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Commissione contro la maternità mette quasi d’accordo Sindaco e opposizione

La commissione comunale preposta alla valutazione delle opere da esporre in città ha valutato negativamente la proposta di una statua dedicata alla maternità dell’artista Vera Omodeo. La famiglia dell’artista, scomparsa recentemente, aveva offerto la scultura in bronzo intitolata “Dal latte materno veniamo” per esporla in piazza Eleonora Duse, ma i membri della commissione l’hanno rifiutata all’unanimità poiché a loro parere rappresenterebbe “valori non condivisi” da tutti, ritenendo più appropriato collocarla in un luogo chiuso. “Come se la maternità fosse un valore e non una delle cose più naturali che esista sulla faccia della terra” è stato il commento alla decisione del Capogruppo di Forza Italia, Alessandro De Chirico, che ha sottolineato “Una donna che allatta il frutto dell’amore tra un uomo e una donna ha un significato molto profondo e dà una speranza in un momento in cui la natalità in Italia e a Milano è in forte calo”. L’azzurro ha poi sottolineato che la questione diritti “sta sfuggendo un po’ troppo di mano” auspicando “Spero che il sindaco sia stato informato della vicenda e che faccia ricredere gli architetti che hanno bocciato questo regalo dall’alto valore simbolico”. Quase lo avesse sentito, il Sindaco Sala,  dopo avere precisato che ha prendere la decisione è stata “una commissione che non risponde a me” (e a chi? ndr) impegnandosi a chiedere di “riesaminare la questione”. “Il mio giudizio è che non penso che” la statua “urti nessuna sensibilità”, ha aggiunto Sala. “Non voglio entrare sulla logica della collocazione da una parte o dall’altra, in questo lascio all’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi di fare proposte, non so se la collocazione è giusta o se ci sono altre idee” ha proseguito il sindaco, ribadendo la volontà di chiedere “alla commissione di riesaminarla perché mi sembra un po’ una forzatura sostenere che non risponda a una sensibilità universale o a un giudizio universale”. Parole condivisibile che però non sembrano avere convinto la leghista Silvia Sardone “Ormai la deriva del politicamente stupido tanto caro alla giunta Sala non ha più confini” ha infatti dichiarato l’europarlamentare, accusando poi il Sindaco “Sala, come fa sempre, fa lo gnorri e prova a scaricare le responsabilità sui tecnici ma se siamo arrivati fino a questo punto non è colpa del destino ma di una precisa politica anti-famiglia e anti-maternità portata avanti da larghi settori della sinistra”.“Una mamma che stringe al petto un bambino non può offendere nessuno che sia dotato di un briciolo di cervello – ha aggiunto – Non si dovrebbe nemmeno discutere di queste cose. Il sindaco chieda scusa alla famiglia di Vera Amodeo, che vorrebbe donare la scultura in questione, e torni sui suoi passi. Sarebbe questa l’egemonia culturale della sinistra?” ha concluso Silvia Sardone.  

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Pavia: la Commissione Ambiente in visita all’impianto Acqua & Sole di Vellezzo Bellini

“Prosegue l’impegno della Commissione Ambiente nella conoscenza delle realtà lombarde per poter poi pianificare risposte concrete alle esigenze del territorio. Il Centro Acqua&Sole visitato oggi è un esempio virtuoso e reale di economia circolare in grado di fornire combustibili, fertilizzanti ed energia alle realtà del territorio quali cittadini, Enti locali, operatori industriali e agricoli. Siamo di fronte a un esempio potenzialmente replicabile ovunque. L’impegno profuso da Acqua&Sole rappresenta un’evoluzione all’interno del mondo della ricerca, pensato e realizzato a beneficio dell’agricoltura ma anche per i cittadini che vivono nelle vicinanze”. Lo ha dichiarato il Presidente della Commissione Ambiente Alessandro Cantoni (Lombardia Ideale) durante la visita all’impianto di recupero e riciclo Acqua&Sole di Vellezzo Bellini in provincia di Pavia. “Il nostro sogno è contribuire a un radicale cambiamento culturale rispetto al tema del recupero di rifiuti. Vogliamo realizzare esempi concreti e replicabili di come un territorio, i cui attori, cittadini, imprese, amministrazioni, operano sinergicamente, ciascuno facendosi carico della propria responsabilità sociale, possa arrivare con 25 anni di anticipo all’obiettivo mondiale per il 2050 delle emissioni compensate: questo grazie alla presenza di un impianto ambientale virtuoso e innovativo, capace non solo di non arrecare alcun disturbo, ma anche di trasformare realmente i rifiuti in valore aggiunto per la collettività” ha aggiunto Francesco Natta, amministratore delegato di Acqua&Sole, nell’illustrare i progetti in corso all’impianto di Vellezzo Bellini (PV).   L’azienda, nata nel 2007, fondata e gestita dagli eredi del premio Nobel per la Chimica Giulio Natta, dal 2016 ha avviato il Centro di Vellezzo Bellini, impianto tecnicamente denominato Nrc (Nutrients recovery center), ovvero Centro di recupero di elementi nutritivi. Il centro Acqua&Sole si estende su una superficie di 600 ettari e tratta ogni anno 170mila rifiuti, sia agricoli sia civili, provenienti dalla Lombardia e da altre regioni del nord Italia. La finalità dell’impianto è infatti quella di produrre fertilizzanti rinnovabili recuperando gli elementi nutritivi presenti in rifiuti come i fanghi di depurazione e agroalimentari. Nel processo, oltre al ‘digestato’ da utilizzare in agricoltura, e al solfato d’ammonio, altro fertilizzante, viene prodotto biogas, che garantisce l’autosufficienza energetica dell’impianto, ma produce anche energia in surplus, immessa in rete, e biometano, in parte per la rete ma anche per la distribuzione al dettaglio. Nel 2022 è stato completato lo step per trasformare il biogas in biometano con l’apertura di una stazione di servizio per la distribuzione al dettaglio, con sconti a seconda della qualità della raccolta differenziata dei Comuni coinvolti. Alla visita hanno partecipato anche il Vice Presidente della Commissione Ambiente Riccardo Pase (Lega),e i componenti della Commissione Paola Pollini (Movimento 5 Stelle) e Roberta Vallacchi (PD).

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Approvato il regolamento per la Commissione comunale di vigilanza

È stato approvato dal Consiglio comunale il nuovo Regolamento della Commissione comunale di vigilanza, a cui spetta dal 1990 la titolarità dell’accertamento tecnico finalizzato al rilascio della licenza di agibilità per i locali di pubblico spettacolo e per le manifestazioni temporanee che si svolgono in città. Il Regolamento, il cui impianto risaliva a 20 anni fa, è stato sottoposto a un percorso di aggiornamento da parte di un ampio gruppo di lavoro che ha riunito diverse aree e settori del Comune di Milano. “L’assetto e il funzionamento della Commissione risalivano a un’impostazione degli anni Novanta, quando il contesto legislativo nazionale e il sistema produttivo di eventi e spettacolo milanese erano completamente diversi – hanno dichiarato la vicesindaco e assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo e l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. Fino ai primi anni Duemila era presente infatti una maggioranza netta di locali di spettacolo al chiuso con attività stabile e continuativa, mentre da dieci anni a questa parte si ha un sistema cittadino più bilanciato e profondamente basato su attività temporanea e in gran parte all’aperto. Dal 2011 in avanti, e più rapidamente ancora dopo Expo, gli eventi e le manifestazioni temporanee in città si sono moltiplicati in maniera esponenziale grazie ai numerosi festival diffusi, al formato delle city, delle week e a molti più investimenti di partner privati sul territorio di Milano realizzati in sinergia con l’Amministrazione”. La revisione è avvenuta in seguito a un confronto interno e al dialogo con gli operatori del territorio, con il risultato di un testo modificato sia dal punto di vista tecnico-normativo che da quello sostanziale, in modo da coniugare in maniera più efficiente il rispetto delle normative di sicurezza con l’esigenza di sviluppo e rilancio della città, in particolare dopo la difficile situazione causata dell’emergenza Covid. Diverse, quindi, le aree affrontate: l’attualizzazione delle norme procedurali di fronte alla nuova realtà e a nuove norme; una maggiore rappresentatività nella composizione della Commissione, che si potrà arricchire anche dei rappresentanti degli operatori di eventi temporanei oltre che delle tradizionali associazioni di categoria; la suddivisione dei processi trattati dalla Commissione per la valutazione di agibilità definitive da quelli per le licenze temporanee a i fini della velocizzazione dei processi; la riduzione della tempistica per determinate categorie di iniziative (in particolare, per gli eventi temporanei con capienza inferiore ai 200 posti); la digitalizzazione della pratica, dalla richiesta al rilascio dell’autorizzazione, grazie all’integrazione con l’attuale processo digitale del SUEV.

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De Corato (FdI): Scavuzzo cerca scuse per evitare commissione sulla Polizia Locale

“Gli scandali che coinvolgono la polizia locale, ormai, non si contano più. Si è iniziato con lo spaccio di droga, per passare all’appropriazione indebita con riferimento alle multe e alle pagine tristi e dolorose dei suicidi dei 4 agenti, per finire con la questione dell’ex comandante Marco Barbato e di quello attuale, Antonio Ciacci, portata all’attenzione della cronaca dal recente servizio delle Iene. Come opposizione è da Marzo che chiediamo alla maggioranza  di riferire  in Consiglio o almeno in Commissione sui fatti avvenuti. Nonostante la richiesta più volte reiterata e la raccolta firme, da me promossa, tra i consiglieri di opposizione non abbiamo ancora avuto alcun riscontro.  La commissione si sarebbe dovuta già tenere ma, con la scusa delle indagini in corso, la nostra  istanza è stata rispedita al mittente. A portare avanti questa linea è il Vicesindaco Anna Scavuzzo in prima persona, per la quale, addirittura, la data più opportuna si individuerà: non appena l’autorità giudiziaria si sarà espressa in merito“, lo scrive in una nota Riccardo De Corato, Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia. “Una scusa, a mio modo di vedere – continua De Corato – per continuare a non dare risposte alle opposizioni. I Consiglieri Comunali, in base all’articolo 30 del regolamento del consiglio, sono tenuti, nei casi indicati, a mantenere la riservatezza sulle questioni trattate, quindi è evidente che la giustificazione utilizzata dal Vicesindaco non regge. Mi auguro che il Presidente della Commissione Sicurezza proceda a riunire la commissione, da me richiesta il 17 marzo u.s., anche senza il bene placet della reticente Scavuzzo, convocando il comandante Ciacci, le sigle sindacali e anche l’ex comandante Barbato. Quello che noi consiglieri chiediamo è semplicemente di sapere cosa sta succedendo al corpo della polizia Municipale e quali azioni siano state intraprese a seguito dei numerosi scandali emersi. Informazioni  che ogni consigliere ha diritto di conoscere”. “E’ chiaro che la sinistra ha un’idea della democrazia molto riduttiva e personale e non posso non domandarmi cosa sarebbe accaduto se tutti questi scandali si fossero verificati in epoca Albertini o Moratti – conclude De Corato – L’augurio è che entro la prossima settimana venga comunicata una data. Diversamente mi vedrò costretto a rivolgermi presso le opportune sedi per chiedere il rispetto e l’applicazione del Regolamento comunale”.

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Commissione regionale Covid19: Italia Viva aderisce al centro destra

Commissione regionale Covid19: Italia Viva aderisce al centro destra. Gli inviti a compiere il passo definitivo erano arrivati da tempo, ma non erano stati raccolti. Non ancora, ma dopo la scelta del presidente della commissione regionale Covid19: Italia Viva aderisce di fatto al centrodestra. Da giorni infatti le opposizioni proponevano Jacopo Scandella come presidente della commissione che dovrebbe indagare su come è stata gestita l’emergenza, ma senza mai ottenere i voti della maggioranza. Alla fine invece la maggioranza a trazione leghista ha optato per Patrizia Baffi, pezzo importante dei renziani a Milano. Una scelta che ha sancito di fatto il passaggio dei renziani allo schieramento dei moderati e ha scatenato una serie di rabbiose reazioni da parte chi ci credeva nel centro sinistra. Gongola invece Pierfrancesco Majorino, da tempo sul piede di guerra con la sua proposta di commissariare la sanità della Lombardia: ” Quel che è accaduto in consiglio regionale è grave. Praticamente, alla guida della Commissione d’inchiesta sulla Sanità, la destra ha eletto non un candidato indicato dalle opposizioni (come vorrebbero le regole dello stesso consiglio) ma quella consigliera (Baffi, IV) che non aveva votato la mozione di censura politica a Gallera. Devo ammetterlo: a me sta cosa non sorprende per niente. Mi sorprendono quelli che fanno i sorpresi”. Proprio l’europarlamentare ha anzi colto il fallimento della parte più moderata delle sinistre proponendo una radicalizzazione della protesta contro il governatore Fontana. Il mezzo sarebbe un gesto forte come una grande manifestazione e per chi conosce Majorino e le sue truppe si sa che se c’è una cosa che sa fare è organizzare manifestazioni. E vista la crisi pesante, anche psicologicamente che ha stretto i lombardi, potrebbe pure andare meglio del solito.

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Commissione comunale a San Siro. Bestetti: lo stadio gode di buona salute

Si è svolta ieri la Commissione consiliare del Comune di Milano, tenutasi presso lo Stadio Meazza per valutare le presunte criticità del terzo anello e dell’intera struttura, cui ha partecipato anche il Presidente del Municipio 7 Marco Bestetti che ha commentato così il sopralluogo: “I tecnici intervenuti hanno chiarito che lo stadio di San Siro gode di sana e robusta costituzione. In particolare, le approfondite rilevazioni scientifiche condotte dal Politecnico di Milano dimostrano, numeri alla mano, che lo stadio è assolutamente sicuro e la struttura si conferma idonea ad ospitare i tifosi al massimo della sua capienza. Le oscillazioni riscontrate al terzo anello durante la partita Inter/Atalanta – prosegue Bestetti – non solo sono assolutamente fisiologiche, ma dimostrano proprio la capacità dello stadio di assorbire correttamente la pressione di un grande afflusso di persone“. “Ringrazio i Presidenti Ceccarelli e Fumagalli per aver consentito di sgombrare il campo da qualsiasi dubbio sulla stabilità dello stadio. Chi pensava di spaventare la città con inesistenti rischi per la sicurezza delle persone, magari per sostenere la proposta di abbattere San Siro – conclude Bestetti – dovrà cambiare i suoi piani. San Siro esiste, resiste e scoppia di salute”. Nel merito i tecnici hanno desico di chiudere sei settori sugli spalti del terzo anello, per circa 2.350 posti a sedere in meno rispetto alla capienza massima del Meazza. Nella prossima stagione sarà impossibile comprare biglietti nei settori 349, 351 e 352 del terzo anello verde e nei settori 307, 309 e 310 del terzo anello blu. La decisione, spiega Palazzo Marino, serve a contenere l’eventuale panico dei tifosi perché quelle sono le zone dello stadio in cui le normali vibrazioni dell’impianto sono più avvertibili. Per il comune di Milano non si tratta quindi di una misura di sicurezza, ma appunto di una scelta “anti-panico” che riguarderà solo le zone più centrali del terzo anello. “Non esiste un problema di sicurezza – fanno sapere da da Palazzo Marino – il fatto che San Siro vibri è fisiologico. Una soluzione ipotizzabile c’è: potrebbero essere sistemati dei cubi di acciaio all’esterno del terzo anello che facciano da contrappeso e che siano in grado di annullare l’effetto vibrazione“.

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