6 Dicembre 2021

Crollo verticale

Crollo verticale. Dopo aver superato la soglia dei 4mila euro al pezzo, l’Ethereum crolla. E con lui tutto il listino. Il bitcoin per dire è tornato a 42mila euro, mentre l’Ethereum è sceso a 3600 dopo essere stato oltre 4200. Un crollo che ci aspettavamo, come crediamo che dalla prossima settimana potrebbe partire una corsa destinata ad esaurirsi entro metà gennaio-inizio febbraio. Quello è il momento della chiusura dei conti e della loro riapertura, dunque una piccola scorta la fanno tutti fino a fine anno fiscale. Ma come sempre occhio: il mercato crypto è imprevedibile.

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Ita Airways, Onlit: “Scelta che torna al passato”

Ita Airways, Onlit: “Scelta che torna al passato”. Più che una svolta che supera il passato si tratta di una svolta “gattopardesca” che torna al passato. Con l’accordo sindacale raggiunto ieri ITA toglie la maschera e quella discontinuità chiesta dalla UE è rimasta sulla carta. Ita ha gli stessi aerei di Alitalia, ha speso 160 milioni per comprarsi il logo Alitalia, non ha assunto un lavoratore non della ex Alitalia, ha fatto sparire il periodo di prova previsto dalle norme rendendo evidente che i passaggi dell’attuale organico di 2.800 addetti più i 4 mila previsti dall’accordo sono solo un passaggio di ramo d’azienda. Due pesi due misure per i parenti poveri di Air Italy grazie a questa soluzione che è tutto tranne che equa e non getta le basi per il rilancio della vecchia compagnia di bandiera.Di fatto il costo del lavoro è stato riallineato a quello precedente, le costose procedure legali ed organizzative per il trasferimento da Alitalia ad Ita si potevano evitare si sarebbe anche evitata l’emorragia di passeggeri e la nuova perdita di credibilità che questa soluzione ha provocato all’immagine del trasporto aereo italiano. Ita torna ha fare le funzioni di ammortizzatore sociale surrettizio che faceva già Alitalia con la cassa integrazione d’oro, perenne e fuori da ogni vicolo normativo. Un nuovo maggiore impegno di risorse pubbliche si aggiunge ai 12 miliardi dei contribuenti già spesi fino ad ora e con Ita statalizzata tutto sarà lecito con maggiore facilità. La creatività del Governo Draghi lascia più che perplessi. Ora non resta, ancora una volta, aspettarsi una nuova indagine della Unione Europea perchè i patti non erano questi.

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Il 15 dicembre l’incontro per le imprese su come presentarsi al meglio con il pitch

Il 15 dicembre l’incontro per le imprese su come presentarsi al meglio con il pitch per comunicare l’unicità della propria proposta di business. “Presentarsi al meglio: il pitch. Come comunicare l’unicità della propria proposta di business” è il tema dell’incontro di mercoledì 15 dicembre, dalle 9:30 alle 12, con termine per la chiusura delle iscrizioni mercoledì 8 dicembre, rivolto ad imprese con sede legale e /o operativa iscritta alla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, costituite da meno di 60 mesi (5 anni). Obiettivo dell’incontro è fornire indicazioni su come preparare una breve ed efficace presentazione del proprio business. Verrà fatta una panoramica sui contenuti e le modalità di comunicazione delle caratteristiche e specificità dell’idea di business: quali temi affrontare e come presentarli. In seguito alla partecipazione all’incontro sarà possibile chiedere un colloquio di assistenza individuale di un’ora circa con l’esperto per approfondire i temi trattati in relazione al proprio caso aziendale. Descrizione programma: che cosa è un pitch e a cosa serve, i temi da trattare, la scaletta, come prepararsi, come presentare, che cosa fa la differenza, contributi ed esperienze dei partecipanti. Iscrizioni al link.

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La moda ai tempi del metaverso

La moda ai tempi del metaverso di Vittorio Zenardi, Giornalista e Direttore Aidr Web Tv, Sito e Social Media Se, con l’avvento dei social media, il rapporto tra esseri umani e socialità ha subito una rivoluzione radicale, con il metaverso si va verso un “Internet incarnato”, quello che Zuckerberg ha definito “sense of presence”. Il termine metaverso è stato coniato negli anni novanta da Neal Stephenson nel romanzo di fantascienza “Snow Crash “(1992), e viene descritto come una realtà virtuale in 3D, condivisa su una rete mondiale a fibre ottiche e accessibile anche da terminali pubblici: gli utenti si inseriscono in questo universo attraverso avatar; i due livelli della narrazione si intrecciano e si sovrappongono costantemente. La moda forse per lo scotto di aver capito tardi l’importanza dei social media per i loro brand, ha intercettato subito l’enorme business che può rappresentare per il proprio settore. Secondo le stime di DMarket, il solo mercato delle skin si aggira attorno ai 30-40 miliardi di dollari l’anno. Le strade attraverso cui sta mettendo piede nel digitale sono molteplici e di non ovvia comprensione visto che bisogna districarsi con termini come gaming, realtà aumentata e appunto skin. Il gaming è il pronipote dei vecchi videogame, con la differenza che oggi offre esperienze talmente immersive che i protagonisti sono ormai un’estensione digitale dei giocatori in carne e ossa. Dunque da vestire adeguatamente attraverso le skin, letteralmente la varietà di pelle con cui “ricoprirli”. Louis Vuitton veste League of Legends, Gucci Rodlox, Balenciaga Fortnite. Sul futuro dei metaversi garantisce lo stesso Mark Zuckerberg che ci crede al punto da aver cambiato il nome della sua azienda da Facebook a Meta. La moda digitale o e-fashion permette anche di acquistare dei capi digitali per poi decidere, solo in un secondo momento, di avere nell’armadio anche la loro versione reale. Siamo solo all’inizio, perché con l’arrivo di paesaggi virtuali in cui vivere attraverso un proprio avatar, le occasioni per vestirsi con abiti fatti di pixel sono destinate ad aumentare in modo esponenziale ed infatti esistono già gli e-store specializzati dove possiamo inviare una nostra foto per farci “cucire addosso” il capo scelto. Lo scopo? Ma è ovvio, postare quelle immagini sui social, come la maggior parte delle cose che facciamo oggi.

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Contratto di lavoro: manca solo un mese. Stefano Paoloni (SAP): “Non prevalgano interessi di parte e vengano riconosciuti incrementi adeguati alla professionalità di tutti gli operatori di Sicurezza e Difesa”

Contratto di lavoro: manca solo un mese. Stefano Paoloni (SAP): “Non prevalgano interessi di parte e vengano riconosciuti incrementi adeguati alla professionalità di tutti gli operatori di Sicurezza e Difesa”. Manca un mese prima che scada tutto il triennio previsto per il rinnovo del contratto di lavoro del comparto Sicurezza e Difesa: “Un ultimo mese importantissimo prima che scada il contratto del triennio 2019-2021 per tutto il personale dei comparti Sicurezza e Difesa – sottolinea il Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia – ma le trattative in corso sono ad uno stallo perché tardano a giungere ad una conclusione che soddisfi le parti in causa. E tutto questo perché prevalgono interessi particolari, interessi di settore”. “E’ indispensabile – conclude Paoloni – perseguire interessi generali, a favore di tutti gli uomini e le donne del comparto Sicurezza e Difesa. Operatori che meritano che questo contratto si concluda al più presto, e che soprattutto si vedano riconosciuta aumentata la parte fissa della retribuzione in modo che possa essere premiata la professionalità messa in campo tutti i giorni per garantire la sicurezza interna ed esterna del nostro Paese. I comandi generali non facciano prevalere interessi particolari e di affermazione interna rispetto agli interessi di tutta la categoria”.

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La check list dei commercialisti sul bonus facciate

La check list dei commercialisti sul bonus facciate, Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato il documento “Check List bonus facciate” Il “Bonus facciate” di cui all’articolo 1, commi 219 e 220, della legge 27 dicembre 2019, n. 160 consiste in una detrazione dall’imposta lorda (Irpef o Ires) per le spese relative agli interventi di recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti, ivi inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna. È possibile fruire della detrazione direttamente in dichiarazione oppure esercitare l’opzione per lo sconto in fattura o la cessione del credito prevista dall’art. 121 del decreto-legge n. 34 del 2020. Il recente decreto-legge n. 157 dell’11 novembre 2021 (c.d. “Decreto anti-frodi”), al fine di arginare possibili abusi, ha esteso ai bonus edilizi diversi dal Superbonus, tra cui il “Bonus facciate”, l’obbligatorietà del visto di conformità e dell’asseverazione della congruità delle spese, nei casi in cui il beneficiario intenda avvalersi di una delle predette opzioni per lo sconto in fattura o la cessione del credito. La presente check list fornisce una guida ai professionisti incaricati del rilascio del visto di conformità in relazione agli interventi che danno diritto al “Bonus facciate”, utile per verificare la presenza della documentazione necessaria per l’apposizione del visto. Si evidenzia che essa, al pari delle check list già pubblicate per gli interventi che danno diritto al Superbonus, rappresenta uno strumento di supporto per il professionista di carattere generale che non può ritenersi comunque esaustivo circa i controlli da effettuare. Spetta infatti esclusivamente al professionista incaricato verificare, caso per caso, la conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione d’imposta e che è necessaria ai fini della valida apposizione del visto di conformità. Ecco il documento 2021_12_03_Check list bonus facciate-a  

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