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Dal circolo Grilz (FdI) consigli di lettura per la quarantena

Dal circolo Grilz (FdI) consigli di lettura per la quarantena. A darne notizia è il presidente del Circolo di Fratelli d’Italia Otello Ruggeri: “Questi tempi di reclusione forzata possono trasformarsi in un’occasione per dedicarsi a qualche buona lettura. Da oggi in poi ve ne consiglieremo qualcuna, d’area – ma non solo – che vi possa fare compagnia e aiutare a sopportare l’essere confinati in “zona rossa”. Iniziamo con un libro leggero e particolare che, usando Milano come sfondo, mischia crimini e cucina. Un plauso all’editore che, in un momento in cui migliaia di italiani finiscono sul lastrico, ha deciso di devolvere il ricavato della vendita del libro all’Opera San Francesco, da sempre impegnata a sfamare i bisognosi”. Il primo libro scelto dal circolo è: DELITTI ALLA MILANESE Per la serie a Milano si mangia bene ma si uccide meglio ecco 20 racconti ambientati all’ombra del Duomo e incentrati sui piatti tipici della cucina meneghina. Accompagnano il volume le storie dei diversi piatti a cura di Gian Luca Margheriti e 20 ricette tradizionali raccolte da Giovanna Mazzoni. L’iniziativa del Circolo Almerigo Grilz è un primo passo verso la creazione di quei club del libro di cui avevamo parlato sull’Osservatore già in primavera. Dal circolo Grilz (FdI) consigli di lettura per la quarantena, un primo passo per essere vicini a chi si sente prigioniero in casa aiutandolo a recuperare la fantasia e l’immaginazione in un’epoca in cui le tecnologie hanno reso possibile visualizzare qualunque cosa. Scoprire nuove letture è un modo positivo per trascorrere le giornate: tiene la mente viva e libera dal martellante susseguirsi di notizie ansiogene di fronte alle quali il semplice cittadino è soltanto passivo. Uno spettatore. Non più un cittadino, perché chi guarda la televisione non ha ruolo se non assorbire ciò che viene trasmesso. Un libro invece permette di pensare e amplia le nostre conoscenze culturali. Insomma, ci rende più liberi.

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Mascaretti (FdI): “Ridurre Irpef o azzerarla come la Moratti”

Mascaretti (FdI): “Ridurre Irpef o azzerarla come la Moratti”. L’intervento del capogruppo di Fratelli d’Italia in Comune arriva dopo che si è riaccesa la discussione sulle addizionali Irpef. “Molte attività milanesi si trovano in difficoltà economica a causa del lockdown e per loro il futuro si presenta difficile. L’Amministrazione Sala, dopo aver fatto pagare la Tari alle attività che erano chiuse, ora pretende di far pagare anche l’addizionale comunale Irpef” dichiara Andrea Mascaretti, capogruppo FdI Palazzo Marino “la posizione di Fratelli d’Italia a Palazzo Marino è precisa: azzerare o ridurre al minimo le tasse locali e la burocrazia che rischiano di affossare l’economia della Città già duramente provata dal lockdown e dall’epidemia. L’attuale Amministrazione comunale, per fortuna giunta alla fine del suo mandato, avrebbe dovuto assumersi la responsabilità di una scelta forte per sgravare i cittadini dal pagamento dell’ennesima imposta, ma così non è stato. Lo stesso Sindaco aveva promesso nel 2016 che avrebbe tolto l’Irpef almeno ai redditi inferiori a 28.000 euro e invece, anche in questo caso, questo balzello colpirà anche i redditi più bassi. Dobbiamo ricordarlo, la Giunta Moratti della quale facevo parte, aveva deciso di non applicarla, mentre fu proprio l’amministrazione di sinistra che prima la introdusse e poi l’aumentò. Ora la Giunta Sala ha deciso di applicare ai milanesi la tariffa massima consentita dello 0,8%”. La proposta di Mascaretti potrebbe aiutare l’economia locale duramente provata negli ultimi mesi: gli stessi sindacati confederali hanno infatti scritto al governo per sottolineare il pesante momento per l’artigianato. Un momento aggravato dai ritardi nei sostegni al settore: “Dopo aver pagato i mesi di sospensione dal lavoro, causa Covid, dei lavoratori artigiani, da febbraio ad aprile, con intollerabile ritardo a causa dei differiti e dilazionati trasferimenti pubblici, dopo una manifestazione regionale innanzi alla prefettura di Milano, che pare aver avuto qualche riscontro a giudicare dal fatto che di lì a qualche giorno – si legge nella missiva – è stato pagato il mese di aprile e il 12% di maggio, comunque a luglio”.

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Municipio 6. FdI: per csx atti vandalici sono fisiologici

“Dal Centrosinistra pensavamo di averle già sentite tutte, ma che le vandalizzazioni nei parchi e nei luoghi della movida siano azioni fisiologiche, ancora ci mancava!”. Commenta così Antonella Buro, consigliera di Fratelli d’Italia del Municipio 6, la risposta ricevuta alla sua interrogazione in merito alla movida incontrollata sui Navigli e nei parchi della zona. “Ho chiesto cosa volessero fare di fronte alle continue denunce dei residenti – continua la consigliera – in merito alla problematica della movida, che sul Naviglio tiene in scacco i residenti e che prende d’assalto i parchi, specialmente per mano di comunità straniere. Nella risposta alla mia interrogazione non viene fatto nemmeno un accenno alle azioni che il Municipio intende mettere in atto. Il Vice Presidente del municipio, il partigiano, come spesso ci tiene a definirsi Sergio Meazzi, liquida il tutto con un sono cose che “capitano”, come a voler dire che non c’è alcun motivo per cui preoccuparsi della questione”. Massimo Girtanner ex presidente di Zona 6 membro dell’Assemblea Nazionale di FDI fa eco alle parole di Buro. “Per questa maggioranza tutto è bello, persino i parchi devastati o le vie della movida dove l’anarchia regna sovrana. Chi governa il municipio e il suo Presidente, conosciuto solo per l’aperitivo con Zingaretti sui Navigli in tempi di Covid, si mobilitano solamente per questioni legate al loro chiodo fisso: il razzismo. Come FDI presto organizzeremo un flash mob dove inviteremo i residenti dei Navigli e i commercianti della zona a partecipare, nel rispetto delle misure anti-contagio, per dire basta al degrado e alla delinquenza, a cominciare dalla problematica Via Gola”. Conclude la consigliera Buro: “evidentemente la negazione dei fatti è nel DNA di chi governa il Municipio 6 e il Comune di Milano”.

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Voucher taxi, Mascaretti (FDI): “Bisogna ripensare il servizio”

Voucher taxi, Mascaretti (FDI): “Bisogna ripensare il servizio”. “A circa due settimane dall’attivazione dei voucher taxi, sono solamente 431 i buoni erogati a Milano, praticamente nulla se consideriamo la popolazione di quasi 1 milione e 400 mila abitanti dei quali sono in molti ad avere i requisiti per farne uso. Evidentemente qualcosa non funziona come dovrebbe. In questo modo non si stanno aiutando né i tassisti, che sono circa 5.000,  né le persone che avrebbero bisogno di un aiuto per muoversi in città, quelle stesse che l’Amministrazione Sala sta penalizzando dipingendo quelle pericolose piste e corsie ciclabili nelle grandi arterie cittadine, dove rappresentano vere e proprie barriere architettoniche e concreti ostacoli alla libertà di movimento” commenta Andrea Mascaretti Capogruppo FdI a Palazzo Marino “innanzitutto, come FdI riteniamo che i fondi a disposizione siano decisamente insufficienti. A fine giugno avevo presentato, insieme al collega Simone Sollazzo, due Ordini del Giorno che chiedevano di destinare ben 9 milioni di euro ai voucher taxi, dei quali 1 milione e 900 mila sarebbero stati presi dal Fondo di Mutuo Soccorso” spiega Mascaretti” e si rivolgevano a una platea più ampia di utilizzatori. Oltre alle persone anziane, ai disabili, ai medici, agli infermieri e a chi deve fare cure come dialisi o chemioterapia, avevamo individuato anche le mamme con bambini piccoli e le persone che non avendo la patente, devono portare il loro cane o il loro dal veterinario. Ma la maggioranza PD, si è mostrata particolarmente parsimoniosa (come direbbe qualcuno, si è mostrata taccagna) approvando un contributo decisamente minore ed escludendo dai beneficiari le mamme con i bambini e i possessori di animali da compagnia” conclude Andrea Mascaretti (FdI) “ora si riduca la burocrazia e si renda più facile l’utilizzo per chi ha bisogno, rimovendo certi limiti che non hanno senso. Poi, dobbiamo aumentare i fondi disponibili, come avevamo proposto, altrimenti questa iniziativa non decolla”

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Intimidazioni a Maria Palomares. FdI: merita l’Ambrogino d’Oro

Fratelli d’Italia esprime la propria solidarietà a Maria Palomares, rappresentante del comitato contro gli abusivi: “Ci teniamo ad esprimere la nostra vicinanza a Palomares e al comitato che rappresenta ‘No racket no abusivismo’ dopo il danneggiamento alla sua autovettura. Da anni, insieme al comitato, si batte contro le occupazioni abusive, quanto successo nei giorni scorsi è un chiaro segnale in stile mafioso al quale le istituzioni devono rispondere compatte”, lo dichiarano i Consiglieri di Municipio 6 Gaetano Bianchi, Antonella Buro e Stefania Carnevali. “La signora – aggiungono i consiglieri – da tempo denuncia le presenze e le nefandezze che succedono nel quartiere Lorenteggio-Giambellino. Rom ed extracomunitari, popolano la zona e di fatto gestiscono insieme ai centri sociali le occupazioni. Dalla maggioranza del consiglio di Municipio è stata sempre additata come una fomentatrice di paura, forse perché indica chi è che veramente crea problemi nel quartiere”. “Ci auguriamo che il Presidente di Municipio, assente per eccellenza, insieme alla sua maggioranza, sulle questioni che riguardano la sicurezza, possa trovare con il Comune il modo di dare un altro mezzo alla signora. Questo come segno di riconoscimento per quanto la stessa si impegna continuamente a fare contro le occupazioni in quartiere”. “Siamo certi – concludono i consiglieri – che se una simile vicenda fosse successa a un immigrato avremmo visto una mobilitazione di tutto il centrosinistra che sarebbe, probabilmente, anche sceso in piazza. Ora possiamo solo sperare che venga accettata la proposta fatta da FDI prima che accadesse questo triste episodio, ovvero quella di darle l’Ambrogino d’Oro”.

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Municipio 6: scontro PD FdI sulla modalità delle commissioni

A innescare lo scontro è stato un post pubblicato sulla pagina Facebook PD Milano Metropolitana in cui era lanciata l’accusa: “i consiglieri di Fratelli d’Italia (del Municipio 6 ndr) hanno deciso di non partecipare alle Commissioni, perché pretendono uno smartphone o un pc da parte del Comune di Milano, quindi a spese dei cittadini e delle cittadine”, concludendo “Dov’è la responsabilità di questi consiglieri che si aspettano un tablet o pc, mentre altri amministratori si fanno in quattro per distribuirli a famiglie e bambini in difficoltà?”. A breve giro di posta, attraverso un comunicato, è arrivata la risposta/smentita dei componenti del Gruppo Consiliare di Fdi nel Municipio 6: “Quando il centrosinistra è in difficoltà, inizia a mistificare la realtà” hanno scritto gli esponenti del partito di Giorgia Meloni. “Come partito, da subito,– spiega Stefania carnevali – abbiamo dichiarato che non avremmo partecipato alle commissioni-farsa in pantofole da casa, in quanto i poteri del Municipio sono inesistenti e parlare di aiuti senza avere alcuna delega è una scusa per poter prendere il gettone di 60 euro. Io, unica partecipante per FDI ,ho devoluto i miei gettoni di presenza di maggio.  La maggioranza Pd, tanto attenta a mistificare la realtà, dovrebbe rendere note quali azioni strategiche in aiuto ai commercianti siano state prese durante quei video incontri, a fronte di circa 10 milia euro di gettoni dati”. Antonella Buro, presidente della Commissione trasparenza e bilancio, ha aggiunto: “Aver ricordato al Presidente del Consiglio di municipio quanto avesse comunicato via lettera, ovvero, come previsto dal DPCM  1/2000, la fornitura della strumentazione tecnologica di base, non è certo la richiesta di avere un cellulare o un pc! Ricordiamo, a tal proposito, che nessun consigliere di Fdi ha mai fatto formale richiesta. Ci siamo accontentati di una postazione presso la sede di via Legioni Romane. Ad avere, a spese dei contribuenti, un telefono e un  pc sono il Presidente di Zona, gli Assessori e il presidente del consiglio del Municipio 6 che forse, adesso, ergendosi moralizzatori, dovrebbero restituire”. Infine, aggiunge il Capogruppo, Gaetano Bianchi: “La morale fatta dal Partito Democratico, dalla Lista Sala e di Dialogo e Partecipazione, il giorno  in cui il Sindaco Sala ha ammesso il fallimento dei municipi  sono pretestuose e ridicole”.  

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