20 Aprile 2021

In Regione Patrizia Baffi passa a FdI e potrebbe essere non essere l’ultima

Patrizia Baffi, consigliere regionale eletta tra le fila del Partito Democratico e passata poi, con la fuoriuscita di Matteo Renzi dai Dem, a Italia Viva, cambia di nuovo casacca per entrare a far parte del gruppo di Fratelli d’Italia. “È un momento importante per me – ha commentato Patrizia Baffi -. In queste settimane e mesi di confronto ho potuto toccare con mano che lealtà, correttezza e rispetto sono valori fondanti in questa comunità politica. L’obiettivo comune è quello di far rialzare la Lombardia. Se cresce Fdi in Lombardia, cresce la Lombardia. Entro in punta di piedi mettendo a disposizione la mia storia e il mio lavoro”. Baffi non si è risparmiata nemmeno una stilettata nei confronti dei suoi due ex partiti. “Sono una renziana di ferro, quindi chi dovrebbe piangere di più sul mio addio è Matteo Renzi. Non avrei mai fatto la tessera del Pd senza di lui, mi convinse Renzi con la sua ‘politica del fare’ che condivido ancora. Ci siamo allontanati con Italia Viva sulla questione delle ‘mozioni di sfiducia’ a Fontana e sulla commissione d’inchiesta sul Covid” ha infatti aggiunto. Nessun rimpianto, invece, nei confronti del Pd: “evidentemente non piacevo tantissimo a questa area. Con il Pd abbiamo fatto sempre reciprocamente fatica a comprenderci. Mi hanno attaccato duramente quando ho seguito Renzi”. La coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia, Daniela Santanché, oltre a dare il benvenuto, anche a nome di Giorgia Meloni, a Patrizia Baffi, ha spiegato che “Fdi ha in corso più interlocuzioni a livello di Regione Lombardia perché il nostro progetto sta avendo sempre più consensi. Stiamo parlando con altri consiglieri vicini al nostro modo di essere e sono abbastanza fiduciosa che prossimamente potremo avere altri ingressi nel partito”. ANSA

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Covid: in calo ricoveri e decessi

Con 18.754 tamponi effettuati, sono1.040 i nuovi positivi in Lombardia con il tasso di positività in leggera crescita al 5.5% (ieri 5.2%). Continua il calo sia dei ricoveri in terapia intensiva (-14, 708) sia negli altri reparti (-93, 4.623). In calo anche i decessi che sono 35 per un totale complessivo di 32.319 morti in regione dall’inizio della pandemia. I dati di ieri: i tamponi effettuati: 18.754 (di cui 15.056 molecolari e 3.698 antigenici) totale complessivo: 8.975.848 i nuovi casi positivi: 1.040 (di cui 56 ‘debolmente positivi’) i guariti/dimessi totale complessivo: 690.708 (+7.850), di cui 4.269 dimessi e 686.439 guariti in terapia intensiva: 708 (-14) i ricoverati non in terapia intensiva: 4.623 (-93) i decessi, totale complessivo: 32.319 (+35) I nuovi casi per provincia: Milano: 406 di cui 154 a Milano città; Bergamo: 127; Brescia: 113; Como: 23; Cremona: 13; Lecco: 40; Lodi: 4; Mantova: 61; Monza e Brianza: 131; Pavia: 44; Sondrio: 31; Varese: 15.

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Aereo contro il Pirellone: commemorate le vittime

“Quei momenti rimarranno per sempre scolpiti nella nostra memoria perché sono stati qualcosa di incredibile. Oggi voglio ricordare le vittime innocenti del terribile incidente del 18 aprile del 2002: Annamaria e Alessandra che non ci sono più e verso le quali va il nostro pensiero”. Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha voluto ricordare, nella cerimonia di commemorazione che si è svolta a Palazzo Pirelli, l’incidente aereo che 19 anni fa causò la morte delle due avvocatesse della Regione. “Regione Lombardia – ha sottolineato l’assessore all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo – non ha dimenticato la tragedia del 18 aprile 2002. Ricordo bene quel giorno, ero presente a Palazzo Pirelli e ricoprivo la carica di vice segretario generale. In me è viva la memoria e l’affetto per le colleghe Alessandra e Annamaria. Ci hanno lasciato in eredità, con il loro sacrificio, un messaggio di forza anche per questo periodo difficile che stiamo vivendo”. “Due le sollecitazioni principali – ha aggiunto il presidente Fontana – che voglio condividere: il ricordo e l’orgoglio. Dobbiamo avere la forza di ricordare costantemente il doloroso episodio che ormai è parte della memoria condivisa, ma anche di non dimenticare l’orgoglio con cui si è continuato a lavorare all’interno di questa istituzione, che ha saputo reagire e dare risposte ai cittadini, ricostruendo il palazzo e non facendo mai mancare i servizi essenziali, con la solidità necessaria ad affrontare le difficoltà anche nei momenti più bui”. “Questo ricordo – ha concluso Fontana – ci dà la forza per superare anche le difficoltà che stiamo vivendo in questo periodo a causa del Covid e guardare al futuro con più speranza”. ANSA

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Aperto il bando per candidarsi come componenti dell’organo Garante del verde

Il Garante del verde sarà un organo collegiale indipendente composto da tre membri, nominati dal Sindaco tra persone competenti nel campo delle scienze ambientali e urbanistiche. Tra i suoi compiti: vigilare sulla corretta applicazione delle normative in materia di consumo del suolo e di tutela del verde e attuare le procedure per l’ampliamento del parco Agricolo Sud per una superficie di oltre 1,5 milioni di m2, contribuire a garantire la salvaguardia del consumo di suolo e l’incremento del verde e degli alberi esistenti, promuovere azioni di ascolto e informazione nei confronti della cittadinanza, dialogare con gli uffici comunali sulle iniziative di compensazione legate al consumo di suolo, verificare il monitoraggio in collaborazione con l’Area Sportello unico per l’edilizia e i municipi degli interventi da realizzare su suolo privato che comportano modifica dell’uso del suolo e della dotazione arborea. I componenti dell’organo collegiale svolgeranno il proprio incarico a carattere onorifico per 5 anni e, al fine di garantirne l’indipendenza e l’imparzialità, risulteranno incardinati presso la Presidenza del Consiglio comunale. Le candidature dovranno essere presentate esclusivamente a mezzo posta elettronica all’indirizzo: sindaconomine@postacert.comune.milano.it, utilizzando l’apposito modulo “Presentazione della candidatura” entro il 18 maggio 20.

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Partita la sesta edizione di Milano da leggere

E’ partita ieri la sesta edizione “Milano da leggere”, l’iniziativa di promozione della lettura organizzata dall’Area Biblioteche del Comune  che propone una selezione di libri digitali scaricabili gratuitamente dal sito www.comune.milano.it/milanodaleggere. Sarà possibile scaricare gli ebook anche in giro per la città, mentre si passeggia o si aspetta il tram: basterà inquadrare il qrcode presente sui manifesti dell’iniziativa o copiare il link dagli schermi che invitano al download per accedere al testo del libro. Grazie ad ATM S.p.A, partner tecnico dell’iniziativa, il download è possibile anche su tutta la rete della metropolitana e dei mezzi di superficie. Quest’anno la rassegna torna a tingersi di giallo, come la sua prima edizione, offrendo al pubblico dei lettori dieci romanzi tra polizieschi, thriller e noir, ma anche una galleria di personaggi singolari che si muovono per le strade di Milano, in luoghi riconoscibili o da scoprire, testimoni dei cambiamenti che l’attraversano. I dieci titoli sono disponibili gratuitamente grazie alla collaborazione degli autori e degli editori Corbaccio, Frilli, Marsilio, Mondadori, Piemme, Rizzoli, Sellerio, Sonzogno, Tea, Todaro che hanno messo a disposizione le loro opere. “La scorsa edizione di ‘Milano da Leggere’, realizzata durante il primo lockdown e dedicata a ‘I Talenti delle Donne’, ha riscosso un grande successo con oltre 142mila download effettuati – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno -. È straordinario vedere come le nostre biblioteche riescano a offrire sempre nuove occasioni di lettura, anche nelle condizioni particolarissime che stiamo attraversando, e ad accompagnare la nostra comunità verso quella condivisione di idee e di pensiero che costituisce lo strumento primario di coesione sociale, soprattutto in tempi di distanziamento fisico. Milano inoltre – ha proseguito l’assessore Del Corno – è sempre al centro di tutte le edizioni, che siano dedicate al fumetto o alla comicità, al giallo o alla creatività femminili; e anche in questa nuova edizione Milano è non solo lo scenario delle storie, ma anche la coprotagonista di questi delitti alla milanese. Ancora una volta quello che emerge è il racconto a più voci della città, con le sue luci e le sue ombre, una città a tante dimensioni e in continuo cambiamento”. Dopo la prima uscita di lunedì 19 aprile, gli ebook saranno pubblicati con cadenza settimanale, ogni mercoledì fino al 23 giugno. Tutti i titoli saranno scaricabili fino al 30 giugno. Si parte il 19 con Enrico Radeschi, cronista di nera e hacker che scorrazza per Milano in sella a una vespa gialla del 1974, alla sua prima avventura nel thriller di Paolo Roversi, “La confraternita delle ossa” (Marsilio). Radeschi, che suona come il cognome del famoso maresciallo austriaco, indaga all’inizio degli anni Duemila, in una Milano contemporanea anche se per certi versi già distante, e svela i misteri di una confraternita millenaria la cui missione è ristabilire l’ordine morale in una società corrotta. “Nero a Milano” di Romano De Marco (Piemme) è il terzo romanzo della serie che vede in azione la coppia formata dall’investigatore privato Marco Tanzi e dal commissario Luca Betti, grandi amici ed ex colleghi. È proprio Milano, plumbea, produttiva e indifferente, ma non del tutto priva di un lato generoso e caritatevole, a fare da trait d’union alle storie criminali che si intrecciano in questo avvincente noir, in mezzo a una variegata e vibrante umanità (28 aprile). Il commissario Gigi Berté è l’unico che non indaga a Milano, non più almeno, da quando l’ha combinata grossa ed è stato trasferito in un angolo di Liguria. Per rilassarsi scrive racconti gialli e surreali, che entrano nella narrazione intercalando la vicenda principale. “La regina del catrame” (Piemme) è la sua prima indagine dopo l’approdo nel paesino ligure. È firmata Emilio Martini, nom de plume delle milanesissime sorelle Elena e Michela Martignoni (5 maggio). Carlo Monterossi, autore di successo di un programma tivù trash, inciampa nella sua prima avventura in “Questa non è una canzone d’amore” di Alessandro Robecchi (Sellerio). Detective per caso, Monterossi si muove nella Milano piena di contrasti dei nostri giorni, dai luoghi del lusso a quelli del disagio, dalle case di ringhiera alle villette dell’hinterland ai campi rom. Un giallo avvolto nelle ballate di Bob Dylan, in cui si ride anche, per quanto un po’ amaro (12 maggio). “La stanza chiusa” di Deborah Brizzi introduce la prima protagonista femminile della rassegna: Norma Gigli, viceispettrice della Squadra Mobile. La vediamo impegnata nel cuore di Brera, alle prese con un umanissimo intreccio di storie di vita, speranze deluse e oscuri segreti, raccolto sotto il denominatore comune della vendetta. Un noir polifonico in una Milano insolita e poco conosciuta, della cronaca nera e non solo (19 maggio). La vendetta è anche al centro della storia di “Morte civile di un manager” di Alessandro Bastasi (Frilli) che racconta l’ascesa e la rapidissima discesa di un brillante manager. Massimo Gerosa impersona la parabola discendente in cui si può cadere quando la crisi economica morde e non lascia scampo, e Milano che non è più quella da bere degli anni 80. Una spirale drammatica e molto nera, dove la sconfitta diventa terreno di coltura dell’odio (26 maggio). Annalisa Consolati, milanese purosangue, è ispettore di Polizia della Questura di Milano in “Donne che odiano i fiori” di Paola Sironi (Todaro). Lavora nel reparto problem solving, detto anche desbrujà rugne, che si occupa di inchieste con problemi di organizzazione tra le forze dell’ordine. L’assassino è noto fin da subito, ma c’è più di quel che sembra e l’indagine conduce Annalisa e la sua squadra su sentieri difficili e temi scottanti che riguardano l’universo femminile (2 giugno). Bruno Arcieri ha come campo abituale d’azione Firenze, ma in “Non è tempo di morire” di Leonardo Gori (Tea), accetta l’invito di venire a Milano per indagare sulla scomparsa di un uomo dato per morto. Sono i giorni immediatamente successivi all’esplosione della bomba di piazza Fontana e l’ex colonnello dei Carabinieri indaga proprio tra le macerie della strage, in un avvincente giallo d’ambientazione storica che ci riporta nel 1969, in una Milano sconvolta da quell’atroce attentato (9 giugno). Torna in scena Libera

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Piazza Piola, inaugurato il giardino Teresa Pomodo

È stato inaugurato oggi, nell’ambito delle iniziative legate alla Milano Design City, il nuovo giardino Teresa Pomodoro in piazza Piola. L’intervento, promosso da Spazio Teatro NO’HMA Teresa Pomodoro nell’ambito del progetto “Cura e adotta il verde pubblico”, ha visto il ridisegno della piazza con la posa di ventuno alberi di ciliegio, undici panche in granito rosa e un nuovo percorso pedonale a forma di goccia a richiamare la leggerezza dell’acqua che si allunga fino al teatro.  Ad impreziosire ancora di più il giardino, un monumento composto da cinque gradoni cilindrici di diverse altezze ospita le opere dello scultore Kengiro Azuma: “Colloquio”, una scultura formata da due rospi in bronzo, e la “MU – 765 Goccia”. “Oggi Piazza Piola è più verde, bella e vivibile grazie alla preziosa collaborazione con Livia Pomodoro e Spazio Teatro NO’HMA – dichiara l’assessore all’Urbanistica e Verde Pierfrancesco Maran -. Anche questo intervento rientra nella strategia di rigenerazione delle piazze della città, proprio la settimana scorsa abbiamo aperto piazza San Luigi, a breve apriremo piazza Schiavone e il nuovo giardino dedicato ai bambini in piazza Luigi di Savoia”. “Un giardino dallo scenario suggestivo che crea un legame prezioso tra ambiente, spazio pubblico, arte e cultura – spiega Livia Pomodoro -. Un luogo creato in ricordo di mia sorella Teresa, anima dello Spazio Teatro No’hma, attrice, drammaturga, regista che tanto ha amato Milano.  È questo amore grande che oggi vogliamo restituire alla città, regalando ai milanesi un luogo unico che speriamo possa entrare nel cuore di tutti per un futuro in armonia con la natura e l’ambiente”.

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