1 Marzo 2022

Inizia l’organizzazione per accogliere gli ucraini

Inizia l’organizzazione per accogliere gli ucraini. Si è tenuta in serata una riunione presieduta dal Prefetto Renato Saccone per l’accoglienza dei profughi ucraini, alla quale hanno partecipato la Regione Lombardia, la Città Metropolitana, il Comune di Milano, la Presidente della Conferenza dei Sindaci e l’Ufficio Scolastico Regionale. Nel corso della riunione è stato chiesto alla Città Metropolitana e alla rete dei Sindaci dei distretti sociosanitari di svolgere un coordinamento attivo sui territori delle associazioni del terzo settore per reperire strutture dedicate a nuclei familiari di profughi ucraini. E’ evidente che in questo contesto, così come per quello afgano, la richiesta maggiore di accoglienza sarà per nuclei familiari e non per persone singole. Sarà possibile strutturare una convenzione tra la Prefettura e i comuni per l’erogazione dei servizi che normalmente sono offerti nei CAS governativi (vitto, alloggio, mediazione culturale, accompagnamento all’assistenza sanitaria). In questo modo potrà esserci un orientamento coerente per un’accoglienza diffusa, atteso che la comunità ucraina  a livello territoriale è piuttosto nutrita ed è rappresentata prevalentemente da donne, che presumibilmente potranno richiamare i familiari in fuga dall’Ucraina. Non appena verranno fornite ulteriori istruzioni di dettaglio dal Ministero dell’Interno, verranno diffuse, sempre attraverso la rete consolidata dei Sindaci. Il tavolo si riunirà per ogni necessità, anche a vista, nel frattempo la ricognizione delle strutture di accoglienza è pienamente avviata.

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Con la guerra su e giù crypto

Con la guerra su e giù crypto. Perché siamo in giorni di guerra e le crypto rappresentano qualcosa di molto diverso da uno strumento per chi vuole evadere le tasse. Sono un circuito non controllato. Non è un caso se una delle minacce più spaventose a Putin sia stata l’eliminazione dalla piattaforma swift. E infatti non tutti a est si sono stracciati le vesti, perché in fondo non essere nell’economia controllata dagli anglo-americani per molti è un vantaggio. Così per un paradosso storico, mentre l’Ucraina soffre, le crypto riprendono valore. Non siamo ancora ai massimi toccati mesi fa, ma la strada sembra essere quella.

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Apre a Palazzo Reale “Ritratte – direttrici di musei italiani”

Apre a Palazzo Reale “Ritratte – direttrici di musei italiani”. Apre il 3 marzo 2022 nelle Sale degli Arazzi a Palazzo Reale di Milano la mostra fotografica “Ritratte – Direttrici di musei italiani”. La mostra promossa e prodotta da Palazzo Reale, Comune di Milano Cultura e Fondazione Bracco sarà visitabile gratuitamente fino a domenica 3 aprile 2022. Con questa mostra Fondazione Bracco continua nel proprio impegno per valorizzare l’expertise femminile presentando le professioniste che dirigono i luoghi della cultura italiani. Il progetto artistico con gli scatti d’autore del fotografo Gerald Bruneau si colloca nell’impegno della Fondazione per valorizzare le competenze femminili nei diversi campi del sapere e contribuire al superamento dei pregiudizi, così da incoraggiare una sempre più nutrita presenza di donne in posizioni apicali. La mostra illumina vita e conquiste professionali di 22 donne alla guida di primarie istituzioni culturali del nostro Paese, una sorta di Gran Tour che tocca 14 importanti città italiane da Nord a Sud: da Trieste a Palermo, da Napoli a Venezia per citarne solo alcune. Il soggetto principale di “Ritratte” è la leadership al femminile. I musei, “luoghi sacri alle Muse”, sono spazi dedicati alla conservazione e alla valorizzazione del nostro patrimonio artistico, custodi del nostro passato e laboratori di pensiero per costruire il futuro. Inoltre, sono anche imprese con bilanci e piani finanziari, che contribuiscono in modo cruciale alla nostra economia. Dirigere tali istituzioni comporta competenze multidisciplinari, un connubio di profonda conoscenza della storia dell’arte e di capacità gestionali e creative. Tra le protagoniste della mostra figurano i ritratti di Francesca Cappelletti, Direttrice della Galleria Borghese di Roma; Emanuela Daffra, Direttrice Regionale Musei della Lombardia; Flaminia Gennari Santori, Direttrice delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini di Roma; Anna Maria Montaldo, già Direttrice Area Polo Arte Moderna e Contemporanea del Comune di Milano; Alfonsina Russo, Direttrice del Parco Archeologico del Colosseo; Virginia Villa, Direttrice Generale Fondazione Museo del Violino Antonio Stradivari di Cremona; Rossella Vodret, Storica dell’arte, già Soprintendente speciale per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma; Annalisa Zanni, Direttrice del Museo Poldi Pezzoli di Milano. Fondazione Bracco da tempo è impegnata per contribuire alla costruzione di una società paritetica, in cui il merito sia il criterio per carriera e visibilità. Nel 2016 è nato a questo scopo il progetto “100 donne contro gli stereotipi” (100esperte.it) ideato dall’Osservatorio di Pavia e dall’Associazione Gi.U.Li.A., sviluppato con Fondazione Bracco, grazie alla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea. La banca dati online raccoglie profili eccellenti di esperte, selezionate con criteri scientifici, in vari settori del sapere, strategici per lo sviluppo del Paese, allo scopo di aumentarne la visibilità sui media: l’ambito STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics – dal 2016), le esperte di Economia e Finanza (dal 2017), Politica Internazionale (dal 2019), Storia e della Filosofia (dal 2021). Basti pensare che secondo il Global Monitoring Project 2020 in Italia nei media tradizionali le donne interpellate come esperte sono solo il 12%, contro il 24% dell’Europa. Accanto alla banca dati online, Fondazione Bracco ha deciso di sviluppare una narrazione complementare. Nel 2019, sempre grazie alla collaborazione con Gerald Bruneau, è stata realizzata la mostra fotografica “Una vita da scienziata” con i ritratti di alcune delle più grandi scienziate italiane, da allora esposta in numerose sedi italiane e internazionali, tra cui Milano, Roma, Todi, Washington, Philadelphia, Chicago, Los Angeles, New York, Città del Messico e il prossimo 8 marzo a Praga. In ottica di continuità e dialogo, l’esposizione “Ritratte”, dedicata al settore dei beni culturali, aggiunge un importante tassello all’intervento di lotta agli stereotipi di genere e di promozione delle competenze, unico discrimine per qualsiasi sviluppo personale e collettivo. “Siamo davvero riconoscenti a Diana Bracco e alla Fondazione per l’impegno instancabile a sostegno della leadership femminile in tutti i settori del sapere e del lavoro – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi –. Un impegno che oggi viene declinato attraverso il tema del ritratto fotografico in una bellissima mostra d’arte che potrà essere ammirata liberamente da tutti i visitatori di Palazzo Reale. La mia riconoscenza va anche alle molte donne che a Milano sono impegnate in ambito museale e che, grazie alla loro competenza e alla loro passione, preservano, promuovono e arricchiscono il patrimonio artistico del nostro Paese”. “Oggi alla guida di importanti istituzioni culturali del nostro Paese ci sono professioniste straordinarie che hanno raggiunto posizioni apicali grazie a competenze multidisciplinari, che uniscono una profonda conoscenza della storia dell’arte con capacità gestionali e creative” sottolinea Diana Bracco, Presidente di Fondazione Bracco. “Valorizzare le loro storie grazie agli scatti di Gerald Bruneau ci è sembrato importante per ispirare percorsi analoghi da parte delle più giovani. Con il progetto #100esperte della nostra Fondazione, vogliamo infatti incoraggiare la presenza femminile in tutti i campi: dalla scienza all’economia, dalla storia alla filosofia, dall’arte alle istituzioni.” “Il mio intento è stato quello di mettere in risalto, insieme all’incommensurabile vastità e bellezza del patrimonio artistico italiano, la bellezza di queste donne che si impegnano quotidianamente per rimettere i musei al centro di una proposta culturale elaborata in rete insieme ai soggetti più rappresentativi delle realtà in cui sono immerse, invitano alla partecipazione, stimolano confronto e pensiero critico” afferma il fotografo Gerald Bruneau. “Donne che vogliono rendere i musei nuovi luoghi di incontro e di riflessione, di conoscenza e di comunicazione, valorizzando i capolavori storici e accogliendo nuove esperienze artistiche. E che, per questo, sperimentano nuove e creative modalità di proposta culturale. Se abbiamo la speranza che la bellezza possa salvare il mondo, tocca anche a noi, insieme a loro, salvare la bellezza.”   MOSTRA FOTOGRAFICA “RITRATTE – DIRETTRICI DI MUSEI ITALIANI “ Palazzo Reale di Milano | Sale degli Arazzi |Milano, piazza del Duomo 12 3 marzo – 3 aprile 2022 www.palazzorealemilano.it www.fondazionebracco.com

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Cento universitari di tutto il mondo si sfidano sul ring dell’arbitrato a colpi di memorie difensive e tecnica oratoria

Cento universitari di tutto il mondo si sfidano sul ring dell’arbitrato a colpi di memorie difensive e tecnica oratoria. Il 3 e il 4 marzo 2022 si tiene online la 7°edizione dell’AIA CAM Pre-Moot, organizzata dalla Camera Arbitrale di Milano (CAM) e dall‘AIA, l’Associazione Italiana per l’Arbitrato, in versione online. La finale è il 4 marzo alle 16.30. Si tratta di una competizione che vede 100 studenti di 16 Università provenienti da tutto il mondo sfidarsi su tecniche di difesa persuasiva, con l’ambizione di diventare esperti di arbitrato commerciale. L’evento prende il nome di “Pre-Moot”, perché con la sfida del Pre-Moot gli studenti si preparano per partecipare alla 29° competizione internazionale di arbitrato “VIS Moot” di Vienna, che si tiene online dal 9 al 14 aprile 2022. In questa 7° edizione del Pre-Moot AIA-CAM i ragazzi si sfidano in quattro round (simulazioni di udienze arbitrali); al termine i due migliori team parteciperanno alla finale e dibatteranno davanti a un Tribunale Arbitrale composto da Giuditta Cordero Moss, Professoressa dell’Università di Oslo; Maria Beatrice Deli, Segretario Generale di AIA; Stefano Azzali, Direttore Generale di Camera Arbitrale di Milano. Verrà dibattuto il caso di una transazione di vendita internazionale soggetta alla Convenzione delle Nazioni Unite sui contratti di vendita internazionale di beni del 1980, coinvolgendo anche questioni procedurali dell’arbitrato, come la giurisdizione e i poteri di un tribunale arbitrale. “La Camera Arbitrale di Milano da anni, promuovendo queste iniziative – ha dichiarato Stefano Azzali, Direttore Generale della Camera Arbitrale di Milano – si impegna per valorizzare i futuri professionisti e a migliorare la già elevata qualità di competenze presenti nel settore. L’arbitrato è un servizio di risoluzione delle controversie sempre più in crescita”. “Dal 2016 AIA e CAM – ha dichiarato Maria Beatrice Deli, Segretario Generale dell’AIA, Associazione Italiana per l’Arbitrato – hanno unito le forze per poter offrire agli studenti delle università italiane un’occasione unica di mettersi alla prova e affinare le abilità di elaborazione di memorie scritte e soprattutto di presentazione ed oral advocacy, fornendo loro la possibilità di meglio comprendere le dinamiche dell’arbitrato internazionale”.

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La differenza tra Boston e Roma

La differenza tra Boston e Roma. A Boston si dice più o meno quello che si dice in Italia, la posizione americana è molto dura, solo che qui non hanno gli stessi problemi economici che potremmo avere noi. Noi abbiamo una serie di problematiche: il prezzo del gas, la disponibilità del gas e il costo dell’energia che gli Stati Uniti non hanno ✔️Bisognava fare dei rigassificatori, ricordiamoci che a Brindisi la British Gas doveva farne uno poi ne è uscita a pezzi, disgustata da quello che ha visto. Poi ricordiamoci che l’industria, e qui rispondo all’On. Lezzi, ha bisogno anche di gas vero, ossia non è che si fa tutto con i pannelli solari, le ceramiche devono alimentare i forni con il gas, le acciaierie anche, quindi non è ipotizzabile un paese solo con le rinnovabili. Per il momento non si parla ancora di interruzione di gas russo, la banca di Gasprom non è stata sanzionata da Swift, quindi noi possiamo continuare a pagare il gas alla Gasprom Bank e Gasprom ci manda il gas, questa è una nota non positiva ma neanche negativa quindi possiamo ancora aspirare ad avere il gas. Se viene interrotto ci facciamo il segno della croce perchè è quasi primavera e forse ne consumeremo di meno, poi dobbiamo riattivare il carbone e sperare di avere un po di gas liquido dal Nord Europa, ma onestamente non so se basti, verrà razionato. ✔️Se New York apre con tonfo del 3% l’Europa apre con tonfo del 5%, per cui la situazione dell’assetto finanziario è abbastanza grave, significa che i mercati non credono che le forniture di gas saranno mantenute e questo è un appunto che voglio fare a Draghi, perché io non ero favorevole all’interruzione dello Switf per esempio, perchè non fa altro che spingere la Russia e la Ciba nei sistemi alternativi, e da fiato alle cryptovalute di Alberto Forchielli Ieri sera ospite di #MassimoGiletti a Non è l’Arena

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Baffi (FdI): “La Lombardia, Milano e l’Italia tutta respingano la fiera dell’utero in affitto”

Baffi (FdI): “La Lombardia, Milano e l’Italia tutta respingano la fiera dell’utero in affitto”. “Se il Comune di Milano accetta senza indugi una fiera sull’utero in affitto, è necessario che Regione Lombardia faccia sentire la propria voce di assoluta contrarietà allo svolgimento dell’evento ‘Un sogno chiamato bebè”, previsto il 21 e il 22 maggio: per questo ho sottoscritto e sostengo una mozione urgente con cui si chiede al Presidente di attivarsi con il Sindaco affinché venga negata una simile manifestazione sia a Milano che nelle città e nei territori della Lombardia”. Così Patrizia Baffi, Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia, in merito alla mozione sull’evento ‘Un sogno chiamato bebè”, in programma a Milano il 21 e il 22 maggio. “Nella campagna promozionale già ampiamente avviata nonostante non sia ancora stata individuata una sede – continua Patrizia Baffi – non si parla esplicitamente di ‘utero in affitto’, ma troppi indizi fanno pensare che sostanzialmente di questo si tratti: si parla di un ‘vero luogo di scambio e condivisione’ sul modello di quanto già avvenuto con lo stesso format in altre città europee, dove nei fatti è andata in scena una vera e propria promozione di questa pratica, in linea tra l’altro con alcune idee emerse chiaramente nella discussione sul ddl Zan, che non possiamo accettare”. “Si tratta di una pratica vietata dalla legge italiana in quanto offende in modo intollerabile la dignità della donna – conclude Patrizia Baffi -, con la previsione di pesanti sanzioni per chiunque la promuova o pubblicizzi. La donna non è un oggetto mercificabile, magari facendo leva su condizioni di disagio sociale o economico, inducendola a vendere il proprio figlio per sopravvivenza e profitto. La Lombardia, Milano e l’Italia devono respingere con forza questo Far West della schiavitù moderna: chiediamo che l’evento venga fermato, perché la maternità surrogata è un abominio e l’utero in affitto deve diventare reato universale”.

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