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Pietrelcina e Maria SS. della Libera: fede, storia e identità di un popolo.

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Nel silenzio delle colline sannite, c’è un filo invisibile, ma tenace, che lega il passato al presente, la fede alla storia, la spiritualità alla quotidianità. A Pietrelcina, questo filo si chiama Maria Santissima della Libera:patrona spirituale e protettrice del popolo pietrelcinese. Una devozione che dura da oltre un secolo e mezzo, profondamente radicata nel cuore di un’intera comunità. La tradizione affonda le sue radici nel 1854, anno in cui, secondo la tradizione popolare, la Madonna liberò Pietrelcina da una terribile epidemia di colera. Quel prodigioso evento cambiò per sempre la memoria collettiva del borgo, alimentando una devozione che ancora oggi arde intensa nei cuori dei suoi abitanti. Da quel giorno, ogni anno, la comunità rinnova il voto di gratitudine con la solenne processione del 3 dicembre, anniversario del miracolo. Ma è durante la prima domenica di agosto, nella celebrazione estiva, che Pietrelcina si trasforma: le vie si riempiono di luci, canti, preghiere e di una fede che coinvolge residenti e pellegrini in un abbraccio spirituale collettivo. La statua della Madonna, portata a spalla dai fedeli, attraversa il paese tra applausi, lacrime e silenziose invocazioni. Irappresentanti istituzionali, il clero e lForze dell’Ordine accompagnano con compostezza il corteo sacro, in un clima di intensa religiosità. La folla, devota, intona inni e preghiere, creando un’atmosfera unica, vibrante, quasi fuori dal tempo. Anche Padre Pio da Pietrelcina, Francesco Forgione, questo il suo nome di battesimo, sin dalla nascita, ha nutrito una speciale venerazione per la Madonna della Libera. La sua famiglia gli trasmise questa fede che egli, nel corso della vita, coltivò e difese con forza. Molte delle sue battaglie spirituali, Padre Pio le affrontò con il Rosario in mano e lo sguardo rivolto a Maria, che chiamava spesso “la mia Mamma Celeste”. La festa della Madonna non è solo momento di culto, ma anche di vita comunitaria. Le bancarelle artigianali, lungo Corso Padre Pio, offrono prodotti locali, dolci tradizionali, oggetti votivi. Le serate si popolano di famiglie, anziani, giovani, turisti, rafforzando l’identità di tutti i presenti, e creando un senso di appartenenza ed orgoglio. A contorno di una gradita festa, così solenne, raggiunge l’apice il tradizionale saluto con l’imponente spettacolo dei fuochi pirotecnici, creando un’atmosfera di meraviglia e gratitudine. Tutto ciò avviene nell’ultima serata della festa, le esplosioni di luci e colori nel cielo notturno di Pietrelcina, con il tradizionale e suggestivo spettacolo pirotecnico. I fuochi d’artificio, che esplodono nel cielo sopra le case antiche del centro storico, non sono solo intrattenimento, ma un saluto luminoso, un atto di ringraziamento collettivo, un abbraccio tra terra e cielo. Rappresentando il culmine emozionale della festa: un saluto collettivo alla Madonna, una promessa di ritorno, una dichiarazione di fede che si rinnova ogni anno, lasciando un ricordo indelebile nella mente e nel cuore di coloro che hanno partecipato alla festa. Tutto ciò che rende questa festa unica sono gli equilibri tra il sacro ed il popolare, tra raccoglimento e festa, e tra memoria e futuro. La devozione per Maria SS. della Libera è un pilastro identitario per Pietrelcina e non solo un rito formale, ma una forza interiore che dà senso alla vita quotidiana, rafforza i legami sociali, spirituali, consola e guida. In tempi in cui il senso di comunità sembra smarrito, Pietrelcina ci ricorda che la Fede popolare, quando è sincera, diventa un collante potente, capace di unire, guarire e generare speranza.

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