3 Gennaio 2022

Arrestato il rapper Escomar

Il rapper italo-marocchino Escomar, nome d’arte di Omar Bayouda, 22 anni, è stato arrestato a Milano dalla Polizia di Stato. Doveva scontare un pena a 7 anni di reclusione dopo una sentenza emessa dal Tribunale di Monza per reati contro patrimonio e persone, praticamente piccole rapine secondo quanto spiegato in Questura a Milano, commesse nel 2013 e 2014 in provincia di Monza. Ad arrestarlo e condurlo in carcere sono stati gli uomini delle Volanti dopo che l’1 gennaio era scattato un ‘alert alloggiati’ che segnala la presenza di ricercati in strutture ricettive, in centro a Milano, in via Chiossetto. Insieme a Baby Gang, altro rapper colpito da numerosi provvedimenti giudiziari, Escomar aveva partecipato alle riprese di un video a Caloziolcorte (Lecco) violando le norme anti covid e causando l’intervento dei carabinieri. ANSA

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Polfer: 275 arresti nel 2021

Oltre 1 milione di persone controllate (1.006.169), con un aumento del 92% rispetto al 2020, 275 arresti e 2316 indagati. Sono alcuni dati dell’attività svolta nel 2021 della Polizia ferroviaria lombarda. Numeri in aumento anche per i controlli del rispetto delle norme anti Covid. Sul fronte dei sequestri sono stati 33 quelli di armi, 4 da fuoco, 29 da taglio a cui si aggiungono circa 864,50 grammi di cocaina, 6 chili e 574,50 grammi di eroina e oltre 4 chili e mezzo di hashish.Durante il 2021 sono state impiegate 30.615 pattuglie in stazione e 11.347 a bordo treno, sono stati presenziati complessivamente 25.296 convogli ferroviari. Sono stati inoltre predisposti 2.100 servizi antiborseggio in abiti civili, sia negli scali che sui treni. L’attività di contrasto ai furti di rame, che in ambito ferroviario spesso causano ritardi alla circolazione dei treni e consistenti disagi per i viaggiatori, ha portato a 307 controlli ai centri di raccolta e recupero metalli, in circa 198 servizi di pattugliamento delle linee ferroviarie ed in 61 servizi di controllo su strada a veicoli sospetti. Un’attività che ha consentito la denuncia di 3 persone nonché la contestazione di 11 sanzioni amministrative per violazione delle norme ambientali. Nell’ambito dei controlli ai trasporti di merci pericolose, sono state effettuate 24 verifiche su circa 221 carri ferroviari, italiani e stranieri. Sono state 19 le irregolarità riscontrate. Nel 2021 gli agenti della Polizia Ferroviaria hanno rintracciato circa 103 persone scomparse, di cui circa 94 minori. ANSA

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De Corato (FdI): rimpatriare stranieri che delinquono

Riferendosi a due giovani di origine marocchina riarrestati dai poliziotti per rapina appena scarcerati dopo essere stati arrestati dai carabinieri per lo stesso reato, l’assessore lombardo alla Sicurezza Riccardo De Corato chiede che “gli extracomunitari che delinquono vengano rimpatriati nel loro Paese”. “Si tratta dell’ennesimo fatto di cronaca nera che vede coinvolti degli extracomunitari di nazionalità marocchina e non possiamo fare a meno di constatare come la popolazione carceraria presente in Lombardia, da anni, veda proprio questa etnia guidare la classifica delle presenze con ben 970 individui, un terzo del totale di tutt’Italia – afferma De Corato -. Considerati i numeri e le inconfutabili evidenze – rimango perplesso di fronte al fatto che, nonostante provengano da un Paese in cui non c’è alcuna guerra né dittatura, questi delinquenti non vengano rimpatriati. Non ci sono spiegazioni a tali mancanze se non, forse, che ci deve essere una volontà politica che preferisce che queste persone disoneste restino nella nostra nazione”. “Gli arrestati spesso, peraltro, sono giovanissimi e recidivi e pare del tutto evidente che non hanno, ne abbiano mai avuto, alcuna intenzione di integrarsi. L’unica verità di cui bisognerebbe prendere atto è che le politiche migratorie degli ultimi anni sono state un vero e proprio fallimento e che il nostro paese non può continuare a farsi carico di questi delinquenti, magari finanziando anche inutili programmi di reinserimento”, conclude l’assessore.

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Doposcuola. De Chirico (FI): Scavuzzo si prenda le sue responsabilità

“Ho ricevuto un accorato appello firmato dai genitori di bambine e bambini dei nidi e delle scuole dell’infanzia del Comune di Milano che in queste ore stanno ricevendo una mail che comunica che a partire da lunedì 10 gennaio verrà sospeso il servizio di post-scuola“, lo scrive in una nota Alessandro De Chirico, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale. “La scorsa primavera ci eravamo schierati al loro fianco affinché questo servizio essenziale non fosse tagliato nel nuovo anno scolastico. – continua De Chirico – La scuola, e di conseguenza i giovani milanesi, sono stati stremati dalle aperture a singhiozzo e dall’assoluta impreparazione dell’Ente. L’amministrazione del PD riempie pagine e pagine di giornali di dichiarazioni sulla preoccupazioneper la drastica riduzione dell’occupazione femminile, sul valore della scuola e sull’importanza di non far pagare alle ragazze e ai ragazzi l’elevatissimo costo sociale della pandemia. Come può una donna conciliare lavoro e famiglia se sono proprio i paladini dei diritti a tagliare un servizio indispensabile per una donna che ha figli e che lavora? Una vera beffa dopo le tante promesse coincise, combinazione, con la campagna elettorale. L’assessore Scavuzzo dovrebbe metterci la faccia e dire chiaramente che il servizio viene tagliato per carenza di personale perché l’amministrazione comunale in questi mesi non ha fatto alcun bando per aggiornare le graduatorie pubbliche del nuovo personale. In attesa dell’obbligatorietà dei vaccini per tutto il personale degli Enti Locali, delle società o delle cooperative terze che erogano servizi per il Comune e di tutte le società partecipate degli Enti pubblici, la Scavuzzo – conclude l’azzurro – dovrebbe avere la decenza di non prendere in giro migliaia di milanesi che da lunedì non sapranno dove mandare i loro figli nell’orario pomeridiano”.

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Il Comune sospende il dopo scuola negli asili

In una comunicazione inviata quest’oggi alle famiglie delle bambine e dei bambini frequentanti il servizio 0-6 di post scuola, l’Assessorato all’Istruzione ha annunciato la sospensione a partire dal prossimo 10 gennaio del servizio post scuola dalle 16:30 alle 18:30 per nidi e scuole dell’infanzia. Il provvedimento si è reso necessario alla luce delle nuove disposizioni normative sull’obbligo vaccinale e sulla classificazione da oggi di Regione Lombardia in zona gialla (Decreto legge 26 novembre 2021, n. 172 e Ordinanza 31 dicembre 2021 del Ministero della Salute) e per il significativo aumento del numero dei contagi, con la conseguente temporanea contrazione del numero di educatori ed educatrici che possano garantire il servizio. “Dopo attenta analisi, si è proceduto con l’obiettivo di assicurare il più possibile il servizio ordinario – spiega la Vicesindaco e assessora all’Istruzione Anna Scavuzzo -, che a oggi coinvolge circa 30.000 bambine e bambini in tutta la città”. “L’obbligo vaccinale e l’aumento dei contagi – continua la Vicesindaco – ha comportato molte assenze e il rischio di una ulteriore contrazione del servizio ordinario è ancora concreto. A ciò si aggiunge l’ingresso della Regione Lombardia in zona gialla, che rende impossibile la pratica della cosiddetta “sovrapposizione” tra bolle per comporre i gruppi di post scuola di nidi e infanzie. La sospensione del servizio di post scuola è pertanto inevitabile”. Ad oggi sono circa 5.000 le bambine e bambini che frequentano il post scuola dei circa 30.000 iscritti nei servizi comunali. “Impiegheremo tutto il personale a disposizione per garantire un servizio ordinario (fino alle 16:30) quanto più continuativo e completo possibile”. Su tutto il territorio sono 103 i nidi a cui se ne aggiungono 35 in appalto, mentre sono 170 le scuole dell’infanzia oltre 37 sezioni primavera. La dotazione organica conta circa 3200 tra educatori ed educatrici su entrambi i servizi oltre agli educatori dedicati per i bambini disabili. “In queste ore mi stanno giungendo diverse lettere da parte di famiglie preoccupate per la sospensione del post scuola e più in generale per la tenuta dei servizi 0-6 anni: comprendo tali reazioni e voglio confermare che stiamo lavorando per trovare soluzioni che permettano al meglio lo svolgimento del servizio ordinario – sottolinea la vicesindaco Scavuzzo – la situazione è complessa e questo aumento così importante del numero dei contagi non ha affatto aiutato. Nell’intero Paese ci sono settori che stanno facendo i conti con una importante flessione del numero di lavoratori in servizio a causa di questa quarta ondata, e i nostri servizi educativi non ne sono purtroppo esenti”.

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Figlio di un esponente di FdI aggredito e rapinato in Brera

La Milano dove l’insicurezza è solo percezione non finisce di regalare episodi di violenza gratuita sui giovani. Quello che segue è il racconto di M.G., aggredito senza apparente motivo a capodanno. “Ci trovavamo in Brera per festeggiare capodanno, eravamo in quattro ragazzi, per le 2:45/3 decidiamo di tornare a casa, così ci spostiamo verso largo Treves, vicino alla panchina/edicola. Stavamo facendo un po’ di baldoria tra di noi per divertirci, e ci sediamo per un attimo sulla panchina. Si avvicina a quel punto un gruppo di 4/5 ragazzi che cercava solamente un pretesto per attaccare rissa. Hanno usato il vecchio trucco di chiederci una sigaretta . Da lì ‘parte l’aggressione: un mio amico schiva un gancio e immediatamente iniziamo ad allontanarci. Ma non basta. Io vengo accerchiato e mi viene chiesto insistentemente il portafoglio. Non ce l’ho. Allora tentano di prendermi a forza la giacca, spintonandomi. Non riuscendo a sfilarmela mi tirano un pugno in faccia. Gliel’ho dovuta consegnare. Ma non bastava ancora. Hanno preteso le scarpe. Le hanno prese e sono scappate. E così da solo, al freddo e scalzo sono arrivato alla stazione di polizia vicino alla stazione di polizia vicino alla Fabbrica del Vapore. Dopo aver sporto denuncia gli agenti mi hanno riaccompagnato a casa. Erano quasi le cinque. I miei amici intanto erano tornati sul luogo dell’aggressione e hanno recuperato cellulare e chiavi di casa. Ringrazio davvero le forze dell’ordine che si sono tanto spese per me.” Commenta l’episodio la madre, Deborah dell’Acqua, esponente di Fratelli d’Italia: “Da tempo denuncio le aggressioni e le violenze che dilagano durante le serate milanesi. Questa volta è successo a mio figlio. In zona Brera è stato aggredito e derubato di giacca e scarpe, tornando a casa con il labbro tumefatto che vedete in foto. Ringrazio gli agenti per il lavoro impeccabile riportando a casa Matteo e accertandosi che stesse bene, ma pretendo che il sindaco Beppe Sala si prenda le sue responsabilità. Non è possibile vedere i propri figli uscire la sera non sapendo in che condizioni torneranno. Una vergogna per una città come Milano, dove ormai i criminali fanno il bello e il cattivo tempo. Servono più Forze dell’Ordine nelle strade, più controlli, più sicurezza!” Inizia un 2022 che, sul fronte sicurezza, pare un 2021 ancora più cattivo. E ancora non si sa cosa intenda fare il Sindaco per risolvere il problema.

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