7 Aprile 2021

Covid: 841 contagi e 53 decessi

Con 10.467 i tamponi effettuati: 10.467 è di 841 il numero di nuovi positivi registrati in Lombardia, una percentuale quindi dell’8%. Resta stabile il numero dei ricoverati: sono infatti 845 in terapia intensiva (13 meno di ieri) e 6.643 negli altri reparti (in aumento di 17). I dati di oieri: i tamponi effettuati: 10.467 (di cui 7.685 molecolari e 2.782 antigenici) totale complessivo: 8.413.420 i nuovi casi positivi: 841 (di cui 24 ‘debolmente positivi’) i guariti/dimessi totale complessivo: 638.279 (+11.520), di cui 5.099 dimessi e 633.180 guariti in terapia intensiva: 845 (-13) i ricoverati non in terapia intensiva: 6.643 (+17) i decessi, totale complessivo: 31.264 (+53) I nuovi casi per provincia: Milano: 354 di cui 103 a Milano città; Bergamo: 68; Brescia: 91; Como: 43; Cremona: 15; Lecco: 17; Lodi: 24; Mantova: 67; Monza e Brianza: 64; Pavia: 53; Sondrio: 5; Varese: 29.

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Fontana: i numeri migliorano potremmo tornare in arancione

“I numeri della nostra regione stanno migliorando e se continuerà così, spero venerdì che potremo chiedere di tornare arancioni. Non posso dare la certezza, ma da questo osservatorio la situazione dal punto di vista epidemiologico sta migliorando, sta rallentando, i numeri sono positivi”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervenendo al webinar di Aime (Associazione degli Imprenditori Europei) ‘7 incontri per 7 domande in 70 minuti’, sul tema della centralità della Regione per il futuro economico post pandemia. “Spero – ha aggiunto Fontana – che potremo presto arrivare a delle riaperture. Il vero discrimine sarà quando la vaccinazione di massa sarà arrivata a un buon punto. Quando avremo raggiunto una buona percentuale di vaccinati potremo parlare di normalità. Ad ora abbiamo fatto 1,8 milioni di vaccini e speriamo che ne arrivino molti per poter far partire la fase massiva”. ANSA

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Manifestazione degli ambulanti: delegazione dal Prefetto

Sono scesi in strada gli ambulanti che vogliono tornare a lavorare. In piazza Duca d’Aosta, davanti alla stazione Centrale di Milano, sono arrivati con cartelli chiedendo di ottenere ristori ma soprattutto di poter riaprire le lore attività.  “I Dpcm sono inutili’, ‘I vostri ristori sono elemosina, noi vogliamo lavorare’ sono alcuni dei cartelli che hanno mostrato mentre occupavano parte di via Vittori pisani e via Vitruvio, la strada che passa davanti alla stazione, bloccando il traffico. Per questo alcune linee di bus e metro sono state deviate. Sempre stamattina è però andata in scena anche un’altra protesta, quella degli autobus da noleggio che hanno cercato di arrivare davanti al palazzo della Regione per far sentire le loro ragioni e farsi ricevere dall’assessore ai Trasporti Claudia Maria Terzi, Anche in questo caso le richieste vanno dalla proroga della moratoria sul pagamento dei finanziamenti, a “ristori per sopravvivere” alla possibilità di lavorare. Gli ambulanti hanno quindi organizzato un presidio in Piazza Tricolore e alle 18:30 una delegazione di rappresentanti delle sette componenti sindacali che rappresentano gli ambulanti è stata ricevuta in Prefettura. E’ stato così superata una lunga fase di stallo che ha visto una animata discussione tra le diverse anime degli ambulanti su come proseguire la mobilitazione. C’era infatti chi chiedeva di forzare il blocco delle forze dell’ordine con le transenne che impedisce l’ingresso in corso Monforte che porta alla Prefettura, chi proponeva di occupare le tangenziali e chi invece propendeva per attendere l’incontro con il Prefetto Renato Saccone. ANSA

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Sala: per ora evitato lo sfratto di sala Venezia

Sala Venezia, uno dei luoghi di incontro e socialità di anziani e giovani più rappresentativi della storia e della cultura di Milano, rimarrà per almeno un altro anno affidata alla gestione attuale del Circolo combattenti e reduci. Lo scrive su Facebook il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che ha incontrato in Prefettura, Questura e Demanio, con cui è stata trovata “una via perlomeno per allontanare il rischio di uno sfratto immediato. Per almeno 12 mesi Sala Venezia rimarrà affidata alla gestione attuale e in questo periodo lavoreremo insieme per trovare una soluzione definitiva che tuteli i diritti di tutti”, afferma il sindaco. “Il Circolo, frequentato dagli anziani sin dal secondo dopoguerra, è diventato con l’arrivo di Antonio di Furia negli anni ’80, uno spazio di ritrovo e di incontro tra diverse generazioni – si legge in una petizione online su change.org firmata da quasi 16mila persone – Nonni e nipoti, famiglie, bambini, gruppi di amici, ma anche artisti e volti noti del panorama culturale italiano sono la colorata ‘famiglia’ della Sala Venezia: un luogo nato per far sorridere le persone, dove giocare a carte e a tombola, bere un caffè, pranzare e cenare in compagnia, e soprattutto ballare, dal liscio al boogie woogie, dal lindy hop ai balli di gruppo’. Per questo, ‘Milano non può perdere un luogo così prezioso per la città e i suoi abitanti. Oggi, la risposta di Sala: “Una cosa che ho imparato in questi cinque anni da Sindaco è che è impossibile fare una classifica di importanza delle questioni cittadine da affrontare. Ovviamente ci sono temi che assumono la dimensione della drammaticità e su quelli ci devi essere, sempre. Salute, povertà, lavoro, istruzione, ambiente e altro ancora. Poi c’è la quotidianità con questioni su cui bisogna sapersi muovere con rapidità per dare risposte ai cittadini. E il destino di Sala Venezia ne è un esempio. Ho promesso che me ne sarei occupato – conclude – e così ho fatto.

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Rapina una donna: fermato dai passanti

Un pachistano di 24 anni è stato arrestato dalla polizia dopo aver rapinato una coetanea nigeriana aggredendola mentre comprava il biglietto della metropolitana alle macchinette alla fermata di Milano Centrale. E’ accaduto poco prima delle 18 di ieri all’altezza di piazza Duca d’Aosta. Lo straniero, irregolare e con precedenti, ha sorpreso la donna alle spalle mentre inseriva una banconota da 20 euro. Quando si è sentita “abbracciata” dallo sconosciuto, la nigeriana ha iniziato a urlare attirando l’attenzione dei presenti. Il pachistano l’ha spinta a terra e ha tentato la fuga ma è stato bloccato prima da alcuni passanti e poi è stato arrestato dai poliziotti. ANSA

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I Guns N’ Roses torneranno a Milano il 10 luglio 2022

I Guns N’ Roses torneranno in Italia il 10 luglio 2022 allo Stadio San Siro di Milano. La band sarà di nuovo protagonista nel nostro Paese dopo l’ultima apparizione al Firenze Rocks nell’estate del 2018, quando comparirono a sorpresa durante il concerto dei Foo Fighters, regalando un’inedita performance sulle note di It’s so easy, divenuta virale sul web. Nel 2016 i Guns N’ Roses sono ritornati sulla scena live internazionale con il loro Not in This Lifetime Tour, prodotto da Live Nation, che ha venduto oltre 5 milioni e mezzo di biglietti, divenendo il terzo tour con il maggiore incasso di sempre. “Hey Gunners, sfortunatamente dobbiamo chiedervi ancora una volta di avere pazienza – ha commentato il gruppo -. Il nostro tour Europeo è riprogrammato nel 2022, ma con l’aggiunta di nuove date e di Gary Clark Jr. come special guest. Il tour partirà da Lisbona, in Portogallo, il 4 giugno 2022, con nuove date in Norvegia, Repubblica Ceca, Polonia, Paesi Bassi e Italia. Continuiamo ad esservi grati per la vostra comprensione e sostegno in questi tempi senza precedenti. La luce è alla fine del tunnel e non vediamo l’ora di tornare sul palco entro la fine di quest’anno negli Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda e il prossimo anno in Europa ed oltre!” Biglietti dall’8 aprile per gli iscritti a Live Nation, vendita generale dal 9 aprile. ANSA

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