della Segreteria Provinciale e responsabile degli Enti Locali di Milano per il Carroccio. Infatti, Piscina, rispondendo a un commento sotto un post sulla sua pagina facebook in cui si esortava il centrodestra a indicare un candidato sindaco, ha prima affermato “c’è un ottimo candidato che aspetta solo l’ok di Forza Italia” (riferendosi a Rasia) precisando però che ha già “iniziato la campagna”. Poi, davanti alle perplessità del commentatore e alla proposta di candidare Berlusconi ha risposto: “Forza Italia non esiste più… Berlusconi è ormai un vecchietto che non riesce a tenere insieme un partito… non è più quello di un tempo… non scherziamo”. Il leghista ha proseguito tessendo le lodi di Rasia, per poi concludere “Si può perdere solo se non si lavora coesi”. Evidentemente per il Presidente del Municipio 2 dare dei morti agli alleati e del “bollito” al loro leader è il modo migliore di dimostrare coesione. Passata qualche ora qualcuno deve averlo avvisato di averla fatta fuori dal vaso, magari spiegandogli che simili affermazioni non favoriscono i buoni rapporti con gli alleati, così ha provveduto a editare il commento ammorbidendolo, ma la rete non perdona, né dimentica come difficilmente perdoneranno e dimenticheranno i molti esponenti forzisti che hanno letto quanto scritto da Piscina. E come era facilmente prevedibile le reazioni non si sono fatte attendere.

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Il primo messaggio pubblico dell’aspirante sindaco Rasia dal Polo

Il primo messaggio pubblico dell’aspirante sindaco Rasia dal Polo. Dopo averlo presentato con un profilo indiretto, oggi vi proponiamo il primo messaggio pubblico dell’aspirante sindaco Rasia dal Polo. Ora infatti è ufficiale, il genovese è pronto, ma servono i via libera di tutto il centrodestra. “Anno nuovo, vita nuova” si dice, no? Per la prima volta, da quando l’8 dicembre il mio nome e il mio volto sono finiti su tutti i giornali, vorrei dire una cosa. E lo faccio con profondo rispetto. Mesi fa mi è stato chiesto di mettere a disposizione di Milano e di tutti i milanesi i miei valori e le mie competenze. Sul tavolo è stata messa l’ipotesi di candidarmi a Sindaco di Milano. Me lo ha chiesto, come sapete, uno dei partiti della coalizione di centro-destra. Ovviamente mi ha lusingato, ma ho risposto: “Mi spiace, non faccio il politico.” Pensavo fosse finita lì e invece mi è stato detto: “Abbiamo pensato a te proprio per questo. In quanto cittadino, manager, persona attenta al sociale.” A quel punto si è acceso qualcosa dentro di me e non si è più spento. Io a Milano devo tutto. Sono venuto nella nostra città poco più che ventenne, con un biglietto-treno di sola andata (che conservo ancora), dopo anni di gavetta in Liguria. Avevo in tasca uno stage di 6 mesi a Radio24. Ho fatto altra gavetta, tanta e durissima. Ho conosciuto la fame a fine mese, ma da Milano non me ne sono più andato. Mi è entrata nel sangue, come se ci fossi sempre stato. E mi ha aiutato tantissimo. Sono cresciuto qui, umanamente e professionalmente, in anni di radio, tv, giornali e poi con la mia piccola azienda, con il profondo impegno nel sociale e, infine, con le grandi aziende internazionali. Sono arrivato qui da solo. E ho l’orgoglio di dire che nessuno mi ha regalato nulla. Ma sono, rimango e rimarrò un cittadino. Io la disponibilità l’ho data e la confermo ai partiti della coalizione, a patto che il progetto sia di tutti e non di un solo partito. A patto che qualsiasi cosa faremo la faremo INSIEME per Milano e per i milanesi. Ho conosciuto molte persone, anche importanti, ultimamente. Ho respirato un’unione nel centro-destra che non vedevo da un po’ in politica. È quello che vogliamo noi cittadini. Milano è una tappa fondamentale, se vogliamo cambiare questo paese in meglio, mantenendo ciò che di buono c’è già. La sfida è difficile, ne siamo tutti coscienti. Il Sindaco uscente è forte e da me stimato. Ma la sua amministrazione ha compiuto alcuni errori gravi negli ultimi due anni. Credo che Milano possa tornare a pensare in grande. Ora la palla è passata ai leader dei partiti della coalizione. Sta a loro decidere chi affronterà questa sfida. Mancano pochi mesi e da cittadino dico: rimbocchiamoci le maniche. Io lo faccio per Milano, che amo. Per i milanesi, tutti. Per mia figlia. In ogni caso, grazie a chi ha voluto per ora credere con me in questa lucida follia. Lo diceva Erasmo da Rotterdam nel suo “Elogio della follia”: un invito ragionato a non abbandonare il ‘gioco della vita’ ovvero quella capacità che hanno i bambini di rompere gli schemi, di cambiare rotta, di vedere le cose da un punto di vista diverso, apparentemente ‘folle’. Ma solo apparentemente. W Milano. W i milanesi. Noi siamo pronti.

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Milano 2021, ecco Rasia dal Polo il kamikaze perfetto per la Lega

Milano 2021, ecco Rasia dal Polo il kamikaze perfetto per la Lega. Sarebbe infatti il partito di Salvini ad aver indicato il manager come candidato sindaco per il centrodestra: sono i leghisti che devono esprimere il nome su Milano, perché nel gioco dei pesi e contrappesi Meloni sembra più interessata a Roma (ha appena fatto passare un emendamento per regalare altri soldi al comune capitolino). Salvini invece deve affrontare la battaglia di Milano, anche per dimostrare che può sconfiggere davvero la sinistra sul suo terreno: in Toscana ed Emilia-Romagna la sfida è stata persa per poco, ma comunque persa. E con candidati di bandiera. Una lezione che è stata imparata e per Milano 2021, ecco Rasia dal Polo il kamikaze perfetto per la Lega: se lui dovesse perdere, la Lega potrà sempre prendere le distanze dal cavallo a cui si era affidata. Se invece il manager la spuntasse, diventerebbe una vittoria di tutti, soprattutto di chi non ha imposto un uomo del proprio partito. Insomma Roberto Rasia dal Polo è il kamikaze perfetto per la Lega, anche perché con il suo profilo civico ha scalzato nomi magari anche migliori proposti dagli alleati del centrodestra, ma Forza Italia e Fratelli d’Italia non sembrano avere le forze per arginare i salviniani. Dunque il centrodestra si presenterà con ogni probabilità con un candidato destinato a perdere: la dimostrazione erano state le ultime comunali quando a sfidare Giuseppe Sala era stato Stefano Parisi, un altro manager. Ovviamente Parisi perse. Ai milanesi infatti non interessa la brutta copia di qualcosa e si sono limitati a votare l’originale. Cioè Sala. Molto probabilmente andrà così anche questa volta, perché Rasia dal Polo in realtà è pure un nome “nuovo”. Per non parlare del fatto che è un ligure, come se non ci fossero milanesi o lombardi da proporre. Per periodi come questo forse sarebbe stato meglio un nome riconoscibile. E il discorso sarebbe lo stesso anche se l’intenzione fosse quella di perdere: a questo punto varrebbe la pena di candidare un De Corato, per una sconfitta quasi certa, ma a suo modo storica e tradizionalista. Noi vi ricordiamo alcuni nomi che abbiamo proposto nei mesi scorsi: Leggi i profili dei possibili candidati: #sindacodiMilano2021 che ne pensate di Giachetti? #sindacodiMilano2021 che ne pensate di Gallera? #sindacodiMilano2021 che ne pensate della Sardone? #sindacodiMilano2021 che ne pensate di De Corato? #sindacodiMilano2021 che ne pensate di Bonomi? #sindacodiMilano2021 che ne pensate di Rota? #sindacodiMilano2021 che ne pensate della Messa? #sindacodiMilano2021 che ne pensate di De Milato? #sindacodiMilano2021 che ne pensate di Tronca? #sindacodiMilano2021 che ne pensate di Fidanza? #sindacodiMilano2021 che ne pensate di Senna? #sindacodiMilano2021 che ne pensate di Del Debbio? #sindacodiMilano2021 che ne pensate di Maroni? #sindacodiMilano2021 che ne pensate di Morelli? #sindacodiMilano2021 che ne pensate di Sala?  

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