buche

Sardone (Lega): in tre anni 1,45 per risarcire gli automobilisti danneggiati dalle buche

“Negli ultimi tre anni il Comune di Milano ha sborsato 1.450.000 euro per risarcire cittadini danneggiati, sia fisicamente che materialmente, dalla scarsa manutenzione stradale da parte dell’amministrazione” lo scrive in una nota Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega. “Nel 2021 sono state liquidate 563 richieste di risarcimento, per un importo di 893.000 euro – elenca la Sardone –  nel 2022 liquidate 258 richieste di risarcimento, per un importo di 455.000 euro; nel 2023 liquidate 133 richieste di risarcimento, per un importo di 101.000 euro. Milano è la capitale italiana delle multe incassate – 102 milioni nel 2021, 151 nel 2022, 258 nel 2023 e se ne prevedono 268 per il 2024 –, eppure le strade della città, senza alcuna distinzione, sono ciclicamente piene di buche, anche di grosse dimensioni e profondità, con il pericolo concreto di causare danni sia ai mezzi circolanti sia ai loro conducenti, come è infatti dimostrato dai numeri che raccolto”. “E così il Comune si trova giustamente costretto a risarcire automobilisti e motociclisti che rischiano la pelle – continua la leghista –  soprattutto nei giorni di pioggia, a causa della negligenza dell’ente che spesso e volentieri interviene rattoppando semplicemente i crateri che si formano nell’asfalto. Nel 2022, lo ricordo, solo 32.000 euro erano stati stanziati a favore del Nuir, il nucleo di intervento rapido specializzato nelle emergenze su strade, marciapiedi e prossimità dei binari del tram. La giunta green ci spaccia gli autovelox come strumenti funzionali alla sicurezza stradale, poi lascia che viali e piazze si trasformino in gruviere…” conclude la Sardone.

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Buche: Milano 1 Roma 0

Milano, la città della moda, del design e… delle buche? Sì, avete letto bene. La metropoli lombarda sta vivendo una vera e propria “invasione” di crateri stradali, tanto da far impallidire la Città Eterna. “Buche: Milano 1 Roma 0” potrebbe essere il risultato di questa inaspettata competizione, dove il campo di gioco è l’asfalto cittadino. La situazione è talmente seria che le strade di Milano sono state descritte come “distrutte”, con oltre 500 buche segnalate in soli sette giorni. Un ritmo quasi industriale di scavo, che supera abbondantemente le tre buche l’ora​​. Il maltempo recente ha solo aggravato una situazione già critica, lasciando gli automobilisti e i motociclisti a navigare in un pericoloso labirinto di voragini​​. La reazione politica non si è fatta attendere, con l’opposizione che punta il dito contro l’amministrazione comunale per la mancanza di manutenzione ordinaria e l’utilizzo di materiali scadenti​​. Il sindaco Sala, da parte sua, ha assicurato che il Comune sta lavorando per affrontare l’emergenza, chiedendo un “piano di battaglia” contro le buche​​. Nel frattempo, la Lega ha già annunciato un esposto in Procura per denunciare lo stato di degrado del manto stradale, richiedendo anche un consiglio comunale straordinario​​. Questo scenario lascia i milanesi in una situazione paradossale: da una parte, l’orgoglio per una città all’avanguardia e dinamica; dall’altra, la frustrazione per strade che sembrano tratti di un percorso ad ostacoli. E mentre gli automobilisti contano i danni ai loro mezzi, i cittadini si chiedono: Milano sarà davvero riuscita a superare Roma nel triste primato delle buche? Se la risposta fosse affermativa, sarebbe una vittoria di Pirro, di quelle che non si festeggiano. In attesa di soluzioni concrete, si moltiplicano le segnalazioni e le proteste, mentre la città attende che le promesse di intervento si traducano in azioni efficaci. Nel frattempo, possiamo solo augurare ai milanesi buona fortuna e ammortizzatori robusti, nella speranza che questo “campionato” delle buche possa presto concludersi con un risultato favorevole per tutti i cittadini.

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La büsa növa

“In de la mia strada gh’è ona busa noeuva, ona busa noeuva che jer la gh’era nò”.  Per molti dei nostri lettori sarà difficile comprendere questo testo, quanto ricordare Walter Valdi che lo Cantava. Vi autiamo: “Nella mia strada c’è una buca nuova, una nuova buca che ieri non c’era”. Ricordarla, ci è sembrato il modo migliore per introdurre in modo leggero il tema che in questi giorni sembra andare per la maggiore: lo scontro fra il leghista Samuele Piscina e il Sindaco Sala su una buca in via Lancetti. La questione nata in seguito a un sopralluogo effettuato insieme ad alcuni colleghi di partito dal leghista Samuele Piscina al termine del quale aveva dichiarato “Il fallimento dell’amministrazione comunale in materia di manutenzione stradale è evidente. L’asfalto milanese a ogni pioggia diventa un colabrodo con buche profonde e pericolose. Vogliamo sapere come mai vengano spesi solo 10 milioni dei 150 delle multe che dovrebbero essere destinati alla manutenzione stradale” accompagnando le sue parole con una foto che lo ritraeva mentre misurava con un metro di legno la profondità di una grossa buca al lato della quale si vedevano due copri cerchi che avrebbero perso delle auto finendoci dentro (permetteteci di sospettare siano stati messi li di proposito, non fosse altro perché la buca si trova all’interno di una corsia riservata ai tram). Nemmeno il tempo di godersi il clamore mediatico seguito al suo comunicato che a Piscina è piovuta in testa la replica del Sindaco Sala, secondo cui la buca è stata scavata apposta dagli operai all’interno di cantiere chiuso, a seguito di un intervento di manutenzione predisposto dal Comune di Milano sul percorso del tram in zona Lancetti. “Le foto pubblicate sono state fatte in un cantiere chiuso, quindi già sono entrati in un cantiere chiuso, hanno preso una buca fatta da Atm per verificare le condizioni delle traversine” ha infatti spiegato Sala, aggiungendo “però se questa è l’opposizione mi fanno un favore perché fanno piccole polemiche e non riescono a proporre niente” accompagnando a sua volta la dichiarazione con un video degli operai al lavoro. Samuele piscina però non si è dato per vinto e ha controreplicato “La querelle su via Lancetti rilanciata dal sindaco è surreale. Sono due anni e mezzo che segnalo la situazione disastrosa del manto in quella strada e il Comune non fa niente.” precisando “la buca oggetto del cantiere non è evidentemente neanche la stessa della foto che abbiamo scattato pochi giorni fa e lo si nota dalla conformazione dell’albero. Sono lì vicine, ma sono buche differenti”. Accompagnando anche questa volta la sua dichiarazione con la stessa foto della volta precedente messa a confronta con una degli operai al lavoro, come accade nel giochino “Trova le differenze” della Settimana Enigmistica. Per ora noi ne abbiamo trovata una sola, quella che c’è fra fare politica seriamente e perdere tempo in sterili polemiche.

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Ben più di 18 buche per il campo da golf più grande del mondo

Il numero impressionante di buche che costellano le strade di Milano ai milanesi ispirano sicuramente sentimenti ben diversi da quelli che ci hanno suggerito il titolo. Un misto fra sconforto, rabbia e rassegnazione all’essere costretti a circolare cercando di schivarle, per non rimetterci una gomma, le sospensioni o, ancora peggio, la pelle, se si tratta di motociclisti. Una delle voragini più note è sicuramente quella, o meglio, quella più grande fra le tante presenti in via Breda, segnalata all’Assessore Granelli oramai da politici di tutti gli schieramenti dell’opposizione, senza che sia stato fatto nulla per ripararla o almeno metterla in sicurezza. Per ora l’unico provvedimento è stato preso grazie al senso pratico dei residenti, che l’hanno resa evidente per chi transita alzandoci davanti un bancale con appesi i copricerchi persi da chi non ha fatto in tempo ad evitarla, facendo fare una ben misera figura per chi dovrebbe occuparsi di sicurezza e viabilità. Resta da spiegare come un Sindaco così attento alla propria immagine, possa tollerare di vederla gravemente danneggiata dalle condizioni in cui versano le strade della città. Probabilmente ne è ben conscio e potrebbe decidere di sostituire o dimezzare le deleghe all’Assessore granelli, mettendo in atto un’operazione simile a quella che ha visto l’assessore Galimberti dividere le sue con Paolo Limonta. Sala si trova però per le mani una bella patata bollente, non sarà una decisione facile da prendere stretto com’è fra l’incudine dell’opinione pubblica e il martello del PD, che non intende certo accettare tacendo altri provvedimenti diretti contro suoi esponenti. Intanto, mentre il Sindaco che non premia “la presunta rappresentazione di uno spazio politico”, se la vede con le rappresentanze politiche, i milanesi continuano a mettere alla prova gli ammortizzatori mentre pensano a chi votare fra un anno e mezzo.  

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Riparate 1500 buche nelle strade in 20 giorni

E’ piovuto talmente tanto che dal 22 ottobre al 13 novembre scorsi sono stati 1.550 gli interventi di manutenzione per le buche sulle strade milanesi effettuati dalle squadre del Nucleo intervento rapido (Nuir) e degli operatori del Reparto strade del Comune. La colmatura di buche con l’asfalto a freddo, tecnicamente il conglomerato bituminoso, e la sistemazione dei masselli di granito sono attività effettuate in modo continuo dall’amministrazione ma le forti piogge cadute in misura anomala dopo un periodo lungo di relativa siccità hanno richiesto interventi in numero straordinario. L’acqua piovana si infiltra nelle crepe o fessure del manto e scava sotto l’asfalto sfarinandolo, così provoca piccoli cedimenti e le buche di superficie anche in punti dove la strada è in buone condizioni di manutenzione. “Grazie alle segnalazioni dei cittadini, della Polizia locale e ai nostri monitoraggi siamo intervenuti rapidamente mobilitando le squadre del Reparto strade e del Nuir“, ha dichiarato Marco Granelli, assessore alla Mobilità, aggiungendo che “ogni segnalazione è importante“. e concludendo “Questa attività effettuata direttamente da noi si affianca alla manutenzione ordinaria eseguita mediante gli appalti. Ringrazio le squadre che hanno operato in questi giorni in tutti i quartieri della città per la sicurezza di chi percorre le vie di Milano“. Con il bilancio preventivo 2018 approvato dal Consiglio comunale sono state aumentate del 22% le spese per la manutenzione delle strade rispetto agli anni precedenti. L’investimento totale supera i 56 milioni di euro. Di questi 9 milioni di euro sono dedicati alla manutenzione ordinaria delle strade (buche e rappezzi del manto stradale e dei marciapiedi), 32 milioni di euro per la manutenzione straordinaria con interventi più importanti (riasfaltature complete delle strade, scivoli, allargamenti marciapiedi, piccole modifiche stradali e della sosta, castellane cioè rialzi della carreggiata per rallentare la velocità e mettere in sicurezza gli attraversamenti stradali), 5 milioni di euro sono destinati al rifacimento della segnaletica stradale orizzontale e verticale. Si aggiungono alcuni interventi nuovi: 5,1 milioni di euro per manutenzione straordinaria di sottopassi e sovrappassi, 3 milioni di euro per interventi di riqualificazione e moderazione della velocità nelle nuove zone 30 dei quartieri del piano periferie e 2 milioni di euro per la manutenzione dei tombini stradali. Questi ultimi saranno realizzati a partire dal 2019. I cittadini che volessero segnalare la presenza di buche sul manto stradale possono farlo attraverso il sito del Comune di Milano. Previa registrazione si deve cliccare “contattami” in alto a destra sulla pagina. E’ quindi possibile effettuare la segnalazione che viene inoltrata all’area manutenzione strade della direzione mobilità.

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Taxiblu, maltempo straordinario, ma le buche vanno riparate meglio

Emilio Boccalini presidente di Taxiblu 02.4040 , ha commentato in una nota gli eventi meteorologici dell’ultima settimana definendola:  “tra le peggiori che si ricordi negli ultimi anni” ed elencando i disagi subiti in prima persona da lui e altri autisti pubblici,  “in città, a Milano nel dettaglio, girando con il taxi, molti di noi hanno riscontrato quante siano state numerose le strade dove a causa del forte vento e delle forti piogge sono crollati alberi che spesso, fortunatamente, hanno solo bloccato la viabilità e causato danni ad auto e stabili ma non a persone“. Secondo Boccalini,  pur trattandosi di una situazione scaturita in gran parte dall’eccezionalità delle condizioni meteo, era “in parte arginabile ad esempio per quanto riguarda le buche, che puntualmente con le prime piogge sono andate a riformarsi laddove erano state riparate forse non con troppa precisione, come purtroppo avevamo previsto e sollecitato nei mesi scorsi”. Boccalini pur sottolineando che “la cura del verde e degli alberi” svolta in modo adeguato “alcune zone, non tutte“, è fondamentale per prevenire problemi alla circolazione, altrettanto lo “sono le modalità e la qualità della riparazione delle buche” che troppo spesso “hanno ceduto anche solo dopo pochi giorni”. Quindi, conclude Boccalini, “appare palese, oggi più che mai, che questo tipo di interventi siano prioritari e vadano realizzati con la massima cura e non con toppe di asfalto”.

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