7 Novembre 2022

Il Pd milanese a un passo dalla scissione?

Il Pd milanese a un passo dalla scissione? La domanda è lecita perché negli ultimi giorni Letizia Moratti ha ufficializzato la notizia tenuta meno nascosta della Lombardia: vuole candidarsi a presidente di Regione Lombardia. Dopo un primo momento di incertezza lady Ecopass ha anche precisato che si candida per il terzo polo, formazione debole a livello nazionale, ma con percentuali a due cifre città come Milano. I leghisti come Fontana e Salvini quasi festeggiano (e non sono gli unici) per quella che appare come una virata a sinistra della loro ex vicepresidente e assessora regionale. Ma il vero dubbio è in casa Partito democratico. Da mesi si sussurra che Moratti potrebbe diventare la candidata della coalizione di centrosinistra nella versione centrista, cioè PD e terzo polo. Parte dei democratici si è infuriata, parte invece non esclude un’alleanza con la lista civica di Moratti. Diversi dirigenti locali hanno minacciato le dimissioni se si concretizzasse questa eventualità, anche se è difficile crederci perché al momento non saprebbero dove andare. Però se ci fosse un’alternativa forse non ci penserebbero troppo. Anche perché parliamo di Letizia Moratti, una donna che da decenni milita nel centrodestra. Poi è vero: senza tessere di partito. Però quello è il suo campo. Dunque il Pd milanese sembra a un passo dalla scissione, perché tanti hanno già più  che digerito l’idea di sostenere la stessa donna a cui hanno contestato di tutto negli ultimi due anni. Per molti sarebbe l’occasione giusta per interrompere quello che Rosy Bindi ha definito accanimento terapeutico. E in fondo dall’accoglienza che le piazze riservano a Conte e Letta, forse si capisce dove porterebbe il movimento dei transfughi.

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Venerdì 18 la seconda giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi

Venerdì 18 novembre si celebra in tutte le Chiese locali la seconda “Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili”. L’iniziativa, promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana e quest’anno ispirata al Salmo 147 (“Il Signore risana i cuori affranti e fascia le loro ferite”), si svolgerà in concomitanza con la “Giornata europea per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale”. In occasione di questa giornata la Diocesi di Milano invita le singole parrocchie a promuovere momenti comunitari di preghiera perché, come spiega una nota della CEI, «non si può distogliere lo sguardo davanti alle ferite provocate da ogni forma di abuso, né ci può essere guarigione senza la presa in carico del dolore altrui». Sul portale diocesano sono stati messi a disposizione strumenti e sussidi per pregare per le vittime e per i sopravvissuti agli abusi. Nella stessa giornata di venerdì 18 novembre i vescovi delle 10 diocesi di Lombardia avranno a Milano, nella Curia ambrosiana, uno degli incontri periodici della Conferenza Episcopale Lombarda (CEL). Nel corso della riunione, a fine mattinata si riuniranno nella Cappella arcivescovile per un momento di preghiera per le vittime di abusi. L’appuntamento della Giornata nazionale si inserisce nel percorso di iniziative volte a contrastare e prevenire gli abusi (sessuali, di potere e di coscienza) e a promuovere una maggiore trasparenza nella Chiesa. Nelle diocesi italiane è stata costituita una rete di Referenti e di Servizi di ascolto per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, con lo scopo di promuovere e consolidare prassi pastorali di prevenzione e tutela; inoltre, per quanto riguarda la Diocesi di Milano, nel 2019 sono state approvate le “Linee guida per la tutela dei minori”, a cura dell’apposita Commissione diocesana, e nel settembre scorso il Seminario di Milano ha pubblicato il documento “Prospettive di formazione e prevenzione per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili nel seminario arcivescovile”.

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Rubagotti (Radicali): “Sull’Ucraina il PD milanese e Calenda smettano di imitare Crozza”

Rubagotti (Radicali): “Sull’Ucraina il PD milanese e Calenda smettano di imitare Crozza”. Dichiarazione di Gianni Rubagotti, Segretario della Associazione per l’Iniziativa Radicale “Myriam Cazzavillan” Non andrò alla marcia della pace di Milano di oggi perché credo sia arrivato il momento di chiarire che, di fronte alle fosse comuni di Bucha, si deve scegliere chiaramente da che parte stare e farlo presente a chi vuole tenere il piede in 2 scarpe come la segretaria del PD metropolitano Silvia Roggiani che scrive sul suo facebook “Non siamo indifferenti, torneremo in piazza a Milano e a Roma a fianco del popolo ucraino e alle tante associazioni che chiedono e vogliono, come tutte e tutti noi, la pace.” E’ ora di distinguere la pace per la vita del popolo ucraino e russo e la pace dei cimiteri e dei depositi di cadaveri dei campi di concentramento nazisti o comunisti. Il “Ma anche” della imitazione di Veltroni fatta da Crozza fa ridere ma non su questi temi. Non si può essere per la trattativa che accetti il genocidio degli ucraini impedendo l’arivo di armi ma anche per la difesa degli ucraini non mandandole e lasciandoli a mani nude contro i macellai di Putin, non si può essere per una soluzione diplomatica tra Israele e Hamas che preveda lo sterminio di metà del popolo israeliano per trovarsi a metà strada tra la richiesta di vivere di Israele e quella di Hamas di sterminare ogni essere umano di religione ebraica in Palestina, non si può essere per la difesa del Regno Unito dai missili nazisti ma anche contro l’invio di armi a Churchill per evitare una escalation di Hitler come facevano alcuni pacifinti americani. E a Gianluca Pomo, coordinatore di Italia Viva a Milano che dice sul suo facebook (1) “Ma poi, se io organizzo una cosa giusta e si uniscono in tanti, mi pare un segnale positivo, no?” rispondo che è anche il momento di smetterla di fare finta di nulla: gli organizzatori che di fronte al PD milanese non chiedono un chiarimento e probabilmente taceranno anche dal palco della manifestazione sanno anche loro di imitazione della imitazione pasticciona che Crozza fa magistralmente di Carlo Calenda, lo dico per trasparenza. A chi ha voglia di vedere le cose come stanno senza fare confusione fra Dio e Mammona un piccolo invito a fare una bella manifestazione di fronte al consolato iraniano, sperando che almeno lì non si aggreghi anche chi vuole che le donne iraniane si mettano il velo e smettano di manifestare per evitare una nuova fatwa degli Ayatollah di quel paese, magari simile a quella che dopo decenni è costata un occhio a Salman Rushdie, reo di non essersi arreso ai Putin in salsa teocratica.

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Chiuso dalla Questura il Bar Darko di Giussano

Chiuso dalla Questura il Bar Darko di Giussano. Nella mattina di oggi lunedì 7 novembre, agenti della Questura di Monza e della Brianza della Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza (UPAS) e della Stazione Carabinieri di Giussano, hanno eseguito il provvedimento di chiusura ex art. 100 T.U.L.P.S (Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza) per una durata di gg. 30 nei confronti del pubblico esercizio “BAR DARKO” di Giussano, provvedimento cautelare disposto dal Questore della provincia di Monza e della Brianza Marco Odorisio per motivi di ordine e sicurezza pubblica. In particolare, perveniva alla Questura una segnalazione relativa a due arresti effettuati dalla Stazione Carabinieri di Giussano nelle date 28.10.2022 e 1.11.2022, nei confronti di due soggetti dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti nel parcheggio antistante il Bar, rinvenendo e sequestrando un ingente quantitativo di dosi di sostanze stupefacenti di varia natura dalla cocaina ai cannabinoidi, destinate al consumo degli avventori. Inoltre, è stato accertato grazie ad un numero considerevole di controlli presso il pubblico esercizio in argomento, come numerosi avventori siano legati al mondo dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti, ma anche gravati, a vario titolo, da ulteriori precedenti di polizia per reati di oltraggio, resistenza, violenza o minaccia a pubblico ufficiale, porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere, lesioni, guida in stato di alterazione dall’abuso di sostanze alcoliche e sostanza stupefacenti, inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, rifiuti di indicazioni sulla propria identità, furto, rapina, esercizi arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle persone, e violazioni amministrative per uso personale di sostanze stupefacenti. Nei confronti di uno dei due soggetti arrestati gravati da numerosi precedenti di polizia nonché reiterate condanne penali, per i reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, è stata avanzata proposta di emissione della Misura di prevenzione del Foglio di Via Obbligatorio, mentre per l’altro, già destinatario dell’Avviso Orale, è stato emesso dal Questore di Monza e della Brianza il provvedimento di DACUR, che gli impone il divieto per un anno di accedere e stazionare nelle immediate vicinanze del Bar Darko. Sussistendo i presupposti normativi ex art. 100 T.U.L.P.S, accertati i rischi per la sicurezza e l’ordine pubblico, nonché la salute pubblica, al fine di evitare il protrarsi delle predette e descritte condizioni di pericolosità sociale, con riguardo alla esigenza obiettiva di tutelare la sicurezza delle persone, il Questore della provincia di Monza e della Brianza ha disposto la sospensione dell’attività con chiusura per gg. 30.

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Innovhub Stazioni Sperimentali per l’industria sperimenta la prima rete cittadina per l’idrogeno

In questi giorni ha preso il via, a Castelfranco Emilia (MO), la prima sperimentazione dell’utilizzo dell’idrogeno in una rete di distribuzione gas cittadina. In particolare, l’attività ha visto l’immissione di una miscela di metano e idrogeno in una porzione dell’infrastruttura gas della città emiliana gestita da Inrete Distribuzione Energia, la società del Gruppo Hera che svolge l’attività di distribuzione del gas naturale e dell’energia elettrica. Questa iniziativa, che ha coinvolto una trentina di famiglie, è la prima di questo tipo in Italia e ha l’obiettivo di studiare soluzioni innovative per l’utilizzo dei green gas, vettori energetici a basso impatto ambientale che, a regime, potranno contribuire alle esigenze di decarbonizzazione del territorio, con importanti benefici per l’ambiente. Vale la pena ricordare, infatti, che la combustione dell’idrogeno non produce CO2, bensì prevalentemente vapore acqueo. Rappresenta inoltre un’importante tappa del percorso intrapreso da Inrete Distribuzione Energia per esplorare i diversi aspetti operativi che consentono all’infrastruttura gas di essere gestita in completa sicurezza, già nella sua attuale configurazione, anche con miscele di gas naturale e idrogeno. E, proprio nell’ottica di questa finalità complessiva del progetto, di cui Inrete Distribuzione Energia è capofila, assume particolare rilievo l’ampiezza della compagine delle realtà che ad esso partecipano e che assieme rappresentano l’intera filiera italiana del gas: dal trasporto alla distribuzione, dalla produzione dei singoli componenti delle reti e degli apparecchi di riscaldamento e di cottura utilizzati dagli utenti finali, passando per i principali organismi di controllo e certificazione di settore che hanno supervisionato i vari passaggi. Un unicum a livello nazionale frutto della consapevolezza che solo dalla collaborazione e dalla sintesi dei know-how specifici potranno essere perseguiti efficacemente gli obiettivi di decarbonizzazione. Questa sperimentazione rientra nella più ampia strategia del Gruppo per lo sviluppo dell’idrogeno, così come testimoniato dalla progettazione e realizzazione dell’unico contatore evoluto sul mercato italiano già abilitato a misurare miscele di metano e idrogeno: NexMeter è primo nel suo genere anche a livello internazionale sia per tecnologie all’avanguardia sia per le sue funzioni di sicurezza. Già presente in più di 150.000 case italiane allacciate alla tradizionale rete di distribuzione gas, NexMeter è stato installato anche per questo progetto a Castelfranco Emilia. Al progetto sperimentale partecipa anche Innovhub Stazioni Sperimentali per l’Industria s.r.l., società interamente partecipata dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, centro nazionale di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico che opera in diversi ambiti industriali, dall’energia al settore alimentare, e più in generale al manifatturiero avanzato dei distretti italiani, passando per le biotecnologie e la bioeconomia. Gli altri partner sono: BAXI; Bosch; Electrolux; Emerson; Immergas; Pietro Fiorentini; RINA; Snam; Valpres, azienda di Bonomi Group.

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