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Presentati il manifesto e la medaglia dell’Adunata del Centenario degli Alpini

Pronti il manifesto e la medaglia dell’Adunata del Centenario degli Alpini in programma dal 10 al 12 maggio a Milano. L’Associazione nazionale Alpini (Ana) li ha svelati oggi dopo averli selezionati tramite concorso. Entrambi i vincitori sono del Comasco. Il manifesto ufficiale dell’Adunata 2019 – opera di Tiziano Tavecchio di Castelmarte (Como), socio della Sezione Ana di Como- rappresenta il forte legame tra Milano e gli Alpini, tramite la comune devozione alla Madonna. In questo caso la “Madunina tuta d’ora” che, adorna del Tricolore, domina con il suo profilo la scena. Nella parte inferiore del manifesto lo skyline del capoluogo lombardo, dai suoi monumenti-simbolo fino ai nuovi grattacieli di City Life e Porta Nuova. Sotto al logo dell’Ana, una penna nera con la nappina rossa che svetta dal numero 92. La medaglia della 92a Adunata è disegnata da Alessio Famlonga di Lurago d’Erba (Como), socio della Sezione Ana di Lecco. Sul lato frontale, la sagoma inconfondibile del Duomo di Milano, sormontata da tre penne alpine – con nappina bianca, rossa e verde – che si elevano al cospetto delle guglie. Sul retro, i loghi del Comune di Milano e dell’Ana, contornati dalle date dell’Adunata (10, 11 e 12 maggio 2019) e del Centenario (1919-2019). Le medaglie saranno acquistabili nei giorni dell’Adunata al costo di 5 euro presso i punti vendita autorizzati”.

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Scritte contro gli Alpini sui muri di via Padova

A segnalarle è stata Fabiola Minoletti del comitato antigraffiti di Viale Abruzzi. Comparse dal civico 45 in su, contengono il testo “Gli Alpini, stuprano e molestano. No al raduno“. Gia numerose le manifestazioni di solidarietà rivolte alle Penne Nere dai politici milanesi, tutte accompagnate dall’auspicio di una pronta cattura degli autori e di un’immediata cancellazione delle scritte da parte del Comune.

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Ieri manifestazione degli Alpini con alzabandiera sul Sagrato e messa in Duomo

Ieri mattina si è svolta, come tutti gli anni nella prima decade di dicembre, la grande manifestazione organizzata dall’Associazione Nazionale Alpini: alzabandiera sul pennone appositamente allestito sul sagrato, accompagnato dall’Inno nazionale, S. Messa in Duomo, prolusioni dei rappresentanti del Comune, della Città Metropolitana , della Regione e del Presidente della Sezione ANA di Milano, Luigi Boffi, corteo lungo Via Orefici, Via Meravigli, Corso Magenta, Via Nirone, fino a raggiungere il Sacrario dei Caduti dove è stata depositata una corona d’alloro al suono della Canzone del Piave e successivamente del “Silenzio”, nella commozione generale. La tradizione della S. Messa di Natale in onore dei caduti è stata concepita da Peppino Prisco, sottotenente degli Alpini appena tornato dalla campagna di Russia nell’immediato dopoguerra, con alcuni amici, tra i quali il Beato Don Carlo Gnocchi, cappellano alpino anch’egli reduce di Russia, inizialmente in una chiesa di Via Torino; il successo di pubblico ha indotto negli anni successivi al trasferimento dapprima alla Chiesa di S. Carlo in Corso Vittorio Emanuele e successivamente in Duomo. La luminosità della giornata ha fatto risaltare i colori dei Gonfaloni dei ca. 120 Comuni presenti, dei Gagliardetti dei 130 Gruppi (l’unità di base dell’organizzazione, su base comunale) e dei vessilli delle numerose Sezioni di tuta Italia; ovviamente un tripudio di bianco, rosso e verde. Presenti il Presidente dell’ANA, Sebastiano Favero, il quale insieme ai Consiglieri nazionali ha scortato il Labaro dell’ANA, decorato di ben 114 medaglie d’oro, e il Comandante generale delle Truppe alpine, Generale Berto. La Fanfara della Brigata Taurinense ha suonato l’Inno di Mameli e il “Trentatrè” (la marcia degli Alpini) suscitando intense emozioni nei astanti. I milanesi presenti in gran numero sul sagrato, in Duomo e lungo le strade del corteo non hanno fatto mancare agli Alpini la loro simpatia e il loro apprezzamento, espressi con lunghi e frequenti applausi, che hanno sottolineato i valori di italianità e solidarietà propri degli Alpini, trasmessi tramite gli striscioni allestiti da Gruppi e Sezioni. L’ultimo striscione invitava all’appuntamento per l’Adunata Nazionale del centenario delle Truppe alpine (fondate nel 1819) che si terrà a Milano nel prossimo maggio: un’occasione irripetibile per i milanesi per accostarsi alla gloriosa storia delle Truppe Alpine e per conoscere quanto fanno attualmente gli Alpini in congedo  per l’Italia, in particolare – ma non solo –  tramite la propria efficientissima organizzazione di Protezione Civile, presente in occasione di tutte le calamità.

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Alpini: inaugurata sede del Comitato per l’Adunata del Centenario

È stata inaugurata nell’ex casello daziario di Porta Volta a Milano la sede del Comitato Organizzatore degli Alpini per l’Adunata del Centenario, in programma nel capoluogo lombardo nel maggio del 2019. Alla presenza del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il presidente nazionale dell’Ana, associazione nazionale alpini, Sebastiano Favero è stato il tagliato il nastro. “Dal punto di vista del Comune – ha detto il Sindaco Sala – è importante mantenere vivo il rapporto con gli alpini, che storicamente c’è da sempre, ma la riapertura del casello daziario di oggi è una dimostrazione che già prima del 2019 cominciano a succedere cose positive. In realtà gli alpini ci sono stati vicini sempre e credo che sia un po’ un obiettivo dell’Amministrazione far sì che si attivino sempre più queste forze per farsi dare una mano in generale nella manutenzione della città”. L’adunata del centenario “è una manifestazione eccezionale – ha detto il governatore Fontana ricordando il suo legame speciale con gli alpini per via del padre ’penna nera’. Durante la sfilata sentiremo il cuore vibrare e ci commuoveremo. Regione Lombardia farà tutto quanto nelle sue possibilità: le istituzioni devono riconoscenza agli Alpini, che – ha concluso il presidente Fontana – hanno iniziato ad esercitare il volontariato e la solidarietà quando ancora non erano pratiche cosi’ diffuse come oggi”. La città di Milano “è per noi un punto di riferimento – ha dichiarato il presidente nazionale Favero -. Credo che Milano meriti questa adunata perché dopo cento anni è giusto tornare qui per ricordare la fondazione dell’Ana, ma anche perché sottolineare che gli alpini ci saranno anche tra cento anni”.

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