arresto

Arrestato per avere truffato gli anziani vicini

Nell’ambito di un’attività di indagine coordinata dal Procuratore Aggiunto della Repubblica di Milano dott. Eugenio Fusco e diretta dal Sostituto Procuratore della Repubblica dott. Cristian Barilli, svolta congiuntamente da personale della Polizia di Stato e della Polizia Locale di Milano in servizio presso il Pool Antitruffe della Sezione di Polizia Giudiziaria – Procura della Repubblica, nella prima mattinata del 3.2.21 è stata eseguita ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. dott. Carlo Ottone De Marchi, nei confronti di un soggetto italiano Q.D. (di 54 anni) in relazione ad una grave truffa commessa in danno di persone anziane. L’attività di indagine che ha portato all’arresto ha avuto origine da una segnalazione telefonica pervenuta nello scorso mese di ottobre del 2020. L’indagato Q.D., a partire almeno dal luglio 2019, approfittando di una lunga amicizia familiare nata in quanto vicini di casa, intensificava i propri rapporti con una coppia di anziani coniugi facendosi consegnare circa 30.000,00 Euro, praticamente i risparmi di una vita. Il raggiro con il quale le vittime sono state indotte in errore è consistito nel rappresentare, loro, la necessità di effettuare versamenti all’Amministrazione Giudiziaria per ottenere il dissequestro del proprio patrimonio ed evitare di finire in carcere. Non potendosi escludere che possano esserci altre vittime di reati analoghi, appare opportuna la massima diffusione della notizia e della foto del soggetto responsabile di tali reati, al fine di individuare ulteriori episodi e consentire ad altre vittime di presentare, una volta eventualmente riconosciuto, denuncia presso le competenti autorità. A tal fine, si segnala alle persone che leggendo la notizia riconoscano nelle modalità sopra descritte episodi da loro patiti, l’opportunità di contattare il Pool Antitruffe della Procura di Milano ai numeri 02/54332703.

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Un arresto per droga nascosta in un residence

Ieri sera i poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale sono intervenuti in un residence di via Lepontina, dove personale del 118 stava soccorrendo un uomo in stato confusionale. L’attenzione dei poliziotti è stata attirata da un bilancino di precisione e della sostanza stupefacente che il 33enne, nel frattempo rinvenutosi, aveva adagiato su di una scrivania della stanza d’albergo. I poliziotti hanno dunque dato inizio alla perquisizione dell’alloggio rinvenendo e sequestrando 25 grammi di cocaina suddivisa in dosi, 2.4 grammi di crack, 0.5 grammi di hashish, materiale per il confezionamento e 175 euro in banconote di piccolo taglio.  L’uomo è stato infine arrestato per detenzione e spaccio di stupefacenti.

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Arresti Cinisello, Sisler (Fdi): “Garantisti, ma si faccia chiarezza”

Arresti Cinisello, Sisler (Fdi): “Garantisti, ma si faccia chiarezza”. “Anche in questo caso come in tutte queste occasioni noi rimaniamo garantisti, a differenza di quanto capitato e tuttora capita da parte di altre forze politiche non appartenenti al centro destra e quindi confidiamo che Siria Trezzi e tutti gli altri indagati possano dimostrare  la loro totale estraneità ai fatti contestati – così dichiara Sandro Sisler Portavoce provinciale di Fratelli d’Italia – Tuttavia non possiamo esimerci dall’evidenziare che anche a Cinisello Balsamo, come in molti comuni della provincia di Milano, amministrati dalla sinistra, ci sia stato un sistema di commistione tra potere politico, sistema delle imprese edificatrici, asseritamente con finalità mutualistiche ed altre realtà da sempre collaterali alla sinistra stessa che possiamo definire, perlomeno, dubbio e sul quale ci attendiamo e speriamo che la Procura possa fare chiarezza. Fermo restando che non ci sarà nessuna speculazione politica da parte nostra. Non possiamo esimerci dal ricordare che noi, da sempre , nelle aule competenti, abbiamo denunciato queste situazioni e riteniamo che sia necessaria una profonda riflessione sui potenziali conflitti d’interessi  a sinistra”.

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Si oppongono all’arresto di uno spacciatore, un arresto e quattro denunce

Lunedì pomeriggio, in via De Pretis, la Polizia di Stato ha arrestato un 48enne italiano per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione ai fini di spaccio ed ha indagato in stato di libertà per resistenza e minacce aggravate altre 4 persone. Gli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato Porta Ticinese, in servizio per il contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, mentre transitavano in via De Pretis hanno notato un uomo, con al seguito un cane di razza rottweiler, mentre si addentrava nei portici con fare sospetto e pertanto lo hanno controllato e perquisito, trovandogli addosso 4 dosi di cocaina del peso complessivo di 10,2 grammi. Data la flagranza di reato, poliziotti hanno poi proceduto alla perquisizione della sua abitazione in via Ovada. Qui l’uomo, che durante il controllo in strada aveva già mostrato segni di nervosismo, ha dato in escandescenza tirando calci, spintoni ed inveendo contro gli agenti. Le sue urla hanno attirato alcuni inquilini dello stabile, conoscenti dell’uomo, i quali, sopraggiunti sul pianerottolo, hanno preso a calci la porta d’ingresso per entrare, offendendo e spintonando i poliziotti. Nel frattempo sono sopraggiunte sul pianerottolo altre persone, che inveivano contro gli operanti. L’intervento di altri 5 equipaggi delle Volanti inviati in ausilio ha consentito di riportare la situazione alla calma. In questo frangente il cane dell’uomo, che nell’agitazione aveva tentato di mordere più volte i poliziotti, è stato messo in sicurezza sul balcone dell’abitazione. Portato a termine l’arresto del 48enne per la detenzione a fini di spaccio dello stupefacente sequestrato e per resistenza aggravata, i poliziotti hanno identificato i conoscenti dell’uomo sopraggiunti. Si tratta di 4 cittadini italiani di 57, 54, 32 e 29 anni, tutti con precedenti, i quali infine sono stati denunciati per resistenza e minacce aggravate a pubblico ufficiale.  

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Un arresto per spaccio e detenzione d’armi

Proseguono i controlli della Polizia di Stato finalizzati al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti: mercoledì scorso gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Milano hanno effettuato un servizio specifico antispaccio in zona Monforte. Verso le 15, in viale Umbria, i poliziotti hanno notato un uomo che confabulava con un altro nell’androne di uno stabile. Dopodiché i due si sono salutati ed il primo si è allontanato a bordo di una autovettura. Poco dopo, è stato fermato in Viale Umbria angolo viale Cirene ed ha consegnato spontaneamente ai poliziotti un involucro contenente 7,4 grammi di marijuana. Gli agenti hanno perquisito la vettura dell’uomo con esito negativo. La perquisizione è poi proseguita a Cormano (MI), presso la sua abitazione, dove sono stati trovati circa 200 grammi di marijuana, 4,2 grammi di cocaina. Inoltre, all’interno della cantina in disponibilità all’uomo, sono state rinvenute: una pistola a tamburo con matricola abrasa, una pistola Browning con relativo munizionamento ed una confezione sigillata contenente 227 proiettili di vario calibro. L’uomo, un italiano di 28 anni, con precedenti penali, pertanto, è stato arrestato per detenzione di armi clandestine, detenzione illegale di armi, detenzione illegali di munizioni da guerra e per detenzione di sostanze stupefacenti. Nel contesto dello stesso intervento, nel cortile dello stabile di viale Umbria, è stato fermato anche l’uomo che conversava con l’italiano arrestato; si tratta di un cittadino albanese che alla vista dei poliziotti ha gettato per terra un involucro contenente 52,6 grammi di cocaina. Gli agenti della Squadra Mobile hanno anche perquisito la sua abitazione, rinvenendo 2,1 grammi di hashish, un bilancino di precisione, 0,5 grammi di cocaina e 2800 euro in contanti. All’interno dell’appartamento erano presenti anche altri due coinquilini. Tutti e tre i cittadini albanesi di 24, 22 e 21 anni, sono stati arrestati per detenzione di sostanze stupefacenti in concorso.

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Un arresto per spaccio in viale Monza

Giovedì pomeriggio la Polizia di Stato ha arrestato un cittadino albanese di 18 anni e ha indagato in stato di libertà un suo connazionale di 37 anni, entrambi per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Gli agenti del Commissariato Villa San Giovanni della Questura di Milano, transitando in viale Monza, hanno visto uscire da un condominio una persona che qualche giorno prima era stata indagata in stato di libertà perché trovata in possesso di 8 dosi di cocaina. I poliziotti hanno osservato la scena notando che, nel giro di mezz’ora, il ragazzo è uscito più volte fuori di casa. Insospettiti dal suo comportamento, gli agenti hanno effettuato una perquisizione personale, trovandogli addosso 10 involucri in cellophane contenenti cocaina e 190 euro in banconote di diverso taglio. Dalla perquisizione domiciliare effettuata subito dopo, all’interno dell’abitazione del giovane sono state trovate ulteriori 50 dosi di cocaina, due bilancini di precisione, materiale per il confezionamento, un quaderno “contabile” e 1.650 euro in banconote di diverso taglio. Pertanto è stato tratto in arresto. Durante la perquisizione è sopraggiunto nell’abitazione un altro cittadino albanese di 37 anni il quale, accortosi della presenza dei poliziotti, ha tentato di dileguarsi, ma è stato fermato e controllato. A seguito di perquisizione personale effettuata anche nei suoi confronti, è stato trovato in possesso di 3 dosi di cocaina e 515 euro in contanti e pertanto è stato indagato in stato di libertà.  

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