Alessandro De Chirico

Ordinanza anti movida. De Chirico (FI): inutile senza controlli. Piscina (Lega): favoriti i minimarket

Nel corso della commissione con a tema l’ordinanza anti movida in via di approvazione a Palazzo Marino, secondo quanto riferito da Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia “È emerso che dopo la mezzanotte non ci sarà alcun divieto di vendita del gelato di asporto”  ma “Vanno messe delle restrizioni ai minimarket che vendono a tutte le ore e che magari distano pochi metri dalle zone off-limits” e  “Pur ritenendo che sia doveroso mettere delle limitazioni alla vendita d’asporto di alcolici, è doveroso consentire a chi ha investito nei dehors posso continuare a servire al tavolo, nei weekend, almeno fino alle 2”. Infine, sottolinea De Chirico “Chi controllerà che questa ordinanza venga rispettata? Ho posto la domanda all’assessore Granelli, che ovviamente non ha risposto, mi auguro che se Gabrielli c’è ancora batta un colpo”. Dello stesso tenore l’intervento di Samuele Piscina, Consigliere comunale della Lega, secondo cui “abbiamo avuto la conferma che l’intenzione della sinistra sia quella di favorire gli stranieri dei minimarket e dei riders”. “Gli assessori Cappello e Granelli hanno affermato di voler superare il divieto del gelato cercando di fare un passo di lato – spiega il leghista -, ma non hanno detto né come intendano farlo, né se consentiranno l’asporto di altri alimenti e con quali modalità”. “Le parole del Sindaco sono ancora una volta imbarazzanti e lontane dalla  realtà. I divieti di asporto, di utilizzo dei dehors e di commercio in forma itinerante porteranno unicamente ad intensificare l’acquisto nei minimarket o attraverso i riders che, non svolgendo attività di somministrazione, saranno chiamati per portare le bottiglie nelle piazze e nei parchi, dove i maleducati continueranno a fare baccano a ogni ora della notte, senza alcun controllo da parte della Polizia Locale” ha concluso Piscina.

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De Chirico (FI): regole sulle intitolazioni valgono solo per chi non piace alla sinistra?

“Presenterò un’interrogazione per capire se è stata chiesta per le sorelle D’Ambrosio la deroga che la giunta ha rifiutato a Marco Pannella dicendo che non ce ne sarebbero più state” ha dichiarato Alessandro De Chirico, consigliere comunale del gruppo misto, dopo aver appreso che dopo soli 5 anni dalla morte della partigiana comunista Leda D’Ambrosio è stato dedicato un parco a lei e sua sorella Wally (della organizzazione Unione Donne Italiane, vicina al PCI). “Il Consiglio Comunale già anni fa votò per dedicare a Marco Pannella i giardini vicino a San Vittore, l’assessore Del Corno aveva assicurato che avrebbe rispettato il voto dell’aula e poi ha fatto il contrario spiegando che la regola per cui bisogna aspettare 10 anni è una regola di buon senso” spiega De Chirico “Buon senso venuto meno quando è stata poi dedicata la Palazzina Liberty agli idoli della sinistra milanese Dario Fo e Franca Rame e una scuola a Umberto Eco, sempre amato a sinistra. In questa consigliatura ho ripresentato la richiesta di dedicare a Pannella quei giardini, dato che la proponente precedente, la attuale Presidente del Consiglio Comunale del PD, Elena Buscemi ha completamente abbandonato quella richiesta dopo il voltafaccia della giunta”. “Ricordo – aggiunge l’azzurro –  che durante il voto la maggioranza è andata in crisi dovendo ricordare l’impegno preso per Pannella, ma anche contemporaneamente l’impegno opposto a non dare più deroghe. E così si è ribadito di fronte alla mia richiesta di dedicare qualcosa a Silvio Berlusconi, per cui si è dovuta muovere la Regione che gli ha dedicato un Belvedere. Il paradosso è che ci ritroviamo Terni che gli ha dedicato un piazzale e la città dove è nato, morto e che ha reso ancora più grande come imprenditore e presidente del Milan non gli ha dedicato e non vuole dedicargli nulla. Ora però scopro che dopo soli 5 anni, ancora per amici della sinistra, si fa lo “sconto” e si dedica un parco alle sorelle D’Ambrosio”. “Evidentemente quando Del Corno parlava di buon senso nell’aspettare 10 anni intendeva buon senso nel non concedere onori a chi non ha piegato la testa al Partito Comunista” conclude De Chirico.

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Palazzo Marino: Bernardo nominato Capogruppo di Forza Italia all’insaputa di De Chirico che abbandona il gruppo

La notizia della nomina di Luca Bernardo quale nuovo capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, è piovuta come un fulmine a ciel sereno sui commentatori politici milanesi, ed è sembrata strana a tutti fin dalla premessa “nominato dal coordinamento cittadino del partito”.  Infatti, i capigruppo devono essere eletti dai consiglieri che compongono i vari gruppi, non nominati chi non ne fa parte, qualunque sia la carica ricoperta nel proprio partito di chi nomina. Anche l’affermazione secondo cui il cambio del capogruppo fosse arrivato in base al principio di rotazione stabilito dal partito a inizio legislatura che prevede un avvicendamento dopo due anni e mezzo, non aveva convinto gli scettici, che però avevano vacillato davanti ai ringraziamenti della Coordinatrice Cittadina di Forza Italia, Cristina Rossello “Ringrazio Alessandro De Chirico per il lavoro svolto fino ad oggi e per aver dato la disponibilità ad essere il nostro candidato per la presidenza di una importante commissione che si occuperà di case popolari” che avevano fatto supporre che, il Capogruppo uscente fosse d’accordo e soddisfatto della compensazione ricevuta. A fugare ogni dubbio sul fatto che le cose non erano andate esattamente come comunicato da Forza Italia ci ha pensato De Chirico. “Ho fatto la prima campagna elettorale per Forza Italia nel 1999, 25 anni fa. Mi sono sempre definito un berlusconiano DOC e così sarà per sempre”  ha infatti scritto in una nota il forzista per poi lamentare “Oggi incredibilmente sono stato spodestato da capogruppo con un comunicato stampa e una telegrafica comunicazione telefonica del coordinatore cittadino”. “Per tre anni in assoluta solitudine – ha spiegato l’azzurro – visto che Bestetti è entrato in FDI e l’assessore Comazzi era impegnato in Regione, ho lavorato al meglio delle mie possibilità. Ho presentato migliaia di emendamenti alle delibere comunali, ho preparato centinaia di interventi, evidenziando la posizione di Forza Italia, ho dedicato moltissime ore all’ascolto dei cittadini e dei consiglieri municipali del mio partito, e infine ho portato proposte apprezzate anche dal sindaco, come sulla vicenda stadio. Ho fatto un’opposizione dura da un lato, ma fattiva e propositiva dall’altro”. “Mai avrei immaginato che il partito, a cui ho dedicato 25 anni del mio impegno politico, avrebbe agito così. – ha quindi concluso De Chirico, annunciando –  Per questo motivo lascio immediatamente il gruppo di Forza Italia”. Evidentemente, essere spodestato in favore di un Consigliere entrato in Forza Italia una settimana fa, con l’avvallo di un altro che può vantare solo il 37,6% di presenze in aula avendo partecipato solo al 2,57% delle votazioni, è stato un boccone troppo amaro da buttare già anche per un forzista della prima ora come De Chirico.

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Intossicazione alimentare nella scuola di via Moscati. Forza Italia: il presidente di MIRi Dell’Acqua si dimetta

“A distanza di un mese e mezzo dai primi ritrovamenti all’interno delle pietanze servite nei refettori scolastici di Milano Ristorazione non abbiamo ancora avuto alcun chiarimento né da parte della vicesindaco Scavuzzo – che nell’unica occasione di confronto in aula è scappata senza ascoltare le repliche dell’opposizione né da parte di un’evanescente dirigenza di MiRi” lo scrive in una nota il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, Alessandro De Chirico. “Ieri – denuncia l’azzurro –  sono state decine gli intossicati nella scuola prima Moscati, in zona corso Sempione, per le frittate portate sulle tavole di insegnanti e alunni. È stato dimostrato che chi non ha mangiato la pietanza non ha avuto alcun problema. Evidentemente le uova utilizzate erano marce. In attesa delle analisi e delle indagini del caso, sta di fatto che mai si è toccato un livello così basso. Solo un anno fa l’allora presidente Notarangelo si era dimesso per il ritrovamento di un bullone, oggi il nuovo presidente Dell’Acqua non dà alcun segnale di esistenza e, cosa ancora più grave, non porge le sue scuse alle famiglie coinvolte per nome dell’azienda che presiede”. “Gli suggeriamo uno scatto di dignità rassegnando le dimissioni” conclude De Chirico.

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De Chirico (FI): abusivismo a San Siro ignorato da Granelli

“Il lunedì mattina in via Paravia viene organizzato il mercato rionale scoperto. Da diversi mesi, però, ce n’è anche uno parallelo con merce di dubbia provenienza” lo denuncia in una nota il Capogruppo di Forza Italia in consiglio Comunale, Alessandro De Chirico. “Inizialmente c’erano due o tre persone che improvvisavano altrettante bancarelle. – spiega l’azzurro – A mano a mano il mercato dell’illegalità è cresciuto. Abbiamo segnalato alla Polizia Locale cosa avveniva e i controlli hanno fatto spostare gli abusivi in piazzale Selinunte, sotto al porticato del mercato coperto ormai abbandonato. Abbiamo chiesto altri interventi della Polizia Locale e la cosa sembrava migliorata, ma di merce sequestrata ce n’è stata ben poca. Stamattina un ambulante regolare del mercato di via Paravia mi ha mandato alcune foto in cui si vede chiaramente una situazione fuori controllo”. “Granelli, l’impavido assessore alla Sicurezza, a chi darà la colpa questa volta? È questo il modello di presidio del territorio che ha in mente il super consulente Gabrielli? Tutti sanno e nessuno vuole intervenire. Di certo i residenti perbene di San Siro non vogliono un duplicato del mercatino dell’illegalita di piazzale Cuoco” conclude De Chirico.

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Commissione contro la maternità mette quasi d’accordo Sindaco e opposizione

La commissione comunale preposta alla valutazione delle opere da esporre in città ha valutato negativamente la proposta di una statua dedicata alla maternità dell’artista Vera Omodeo. La famiglia dell’artista, scomparsa recentemente, aveva offerto la scultura in bronzo intitolata “Dal latte materno veniamo” per esporla in piazza Eleonora Duse, ma i membri della commissione l’hanno rifiutata all’unanimità poiché a loro parere rappresenterebbe “valori non condivisi” da tutti, ritenendo più appropriato collocarla in un luogo chiuso. “Come se la maternità fosse un valore e non una delle cose più naturali che esista sulla faccia della terra” è stato il commento alla decisione del Capogruppo di Forza Italia, Alessandro De Chirico, che ha sottolineato “Una donna che allatta il frutto dell’amore tra un uomo e una donna ha un significato molto profondo e dà una speranza in un momento in cui la natalità in Italia e a Milano è in forte calo”. L’azzurro ha poi sottolineato che la questione diritti “sta sfuggendo un po’ troppo di mano” auspicando “Spero che il sindaco sia stato informato della vicenda e che faccia ricredere gli architetti che hanno bocciato questo regalo dall’alto valore simbolico”. Quase lo avesse sentito, il Sindaco Sala,  dopo avere precisato che ha prendere la decisione è stata “una commissione che non risponde a me” (e a chi? ndr) impegnandosi a chiedere di “riesaminare la questione”. “Il mio giudizio è che non penso che” la statua “urti nessuna sensibilità”, ha aggiunto Sala. “Non voglio entrare sulla logica della collocazione da una parte o dall’altra, in questo lascio all’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi di fare proposte, non so se la collocazione è giusta o se ci sono altre idee” ha proseguito il sindaco, ribadendo la volontà di chiedere “alla commissione di riesaminarla perché mi sembra un po’ una forzatura sostenere che non risponda a una sensibilità universale o a un giudizio universale”. Parole condivisibile che però non sembrano avere convinto la leghista Silvia Sardone “Ormai la deriva del politicamente stupido tanto caro alla giunta Sala non ha più confini” ha infatti dichiarato l’europarlamentare, accusando poi il Sindaco “Sala, come fa sempre, fa lo gnorri e prova a scaricare le responsabilità sui tecnici ma se siamo arrivati fino a questo punto non è colpa del destino ma di una precisa politica anti-famiglia e anti-maternità portata avanti da larghi settori della sinistra”.“Una mamma che stringe al petto un bambino non può offendere nessuno che sia dotato di un briciolo di cervello – ha aggiunto – Non si dovrebbe nemmeno discutere di queste cose. Il sindaco chieda scusa alla famiglia di Vera Amodeo, che vorrebbe donare la scultura in questione, e torni sui suoi passi. Sarebbe questa l’egemonia culturale della sinistra?” ha concluso Silvia Sardone.  

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