4 Ottobre 2020

Ruggeri (FdI): “Perché su Palazzo Marino c’è il ritratto di Zaki e non dei pescatori italiani sequestrati?”

Ruggeri (FdI): “Perché su Palazzo Marino c’è il ritratto di Zaki e non dei pescatori italiani sequestrati?”. L’intervento del presidente del Circolo Amerigo Griltz Otello Ruggeri arriva dopo che sul palazzo del Comune è stata affissa l’immagine di Patrick Zaki: il volto dell’attivista per i diritti umani, detenuto nelle carceri egiziane e studente all’Alma Mater Studiorum di Bologna, è riprodotto con le parole di una lettera scritta a Zaki dai ragazzi dell’associazione InOltre – Alternativa progressista, tradotta in sedici lingue. L’opera, il cui titolo è “Ritratto di parole dedicato a Patrick Zaki”, è firmata dall’artista Francesca Grosso. Ma nello stesso momento in cui si offre uno spazio per un ragazzo egiziano, non si fa altrettanto per i pescatori italiani sequestrati dal governo libico: “Per quale motivo sulla facciata di Palazzo Marino sia stata messo il ritratto di un ragazzo egiziano arrestato in Egitto e non quelli dei pescatori italiani ingiustamente detenuti in Libia non riesco proprio a spiegarmelo” ha scritto Ruggeri su Facebook. La vicenda però non sembra interessare la politica locale, tranne Fratelli d’Italia, come invece quella di Patrick Zaki. Eppure con la Libia l’Italia ha mantenuto un rapporto importante, al punto da finanziare le bande che gestiscono i flussi di migranti sotto Minniti. E ha poi confermato gli aiuti alla guardia costiera libica nonostante le numerose accuse rivolte proprio ai militari tunisini per i metodi usati. Forse allora il motivo della differenza di trattamento è che non ci sono rapporti così stretti con l’Egitto? O altro? Per adesso sembra che ci siano partiti che mettono prima gli italiani e altri che invece sono disposti a lasciarli nelle galere tunisine.

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Sala si accorge del problema monopattini

Sala si accorge del problema monopattini. Dopo l’approfondimento che la Procura di Milano ha dedicato ai monopattini in sharing in circolazione nel capoluogo lombardo, segnalandone un numero superiore a quanto stabilito dagli accordi tra società fornitrici e Comune, con conseguente possibile danno economico per l’Amministrazione, il sindaco Giuseppe Sala ha sottolineato: “Non so se ci sono meno soldi, ma sul numero di mezzi, sarebbe una cosa grave. Per cui, se così fosse, suggerirei di togliere immediatamente l’autorizzazione a chi ha messo in giro più monopattini del previsto”. Sala ha spiegato che il Comune è “disponibile acollaborare, ma poi rimango della mia idea: i monopattini possono essere uno strumento utile in un momento del genere, ma va fatta ancora vigilanza e osservazione prima di allargare le autorizzazioni. Rimane anche il fatto che, paradossalmente, se noi non autorizzassimo le società che hanno in gestione le flotte dei monopattini e i cittadini se li comprassero da soli, saremmo punto e a capo. Quindi non bisogna concentrarsi solo sui monopattini delle flotte, ma dobbiamo essere piu’ attenti in generale sulla gestione dei monopattini”. In merito all’attività di sanzione e controllo, il sindaco ha detto che “le multe sono previste eccome. Infatti sto invitando il comandante della Polizia Locale (Marco Ciacci, ndr) ad essere più severo”. Il primo cittadino ha poi concluso dicendo che “chi porta i monopattini deve stare piu’ attento. Mi preoccupa per esempio che vengano lasciati un po’ a caso e penso ai ciechi o a chi va in giro in carrozzella. Almeno su quello chiederei una immediata attenzione. Metteteli al posto giusto – e’ l’appello del sindaco Sala ai suoi concittadini – in condizioni di non intralciare chi ha problemi di mobilità’”.

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Polemica sui vaccini fra Comune e Regione

“La Regione Lombardia non dà i vaccini al Comune di Milano” contro l’influenza. È quanto denuncia la vice sindaco del Comune di Milano e assessore alla Sicurezza, Anna Scavuzzo, in una nota. La vicesindaco parla di un “voltafaccia di Regione Lombardia che ammette di non poter affrontare una vaccinazione massiccia della popolazione perché non ha abbastanza dosi di vaccino. E questo dopo settimane di incontri, approfondimenti, bozze di accordi e richieste di disponibilità che hanno visto il Comune di Milano attivamente e fattivamente coinvolto nel proporre la vaccinazione anti influenzale al più alto numero possibile di milanesi, coinvolgendo anche tutti i propri lavoratori e lavoratrici”. “Ora la Regione scrive addirittura al Comune di Milano di procedere con strutture private per l’approvvigionamento – ha aggiunto – “Non mi sono mai vergognata tanto della insipienza, della ignavia, della mancanza di senso di responsabilità nei confronti di noi cittadini e delle Istituzioni – ha proseguito la vice sindaco -. Qui si è passato il segno e sulla salute dei cittadini non ci si prende in giro con annunci che tentano di coprire la verità. Non mi sono mai vergognata di essere lombarda, non voglio iniziare ora”.  La replica dell’assessore al Welfare Giulio Gallera non si è fatta attendere. “È davvero triste – ha commentato – che la vice sindaco di Milano pieghi la sua carica istituzionale a una polemica politica ingiustificata e strumentale. Regione Lombardia coprirà gratuitamente, come tutte le altre Regioni, con il vaccino antinfluenzale le fasce target della popolazione stabilite dal Ministero della Salute”.

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Sostegno del Comune per nuove attività commerciali in Bovisa

L’Amministrazione comunale crede nella crescita economica e commerciale del quartiere Bovisa. Sono state approvate dalla Giunta le linee di indirizzo per la concessione di agevolazioni finanziarie a fondo perduto e a tasso agevolato per 175mila euro a favore di micro, piccole imprese e aspiranti imprenditori che hanno o intendono sviluppare attività di ristorazione nel quartiere Bovisa in vista dell’apertura dei nuovi uffici decentrati del Comune di Milano in via Durando. “Grazie a questo provvedimento – commenta l’assessora alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Commercio Cristina Tajani – vogliamo sostenere e incentivare l’apertura di nuovi pubblici esercizi, come bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie, self-service, utili a migliorare la vivibilità del quartiere per i residenti e per gli oltre 800 dipendenti comunali che qui, nel primo semestre del 2021, troveranno la nuova sede lavorativa. La scelta compiuta dall’Amministrazione, volta a decentrare gli uffici comunali sul territorio cittadino, vuole favorire il dialogo continuo tra il centro storico e i quartieri in un’ottica di crescita e di sviluppo armonico della città”. A beneficiare dei contributi potranno essere aspiranti imprenditori o realtà già esistenti che abbiano la loro sede nel raggio di 1 km dallo stabile di via Durando 38. Sono a disposizione risorse complessive per 175mila euro che verranno erogate sotto forma di un prestito a tasso agevolato nel limite massimo del 25% della spesa complessiva e fino ad un massimo di 17mila euro oltre un contributo a fondo perduto, nel limite massimo del 25% della spesa complessiva e fino ad un massimo di 17mila euro. Il contributo complessivo dell’Amministrazione per ogni singolo progetto non potrà essere superiore a 35mila euro. Oltre a favorire l’apertura di nuove attività commerciali il bando “Ristorazione in Bovisa 2020” prevede anche la possibilità di rinnovare o ampliare quelle già esistenti. I beneficiari delle agevolazioni, se ubicati nel raggio di 400 metri dalla sede di via Durando 38, avranno anche la possibilità di aderire al sistema di convenzionamento già in essere per l’erogazione del servizio di ristorazione a favore dei dipendenti del Comune di Milano. Nei prossimi giorni sul sito del Comune di Milano, sezione bandi e gare, saranno pubblicate le informazioni e la documentazione necessaria per accedere al bando “Ristorazione in Bovisa 2020”.

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A Dergano e Bovisa arriva La scuola dei quartieri

Dopo le positive esperienze nei quartieri di Lorenteggio, Giambellino, Corvetto, Rogoredo, San Siro e Gallaratese, “La Scuola dei quartieri” arriva a rivitalizzare anche Dergano, Bovisa e Bruzzano. Lunedì 5 ottobre dalle ore 18 in poi, presso gli spazi di “Rob de Matt” in via Enrico Annibale Butti 18, i residenti potranno scoprire, accompagnati dai docenti di “La Scuola dei Quartieri”, come realizzare idee e progetti utili a migliorare la qualità della vita e i servizi nel loro quartiere oltre a conoscere alcune delle #BuoneIdee dei 20 progetti già realizzati che si sono aggiudicati gli scorsi bandi della scuola.  “ Lo scopo della Scuola dei Quartieri – spiega l’assessora alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Commercio Cristina Tajani – è aiutare le persone a far nascere progetti e servizi che siano utili alla comunità, diversi da quelli già esistenti e che siano capaci di sostenersi in modo autonomo, cioè non solo ricorrendo a finanziamenti pubblici. Un progetto che sta riscuotendo molto successo in tutti i quartieri in cui la scuola è presente, in sintonia con l’idea della città a 15 minuti proposta dalla Giunta come strategia di adattamento dopo il lockdown”. L’incontro del 5 ottobre si svolgerà in presenza e in collegamento live streaming e sarà l’occasione giusta per presentare il 3° Bando di partecipazione della Scuola dei Quartieri, che permetterà di selezionare fino a 30 gruppi informali di cittadini intenzionati a mettersi in gioco.  Il Comune sosterrà le idee che verranno selezionate attraverso un percorso di formazione, accompagnamento personalizzato e contributi a fondo perduto fino a 25.000 euro per l’avvio delle attività. La Scuola dei Quartieri è il progetto del Comune di Milano che aiuta chi vuole provare a progettare e realizzare in prima persona un’attività nuova, utile e sostenibile da realizzare nelle periferie della città. Il Comune di Milano, con questo progetto, si è aggiudicato il prestigioso Cresco Award – Città sostenibili, il Premio promosso da Fondazione Sodalitas, in collaborazione con ANCI. La Scuola dei Quartieri è un’iniziativa dell’Assessorato al Lavoro e Attività Produttive del Comune di Milano, realizzata con il sostegno del Pon Metro Milano 2014-2020 e in collaborazione con una rete di organizzazioni specializzate nello sviluppo di comunità e nel sostegno all’imprenditorialità e all’innovazione sociale, selezionate con un bando pubblico: Avanzi, Comunità del Giambellino, Consorzio CGM, Dynamoscopio, Fondazione Politecnico di Milano, a|cube, Kilowatt, PerMicro, Politecnico di Milano, Spazio Aperto Servizi.

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Usa documenti falsi per chiedere il reddito di cittadinanza

Ieri pomeriggio, gli agenti delle volanti sono intervenuti presso l’ufficio postale di viale Monte Ceneri, in quanto una dipendente aveva segnalato un’operazione sospetta. Giunti sul posto, i poliziotti hanno appurato che un uomo aveva presentato un documento di dubbia provenienza al fine di presentare la richiesta per ottenere il reddito di cittadinanza. Dopo aver effettuato un controllo tecnico, i poliziotti delle volanti hanno accertato che si trattava di un documento falso, interamente contraffatto e idoneo a ingannare la pubblica fede. L’uomo, un cittadino rumeno di 32 anni con precedenti specifici, è stato arrestato per tentata truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e denunciato per uso di atto falso.

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