3 Gennaio 2020

Domenica al Museo, biglietti ridotti per scoprire Leonardo

Con oltre 293 mila visitatori dall’apertura il 16 maggio scorso, “Leonardo mai visto”, il programma di mostre e iniziative allestite al Castello Sforzesco per omaggiare il genio da Vinci nel cinquecentesimo della sua morte, conferma il proprio successo mantenendosi sul podio tra le esposizioni più visitate in Italia. Per consentire ai milanesi e ai sempre più numerosi turisti presenti in città di visitare la rassegna e le installazioni dedicate a Leonardo – come tutte le prime domeniche di ogni mese sino alla chiusura prevista il 19 aprile 2020 – l’orario di apertura sarà esteso fino alle 19.30 (chiusura biglietteria ore 18.30) con ingresso ridotto a 5 euro. Il biglietto ridotto a 5 euro garantisce l’ingresso anche a tutti i Musei del Castello, ma l’estensione dell’orario riguarda solo il Museo d’Arte Antica che ospita la rassegna “Leonardo mai visto”. Resta invariato l’orario di apertura al pubblico degli altri Musei, compreso il Museo della Pietà Rondanini, con ultima possibilità di accesso alle ore 17:00. Per maggiori informazioni milanocastello.it Alla GAM|Galleria d’Arte Moderna il biglietto (ridotto a 5 euro) consente di visitare, oltre alle collezioni permanenti, anche la mostra “Canova. I volti ideali” (dalle ore 9:00 alle ore 19:30, con chiusura biglietteria ore 18:30). Info su gam-milano.com In occasione di “Domenica al Museo”, domenica 5 gennaio restano aperti e gratuiti anche tutti gli altri musei civici: Museo del Novecento, Museo Archeologico, Museo di Storia Naturale, Acquario Civico, Museo del Risorgimento, Palazzo Morando|Costume Moda Immagine, Casa Museo Boschi di Stefano e Studio Museo Francesco Messina. Il biglietto gratuito al Museo del Novecento permetterà di visitare, oltre alla collezione permanente del Museo, anche la mostra “L’intelligenza non ha sesso”, personale di Adriana Bisi Fabbri, allestita negli Archivi al quarto piano del Museo. Info su museodelnovecento.org.  

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Pubblicato il bando per ridare vita a nove spazi nelle case popolari

Nove spazi di proprietà comunale ora inutilizzati da riqualificare e trasformare in nodi di servizio per il quartiere attraverso la realizzazione di una piattaforma web accessibile a tutti e l’inserimento di nuove attività a vocazione sociale, culturale e imprenditoriale. È questo l’obiettivo del bando aperto fino al 16 marzo ad operatori del Terzo settore disponibili alla co-progettazione e in seguito gestione di servizi innovativi tesi alla creazione di opportunità sociali in alcune aree urbane periferiche, in attuazione del progetto “Quartieri connessi”, finanziato dal programma europeo PON Metro con circa 3 milioni di euro, di cui oltre 500mila dedicati alla parte cui si riferisce il bando. “Stiamo riqualificando nove spazi – dice l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti – che diventeranno il ponte di collegamento tra i quartieri popolari e il contesto vicino sul modello delle portinerie parigine: grazie all’uso delle tecnologie avvicineremo i cittadini tra loro e all’Amministrazione pubblica. L’obiettivo è quello di dar vita ad un servizio innovativo che organizzi e tenga insieme le tante realtà che lavorano nei quartieri milanesi, un lavoro complesso ma necessario sulle periferie, per migliorare la qualità della vita e anche la sicurezza dei loro abitanti. Spero che le migliori capacità e le energie presenti in molti giovani che vivono a Milano raccolgano questa occasione di innovazione. Sono convinto che se questo dovesse  avvenire avremo fatto un passo in più nell’operazione di ricucitura tra i quartieri e l’intera città, oltre che nell’abilitazione delle parti di Milano che ancora si sentono distanti”. Dopo l’avvio della ristrutturazione e messa a norma degli spazi, che per alcuni è tuttora in corso, parte quindi la seconda fase del programma che rimette in gioco spazi diversificati per caratteristiche e metratura (che va dai 40 ai circa 100 mq) ai piedi di stabili di edilizia residenziale pubblica, per i quali in origine fungevano da locali di guardiania o nei quali erano inseriti come negozi, ormai sfitti. Si presentano ricchi di potenzialità in termini di versatilità d’uso e bacino d’utenza intercettato, e sono diffusi a raggiera sul territorio della città: a nord largo Boccioni, piazzetta Capuana (dove è già aperto anche uno spazio comunale WeMi, per informare sull’offerta dei servizi domiciliari) e via Padre Luigi Monti, a est via sant’Erlembaldo e via Palmanova, a sud viale Omero e via Faenza, a ovest via Fratelli Zoia e via Alex Visconti. Al momento sono sostanzialmente completati i lavori all’interno dei locali in via Padre Luigi Monti 18/20 e via Palmanova 59, in fase di realizzazione quelli in piazzetta Capuana 7 e Fratelli Zoia 105, in avvio quelli all’interno della portineria di largo Boccioni, via Visconti 24, viale Faenza 25. A ruota seguiranno quelli nelle portinerie di via Sant’Erlembaldo e di viale Omero. Gli ambiti tematici individuati in accordo con i Municipi, sulla base dei quali sviluppare i progetti, sono tre: innanzitutto le portinerie sociali, ovvero servizi a prioritaria vocazione sociale e di prossimità, destinati principalmente agli inquilini delle case popolari, ai quali sono stati associati gli spazi di largo Boccioni, via Fratelli Zoia e viale Omero. Si passa poi ai servizi innovativi e di animazione (sviluppo di servizi a vocazione socio-culturale), da associare alle vie Alex Visconti, sant’Erlembaldo e Faenza, per chiudere con lo sviluppo di progetti micro-imprenditoriali ad alto impatto sociale che prevedano il coinvolgimento attivo degli inquilini Erp e di soggetti svantaggiati in generale, indicati per le vie Padre Luigi Monti e Palmanova e per piazzetta Capuana. I progetti dovranno coniugare diversi aspetti: la sostenibilità economica del servizio, che dopo un periodo di start-up di due anni dovrà sostenersi autonomamente, l’inclusione sociale, con il diretto e attivo coinvolgimento dei residenti e delle realtà presenti sul territorio, il radicamento al quartiere attraverso una rete locale a sostegno del progetto, e infine l’ibridazione tra ambiti diversi, quali il commercio, l’impresa, ma anche il welfare di comunità e forme di economia sociale e solidale. L’Amministrazione comunale sosterrà i progetti attraverso l’erogazione di un finanziamento (fino al 90% del costo totale) per i primi due anni ed assegnando i locali riqualificati a titolo gratuito per l’intera durata del servizio (massimo 6 anni, rinnovabili). A carico dei soggetti vincitori rimarranno quindi solo i costi vivi, quali utenze e spese condominiali. PON Metro è un programma rivolto alle città metropolitane, in linea con le strategie dell’Agenda urbana europea e con gli obiettivi di Europa 2020, con il quale il Comune di Milano intende finanziare, oltre a ‘Quartieri connessi’, anche altri progetti su diversi assi di intervento, tutti comunque dedicati allo sviluppo urbano sostenibile. Quartieri connessi – Cos’è PON Metro Avviso pubblico Quartieri connessi (Azione MI 3.3.1.b – PON Metro 2014-2020)

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Svaligiatori, colpo grosso in Vincenzo Monti

Colpo notevole quello messo a segno durante le feste da una banda di scassinatori in una casa di via Vincenzo Monti. Secondo quanto denunciato alla Polizia dal padrone di casa sarebbero stati razziati orologi di valore, monete da collezione e lingotti d’oro. La vittima del furto, un 28enne italiano, ha riferito di essere partito per le vacanze natalizie il 29 dicembre e di essere tornato ieri e di avere trovato scassinata la porta di servizio  dà accesso alla cucina. I ladri avrebbero usato una fiamma ossidrica per aprire la serratura, forzando nello stesso modo la cassaforte da cui hanno sottratto dei Rolex per un valore di 35mila euro, monete da collezione per un valore di 100mila euro, gioielli per 55mila euro e lingotti d’oro del valore di 200mila. I ladri sono riusciti a compiere il furto nonostante il sistema di allarme perimetrale installato nell’appartamento.

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La Procura indaga sull’episodio di via Gola

Non appena le sarà trasmessa l’informativa della Polizia di Stato, la Procura di Milano aprirà un’indagine sull’aggressione ai vigili del Fuoco avvenuta in via Gola la notte di Capodanno. A coordinare l’inchiesta sarà il PM Alberto Nobili, il responsabile dell’antiterrorismo milanese che  è in attesa del rapporto degli investigatori che dovrebbe ricevere a breve. Da quanto si è appreso,  le contestazioni riguardano episodi di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e porto di armi improprie. Infatti, dai primi risconti, risulterebbe essere stata usata anche una pistola al momento apparentemente giocattolo. Sarebbero già stati identificati alcuni giovani responsabili di quanto accaduto: si tratterebbe di teppisti o di simpatizzanti della sinistra milanese, ma non appartenenti a gruppi strutturati.  

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Brasiliano aggredisce soccorritore e agenti, arrestato

Ieri mattina, dopo la segnalazione di un passante, gli agenti della volante Comasina sono intervenuti per un’aggressione ai danni di un operatore del 118 da parte di un 32enne cittadino brasiliano in evidente stato di alterazione alcolica. Quest’ultimo, alla vista degli agenti, ha aggredito anche loro ed è stato arrestato per lesioni personali, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato: aveva, infatti, sferrato calci anche all’indirizzo dell’autolettiga con la quale l’operatore sanitario prestava servizio.  

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Dipendente comunale insulta Israele e gli ebrei

“Ho atteso due giorni per leggere le reazioni di Sala, del Pd e della sinistra milanese dopo aver denunciato pubblicamente le pesantissime parole su Israele ed ebrei di una dipendente comunale di un gruppo che sostiene il sindaco, segretaria di David Gentili: nulla“. Lo ha scritto sulla sua pagina Facebook il Consigliere Comunale e Parlamentare della Lega Alessandro Morelli, annunciando, “A questo punto ho perso le speranze e la Lega intraprenderà ogni azione per denunciare il fatto visto il totale silenzio di un sindaco capace di infamare i leghisti sul niente ma muto quando si ritrova gente simile in casa“. “Non ci raccontino che non sanno – aggiunge Morelli – visto che ne trattano (pochissimi) giornali, Comunità Ebraica e nel palazzo non si parla d’altro“. Morelli accusa Sala di essere “bravissimo a salire sul carro della Segre, a definirsi amico di Israele“, ma “sono tutti show visto che i silenzi, suoi e della sinistra, dicono ben altro“. “Essere antisemiti e antisraeliani è un crimine contro l’umanità, esserne nei fatti indifferenti riporta realmente ai comportamenti del secolo scorso“continua l’Onorevole leghista, concludendo con il citare Liliana Segre: “L’indifferenza è stata colpevole allora perché non ci si può difendere da chi volta la faccia dall’altra parte, si cerca di difendersi da chi è violento, ma non da chi fa finta di non vederti e di non vedere. Ed è lo stesso pericolo che c’è anche oggi”. Secondo quanto riportato da Il Giornale, la persona in questione è Paola Bucci Buccianti, che se la prende con leghisti, ebrei, lo Stato di Israele (definito “la peggio feccia“) e i ricchi contro i quali invoca l’odio di classe (che definisce “salutare“) e l’esproprio proletario, pubblicando post come “Alla feccia di Israele e dei suoi amichetti conniventi ebrei italiani che fingono di esser di sinistra, tranne che sulla violenza in Palestina, risponde chef Rubio che rinuncia ai dollari della TV e parte per Gaza per raccontare come si sta in una situazione di guerra. Guerra infame contro la peggio Feccia: Israele”. Per ora da Palazzo Marino nessun commento ne provvedimenti che possano indurre la dipendente a tenere un comportamento più istituzionale.  

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